Una nuova pagina in cui segnaliamo novità, curiosità,
collegamenti e
notizie che "smuovono" il mondo della DISABILITA' Invitiamo anche Voi lettori a
segnalarci articoli o esperienze di pubblico interesse che potranno
eventualmente essere pubblicate.
.Sperando sia
di Vostro gradimento, non perdetela di vista....
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31 dicembre 2009
Dall'Abruzzo un appello per il 2010
Ennesima lettera inviata da Nicolino Di Domenica,
rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, agli amministratori
locali affinchè si attivino i progetti di vita indipendente autogestiti anche in
questa regione. Ci schieriamo al suo fianco con l'augurio che nel prossimo anno
qualche risultato positivo arrivi. Di seguito il testo della lettera.
Carissimi Amici della politica Abruzzese,
Carissimi Amici disabili e Carissimi Amici della stampa,
Alla chiusura del terzo anno di mio
costante impegno per portare ai disabili gravi Abruzzesi un’assistenza
migliore come la Vita Indipendente citata nella legge 162/98, dopo numerose
lettere inoltrate a voi politici, dopo convegni e conferenze che hanno visto
la mia assidua presenza e ricevute solo promesse che puntualmente sono state
disattese vogliate per cortesia, a chiusura di quest’anno, prendere in
visone il collegamento ipertestuale qui sotto riportato pubblicato da
Superando in data 30 c.m.
http://www.superando.it/content/view/5427/120/
Come potete constatare pongo una precisa
domanda: “Quando un disabile grave potrà
autogestirsi anche in Abruzzo?” Personalmente non so quando questo sarà
possibile perché nessuno mi ha dato ancora una risposta in merito, ma di una
cosa sono certo la Vita Indipendente diventerà una realtà anche nella nostra
regione come lo è altrove. A chiedere questo non sono più solo, ogni giorno
famiglie disperate mi chiamano per raccontarmi i loro problemi ho trovato
persone e associazioni che mi affiancheranno per far riconoscere questo
diritto inalienabile anche in Abruzzo. Mi
auguro che qualche politico legga quest’articolo e
capisca l’importanza del contenuto. Chiedo solo di essere ascoltato per
proporvi un’assistenza migliore più qualificata e soprattutto a minor costo
perché gestita in forma indiretta eliminando le spese di gestione poiché
paragonate all’assistenza che forniscono le cooperative il costo è
dimezzato, mentre paragonate alle rette degli istituti il costo, viene
ridotto del 200/300%. La Vita Indipendente inoltre crea anche numerosi posti
di lavoro il rapporto, nei progetti di Vita indipendente è di un disabile
grave con uno o più assistenti personali, assunti in regola contrattuale,
secondo della gravità del soggetto, mentre nell’istituto il rapporto è di un
operatore ogni 15 disabili. Volete continuare ancora a dare una scarsa,
scadente e non qualificata assistenza con i metodi tradizionali? Volete
continuare ancora a sperperare soldi pubblici in un momento in cui sapete
solo operare tagli con la giustificazione che non ci sono risorse? Volete
continuare ad ignorare questo formidabile strumento di risparmio che oltre
tutto migliorerebbe notevolmente la nostra qualità di vita? FATELO PURE! Ma
sappiate che le regioni che hanno adottato la Vita Indipendente sono
definite “le Regioni più civilizzate d’Italia”. Con affetto e con
tenacia Vi auguro a tutti un buon 2010 con la speranza che per il nuovo anno
qualcuno della politica che conta si decida a riceverci.
Nicolino DI DOMENICA
Responsabile Movimento Vita indipendente Abruzzo
Recapiti: cell. 3280213632 e-mail
nicolino.didomenica@tiscali.it
28 dicembre 2009
Protagonisti contro le diversità
L'amico
e socio Consequor Simone Marinelli, presidente dell'Associazione
Superamento Handicap Onlus di Cerignola (Fg) e membro operativo del
Sindacato SFIDA, ritratto con altre persone disabili in un calendario come
testimonianza diretta che "nessun handicap può chiudere la mente e il cuore di
chicchessia". Il Calendario 2010 dell'associazione pugliese - denominato "Arrestiamo
i pregiudizi e liberiamo la vita" - è distribuito in forma gratuita.
L'iniziativa è stata promossa nell'ambito del progetto denominato Le
differenze che fanno... differenza, ammesso a finanziamento
regionale tramite il bando Contributi per "Iniziative di comunicazione a
valenza sociale, educativa e culturale in favore delle persone diversamente
abili e dei loro nuclei familiari", cui Superamento Handicap ha
partecipato.
«Si tratta di semplici testimonianze in immagine
-dice Simone - per abbattere il pregiudizio mentale sul "diverso",
lasciando in sospeso una domanda non esplicitamente formulata, ma chiaramente
sottintesa: "diverso da chi?"».
Per ulteriori informazioni: tel. 328 7424139 (Simonpietro
Marinelli),
superamentohandicap@libero.it.
27 dicembre 2009
Toscana: nuove Linee Guida per i progetti di vita indipendente
Regalo di fine anno per le persone disabili che da
tempo attendevano novità sui progetti. La "sperimentazione" iniziata nel 2004
che di fatto era arenata, può quindi continuare e con le linee guida, tra un
anno potrà essere continuativa. Per il 2010 l'impegno di spesa previsto è di
2.000.000 di € con importo massimo per il progetto di 1680€.
Vai
alla pagina con la delibera
26 dicembre 2009
Roby: un amico sempre al nostro fianco
Per noi,
tanti, possiamo dire "vicini ruota a ruota", come lo eravamo nei tanti incontri
tra noi, decisi per parlare di tante cose della vita. Una vita fortemente
indipendente, nostra, per quanto o come e dove e con chi, possibile essa
sia. Discorsi e parole e idee e fatti che ormai sono incancellabili e
inderogabili. Tranquillo Roby, noi andiamo avanti seguendo i tuoi principi,
ormai nostri.
Ciao Roby
anche qui
10 dicembre 2009
Dal 1° Convegno Sindacato S.F.I.D.A. di San Giovanni Rotondo (Fg)
Con
grande piacere Consequor ha raccolto l'invito del Presidente del Sindacato SFIDA
Dino di Tullio, del Segretario nazionale Andrea Ricciardi e di
Simone Marinelli (che ringrazio davvero di cuore), socio e coordinatore
SFIDA, socio di Consequor, che si è fortemente impegnato per portare
all'attenzione del Convegno la filosofia della Vita Indipendente intesa come
diritto di ogni persona disabile all'assistenza autogestita ed autodeterminata.
Da oltre un anno abbiamo iniziato questo lavoro di preparazione: prima con
lettere all'Assessorato regionale della Puglia, poi con la presentazione da
parte di Simone, del primo progetto personalizzato, per cominciare il grande
lavoro di cambiamento culturale sulle politiche per le persone disabili. Per
evitare di dilungarmi cercherò di evidenziare i principali obiettivi raggiunti,
in questa 3 giorni veramente "full immersion", svoltasi nell'Hotel Gran
Paradiso, impeccabile nell'organizzazione. Nel pomeriggio del sabato 5 abbiamo
formalizzato la Commissione Barriere Architettoniche e Vita Indipendente (vedi
programma qui) e presentato il nostro documento
(a fine articolo). La domenica mattina, grazie ad
alcune assenze di altri relatori, c'è stato il mio intervento
e quello di Domenico Costantino, presid. MO.V.I. Molise che ha parlato
della proposta di legge regionale sulla v.i. e assistenza autogestita presentata
nella sua regione, in attesa di essere discussa. Nel pomeriggio abbiamo
avuto modo di relazionare ancora io e Simone Marinelli ed approfittando
dell'interesse manifestato dai presenti, abbiamo proiettato il nostro video del
2003 "Protagonisti Noi", da tutti molto apprezzato. Tra gli interventi
della mattinata molto stimate le parole dell'Assessore alla solidarietà
regionale dott.ssa Elena Gentile, che ha
anticipato
la promessa della prossima uscita, a gennaio 2010, di una Delibera contenente
linee guida per avviare i primi progetti di assistenza personalizzata, in forma
indiretta. A tal proposito il prossimo lavoro dell'amico Simone sarà quello di
"marcare a uomo" l'assessorato regionale. Anche il Consigliere regionale avv.
Roberto Ruocco si è dimostrato attento ed interessato alla "nostra" vita
indipendente, promettendo un tavolo tecnico con le associazioni. Grazie poi
all'attento lavoro dell'ufficio stampa SFIDA, abbiamo girato due interviste alla
RAI TGR Puglia e all'emittente locale TELENORBA. Inoltre
ringraziamo la Sen. Adriana PoliBortone per il tempo che ci ha concesso e
per averci promesso un Suo interessamento.
Anche
a Lei abbiamo consegnato il nostro documento, messo anche agli atti del
Convegno. Possiamo affermare in sintesi che, le aspettative e gli obiettivi
raggiunti sono andati oltre ogni più rosea previsione, sebbene sappiamo che
questa tappa non è altro che il punto di partenza. Il grande lavoro da fare è
quello di agevolare il trasferimento di cultura e responsabilità nelle stesse
persone
disabili,
che devono obbligatoriamente accrescere il senso di responsabilità e la volontà
di rendersi unici protagonisti della propria vita. A quel punto si presenteranno
i loro progetti personalizzati ai propri ambiti di competenza, per poi
sostenerli attivamente, anche con il nostro aiuto. D'obbligo i ringraziamenti a
tutto lo staff SFIDA per l'enorme disponibilità concessa, rispettando un
familiare ed amichevole approccio davvero gradito. Uno speciale grazie e
arrivederci a Tiziana De Nisi, Sarah Campanaro, Alessia Paragone,
all'amico Simone, non solo per avermi invitato, ma per l'amicizia che mi ha
dimostrato. Senza dubbio, la cosa più importante e spero di non averlo deluso.
Un abbraccio a te e Raffaella.
per Consequor G.T.
leggi il documento Consequor
(pdf)
il sito S.F.I.D.A.
2 dicembre 2009
Abruzzo: sempre in attesa del tavolo tecnico sulla Vita Indipendente
Siamo solidali con l'amico Nicolino Di Domenica,
rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, da sempre
impegnato per l'attivazione in questa regione, dell'assistenza personale in
forma indiretta, cioè autogestita dalla persona disabile. Dopo
l'incontro-convegno dello scorso giugno a Pescara (ove partecipammo anche noi),
solo la Provincia ha attivato 4 min-progetti da 2 ore al giorno. Le promesse dei
funzionari regionali per il momento, tali rimangono. Pubblichiamo l'ennesima
lettera che Nick ha inviato ai giornali locali (vedi
qui), chissà che un giorno o l'altro, a forza di insistere...
Leggi l'articolo
Leggi i precedenti
28 novembre 2009
Campagna "Stop alle differenze realizza l'art. 19 della
Convenzione ONU"
Partita
da Enil Europa, la Campagna per una legge sull'assistenza personale per
tutte le persone disabili, si estende in Europa ed anche in Italia. Molte le
associazioni che aderiscono e sono solidali a questa campagna con raccolta di
firme. Consequor esprime solidarietà all'iniziativa, così come indicato sul
manifesto: "per tutte le persone con disabilità". La proposta di legge
depositata a Roma, n° 1978, in attesa di essere discussa, parla però di
assistenza personale "per tutte le persone con disabilità grave, intese
come non autosufficienti", in contrasto quindi con la stessa campagna promossa
da Enil Europa e lo stesso art. 19 ove si parla di diritto per tutte le
persone con disabilità. In sostanza siamo convinti che il diritto all'assistenza
personale in forma indiretta debba essere una scelta per tutte le persone
disabili, senza creare discriminazioni tra i cosiddetti "gravi e non". Una
ormai ingiusta ed obsoleta classificazione sorpassata dall'introduzione dell'ICF
che non deve classificare le persone disabili secondo un assurdo punteggio a
percentuale. Ogni persona è diversa nella sua personale autonomia residua ed in
base alle sue scelte autodeterminate si propone e sceglie i suoi assistenti ed
il suo stile di vita possibile. Riteniamo evitare questa discriminazione tra
noi stessi, proponendo di emendare la proposta di legge in questione,
lasciando poi il compito alle Regioni, di concordo con le associazioni locali,
stabilire poi i giusti percorsi di finanziamento secondo le richieste stesse
delle persone che scelgono l'assistenza personale autogestita e responsabile in
forma indiretta. Ricordiamo anche che in Italia esistono già leggi che di fatto
sanciscono il diritto all'assistenza personale indiretta, che danno facoltà alle
Regioni di deliberare finanziamenti in tal direzione: la legge 162/98 con
gli artt. L/bis ed L/ter, la legge n°18 del 3 marzo 2009 che attua la
Convenzione ONU. Inoltre occorrerebbe fare decisive azioni per la riforma
dell'accompagnamento e l'aumento delle pensioni dei disabili: negli ultimi
10 anni il loro potere d'acquisto si è ridotto almeno dell'80%. Come è possibile
esercitare la "vita indipendente" con queste cifre così ignobili e
ridicolizzanti??
La
Campagna sul sito Enil Europa;
La
Pdl n° 1978;
la Convenzione
ONU
21 novembre 2009
Al 1° Congresso del Sindacato SFIDA si parlerà anche di Vita Indipendente e
Assistenza personale autogestita
Nei giorni 5,6 e 7 dicembre si svolgerà a
San Giovanni Rotondo (Fg) il 1° Congresso del Sindacato Famiglie Italiane
Diverse Abilità, presso la sala congressi dell'Hotel Gran Paradiso. Il
titolo scelto per il Convegno: "per un impegno a tempo indeterminato" dimostra
la visione a 360° delle varie problematiche della disabilità: verranno
organizzate delle commissioni su assistenza domiciliare, barriere
architettoniche e vita indipendente, riabilitazione e ausili, scuola e lavoro,
con lo scopo di verificare e attivare le politiche di intervento necessarie
nella regione e a livello nazionale. Moltissime le personalità invitate al
corposo programma. Si attende la presenza del Presidente della regione On.
Nichi Vendola, il Presidente della Provincia di Foggia On. Antonio Pepe,
il componente vi commissione finanze On. Angelo Cera, gli On.
Antonio Guidi, Luigi Giacco, Carmelo Porcu, i Senatori Giuseppe Caforio,
Adriana Poli Bortone, il Segretario nazionale SFIDA ing. Andrea
Ricciardi, il Presidente nazionale FISH Pietro Barbieri ed il
vicepresidente Salvatore Nocera, le Autorità locali ed i funzionari
regionali, ecc. Per l'elenco completo si prega di consultare il programma nelol'opuscolo
allegato a fine articolo. Grazie alla organizzazione della Segreteria di
Cerignola: Tiziana De Nisi, Sara Campanaro e Simone Marinelli (socio
Consequor) che hanno fortemente voluto inserire nel programma la tematica della
Vita Indipendente, intesa come diritto alla propria assistenza personale in
forma indiretta, saremo presenti anche noi, insieme a Domenico Costantino
rappresentante dell'Associazione MO.VI. movimento vita indipendente della
regione Molise.
Guarda il Programma (parte 1
e parte 2)
18 novembre 2009
Arriva l'inverno con freddo e nebbia: eccovi un idea per riportarvi
all'atmosfera estiva.
Alcuni appunti di viaggio e...tante fotografie
vai alla pagina
23 ottobre 2009
SANITA’: ERRANI (REGIONI) RAGGIUNTO UN
ACCORDO IMPORTANTE
Da:regioni.it
Roma, 23 ottobre ‘09 (comunicato
stampa) Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani,
ha espresso soddisfazione per l’esito del confronto con il Governo. “L’impegno
unitario e il senso di responsabilità delle Regioni hanno permesso di riportare
in un clima di leale collaborazione il rapporto con l’esecutivo. Ora – ha
dichiarato Errani -ci auguriamo che agli impegni presi seguano i fatti.
Rispetto alle ipotesi iniziali proposte dal
Governo, l’intesa raggiunta oggi prevede un incremento del Fondo sanitario
nazionale per il 2010 di 2,4 miliardi.
Quindi le risorse disponibili ammontano a 106,2
miliardi per il 2010 pari a un incremento di 2,8 miliardi rispetto alla proposta
iniziale del Governo.
Per il 2011 l’ulteriore incremento sarà di 2,4
miliardi; per il 2012 l’aumento è di 3 miliardi.
E’ un risultato importante per i cittadini
perché consente una maggiore sostenibilità del servizio sanitario nazionale.
L’esecutivo ha poi riconosciuto – ha proseguito
Errani - il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per il
2010 di 400 milioni e la disponibilità a rivedere le risorse per il
fondo sociale, con un leggero incremento già previsto per il 2010. Rispetto
a quest’ultimo tema il Governo si è comunque impegnato a distinguere nell’ambito
del fondo sociale le risorse per l’Inps da quelle destinate alle Regioni. In
questo modo vi sarà una certezza di disponibilità finanziarie che consentirà una
migliore programmazione regionale.
Sono stati poi riattivati i finanziamenti per
gli investimenti in sanità, un incremento di risorse pari a 4,7 miliardi
per il triennio 2010-2012 e un ampliamento delle disponibilità complessive
dell’art.20 legge 67/88 (investimenti in sanità) aumentando le risorse da 23 a
24 miliardi..
Si tratta – ha spiegato Vasco Errani - di un
risultato positivo che consente al servizio sanitario di affrontare con maggiore
tranquillità il triennio 2010-2012 che resta comunque difficile. Ci troviamo di
fronte in ogni caso ad un trend di crescita annua del finanziamento inferiore
rispetto a quello tendenziale e a quello reale dei costi registrato in questi
anni.
Rispetto alle difficoltà finanziarie e di
accesso ai servizi che si registrano in alcune zone del Paese, Governo e Regioni
hanno assunto una responsabilità comune per sostenere l’unitarietà del servizio
sanitario nazionale. Si tratta – ha aggiunto Errani - di un altro aspetto
importante dell’accordo raggiunto che riguarda le modalità e le procedure di
affiancamento delle Regioni con gravi problemi finanziari o di erogazione dei
servizi attraverso una più efficace redazione, valutazione e attuazione dei ‘piani
di rientro’ ”.
Abbiamo poi ribadito che la Costituzione
assegna alle Regioni la competenza esclusiva in materia di turismo ed
abbiamo chiesto che le scelte del Ministero debbano essere preventivamente
concordate e condivise con le Regioni.
Infine – ha concluso Errani – per quanto
concerne il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), le risorse per i
Programmi attuativi regionali vengono confermate ed è garantita l’immediata
impegnabilità per i programmi approvati”.
21 ottobre 2009
Appello dall'Abruzzo: mantenere le promesse sull'assistenza autogestita
Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento
Vita Indipendente di Lanciano, ricorda alle istituzioni le promesse fatte
durante il convegno del 27 giugno scorso (eravamo presenti
anche noi di Consequor), sull'apertura di un tavolo per applicare il diritto
alla vita indipendente delle persone disabili, con l'assistenza personale
autogestita ed invita tutti gli interessati a presentare il proprio progetto
personalizzato. Non possiamo non unirci moralmente a sostegno di queste
richieste: siamo fermamente convinti dell'importanza che siano proprio le
persone disabili a dover essere i "protagonisti" di questa scelta, motivata e
convinta con le loro domande personalizzate, per far breccia e dare il via ai
primi finanziamenti.
leggi l'articolo
19
ottobre 2009
Cagna la Castagna 2009
Anche quest'anno il Vespa Club di Como organizza la
manifestazione con castagnata, la settima, a favore del Comitato Lombardo per
la Vita Indipendente. Appuntamento per domenica 25 ottobre al chiosco
"l'angolo degli artisti" in viale Spallino . Oltre al raduno classico delle
Vespe si potranno ammirare le Citroen "2cv".
Click sull'immagine per aprire il pdf della
locandina
19 ottobre 2009
A Milano si inaugura "Casa dolce casa 2"
Il 22 ottobre 2009 UILDM Milano e CCL,
Consorzio Cooperative Lavoratori di Acli e CISL, vi invitano alla conferenza
stampa del progetto "Casa dolce Casa 2" che avrà luogo alle ore 11.00 presso il
complesso residenziale di via Melotti 2 a Milano (zona Rogoredo). L'appuntamento
prevede l'inaugurazione della seconda casa domotica progettata per le esigenze
di persone affette da distrofia muscolare.
Leggi l' invito in pdf
ed il comunicato stampa
17 ottobre 2009
Anche in Puglia la Vita Indipendente con pagamenti indiretti
I presupposti ci sono. Nel nuovo Piano Regionale
dei servizi sociali si possono leggere i riferimenti all'assistenza personale
autogestita ed autodeterminata..........vai
alla pagina dedicata
17 ottobre 2009
La nuova Delibera con finanziamenti e progetti del Piemonte per l'anno
2010
Ormai a regime la vita indipendente personalmente
progettata e gestita nella nostra regione, grazie all'impegno della nostra
Associazione, della FISH Piemonte e del gruppo DiVIset, e della volontà
dell'Assessorato alle Politiche Sociali di proseguire su questo positivo
percorso..........vai
alla pagina dedicata
10 ottobre 2009
Dalla III Conferenza di Torino: altri punti di vista
Pubblichiamo le considerazioni sull'appuntamento di
Torino di Nicolino Di Domenica rappresentante del Movimento vita
indipendente dell'Abruzzo e di Camillo Gesulmini segretario UILDM di
Pescara.
Leggi qui il commento di Nicolino Di Domenica
Leggi qui il commento di Camillo Gesulmini
5 ottobre 2009
La III Conferenza sulla disabilità: conclusione amara ed oscure
prospettive future
E' pur vero che le conferenze servono per dire
"parole" e questa di Torino ne è stata una prova certa. Sì perchè delle tante
buone intenzioni declamate dal sottosegretario Eugenia Roccella ha fatto
seguito un messaggio video del ministro Sacconi, elusivo e per nulla
persuasivo, contestato dalla platea delle persone disabili, stanche delle belle
parole e dei pochi fatti. Eppure dai 7 gruppi di lavoro erano maturati decisivi
impulsi e necessità primarie: l'integrazione scolastico, le disabilità
gravissime, i minori e tanta tanta volontà di avere una vita indipendente.
Ancora: l'illuminante intervento della prof.ssa Maria Rita Saulle,
giudice della Corte Costituzionale, grandissima esperta a livello mondiale sui
diritti dei disabili, alla quale ci siamo affidati con una lettera
di richieste per indicarci le possibili vie legislative e costituzionali per
garantire l'esigibilità dei principi e dei diritti indicati dalla Convenzione
ONU. L'ottima organizzazione dell'evento a cura del comune di Torino, contrasta
palesemente con l'indirizzo celebrativo della conferenza che mira, e ci riesce,
a soffocare le voci dei diretti interessati: noi popolo di disabili. Durante la
giornata di venerdì i nostri interventi testimoniano quanto la vita
indipendente autodeterminata ed autogestita sia la miglior risposta, in termini
sociali ed economici, al citato "nuovo welfare del libro bianco del ministro
Sacconi, che vede la persona disabile al centro della società" e di
quanto proprio il diritto di scelta del dove, come e con chi vivere sia
"trasversale" a tutta la disabilità. Chiare indicazioni che giungono al "rapporteur"
del 3° tavolo Paolo Anibaldi dai privati e dalle Associazioni dei
disabili di ogni regione. Il sabato però non permette diritto di replica, la
platea non può dibattere, nè controbattere, neanche suggerire indirizzi
programmatici. Solo il governo fa davvero vita indipendente...La Roccella
annuncia l'assenza del ministro e, tra i fischi, alza la voce per esortare la
platea all'ascolto del messaggio che Sacconi ha deciso di inviare tramite
tecnologia...Lui sì che usa gli ausili giusti: il videomessaggio ha, per
definizione, solo andata senza possibile ritorno, ed è di fatto
tecnicamente stridente con lo scopo della conferenza: instaurare un dialogo.
Insomma è un senso unico: così è se vi pare. Che dire poi dell'annuncio
della imminente costituzione dell'Osservatorio Nazionale sulla
Condizione delle Persone con Disabilità: altro costoso organismo che
dovrebbe garantire l'esigibilità dei diritti e del "nulla di noi senza di noi":
il sottosegretario afferma che in quel gruppo i rappresentanti disabili saranno
almeno il 33% del totale, ma questa non pare una garanzia sufficiente ma una
"cosa già fatta"...A suggello di tutti questi interrogativi ed all'insegna
dell'inesigibilità della Convenzione ONU, le risorse fagocitate dal governo sono
testimoniate dall'esito della Conferenza del 1° ottobre a Roma tra le regioni
e governo. Eccone un significativo estratto: “E'
ormai insostenibile lo stallo istituzionale'' che si registra nei rapporti tra
il Governo e le Regioni. Lo ha spiegato il Presidente della Conferenza
delle Regioni, Vasco Errani, al termine della riunione del 1° ottobre
tenuta dopo l'incontro interlocutorio del 30 settembre con l'esecutivo a
Palazzo Chigi.
L'incontro tra Governo e Regioni dovrà esserci "necessariamente la prossima
settimana'' ha spiegato Errani, sottolineando che ci sono alcuni punti
fondamentali, come “il Fas, il patto della salute e il Fondo sanitario nazionale
da affrontare. Si tratta di questioni fondamentali per i diritti dei cittadini
da un lato, e per gli investimenti anticiclici dall'altro''. Le Regioni comunque
''non condividono'' il patto per la salute predisposto dal governo e per questo
''stanno lavorando per riscriverlo”, ha detto Errani, e “la prossima settimana
saremo pronti con la proposta per l'incontro con il presidente del Consiglio”.
E ancora: La situazione si è aggravata a causa del
"trend negativo di trasferimenti statali alle regioni in materia di politiche
sociali: erano 2 miliardi di euro nel 2008, mentre nel 2010 saranno trasferiti
alle regioni solo 695 milioni di euro. Due terzi di risorse in meno -
osserva Valdegamberi (assessore regione Veneto) - tra cui mancheranno
all'appello 400 milioni di euro del Fondo per la non autosufficienza, finanziati
solo per quest'anno, e 100 milioni di euro per il potenziamento dei servizi
educativi alla prima infanzia". Alla lettera, Valdegamberi ha allegato una
tabella con alcuni dati relativi ai tagli subiti, negli ultimi due anni, dai
fondi destinati alle regioni per l'attuazione delle politiche sociali: il
Fondo nazionale per il servizio civile è passato dai 298 milioni del 2008 ai 171
milioni del 2009; il Fondo per le politiche della famiglia da 273 milioni a
186; il Fondo per le pari opportunità da 44 milioni a 33; il Fondo per le
politiche giovanili da 138 a 81 milioni.
"Questa Conferenza delle regioni è inutile.
Riprenderò ad andarci quando il governo, in particolare il ministro Sacconi,
sarà disponibile a incontrarci e a spiegarci perché ha così drasticamente
tagliato i fondi destinati alle politiche sociali regionali". Così Gianni
Salvadori, assessore alle Politiche sociali della regione Toscana, spiega le
ragioni della sua mancata partecipazione alla conferenza delle Regioni che si è
svolta ieri a Roma e che aveva all'ordine del giorno, tra gli altri temi, anche
il riparto del Fondo nazionale politiche sociali per l'anno 2009. Una conferenza
che è stata disertata anche da altri assessori regionali alle Politiche sociali,
tra cui lo stesso coordinatore della Commissione politiche sociali della
Conferenza, l'assessore del Veneto Stefano Valdegamberi, che per "giustificarsi"
ha inviato una lettera ai ministri Sacconi e Tremonti.
Per denunciare la situazione da cui
origina la protesta, anche Salvadori ha scritto, nei giorni
scorsi, una lettera al ministro Sacconi. "Nell'arco di soli due
anni, il 2008 e il 2009, il Governo ha tagliato il Fondo
nazionale politiche sociali di quasi la metà, passando dai 953
milioni circa del 2007 ai 517 milioni circa di quest'anno, di
cui ad oggi è stato erogato solo il 50%. Il quadro si
presenta drammatico - commenta l'assessore - e manifesta il
palese disimpegno del governo nazionale verso i soggetti più
deboli. Proprio adesso (in questo momento di crisi economica),
anziché potenziare i servizi al cittadino, toglie risorse allo
strumento ordinario attraverso cui i Comuni attuano le politiche
di servizi e protezione sociale". Salvatori si rammarica poi di
come queste decisioni siano prese dal governo senza consultare
in alcun modo le Regioni.
Tra gli assenti alla Conferenza
delle regioni di ieri, anche l'assessore alle Politiche sociali
delle Marche, Marco Amagliani: "Il governo Berlusconi continua a
tagliare pesantemente il Fondo unico per le politiche sociali.
Una situazione più volte denunciata dalle Regioni, comprese
quelle di centro destra.
Che dire...se il governo non ascolta le regioni, perchè dovrebbe ascoltare i
disabili??
Per approfondire le cifre, alleghiamo di seguito
quanto scrive l'avv. Carlo Giacobini direttore responsabile di
handylex.org, da un articolo pubblicato su
superando.it.
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS), istituito
inizialmente dalla Legge
449/97 e ridefinito dall’articolo 20 della Legge
328/00, dovrebbe essere la fonte nazionale di finanziamento specifico degli
interventi di assistenza alle persone e alle famiglie, così
come previsto dalla Legge Quadro di riforma dell’assistenza (la Legge 328/00,
appunto). Il Fondo, nelle intenzioni, va a finanziare un sistema articolato di
Piani Sociali Regionali e Piani Sociali di Zona che descrivono, per ciascun
territorio, una rete integrata di servizi alla persona rivolti all’inclusione
dei soggetti in difficoltà o comunque all’innalzamento del livello di qualità
della vita. Questo significa che gran parte del Fondo dovrebbe essere
destinato alle Regioni che a loro volta lo direzionano agli Enti Locali
o agli stessi Comuni per attività reali di sostegno alle persone. Fra il 2000 e
il 2006 gli stanziamenti sono rimasti sostanzialmente stabilizzati attorno ai
1.600 milioni di euro.
In realtà, una buona metà del fondo se ne va all'INPS «per il
finanziamento degli interventi costituenti diritti soggettivi» e cioè per
permessi lavorativi (articolo 33 della Legge
104/92), per assegni di maternità, assegni al nucleo familiare, indennità a
favore dei lavoratori affetti da talassemia major ecc. Solo la
metà viene trasferita alle Regioni e ai Comuni per interventi diretti
in ambito sociale (non solo destinati alle persone con disabilità).
Nel 2008 lo stanziamento scende, per la prima volta, sotto i 1.500
milioni di euro (fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali). Ma la vera sorpresa è per il 2009, 2010 e 2011: il Fondo ha
una decisa retrazione (fonte: Legge
203/08, Gazzetta Ufficiale, Supplemento ordinario 285/L, pagina 54). Nel
2009 sono stanziati 1.355 milioni, che diventano 1.070 per il 2010 e solo 960
nel 2011. Nel 2010 ci saranno quindi, rispetto al 2007, circa 700
milioni di meno. Tenuto conto che circa 750 milioni andranno all’INPS
per le spese di cui abbiamo parlato, è evidente quanto rimane per le politiche
attive previste dal Fondo e destinate agli Enti Locali e alle Regioni. Questi
sono dati certi che trovano testimonianza in documenti ufficiali. Ma non è
finita!
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali è una di quelle voci di spesa
contemplate nel Bilancio dello Stato la cui quantificazione è demandata
annualmente alla Legge Finanziaria. Si tratta di voci riassunte nella
Tabella C delle disposizioni per la formazione annuale e pluriennale dello
Stato. Recentemente il ministro Tremonti ha più volte affermato che alcune
discusse operazioni di "drenaggio fiscale" ("scudo fiscale" e
tassazione dei depositi aurei delle aziende) forniranno risorse in più per le
famiglie e per le imprese. In realtà non è così, o almeno non è
questo che le norme approvate dal Parlamento prevedono. L’articolo 14 della
Legge
102/09 consente infatti al Ministero dell’Economia di ridurre alcuni
stanziamenti della Tabella C (fra cui quelli relativi al
Fondo), nel caso lo Stato non riesca ad ottenere il gettito previsto dalla
tassazione sulle plusvalenze su oro non industriale di società ed enti. Quindi
la realtà è che se il "drenaggio fiscale" non dovesse funzionare come auspicato,
le risorse per il sostegno alle imprese e soprattutto alle famiglie
diminuiranno ulteriormente. Il che è significativamente diverso da
quanto affermato dal ministro dell'Economia.
Il Fondo per le Non Autosufficienze
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, come già detto, non si
occupa solamente delle persone con disabilità. In alcuni casi, infatti, le
risorse sono state considerate senza vincolo di destinazione (ad esempio si è
usato il Fondo per fronteggiare l’emergenza - o almeno così era stata
considerata - della cosiddetta "mucca pazza"). Nel 2006, quindi, si pensa di
fronteggiare l’emergenza - stavolta vera e concreta - delle
persone non autosufficienti, vale a dire quella dei cittadini disabili con
maggiore, e spesso drammatico, carico assistenziale. Si istituisce perciò
uno specifico Fondo per le Non Autosufficienze (articolo 1,
comma 1264, della Legge
296/06), subito contestato per l’incongruità della copertura finanziaria
rispetto alle esigenze che dovrebbe affrontare.
Al Fondo viene assegnata la somma di 100 milioni di euro per l’anno 2007 e di
200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. L’articolo 2, comma 465
della Legge
244/07 ha incrementato il Fondo di 100 milioni di euro per l’anno 2008 e di
200 milioni per l’anno 2009. Pertanto: 100 milioni per il
2007, 300 milioni per il 2008,
400 milioni per il 2009.
Altra amara sorpresa: per il 2010 e gli anni a venire la voce Fondo per le
Non Autosufficienze non compare più nei bilanci di previsione. Non se ne
trova traccia nella Finanziaria del 2010 appena approvata. In sostanza,
il Fondo per le Non Autosufficienze non esiste più.
Quando dunque si tratta di ratificare la Convenzione, l’attenzione è massima e
lo è pure se si devono costituire tavoli e osservatori. Essa difetta però,
se quei diritti bisogna pure sostenerli concretamente con la carta
filigranata.
Scuse infondate
Di fronte a questa innegabile e ingiustificabile retrazione della
spesa, le "scuse" rimangono accettabili fintanto che qualcuno
non ne fa notare l’insostenibilità.
- Il Fondo per le Non Autosufficienze era stato previsto dalla legge solo
per tre anni: falso! La norma istitutiva non indica
nessuna sperimentalità del Fondo e nessun limite temporale. Come di prassi per
qualsiasi altro Fondo, provvede allo stanziamento nei primi tre anni, rimandando
alla volontà politica successiva gli ulteriori stanziamenti. No: la
cessazione di questo Fondo è una scelta politica, non dettata da
vincoli normativi, su cui, per altro, il Parlamento ha potere di modifica.
- Il Governo ha previsto altre forme di sostegno alla non autosufficienza:
fuorviante! In realtà esiste un Fondo strategico per il Paese a
sostegno dell’economia reale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri con il Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008 (articolo 18, comma 1,
lettera b-bis), convertito, con modificazioni, dalla Legge
2/09. L’articolo 22-ter della Legge
102/99 prevede poi che quel Fondo sia incrementato di 120 milioni di euro
nell’anno 2010 e di 242 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2011, per
interventi dedicati a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione
alla non autosufficienza. Quali siano però i criteri e le modalità, quanto vada
alla non autosufficienza e quanto al resto, lo stabilirà non il Ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ma la Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
E in ogni caso c’è una bella differenza tra i già insufficienti
400 milioni destinati alla non autosufficienza e una "parte incognita" di 120
milioni accantonati in un Fondo che nulla ha a che vedere con i
problemi reali e drammatici delle famiglie in cui è presente una persona con
disabilità grave.
-
Non bisogna guardare a questi tagli, che hanno un'importanza relativa, ma al
modo in cui viene gestito il Fondo Sanitario Nazionale, laddove occorre
razionalizzare e recuperare in efficienza, con eccellenze qualificate negli
ospedali per il trattamento delle fasi acute e presa in carico della persona a
livello territoriali con servizi decentrati: discutibile.
Molto. Si torna alla sanitarizzazione di un bisogno che non ha
prevalenza sanitaria, con i rischi che le varie necessità della persona non
vengano affatto affrontate nel loro contesto, ma in realtà ospedalizzate.
Ancora una volta si "crede" a un Servizio Sanitario Nazionale,
ma non a un Servizio Sociale Nazionale.
Ed è vieppiù un'affermazione ben dura da sostenere nel momento attuale:
i commissariamenti e i piani di rientro delle Regioni tagliano orizzontalmente e
senza alcuna valutazione di merito l’assistenza socio-sanitaria alle persone con
disabilità, specie a quelle più gravi (dal 10 al 30%).
Le risorse
Alla fine la risposta più sconsolata è: «mancano le risorse».
Viene cioè evocata quella stessa crisi di cui non si può più parlare, pena
essere tacciati di "disfattismo" o di "anti-italianità".
In un momento difficile per il Paese, ad essere in maggiore difficoltà sono
le famiglie che sono sempre più impoverite (fonte: La
povertà in Italia nel 2008, Istat, 2009), anche dalle spese assistenziali
di cui devono farsi carico. Non ci si indebita solo per comprarsi la TV al
plasma o per andare in vacanza in Paesi esotici o per impossessarsi dell’ultimo
modello di auto (pur eco-rottamo-incentivata). Sono molte, moltissime, le
famiglie che si indebitano o rinunciano a tutto, per pagare l'assistenza
ai propri familiari, per compartecipare alla spesa, per pagare e
regolarizzare le badanti e tanto altro.
La vecchia scusa delle risorse è dunque insostenibile, soprattutto da parte di
chi evoca le salvifiche proprietà della "finanza creativa". Ma come? L’INPS ha
testé dichiarato che grazie al contrasto dei "falsi invalidi" si recupereranno,
a regime, 100 milioni di euro all'anno. Vogliamo
restituirli, per contrappasso, ai veri invalidi?
Oppure l’azione, condivisibile nei fini, promossa dal ministro Brunetta
contro le elusioni in materia di permessi lavorativi, produrrà un risparmio per
l’Erario. Vogliamo restituirlo a chi ne ha davvero bisogno?
E che dire dell’otto per mille? Se il Governo
decidesse di destinare la propria parte alla non autosufficienza (pubblicizzando
questa decisione), troverebbe molte più firme di contribuenti nel quadratino
riservato allo Stato. Ne saremmo tutti, a parte la Chiesa Cattolica, ben lieti.
Ma al di là di queste soluzioni tampone, un’emergenza come quella del carico
assistenziale (al 90% sulle famiglie) della non autosufficienza merita di essere
trattata come tale ed essere concretamente affrontata. Con le chiacchiere non si
arriva da nessuna parte, ma con il silenzio ci si ferma ancora prima.
28 settembre 2009
La Vita Indipendente: idee e
proposte della nostra Associazione
Cari amici tutti,
con la presente desideriamo porre all’attenzione alcune considerazioni, anche in
riferimento all’articolo con le proposte dell’amico Dino Barlaam, al quale
rinnoviamo la nostra stima ed il nostro apprezzamento per il nuovo, ulteriore
tentativo di ricercare un percorso unitario nazionale allo scopo di affrontare
insieme la complessità delle difficoltà che sono legate al Progetto Sociale di
“Vita Indipendente” autogestita e autodeterminata..
L’occasione di cui all’oggetto è utile per un
approfondimento del tema, ma i tempi, per un confronto serio che porti alla
stesura di un documento unitario, sono ormai troppo stretti. Perciò come
Associazione Consequor, all’unanimità, abbiamo scelto di partecipare all’evento
di Torino in autonomia e raccontare le nostre esperienze individuali di vita
indipendente per testimoniare la positività della scelta in favore di un
intervento economico sociale diretto autodeterminato e autogestito. Inoltre è
nostra convinzione che la Regione Piemonte sia l’Istituzione Locale, sul
territorio nazionale, che meglio abbia recepito la filosofia e la possibilità
reale di concretizzare una vita indipendente e autonoma a tutti coloro che
intendano valorizzare le proprie residue abilità.
La Regione Piemonte, con Delibera dedicata e un finanziamento mirato, già dal
2002 a tutt’oggi consente e garantisce, nella loro specificità normativa ed
economica, l’attuazione di 178 Progetti di Vita Indipendente autodeterminati e
autogestiti, ciascuno dei quali garantisce il lavoro almeno ad un numero uguale
di assistenti personali, per i quali vengono versati i contributi previdenziali
relativi alla busta paga, mentre i lavoratori, a loro volta,versano le imposte
relative al loro reddito. Si può affermare, quindi, che un progetto
personalizzato di vita indipendente sia in grado di creare posti lavoro, di
offrire soddisfazione, alle necessità primarie e non, della persona disabile che
lo occupa e non ultima dà alla società una restituzione positiva non soltanto in
termini economici. Tutti i Progetti sono gestiti dai soggetti richiedenti sotto
la propria responsabilità, con il controllo e la supervisione degli Enti Gestori
territoriali, i quali valutano la validità del Progetto ed erogano la parte
economica dello stesso, in base a propri regolamenti essi richiedono e ricevono
la rendicontazione della spesa alla quale viene allegata una relazione annuale
sui risultati raggiunti e le difficoltà riscontrate nella conduzione del
Progetto. La domanda di un progetto di vita indipendente viene presentata
all’Ente Gestore di competenza, essa deve contenere: l’indicazione delle proprie
condizioni fisiche e delle proprie necessità, sulla base delle quali viene
richiesta la parte economica corrispondente ad un progetto individuale per
condurre una vita possibile e sostenibile, un progetto che sarà possibile
realizzare con il supporto di uno o più assistenti personali liberamente scelti
dal richiedente. Gli assistenti personali non devono avere requisiti o
competenze specifiche, ma saranno formati direttamente dall’interessato
all’aiuto secondo le proprie specifiche necessità.
Il Progetto di Vita Indipendente, affinché sia approvato, inoltre, deve
contenere i requisiti indicati dai criteri previsti dalla Delibera Regionale e
rispettare le Linee Guida allegate alla stessa Delibera.
Tutto ciò è frutto di un lavoro serio e concreto svolto, nell’arco di questi
anni, con la Regione Piemonte, Enti Gestori, l’Associazione Consequor, FISH
Piemonte e amici interessati, siamo certi, comunque, che tutto ciò debba essere
aggiornato e adeguato alle continue nuove esigenze e alle situazioni diverse che
si presentano periodicamente, così come riteniamo indispensabile una
semplificazione amministrativa che eviti quella pratica a voler “burocratizzare”
qualunque situazione, anche la più semplice. Occorre facilitare e diffondere la
“buona prassi” insita in un Progetto personalizzato di Vita Indipendente che va
in soccorso ai problemi di disabilità personali sempre differenti. Per questo è
stato attivato, presso l’assessorato alle politiche sociali della Regione
Piemonte, un tavolo di lavoro al quale partecipano funzionari preposti, Enti
Gestori, le associazioni Consequor e FISH Piemonte e anche amici interessati
alla vita indipendente.
La Regione Piemonte, con rinnovata ed esclusiva Delibera, ha stanziato, a
tutt’oggi, un importo pari a 2.800.000,00 Euro a favore di 178 Progetti di Vita
Indipendente già in essere, inoltre, prevede la possibilità, per gli Enti
Gestori, di poter richiedere ulteriori finanziamenti, a fronte di nuovi Progetti
autodeterminati, da essi già anticipati. La Delibera Regionale 2009 conferma i
criteri di accesso al finanziamento per la Vita Indipendente, nonché le linee
guida che indirizzano gli Enti Gestori nelle valutazioni dei singoli
Progetti,affinché autodeterminazione e motivazioni personali siano gli elementi
primari e necessari verso una giusta integrazione e un doveroso inserimento
nella società, che la persona disabile può chiedere e deve poter ottenere.
Sopra tutto, siamo convinti che la “Vita Indipendente” e l’”Assistenza”
rappresentino la medaglia alla civiltà di uno Stato Sociale, siamo convinti,
altresì, che le due facce diverse della stessa rappresentino il “Diritto” e il
“Dovere” a cui tutti i cittadini devono rispondere con un “dare-avere” in un
susseguirsi di azioni in libera concorrenza fra assistenza ricevuta e
partecipazione personale da restituire. La “Vita Indipendente” non è “utopia”,
perché l’utopia non è più tale se, anche soltanto, piccoli progetti diventano
realtà, che vanno a soddisfare piccole o grandi esigenze quotidiane, possono,
quindi, concorrere a trasformare una “filosofia” di vita in vita “vissuta”.
L’Associazione Consequor e noi del Consiglio Direttivo riteniamo che la realtà
del Piemonte, in materia di vita indipendente, sia da tenere in alta
considerazione, per affrontare un dibattito corretto e, intellettualmente
onesto, fra tutti gli amici, sparsi sul territorio nazionale, che ritengano la
scelta della “Vita Indipendente” autogestita, un valore aggiunto
all’autodeterminazione nelle scelte della propria vita. Qualunque situazione e
realtà amministrativa in materia, oggi esistente, è sicuramente migliorabile nel
rispetto, comunque, delle situazioni sociali del Territorio-Italia, crediamo
Riteniamo, altresì, indispensabile
definire e riconoscere quale linea di confine debba essere eretta, ovvero quale
collaborazione, debba intervenire perché, “Assistenza”, Vita Indipendente” e
Sanità”, siano accessibili e utili al “disabile” che vuole essere “abile” per
ciò che egli “È” e non per quello che “NON È” secondo valutazioni attribuite da
misteriosi punteggi a percentuali. Debbono essere ricercati, sul territorio e
poi inseriti in ambito nazionale, strumenti legislativi e giuridici più
confacenti, idonei, perché le responsabilità pubbliche e quelle delle singole
persone si incontrino in modo da favorire reciproci benefici e interessi che
siano utili a un corretto “Stato Sociale” integrato. A nostro modo di vedere
questo è raggiungibile soltanto in presenza di un cambiamento culturale rivolto
a un comportamento sociale nuovo, in cui tutti gli attori che recitano intorno e
dentro la disabilità trovino un punto d’incontro tra voglia di vivere e voglia
di fare dentro una Società viva, intelligente nuova e priva di ipocrisia.
inoltre, che là dove tutto ciò è assente o addirittura ignorato, sia un dovere
per tutti intervenire per informare, illustrare e appoggiare un dibattito locale
affinché questa possibilità di scelta di un supporto socio-economico sia
un’opportunità per quanti lo richiedano. Siamo convinti, pertanto, che il
patrimonio di conoscenze culturali e amministrative, in materia di vita
indipendente, acquisito a oggi nelle regioni italiane, sia da sostenere con
forza per la ricerca di una soluzione unificata, affinché la scelta di una vita
indipendente autogestita diventi un “diritto-dovere” per la singola persona,
esigibile sul Territorio Nazionale. Perciò, noi crediamo che la “Persona” debba
essere il centro di ogni attenzione, di ogni discussione, di ogni incontro, e su
questo riteniamo sia urgente formulare un Programma e un coordinamento di idee
seguito da fatti, con i quali diffondere e rivendicare la “Vita
Indipendente” in Italia, che si agganci alla realtà, anche, europea. Un
programma e un lavoro congiunto, democraticamente espresso, che possa essere
raccolto da persone volenterose in modo da giungere, in tempi ragionevolmente
brevi, ad un incontro di tanti soggetti individuali e gruppi che parlino
esclusivamente di vita indipendente “autodeterminata e autogestita”, perché,
insieme, trasformino idee, realtà vissute e presenti, in una proposta Ê
indispensabile un Progetto di Vita che dia la scelta per un’esistenza “indipendente
e autonoma” anche alle persone disabili, che aiuti a superare timori e
difficoltà gestionali nascoste fra le righe del progetto stesso, timori che
derivano da insicurezza, da solitudine, dalla mancanza di comunicazione e di
informazione, occorre, inoltre, superare la barriera delle complicazioni
burocratiche delle valutazioni percentuali, delle verifiche continue e
umilianti, occorre andare oltre gli interventi domiciliari spesso insufficienti,
a volte inutili o dannosi, tutto condito da qualche spreco di risorse umane ed
economiche.
Ciò comporta una spesa sociale sicuramente superiore a quella che può essere
indirizzata a finanziare la scelta di un aiuto economico volto all’autonomia
della persona disabile.
unica di indirizzo rivolta a tutte le Regioni,
affinché deliberino, sul proprio territorio, il finanziamento di progetti di
vita indipendente che siano alternativi ad altri interventi socio-assistenziali.
Pensiamo, inoltre, che le Regioni debbano farsi carico di una richiesta
specifica da rivolgere al Governo e al Parlamento perché una legge nazionale
indichi uno stanziamento esclusivo da ripartire fra le diverse realtà locali,
diretto a finanziare tutti i progetti di vita indipendente. Tutto ciò può essere
organizzato all’interno di un coordinamento basato su una “struttura leggera” ,
non associativa, non gerarchica che lavori e si esprima in modo autonomo, libero
da ideologie metodi e concezioni di assistenzialismo superati, occorre creare
una struttura svincolata dalla politica di partito, perché il lavoro e
l’integrazione sociale della persona disabile non siano barattati con un
“assegno sociale”.
Occorre un “coordinamento” all’interno del quale operino persone sempre diverse,
convinte di lavorare per comunicare, sostenere e diffondere il principio e la
concretezza della vita indipendente, insomma, “Il Coordinamento”, non può e non
deve essere un’associazione in più, di cui francamente non se ne sente proprio
alcun bisogno. Noi proponiamo, perciò, un gruppo di coordinamento che potrebbe
lavorare sotto la voce di “federazione per la vita indipendente” costituita da
persone già aderenti a gruppi costituiti o associazioni, già operative sul
progetto, oppure si potrebbero unire le stesse realtà con la sottoscrizione di
una sorta di “Scrittura Privata”, all’interno della quale formulare un
regolamento di impegni operativi, che rendano esecutive le decisioni e le
volontà di ogni Gruppo o Associazione, naturalmente occorrerà trovare la
soluzione per ottenere “anche” una economia propria che renda il nuovo gruppo
autonomo nelle scelte e nella realizzazione operativa. alle quali gli Enti
Gestori possono attenersi per una corretta amministrazione pubblica dei Progetti
stessi. Come associazione Consequor, da subito, ci rendiamo disponibili a
raccogliere e diffondere quante idee e soluzioni siano già disponibili come
esecutive o come proposte in corso di discussione nelle varie realtà Locali. Noi
proponiamo di partire da un attento esame e da una elaborazione critica ai
contenuti presenti nella Delibera della Regione Piemonte in cui sono evidenziati
quattro elementi certi:
a)
riconoscimento della volontà nella scelta di autodeterminazione nell’assistenza;
b)
riconoscimento e approvazione di progetti diversi per necessità e finanziamento;
c)
stanziamento di un finanziamento mirato e specifico;
d)
precisazione di criteri di accesso al finanziamento di un progetto di Vita
Indipendente e indicazione di linee guida.
Crediamo che non si debba parlare di “Movimento per la Vita Indipendente perché
un “movimento”, a noi sembra, rappresenti un pensiero per un’occasione legata a
un problema limitato nel tempo in un contesto sociale particolare di storia e di
costume. La disabilità non è una moda o un costume sociale, non è un’influenza
di stagione, la disabilità è una condizione fisica e sociale in cui una persona
vive tutta la sua esistenza in una posizione di debolezza rispetto ai suoi
simili e a volte anche rispetto a se stesso.
Un’ampia e approfondita discussione su tutto ciò potrebbe essere l’avvio per un
programma di coordinamento della nuova “realtà nazionale” che noi crediamo si
possa formare sulla base di intenti comuni.
La nostra idea di programma per un coordinamento nazionale sulla vita
indipendente si fonda sulla scelta di poche ma solide certezze:
-
affermare inequivocabilmente il significato di vita indipendente autogestita e
autodeterminata;
-
definire, quindi, con quali criteri e modalità, una persona disabile, la persona
disabile può accedere a questa scelta di aiuto autogestito alternativa ad altri
interventi socio-assistenziali;
-
quali interventi sulla persona deve esercitare e quali servizi può includere il
progetto personale autogestito;
-
quali interventi e mezzi divulgativi mettere in atto sul territorio nazionale;
-
quale forma di sostegno economico deve potersi dare il coordinamento per attuare
le proprie attività;
-
riconoscere le delibere delle regioni: Piemonte, Friuli nell’esperienza e
nell’esempio di possibili normative pilota, che sicuramente dovranno essere
integrate da altre esperienze amministrative in uno spirito di collaborazione e
di solidarietà con altre realtà più recenti o più deboli;
-
il coordinamento nazionale possibile per la vita indipendente dovrà occuparsi in
esclusiva di questa tematica e di tutte le problematiche ad essa collegate.
Fra pochi giorni, a Torino, si apriranno i lavori della III Conferenza Nazionale
sulle problematiche nella disabilità, ci auguriamo che non sia la solita
passerella di buone intenzioni e di promesse vuote di contenuti, auspichiamo,
invece, che almeno le persone direttamente interessate siano propositive e
disponibili a un dialogo aperto e costruttivo anche con coloro che hanno
opinioni diverse, che siano, cioè, vagliate e considerate tutte le esperienze e
le possibili soluzioni alternative. Spesso si sente parlare di stanziamenti e di
fondi per la non autosufficienza, noi crediamo che tutto ciò riguardi il tema
dell’assistenza in generale, noi pensiamo che trattando di un intervento sociale
alternativo, dobbiamo concentrare i nostri sforzi affinché sia possibile
attivare un intervento economico non blindato ed esclusivo, perché tutte le
richieste di Progetti di vita indipendente personalizzata e autogestita, possano
trovare una risposta positiva nelle loro differenti unicità anche economiche. Ci
auguriamo che la Conferenza di Torino, con l’indicazione di qualche soluzione
concreta, ci conduca, in modo positivo, alla IV Conferenza laddove potremo
parlare di qualche risultato raggiunto e concretizzato.
L’occasione è gradita per porgere a tutti un grande saluto, con l’augurio di un
lavoro proficuo e un arrivederci a Torino.
Gli amici del Consiglio Direttivo Associazione CONSEQUOR
Quanto e come si parlerà di Vita
Indipendente a Torino?
(di Dino Barlaam*)
Tre proposte di lavoro, per iniziare
concretamente a ragionare su cosa fare
per avviare un discorso nazionale sulla
Vita Indipendente delle persone con
disabilità: dare alle prestazioni
sociali la dignità di livelli
essenziali, condurre una campagna di
sensibilizzazione nazionale sulla
consapevolezza delle persone con
disabilità, sostenere l'avvio e la
discussione della Proposta di Legge
giacente alla Camera sull'assistenza
personale per la Vita Indipendente. Ma
ci sarà il tempo per parlarne e per
trarre conclusioni utili, durante la
Terza Conferenza Nazionale sulle
Politiche della Disabilità di Torino?
Ogni incontro è un occasione di
confronto e di crescita, anche per le
associazioni delle persone disabili e
soprattutto quando a organizzarlo è il
Ministero delle Politiche Sociali, le
aspettative e le illusioni crescono e si
rincorrono. In questa fase di attesa
dell’avvio della Terza
Conferenza Nazionale sulle Politiche
della Disabilità (Torino,
2-3 ottobre), illusioni e
delusioni si sono rincorse per lungo
tempo, fino a trovare un punto d'arrivo
nel programma che -a pochi giorni
dall’avvio dei lavori - sembra essere
definitivo.
Certo è che le voci di assenza e la
rincorsa alla presenza del ministro
Sacconi non hanno
giovato a creare un clima di operosità
intorno ai contenuti e alle aspettative
che, da più parti, sembrano essere
relegate all’obiettivo di aver mantenuto
la promessa di realizzare l’iniziativa.
Infatti, l’unica figura politica che
troviamo nel programma è l'onorevole
Roccella,
sottosegretario alle Politiche
Sociali con Delega per la Disabilità, a
conferma di un'idea minimalista
e "domestica" della Conferenza,
nella quale non troviamo rappresentanti
provenienti da altre nazioni, ancorché
l’approvazione della
Convenzione ONU sui Diritti
delle Persone con Disabilità abbia fatto
assurgere a un rango di livello mondiale
la considerazione della persona
disabile.
A ciò aggiungiamo anche la
riduzione da tre a due giorni
della durata dei lavori - anzi a una
giornata e mezza - per comprendere
quanto sarà faticoso riuscire ad
esprimere delle posizioni. Infatti i
gruppi di lavoro che avrebbero dovuto
confrontarsi per una giornata
adesso ne avranno mezza, ovvero
qualche ora per raccogliere e
sintetizzare le priorità, con una
prevedibile e affannosa rincorsa
informale ai contatti affinché si possa
vedere inserita qualche riga
sull’argomento di proprio interesse.
...e la Vita Indipendente avrà
spazio nella kermesse?
Per il momento si può dire che
la Vita Indipendente è stata inserita
come termine, all’interno del gruppo di
lavoro n. 3 (La
de-istituzionalizzazione: sostegno alla
famiglia, domiciliarità, vita
indipendente). Anche questo
argomento, però, rischia di avere
una visibilità minimalista,
relegata a funzione di
promozione dell’assistenza personale
autogestita, con buona pace dei
princìpi di acquisizione e accrescimento
della consapevolezza,
indispensabili per esercitare
l’autodeterminazione e il diritto di
scelta. Scegliere insomma come vivere la
propria vita, o almeno provare a viverla
in situazioni di non segregazione. Oggi,
infatti, gran parte della spesa sociale
e sociosanitaria è orientata
verso le strutture residenziali e
semiresidenziali, con
"l’integrazione sociale" usata come spot
di propaganda, che non trova sostanziale
soluzione in interventi volti a favorire
la realizzazione della persona disabile.
Credo che la ratifica da parte del
Parlamento Italiano della Convenzione
ONU [avvenuta tramite la
Legge
18/09, N.d.R.]
non possa restare un semplice atto
dovuto, ma debba essere tradotta
in azioni, comportamenti politici e
norme concrete in favore delle
persone disabili. Ed è proprio partendo
da alcune parti della stessa
Convenzione, che intendo offrire spunti
di riflessione e ipotesi di lavoro.
Già il Preambolo
del Trattato afferma alcuni
princìpi di grande interesse per il
Movimento per la Vita
Indipendente:
- «che la disabilità è
un concetto in evoluzione e [...]
il risultato dell’interazione tra
persone con menomazioni e barriere
comportamentali ed ambientali, che
impediscono la loro piena ed effettiva
partecipazione alla società su base di
uguaglianza con gli altri»;
- «l'importanza dei
principi e delle linee guida contenute
nel Programma mondiale di azione
riguardante le persone con disabilità e
nelle Regole standard sulle pari
opportunità delle persone con disabilità
e la loro influenza sulla promozione,
formulazione e valutazione delle
politiche, dei piani, dei programmi e
delle azioni a livello nazionale,
regionale ed internazionale al fine di
perseguire pari opportunità per le
persone con disabilità»;
- «che la discriminazione
contro qualsiasi persona sulla base
della disabilità costituisce una
violazione della dignità e del valore
connaturati alla persona umana»;
- «l'importanza per le
persone con disabilità della loro
autonomia ed indipendenza individuale,
compresa la libertà di compiere le
proprie scelte»;
- «che le persone con disabilità
dovrebbero avere l’opportunità
di essere coinvolte attivamente nei
processi decisionali relativi alle
politiche e ai programmi, inclusi quelli
che li riguardano direttamente».
Quelle riportate sono tutte
indicazioni che trovano traduzione in
alcuni articoli ai quali è necessario
riferirsi per alcune proposte
concrete. Ad esempio l'articolo
3 (Principi generali),
nel quale si può trovare «il rispetto
per la dignità intrinseca, l’autonomia
individuale, compresa la libertà di
compiere le proprie scelte, e
l’indipendenza delle persone» oppure l'articolo
4 (Obblighi) - se
vogliamo riferirci al fatto che
l'istituzionalizzazione è una forma di
discriminazione che nega di fatto
diritti elementari - ove si parla di
«adottare tutte le misure, incluse
quelle legislative, idonee a modificare
o ad abrogare qualsiasi legge,
regolamento, consuetudine e pratica
vigente che costituisca una
discriminazione nei confronti di persone
con disabilità».
Proposta 1: in
attuazione del citato articolo 4 della
Convenzione, sarebbe necessario
riconoscere, anche per mezzo di una
legge delega, il livello essenziale di
prestazioni sociali a quelle domiciliari,
con particolare indicazione
anche dell'assistenza personale
autogestita. Questo sarebbe un
atto che segnerebbe una priorità ben
definita nei confronti di politiche
sociali storicamente orientate ad altre
soluzioni.
Parlando poi dell'articolo 8
della Convenzione (Accrescimento
della consapevolezza), nel comma
1a vi si parla
di «sensibilizzare la società nel suo
insieme, anche a livello familiare,
sulla situazione delle persone con
disabilità e accrescere il rispetto per
i diritti e la dignità delle persone con
disabilità», nel comma 1b
di «combattere gli stereotipi, i
pregiudizi e le pratiche dannose
concernenti le persone con disabilità,
compresi quelli fondati sul sesso e
l’età, in tutti gli ambiti» e nel comma
1c
di «promuovere la consapevolezza delle
capacità e i contributi delle persone
con disabilità».
Proposta 2: in
attuazione dell’articolo 8 della
Convenzione, avviare e condurre
di concerto con il Movimento per la Vita
Indipendente e le altre associazioni di
persone con disabilità una
campagna di sensibilizzazione sulla
percezione della persona disabile e
sulla possibilità da parte di
quest'ultima di realizzare un proprio
progetto di vita, di autodeterminarsi e
di controllare la propria vita. In poche
parole il suo diritto alla vita
indipendente.
Tale campagna di sensibilizzazione
dovrebbe avvalersi del contributo del
Segretariato Sociale RAI, oltre che del
coinvolgimento dei giornali e
articolarsi anche in seminari
informativi da realizzare sul territorio
nazionale.
Pensiamo infine all'articolo 19
della Convenzione (Vita indipendente
ed inclusione nella società), che
citiamo integralmente: «Gli Stati Parti
alla presente Convenzione riconoscono il
diritto di tutte le persone con
disabilità a vivere nella società, con
la stessa libertà di scelta delle altre
persone, e adottano misure efficaci ed
adeguate al fine di facilitare il pieno
godimento da parte delle persone con
disabilità di tale diritto e la loro
piena integrazione e partecipazione
nella società, anche assicurando che:
(a) le persone con disabilità abbiano la
possibilità di scegliere, su base di
uguaglianza con gli altri, il proprio
luogo di residenza e dove e con chi
vivere e non siano obbligate a vivere in
una particolare sistemazione; (b) le
persone con disabilità abbiano accesso
ad una serie di servizi a domicilio o
residenziali e ad altri servizi sociali
di sostegno, compresa l’assistenza
personale necessaria per consentire loro
di vivere nella società e di inserirvisi
e impedire che siano isolate o vittime
di segregazione; (c) i servizi e le
strutture sociali destinate a tutta la
popolazione siano messe a disposizione,
su base di uguaglianza con gli altri,
delle persone con disabilità e siano
adattate ai loro bisogni».
Proposta 3: in
attuazione dell’articolo 19 della
Convenzione, è necessario sostenere
l’avvio e la discussione della
Proposta di Legge
1978/08 (Disposizioni
per il finanziamento di progetti di
assistenza personale autogestita in
favore delle persone con disabilità
grave), relativa
all'assistenza personale per la Vita
Indipendente.
Tre proposte di lavoro, quindi, per
poter iniziare a ragionare in
maniera concreta su cosa fare
per avviare un discorso nazionale sulla
Vita Indipendente. A questo punto,
augurandoci che ci sia spazio, diamoci
appuntamento a Torino, per sostenere e
condividere il diritto alla Vita
Indipendente.
*Agenzia per la Vita Indipendente (AVI)
di Roma.
22 settembre 2009
A Strasburgo il FREEDOM DRIVE 2009
Dal sito di
ENIL Europa (European Network on Independent Living)
Il 16 settembre 2009 più di 400 Freedom Drivers
da più di 20 Paesi hanno sfilato fino al Parlamento
Europeo a Strasburgo. Alcuni di loro andavano in
carrozzina, altri venivano guidati da cani guida o da
assistenti personali. A prescindere dalla propria
disabilità, avevano un obbiettivo comune: la vita
indipendente.
Otto richieste sono state consegnate dalla
Presidente di ENIL, Bente Skansgård, al Presidente del
Parlamento Europeo, Jerzy Buzek. Jerzy Buzek e Richard
Howitt hanno affermato che si impegnano a lottare per i
diritti delle persone con disabilità. Hanno inoltre
incoraggiato i Freedom Drivers a continuare a far
pressione ai deputati europarlamentari della propria
nazione sulla promozione della vita indipendente nei
propri paesi.
Ecco i punti:
1. Facciamo appello alla Comunità europea di assicurarsi
che la vita indipendente si collochi al centro delle
politiche dell'Unione europea sulla disabilità, come
viene esplicitato nella sua strategia sulla disabilità,
nel Piano d'azione a favore delle persone disabili e
nell'articolo 19 della Convenzione sui diritti delle
persone con disabilità dell'Onu e nel suo Protocollo
opzionale.
2. Incoraggiamo la Comunità europea a continuare ad
appoggiare lo sviluppo di servizi di pubblica utilità
per arrivare alla de-istituzionalizzazione in Europa.
3. Chiediamo che venga messo in atto il nostro diritto
umano a un servizio di assistenza personale il quale è
fondamentale per garantirci di godere del diritto alla
vita indipendente.
4. Chiediamo di avere l'opportunità di esercitare
altrettanto il diritto alla libertà di movimento
attraverso la trasferibilità del servizio di assistenza
personale in altri paesi.
5. Chiediamo lo stanziamento del 5% dei finanziamenti
europei di sviluppo per la realizzazione di progetti di
vita indipendente nei paesi in via di sviluppo.
6. Facciamo appello alla Comunità europea per ratificare
interamente la Convenzione sui diritti delle persone con
disabilità dell'Onu, per firmare e ratificare il suo
Protocollo opzionale e per mettere in atto gli articoli
della Convenzione nella legislazione e nella politica
dell'Ue. E' fondamentale in questo che le Istituzioni e
i loro rappresentanti facciano pressione agli stati
membri per trasformare la Convenzione in legge nazionale
al più presto possibile.
7. Chiediamo una direttiva specificamente sulla
disabilità per confermare e proteggere i pieni diritti
delle persone con disabilità in tutta Europa.
8. Le persone con disabilità e le nostre organizzazioni
devono essere in modo decisivo coinvolte a tutti i
livelli di decisioni politiche inclusi quelli di
pianificazione, di produzione e di attuazione.
Nulla su di Noi senza di Noi.
15 settembre 2009
La III CONFERENZA NAZIONALE SULLA DISABILITA'
Riflessioni obbligatorie e pertinenti, quelle di
Claudio Roberti, in vista della III Conferenza Nazionale sulle politiche per
la disabilità di Torino, in programma il 2 e 3 ottobre prossimo. Dopo la
riduzione del Programma e la presenza in forse del Ministro Sacconi, è d'obbligo
chiedersi come al solito, quanto ritenute importanti siano le tante
problematiche appartenenti al mondo disabile, all'impatto sociale delle stesse,
dato che di persone umane e dei loro diritti stiamo parlando. Nel suo articolo
non mancano i giusti pungenti affondi, ma affiora in evidenza quanto siano
legati insieme tutti gli aspetti che convergono nel diritto ad una propria vita
indipendente, un diritto sempre più urlato. Nell'ottica professata di un nuovo
welfare che ha come priorità la centralità della persona è comunque indubbio
che, ancora una volta, sia compito delle stesse persone disabili mettersi in
gioco, meglio forse dire, continuare la battaglia a viso aperto sfruttando ogni
occasione. Quella di Torino è una di queste, noi ci saremo.
Leggi l'articolo di Claudio Roberti
10 settembre 2009
Vita Indipendente a Parma: perchè non per i fratelli Tavella?
Incredibile ma vero. Dopo anni di belle parole
siamo ancora a questo punto. Conosciamo Ivan da molti anni, quegli anni nei
quali in prima persona è sempre stato presente nella lotta di rivendicazione del
diritto alla Vita Indipendente autogestita ed autodeterminata. Uno degli
organizzatori del Convegno svoltosi
all'Università di Parma nel maggio 2006 "Vita Indipendente: da chi e da
cosa? Linee guida per le politiche future sulla disabiltà" (eravamo
presenti anche noi) per promuovere appunto la de-istituzionalizzazione delle
persone disabili e rendersi partecipi attivamente nella società, proprio grazie
al progetto personale. Ricordiamo che Ivan Tavella (laureato in legge) è anche
il Presidente della Associazione Vita Indipendente della città di Parma.
Del 7 agosto scorso le ultime notizie pubblicate
anche sul nostro sito (vedi qui sotto) sulla sperimentazione
per il secondo anno consecutivo dei progetti personalizzati, con importo fino
a 1140€ al mese, parole dell'Assessore alla disabilità Bernini e di
Benedetta Squarcia del Servizio Politiche per i Disabili del comune di
Parma. Inutile dire che queste erano sembrate notizie confortanti, evidentemente
così non è, o almeno non lo sono per tutti. Va inoltre sottolineato l'esiguo
importo a disposizione: per le persone con autonomia molto compromessa è
impossibile fare vita indipendente con 1100€ al mese, i costi per un qualsiasi
Istituto sono almeno 4 volte superiori!
Pubblichiamo quindi la lettera scritta da Ivan a
proposito della sua e di suo fratello, situazione esasperata di "reclusi". Una
lettera che sinceramente non avremmo mai voluto leggere.
La lettera di Ivan
Tavella
5 settembre 2009
Conferenza Nazionale sulla disabilità: dietro-front del Governo
AGGIORNAMENTO DEL 10 SETTEMBRE
Il Ministro ci sarà. Dopo la notizia del programma,
ridotto al venerdì ed al sabato, arrivano novità sulla Conferenza. Per ogni
gruppo di lavoro è previsto un moderatore ed un "rapporteur" come relatore. Si
attende il saluto del Presidente Napolitano ed il Ministro Sacconi
per la chiusura lavori. Il Programma modificato è visionabile sul sito della
Conferenza,
qui.
Consequor parteciperà al Gruppo di lavoro 3, su
La de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia, domiciliarità, vita
indipendente
Non è trascorso neanche un mese dalla pubblicazione della notizia sulla
prossima Conferenza Nazionale sulla disabilità a Torino che già il programma è
messo in discussione. Sì perchè, a meno di clamorosa smentita, anzichè i tre
giorni previsti, l'evento sarà di soli un giorno e mezzo e senza alcuna presenza
di ministri: pare sia confermata la sola presenza del sottosegretario al Welfare
con delega alla disabilità Eugenia Roccella. Quindi appena un giorno e
mezzo di confronto e di dibattito, inevitabilmente serrato, con l'Assemblea
plenaria spostata dal pomeriggio del 1 ottobre alla mattina del 2, a precedere
l'inizio dei gruppi di lavoro ai quali sarà dedicato tutto il resto della prima
giornata. Invariato il programma del sabato, con una nuova assemblea plenaria
nella quale saranno illustrati i risultati dei singoli gruppi di lavoro, prima
di dar spazio nella tarda mattinata alle conclusioni collettive. E dire che
l'appuntamento di Torino dovrebbe dare il via anche all'Osservatorio sulla
disabilità previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con
disabilità: un organismo che ha il compito di curare l'applicazione del
documento delle Nazioni Unite nel nostro paese. A proposito di panorama
internazionale, non è previsto alcun intervento, senza contare quanti siano i
temi da affrontare solo nel nostro Paese... Alle solite: tante belle parole e
promesse che rischiano di vanificare gli sforzi di tutti coloro che ogni giorno
dedicano tempo nei vari ambiti della disabilità. Proprio mentre si legge del
riconoscimento di "miglior cittadino europeo 2008" conferito ad Adolf Ratzka, vero e proprio "pioniere" della
Vita Indipendente delle persone con disabilità, basata sull'assistenza personale
autogestita. Un riconoscimento quanto mai meritato a chi, sin dagli anni
Sessanta, parla di diritto a fare «le medesime scelte nella vita di tutti i
giorni che i nostri fratelli e sorelle non disabili, vicini e amici danno per
scontati». Ratzka è oggi è direttore dell'Independent
Living Institute di Stoccolma fondato da lui stesso
nei primi anni Ottanta, modello di cooperativa di utenti per l'assistenza
personale. Molti sono i riferimenti presenti nel nostro sito, inutile ricordare
quanto Consequor segua questa sua filosofia di impostazione della vita
indipendente autodeterminata ed autogestita, come scelta possibile alternativa
alla classica "assistenza". E sempre in questi giorni proprio del diritto ad una
vita indipendente ne parla anche l'EDF
(European Disability Forum), rappresentato dal suo presidente Yannis
Vardakastanis e dalla sua direttrice Carlotta Besozzi,
partecipando in questi giorni alla seconda sessione della Conferenza
degli Stati Parti sulla
Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che si
concluderà a New York il 4 settembre. Due i temi centrali di questo evento, vale
a dire la piena personalità giuridica delle persone con disabilità e la loro vita
indipendente.
Insomma...mentre all'estero sia allarga sempre più la rete della vita
indipendente, l'Italia resta alla finestra.
Di seguito i riferimenti
esistenti nel mondo sulla vita indipendente ed i centri ad essa istituiti.
(un ringraziamento a Emanuela Boriani per la ricerca e la condivisione).
1)European Network on Independent Living – Europe –
http://www.enil.eu;
2)Indipendent Living Institute - Stoccholm – Sweden - Europe -
http://www.independentliving.org;
3)Center for Independent Living – Dramme Oslo – Norway –
http://www.uloba.no;
4)Budgetholders Independent Living – Gent - Belgium –
http://www.bol-budiv.be;
5)Berliner Zentrum fur Selbstbestimmtes Leben behinderter
Menschen – Berlin – Deutchland –
http://www.bzsl.de/bzsl/index.php;
6)Zentrum für Selbstbestimmtes Leben – Zurich – Schweiz -
http://www.zslschweiz.ch
7) Zentrum für Selbstbestimmtes Leben - Wien - Osterrich -
http://www.selbstbestimmtleben.at
8)Center for Independent Living - Dublin – Ireland –
http://www.dublincil.org/;
9)National Council of Indrependent Living – London - Uinite
Kingdom -
http://www.selbstbestimmtleben.at
10)Foro de Vida Indipendiente – Espana -
http://www.minusval2000.com/relaciones/vidaIndependiente/
11)Enil France, Vie Independante - Montpellier – France –
http://www.vie-independante.org/;
12)Center for Independent Living – Sofia – Bulgary -
http://www.cil.bg/en/
13)Center for Independent Living – Belgrado – Serbia –
http://cilsrbija.org/
14)Center for Independent Living – U.S.A. -
http://www.cilberkeley.org;
15)National Council on indipendent Living – Washington DC –
U.S.A. –
http://www.ncil.org;
16)Canadians Associations for Indipendent Living Centers –
Canada -
http://www.cailc.ca/;
17)Centro de Vida Independente – Maringà – Brazil –
http://www.cvi-maringa.org.br;
18)Japan Council on Indipendent Living Centers – Japan -
http://www.jil.jp/jil.files/english/aboutjil.html
9 agosto 2009
Ad Ottobre a Torino la III CONFERENZA SULLE POLITICHE DELLA DISABILITA'
Organizzata dal Ministero del Lavoro, della Salute
e delle Politiche Sociali in collaborazione con la città di Torino, la
Conferenza, dedicata al tema "tutti uguali tutti unici" si svolgerà il 1-2-3
ottobre 2009 a Torino Esposizioni - Padiglione Agnelli, Corso Massimo d'Azeglio,
15.
"Si tratta - spiegano i promotori - di un importante appuntamento di
riflessione e confronto tra le istituzioni, il mondo delle
Associazioni e la società civile durante il
quale verificare l'efficacia delle politiche di inclusione e sostegno
alle persone con disabilità e alle loro famiglie". E dal programma, ancora
provvisorio, consultabile sul sito, molti saranno gli argomenti che saranno
affrontati nel corso della seconda giornata di attività, dedicata ai
lavori di gruppo. I temi sono:
- Disabilità, salute e ambiente di vita: valutazione
multidimensionale, presa in carico, progettazione personalizzata
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
L’inclusione nella società attiva
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
La de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia,
domiciliarità, vita indipendente
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
Multidiscriminazione: disabilità, donne e minorivita
indipendente
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
Ambiente, accessibilità, nuove tecnologie
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
Gli stati vegetativi come paradigma delle disabilità
estreme
- Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
Salute mentale e percorsi di inclusione
Le giornate di apertura e chiusura dell'evento,
invece, saranno dedicate a due Assemblee Plenarie.
La recente ratifica della Convenzione ONU in
Italia, di fatto sancita con le Legge 18 del marzo 2009, dovrà essere
lo spunto di ragionamento e di discussione di vari temi ancora aperti. "La
ratifica della Convenzione - concludono dal Ministero - rappresenta infatti una
straordinaria occasione per promuovere e diffondere la cultura
dell'inclusione e della partecipazione delle persone con disabilità in
condizioni di pari opportunità".
Per informazioni pratiche e per l'iscrizione,
obbligatoria e da inviare entro il 25 settembre:www.conferenzanazionaledisabili.it
8 agosto 2009
Vita Indipendente in Abruzzo: quanti ostacoli!
Dopo
la timida ottimistica speranza lasciata dal 2° Convegno sulla vita indipendente
tenutosi a fine giugno a Montesilvano, nuove ombre si affacciano all'orizzonte.
Il rappresentante del Movimento abruzzese vita indipendente Nicolino Di
Domenica ha partecipato, autoinvitandosi con altre tre persone
disabili (Claudio Ferrante dell'ufficio disabili di Montesilvano, Camillo
Gesulmini segretario della locale UILDM e La Pietra) al Convegno del 17
luglio, nell'Auditorium De Cecco di Pescara, su: "LE
RISPOSTE DOMICILIARI NELLA RETE INTEGRATA DEI SERVIZI SOCIOSANITARI”.
Leggi il resoconto di Nicolino Di Domenica
(nella foto con l'Assessore Paolo Gatti e Claudio Ferrante)
7 agosto
2009
Anche quest'anno a Parma si sperimenta la
Vita Indipendente
È
questo il secondo anno che il
Comune di Parma -
anche per conto di altri Comuni
della sua provincia (Colorno,
Mezzani,
Sorbolo e
Torrile) e in virtù di una
convenzione con l’Azienda Sanitaria
Locale per la gestione del Fondo per
la Non Autosufficienza - intende
realizzare un modello
sperimentale per garantire il
diritto a una vita indipendente alle
persone tra i 18 e 64 anni con
disabilità permanente e grave
limitazione dell'autonomia personale.
Tale intervento prevede un
contributo a sostegno delle spese
per assistenti personali, scelti
dalla persona con disabilità,
per un piano personalizzato
di assistenza e tale
contributo, anche integrativo
rispetto ad altre forme di sostegno
(assegno di cura, quota integrativa
per assunzione regolare ecc.), verrà
erogato in base alla gravità della
persona richiedente, alla capacità
economica del richiedente stesso e
dei familiari e all'ISEE (Indicatore
Situazione Economica Equivalente).
«La programmazione di un progetto
di vita indipendente - dichiara Giovanni
Paolo Bernini, assessore
all'Agenzia Disabili del
Comune di Parma - favorisce
l'opportunità, a volte negata, di
fare esperienze di socializzazione
più completa e di stimolare risorse
latenti per collocarsi a un
livello di maggiore autonomia
personale, valorizzando la
persona nella società in cui vive.
Pertanto costruire le condizioni
affinché tutti i cittadini possano
sperimentare il massimo di
autonomia, seppure nei limiti in cui
la disabilità, spesso, costringe le
persone, è un impegno che voglio
continuare a sostenere. In tal senso
nei prossimi mesi è mia intenzione
avviare anche un confronto aperto e
costruttivo coi rappresentanti dei
commercianti, con l’obiettivo di
rimuovere il maggior numero
di barriere architettoniche
da negozi ed esercizi commerciali».
Qualche cifra sul progetto. In base
all'impegno settimanale degli
assistenti personali, se il
contratto di assunzione sarà dalle
20 alle 40 ore, il contributo
massimo sarà di 780 euro al
mese. Se il contratto andrà
invece oltre le 40 ore settimanali,
il massimo erogabile sarà di
1.140 euro al mese. Il
beneficiario sarà tenuto alla
rendicontazione delle spese di
assistenza. Destinatari degli
interventi i cittadini di età tra i
18 e i 64 anni (compresi), residenti
nei Comuni del Distretto di Parma e
in possesso della certificazione di
gravità in base all'articolo 3,
comma 3 della Legge 104/92,
oltre che di documentazione
attestante l'ISEE
individuale della persona
interessata, uguale o
inferiore a 15.000 euro. Per
ulteriori informazioni:
Servizio Politiche per Disabili del
Comune di Parma (Benedetta
Squarcia), tel. 0521 218012,
b.squarcia@comune.parma.it.
Fonte:
superando
10 luglio 2009
In Toscana importanti obiettivi raggiunti per la vita indipendente
Grazie all'impegno e alle vibranti proteste delle
Associazioni AVI Toscana e Associazione Toscana Paraplegici Onlus, sono
stati accettati importanti emendamenti alla Legge Regionale sulla non
autosufficienza n° 66 del 2008, tramite modifiche alla Delibera 385. Di fatto
viene abrogata l'applicazione dell'ISEE ai disabili gravi che richiedono
finanziamenti per i loro progetti di vita indipendente perchè sono intesi come
"interventi non di carattere assistenziale" e perchè sono "funzionali
al sostegno dell'indipendenza delle persone con disabilità in situazioni di
autonomia di vita". Questi concetti riteniamo siano IMPORTANTISSIMI nel
contesto della vita indipendente autogestita ed autodeterminata della persona
disabile. Da sempre sosteniamo proprio che la valenza è completamente differente
dal concetto assistenziale e che il reddito del disabile serve allo stesso per
VIVERE e per ovvie ragioni non può concorrere alle spese relative al contratto
di assunzione del proprio assistente personale. Tantomeno va conteggiato per
accedere ai finanziamenti per la vita indipendente.
Leggi la Delibera
385, l'Allegato alla 385 e la
Delibera 581 con gli emendamenti
accettati
10 luglio 2009
Abruzzo: dopo il Convegno si attendono risposte
Pressing continuo delle persone disabili abruzzesi
che, sull'onda delle promesse ascoltate nel Convegno dello scorso 27 giugno
(vedi l'articolo precedente), invocano nuovi incontri con l'Assessore regionale
Paolo Gatti, tramite lettere contenenti le situazioni create in altre
regioni che permettono finanziamenti per la vita indipendente, possibili seppur
differenti in ogni contesto. Pubblichiamo la lettera inviata appunto
all'assessore dell'Abruzzo ed alle varie Associazioni con siti web dedicati alle
tematiche delle persone disabili. in questa lettera sono personalmente citato
quale fruitore di un finanziamento per la vita indipendente. Ancora una volta
sono contento di aver portato la mia esperienza diretta, che nient'altro è che
la forte autodeterminazione e volontà di mettersi in gioco, in prima persona,
per dimostrare che la vita indipendente autogestita e responsabile funziona.
Grazie all'impegno mio e di Consequor quest'anno i progetti, e quindi le persone
come me, in Piemonte arriveranno ad essere 200. Così come in Piemonte, altre
persone in altre regioni hanno ottenuto delibere e leggi per finanziare progetti
di vita indipendente. Sarebbe opportuno che tante, per non dire tutte, queste
persone disabili che hanno fortemente voluto e ottenuto progetti finanziati,
anche appartenenti a grandi Associazioni che si occupano di tutela e
problematiche dei disabili, non avessero timore a testimoniare pubblicamente
che la vita indipendente FUNZIONA perchè oltre ad essere un diritto
sancito dalla Convenzione ONU, divenuta Legge 18 nel marzo 2009, fa risparmiare
lo stato sociale, crea posti di lavoro tramite gli assistenti personali assunti,
libera le persone dalla schiavitù affettiva verso i famigliari, favorisce il
pieno inserimento nella società delle persone con disabilità, a prescindere
dalla gravità, realizza la possibilità di vivere a casa propria, anche da soli,
evitando il ricovero in struttura. Non è questo il miglior modello di welfare
che ha come intento la centralità della persona disabile??
Leggi la lettera: l'ira dei
disabili abruzzesi
G.T.
29 giugno 2009
Dal Convegno di Montesilvano (Pe) sulla Vita Indipendente
Buona
affluenza al 2°Convegno abruzzese (vedi qui sotto): molti
i disabili in sala, molti i giovani, segno di una coinvolgente attenzione per la
vita indipendente intesa come autogestire le proprie necessità tramite gli
assistenti personali direttamente assunti. Unica defezione per impegni
improrogabili, quella dell'Assessore regionale alle politiche sociali Paolo
Gatti, ma tutte le altre personalità: dal sindaco di Montesilvano,
all'assessore regionale alla mobilità, al Presidente della Provincia di Pescara
Guerino Testa, neo eletto, bisogna dire che sono state presenti per tutta
la durata del Convegno, ascoltando le motivazioni e garantendo i futuri e
necessari impegni. Perfette le analisi di Claudio Ferrante dell'Ufficio
Disabili comunale...sì ufficio disabili, iniziativa lodevole da esportare in
tutti i comuni italiani! e dell'Assessore alle politiche sociali di Chieti
Maria Rosaria Sisto che, insieme all'amico Nick Di Domenica, sono
stati i primi promotori della Vita Indipendente in Abruzzo, già dal 1° convegno
organizzato il 5 maggio 2007 a Lanciano. Presenti in sala
anche Domenico Costantino del MO.VI. del Molise, Pietro Ciarciaglino,
insomma i soliti amici che da anni sono impegnati sul
diritto ad una Vita Indipendente. Un ringraziamento particolare all'amico
Camillo Gesulmini segretario UILDM di Pescara, organizzatore e moderatore
del Convegno insieme a Nicolino, per l'ospitalità nei miei confronti. Il primo
passo è compiuto adesso bisogna insistere e ricordare agli assessori competenti
le loro promesse. Mi auguro davvero per voi che al prossimo incontro si possa
parlare di risultati raggiunti. In bocca al lupo e grazie per l'invito.
Consequor è a disposizione per continuare il percorso, a presto.
G.T.
Leggi la relazione del segretario UILDM di
Pescara
Camillo Gesulmini
Leggi la relazione di Valentino
Ciccocioppo vice-presidente AIAS Lanciano
16 giugno 2009
VENGO
ANCH’IO!?...Si, Tu si!
A Torino, presso il CENTRO CIVICO
CIRCOSCRIZIONE 5, Sala Consiglio piano 2 in Via Stradella 192, è organizzato il
Convegno:
Riflessioni e proposte per
Costruire esempi di Turismo Accessibile, fruibile anche alle Persone con
Disabilità nell’ottica delle Pari Opportunità e dei Diritti Umani per Tutti.
L'evento si svolgerà Venerdì 26 giugno dalle
ore 9:00 alle 17:30, la sede è orientativamente accessibile senza
accompagnamento.
Organizzazione e Informazioni:
Centro Pace – Informahandicap5
Tel. 0114435557 - 0114435539 - fax 0114435575
cdpih5@comune.torino.it
www.comune.torino.it/circ5/informahandicap
Scarica il Programma (Pdf)
13 giugno 2009
VOLERE VOLARE: VITA INDIPENDENTE DELLE PERSONE CON DISABILITA'
A
Peccioli (Pi), nel Centro Polivalente, via del Carmine, il prossimo
sabato 27 giugno, ore 9:00 - 17:30, si terrà un Seminario organizzato dal
centro Informare un’H, con il patrocinio del Comune di Peccioli,
della UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) Sezione
di Pisa, della Provincia di Pisa, della Società della Salute della
Valdera e dell’Unione dei Comuni della Valdera. Il seminario è
rivolto alle persone con disabilità, alle loro famiglie, agli operatori sociali.
All'evento parteciperanno: Elisabetta Gasparini
(referente del Movimento per la Vita Indipendente delle persone con
disabilità veneto) come moderatrice, Angelo Giuntinelli
(vicepresidente della UILDM – Unione italiana lotta alla distrofia muscolare –
sezione di Pisa) Gianni Salvadori (assessore alle Politiche
sociali della Regione Toscana), Enrico Lombardi (direttore
editoriale di DM, esponente del Movimento per la Vita Indipendente delle persone
con disabilità toscano), Ida Sala (referente del Movimento e del
Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità),
Dino Barlaam (coordinatore pro-tempore del Coordinamento nazionale
italiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, esponente
dell’AVI - Agenzia per la Vita Indipendente – di Roma).
Segreteria organizzativa:
Simona Lancioni
Informare un´H [Centro Gabriele Giuntinelli]
via De Chirico, 11 - 56037 Peccioli (PI)
telefono 0587.672 444 - fax 0587.672 445
Orari di servizio al pubblico: lunedì e mercoledì dalle 9.00-13.30 e
14.30-18.00.
Scarica il Programma (formato jpg): pieghevole
esterno; pieghevole interno
Alcune nostre considerazioni, vedi qui sotto
13 giugno 2009
VITA INDIPENDENTE IN ABRUZZO: AL VIA LA PRIMA DELIBERA E CONVEGNO A
MONTESILVANO (PE)
Finalmente
si parte. Grazie all'assiduo impegno dell'amico Nicolino Di Domenica,
rappresentante del Movimento regionale per la Vita Indipendente, al via la prima
delibera (seppur molto limitante per impegno economico) che inizierà di fatto la
sperimentazione dei primi progetti di vita indipendente, autogestiti ed
autodeterminati. Intanto il 27 giugno prossimo ci sarà a Montesilvano
presso la Sala Consiliare via A. Diaz 1, dalle ore 9:30 alle 12:30, il 2°
Convegno sulla Vita Indipendente, organizzato dalla sezione locale della
UILDM.
All'evento parteciperanno: Pasquale Cordoma
sindaco di Montesilvano, Valter Cozzi Presidente del Consiglio
Comunale, Paolo Gatti Assessore Regionale alle
Pol. Sociali, Giandonato Morra Assessore
Regionale alla Mobilità, Claudio Ferrante
Resp. Ufficio Disabili, Maria Rosaria Sisto
Assessore Regionale alle Pol. Sociali
Chieti, Nicolino Di Domenica che farà l'introduzione,
Silvana Fazari dell'Associazione Valdostana
Paraplegici, Germano Tosi Associazione Consequor,
Domenico Costantino e Maria Cariello Movimento
Vita Indipendente di Termoli (Cb), infine Camillo
Gesulmini moderatore segretario UILDM Pescara.
Scarica il Programma (jpg):
Pieghevole esterno e
Pieghevole interno
Leggi la
Delibera dell'Abruzzo
Alcune
considerazioni nostre
E'
curioso il fatto di veder organizzati due convegni sulla Vita Indipendente,
nello stesso giorno ma in due località diverse in Italia. Incontri di questo
tipo si possono definire rari, sia per l'impegno organizzativo che quello
economico. I costi di mobilità delle persone disabili sono molto alti,
soprattutto per chi si deve forzatamente muovere con uno o più assistenti
personali. Tale impegno economico può essere sobbarcato solo in parte dagli
stessi disabili, l'organizzazione resta quindi vincolata molto spesso alle
"grandi Associazioni" di peso nazionale, che possono disporre di molto più
denaro rispetto alle
piccole Associazioni
sparpagliate nel territorio italiano. Non c'è paragone tra una raccolta di fondi
sponsorizzata da reti televisive nazionali rispetto agli introiti risicati e
sovente spontanei di una manciata di soci. Per usare l'antico aforisma "il fine
giustifica i mezzi", erroneamente attribuito al Principe Machiavelli, è vero che
è meglio che si parli di vita indipendente, piuttosto che non se ne parli: noi
pensiamo che tutte le persone disabili abbiano il diritto alla propria vita
indipendente, occorrerebbe però seguire almeno la stessa linea di principi.
Basta leggere le rubriche dei tanti siti web dedicati ai disabili per vedere
quanto sia diventato "di moda" ed anche "vantaggioso" associare la parola
vita indipendente a contesti poco inerenti al vero principio ispiratore.
Essendo noi tutti sulla stessa barca, dobbiamo e vogliamo confidare comunque nei
buoni propositi degli stessi disabili che ricoprono importanti ruoli e cariche
di queste grandi Associazioni, propositi che devono essere messi in campo per
proseguire e migliorare tutto il lavoro svolto in questi anni da chi ha
duramente lottato contro istituzioni e politici, aprendo gli occhi soprattutto
alle stesse persone disabili affinchè si rendano attivamente responsabili e
partecipativi.
Nel caso
del convegno toscano di Peccioli (Pi), organizzato dalla UILDM, non vediamo nè
come partecipanti, nè come relatori, le persone disabili dell'Associazione AVI
Toscana, che da oltre 15 anni si occupano proprio di progetti di vita
indipendente, anzi, lo dobbiamo dire, sono stati i primi ad ottenere una
Sperimentazione iniziata nel 2004 e finita nel 2008 e addirittura già nel 1997 a
far inserire nella Legge Regionale n°72 "interventi di sostegno economico per
l'aiuto personale". Sempre nel 1997, grazie al
progetto C.E.I.L. proprio l'AVI Toscana fu la prima Associazione a
presentare un progetto europeo per l'attivazione di una Agenzia per la Vita
Indipendente che durò 2 anni (consultabile nel sito sopra indicato alla voce:"10
esempi di Vita Indipendente". Non vogliamo entrare nel merito del lavoro di chi
ha organizzato l'incontro, semplicemente ci pare poco coerente oltre che
difficile, pensare ad una continuazione di un dialogo con le autorità preposte
intrapreso da anni, escludendo proprio chi l'ha costruito con enorme fatica nel
tempo.
il C.D.
12 giugno 2009
VITA INDIPENDENTE: VERSO L'ESIGIBILITA' DEL DIRITTO?
Dopo la ratifica della Convenzione ONU l'Italia rende "esecutivo" il
provvedimento con la Legge 18 del 2009. Ora si tratta di lavorare per renderla
attuabile e, soprattutto, dotarla di giusta copertura finanziaria. L'amico e
sociologo Claudio Roberti ci propone puntualmente la sua disanima: uno
strutturato ragionamento che fa da presupposto a ciò che nell'immediato
presente, dovrebbe essere, anzi deve essere, l'azione mirata al
raggiungimento del diritto "perfetto" alla Vita Indipendente esigibile da tutte
le persone disabili.
Vai alla pagina dell'articolo
22 maggio 2009
Comunicazione ai Soci
Convocazione per assemblea Ordinaria e Straordinaria il prossimo 20 giugno
2009 a Grugliasco, via Di Nanni 28
Vai alla pagina in Area Soci
16 maggio 2009
Barriere Architettoniche: il Ponte di Calatrava a Venezia visto da Claudio
Roberti
Continuando a parlare di barriere architettoniche del nostro “bel paese” (vedi
appena sotto al 20 aprile), come non citare l’ormai ahinoi famoso Ponte di
Calatrava, in bellavista mondiale nella città di Venezia, già per sua storica
fisionomia alquanto inaccessibile al popolo dei ruotanti. Verrebbe da dire
quindi che “perseverare diabolicum est”…ed in più la genialata dell’ovovia per
il “trasporto” disabili, sempre in bellavista, come se si parlasse del famoso
crostaceo presentato con fantasia di verdure… L’amico Claudio Roberti ci serve
il suo “piatto”: frizzante e ben condito commento su questo ponte, e dato che di
ovovia si parla, i paragoni ben azzeccati con fotografie non mancano.
Oltretutto, importanti Associazioni di persone disabili italiane già da anni si
sono espresse e confrontate sul caso, ma gli unici esposti presentati finora in
tribunale sono opera di privati cittadini...
Buona lettura,
vai all'articolo
21 aprile 2009
E la ruota continua a girare...
Continua lo spettacolo della "commedia tragiscomoda"
(vedi qui sotto) di Carlo Sartoris e della Associazione
"Terapia d'Arte" da lui fondata. Dopo lo spettacolo di Alba è la volta del
Teatro Politeama G. Boglione in Piazza Politeama 23 a Bra (Cn) ore 21:00,
venerdì 8 maggio 2009. L'incasso sarà devoluto all'Associazione Gli amici di
Daniela www.gliamicididaniela.it .
Si ricorda che l'ingresso è libero ad offerta. Avanti così!
Per vedere la locandina in formato originale fai click sull'immagine.
20 aprile 2009
Barriere Architettoniche: un capitolo senza fine?
Se ne parla continuamente, molto si è fatto ma
ancora non abbastanza. Certo l'architettura del nostro Bel Paese non ci viene
incontro, ma, indubbiamente molte barriere sono frutto dell'ignoranza in
materia, spesso condite da una sconcertante creatività...se non si parlasse di
lavori affidati a professionisti - istituzioni. Questo a introdurre uno studio
articolato dell'amico Claudio Roberti che, munito di macchina
fotografica, ha immortalato opere paradossali, o "tragicomiche", per dirla alla
"napoletana". Proprio della città partenopea trattasi e nel contributo si
distinguono due parti: I°) Quella tecnico - innovativa ove vengono evidenziati
aspetti che si traducono in categorie quali: sistematicità, sgombrabilità,
valicabilità, barriere urbanistiche etc ; II°) Quella ironica - di denuncia...vai
alla pagina dedicata
25 marzo 2009
PER IL DIRITTO DELLE PERSONE CON HANDICAP FISICO GRAVE A
COSTRUIRSI UNA VITA INDIPENDENTE
Pubblicato sulla rivista "Prospettive
Assistenziali" n° 164 (vedi
www.fondazionepromozionesociale.it ) l'articolo scritto da Mauro Perino,
Direttore del Consorzio CISAP di Collegno e
Grugliasco, rappresenta l'impegno ed il punto di vista di un amministratore di
denaro pubblico nel considerare il giusto peso tra intervento sociale e
questione politica. Il CISAP è stato il primo consorzio a finanziare il
S.A.V.I (servizio di aiuto alla vita
indipendente) già nel 1999, per sostenere, aggiungendo notevoli risorse del
proprio bilancio, progetti di vita indipendente, coprendo le cifre indicate dai
progetti stessi secondo la coerenza della progettazione autogestita e
responsabile. Dimostrando che, in pratica, si può fare, superando rigidità
burocratiche e politiche, uscendo da una rigidità assistenziale ormai obsoleta
ed iniqua, rispettando il più possibile il diritto esigibile della persona in
quanto cittadino e non perchè disabile. Per noi, un ottimo esempio da seguire,
diteci anche la vostra idea al riguardo, il cammino è ancora lungo...
Leggi l'articolo (in
formatoPdf)
25 marzo 2009
Quando la ruota gira controvento...
Da
un testo surreale di Carlo Sartoris, la replica della "commedia tragiscomoda" in
replica sabato 28 marzo ore 21 al Teatro Sala Ordet di Alba (Cn) in Piazza
Cristo Re.
Il neologismo può rivelarsi azzeccato poiché la
nervatura della vicenda mette a nudo amare realtà della loro esistenza narrata
in prima persona da due portatori di handicap che, una volta morti, si ritrovano
nell’aldilà a dover fronteggiare i medesimi problemi pratici e i tanti
pregiudizi che li hanno accompagnati per tutta la vita.
A causa di celesti problemi burocratici, infatti, i due si ritroveranno
paralitici anche in Paradiso: la surreale prospettiva è restare tali per
l’eternità. Non sarà facile far valere speranze, sogni, aspettative e “diritti”
dei due sventurati pure nell’aldilà. La soluzione finale sarà inaspettata e
imprevedibile.
Il percorso è un pretesto per raccontarsi da parte dei due protagonisti, due
personaggi paralizzati veramente che si confrontano tra momenti toccanti, altri
divertenti.
Il netto ricavato verrà devoluto al comitato RUDI onlus-Go FAR per la ricerca e
la cura dell'Atassia di Friedreich
L'INGRESSO E' LIBERO ad OFFERTA
24 marzo 2009
4 aprile 2009 - Giornata Nazionale della persona con lesione al midollo
spinale
E'
stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2009 la
direttiva che indice definitivamente per il giorno 4 aprile di ogni
anno la "Giornata nazionale della persona con lesione al midollo
spinale".
Nel testo emanato
dalla Presidenza del Consiglio, si legge:
"In tale giornata le Amministrazioni Pubbliche, gli
organismi di volontariato, in coordinamento con le associazioni
operanti nel settore, le Unita' Spinali Unipolari e i
Servizi che si occupano della "Riabilitazioni Globale",
assumono, nell'ambito delle rispettive competenze e
attraverso idonee e coordinate azioni di informazione e
solidarieta', iniziative volte a informare e sensibilizzare
l'opinione pubblica sui temi legati a questo tipo di disabilita'
che coinvolge, oltre alla persona con lesione al midollo spinale, in
maniera assai rilevante i familiari".
Il cervello
trasmette i propri messaggi al midollo spinale
- che corre attraverso la spina dorsale - cui sono collegati i
nervi spinali, che trasportano i messaggi sensoriali
e quelli che fanno muovere i muscoli. La
lesione al midollo spinale interrompe il cammino
di questi messaggi.
Questo significa che
i messaggi di movimento, di sensibilità, il
controllo dell’intestino e della vescica,
la funzione sessuale, la respirazione,
la temperatura ed il controllo della pressione
sanguigna possono essere bloccati in seguito ad una
lesione del midollo spinale. Le conseguenze più note
sono la paraplegia, ossia la paralisi degli arti
inferiori, e la tetraplegia, cui segue la perdita di
funzionalità anche degli arti superiori. La gravità del
danno è in relazione all’altezza della lesione: più la lesione è
alta, più il danno è grave.
Vedi il
sito internet, dove puoi
scaricare la locandina (pdf oltre 3mb)
24 febbraio 2009
La Convenzione ONU ratificata dall'Italia oggi!
Una data storica. Dalla convocazione odierna della XII Commissione Affari
Sociali l'approvazione della ratifica e, contemporaneamente,
dell'istituzione dell'Osservatorio Nazionale per la Convenzione. Sono le 19,23 e
la notizia comincia a fare il giro della Penisola negli ambienti che si occupano
di disabilità. E ora che succederà? Ovvia la risposta in genere: dalla carta
bisognerà passare ai fatti, tocca a noi persone con disabilità utilizzare questa
carta Jolly per far valere finalmente i diritti. Uno per tutti: il diritto alla
Vita Indipendente autogestita ed autodeterminata!
Un primo commento di Claudio Roberti: "E' chiaro che è un grande
strumento, ma non si pensi ad una traduzione automatica di quei principi nella
realtà... Occorre azione reale in sede: A) politica; B) giudiziaria.
Diversamente è chiaro che resterebbero bei concetti sulla carta!!! Questo vale
per tutto il ventaglio di diritti della Convenzione ONU: solo questo passaggio
di indirizzo organizzativo potrà fare in modo che non si tramutino un una bella
raccolta di diritti inesigibili! Ora occorrono studi analitico - tematici sul
testo suddividendoli per priorità di argomenti. Questo lavoro è delicato,
fondamentale ed ha caratteri interdisciplinari".
Ringraziamo Dino Barlaam (AVI Roma),
per averci dato la notizia praticamente in diretta.
Leggi qui il testo della Convenzione
ONU
13 febbraio 2009
Vita e Morte
indipendente
Tanto si è discusso in questi
giorni, con la vicenda di Eluana Englaro. Vorrei intanto dire che, come spesso
succede, Lei il fulcro del "problema", è stata l'unica a non aver potuto
parlare, proprio per se stessa. Leggi, Costituzione, diritti, doveri sulla vita
e la morte: misteri molto più grandi di noi, piccoli esseri di passaggio.
Probabilmente sì, per alcuni, può servire una legge che dia indirizzi sul
testamento biologico. L’Associazione Luca Coscioni ha chiesto l’adesione per
presentare in Parlamento un
testo relativo al testamento
biologico che consenta la sospensione anche dell’alimentazione e
dell’idratazione (vedi sotto). Proprio su questa intenzione molte persone
disabili, anche rappresentanti di note associazioni, hanno manifestato le loro
idee, punti di vista. C’è chi dice sì, c’è chi dice no. Noi, come Associazione
Consequor abbiamo detto no perché riteniamo semplicemente che questa debba
essere una decisione personale, evitando schieramenti politici d’ogni genere.
Inoltre, non sarebbe il caso che si pensasse di più a chi è ancora vivo, e
dignitosamente vivere vorrebbe, ancor prima di occuparsi di come noi disabili
dovremmo passare a…miglior vita? Il dibattito è aperto. Riportiamo in pagina
dedicata il testo dell’Associazione Luca Coscioni, alcune risposte di persone
disabili, infine il testo che l’amico Claudio Roberti ci ha chiesto di
pubblicare, pungente e colorito a modo suo, ricco di spunti su cui
proseguire un costruttivo dialogo. Dite la vostra!!
Vai
alla pagina dedicata
3 febbraio 2009
La situazione in Lombardia
Anche in Lombardia dalla fine del 2008 qualcosa si muove, in direzione della
vita indipendente autogestita, tra luci ed ombre..vai
alla pagina
2 febbraio 2009
La legge regionale in Toscana 2008
Da poco uscita, la Legge regionale 66/2008 chiamata "fondo regionale per la
non autosufficienza", non apporta sostanziali note positive riguardo
l'assistenza personale autogestita...leggi
il nostro commento e vedi la Legge
27 gennaio 2009
La delibera regionale in Sardegna per disabili ed anziani: oltre 41
milioni di €
A tanto ammontano i finanziamenti per piani personalizzati che riguardano la
disabilità, adulti e minori, oltre agli anziani non autosufficienti. La Sardegna
ha istituito nel 2007 il proprio Fondo per la non autosufficienza, una
tra le prime in Italia, insieme a Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia
Giulia, Provincie autonome di Trento e Bolzano, Toscana e Veneto. E' l'impegno
in denaro più alto in Italia....vedi
la pagina dedicata
25 gennaio 2009
" Non siamo angeli, anche noi abbiamo un sesso"
Sabato 7 Febbraio 2009 Ore 21.00
Presso il Teatro Parvum, Viale Mazzini, 85 ALESSANDRIA,
l'Associazione Culturale Ars Vivendi di Alessandria, della quale è
Presidente la nostra socia Francesca Penno,
organizza l'incontro "Non siamo angeli, anche noi abbiamo un sesso", con la
presentazione del libro "Kamasutra dei disabili" di Gabriele Viti.
Modera l'incontro il Sig. Vincenzo Costantino,
coordinatore professionale sanitario ASL Alessandria.
Interverranno:
- Gabriele Viti
- Prof. Maurizio Bossi - Sessuologo
- Alessandro Caramagna - Fotografo
Scarica la Locandina (Pdf)
17 gennaio 2009
Lettera aperta di Claudio Roberti per ri-definire modalità e contenuti
comuni per la Vita Indipendente
Con questa sua l'amico Claudio, in un certo modo, anticipa l'auspicabile
evoluzione della complessa situazione di quello che definiamo "Movimento
Italiano per la Vita Indipendente". In sintesi: dopo il
II° Forum di Lignano del 2007 fu votato
un binomio di Coordinatori pro-tempore costituito da Dino Barlaam e Roby
Margutti per cercare una intesa nazionale tra i vari gruppi regionali che si
occupano di progetti per la vita indipendente autogestita ed autodeterminata. In
seguito la Conferenza Nazionale di Roma
in ottobre 2007, l'elaborazione della proposta di
legge sulla vita indipendente, presentata a Roma il 3 dicembre scorso, poi
la scomparsa prematura di Roby. Adesso bisogna riunire le forze e organizzare il
Movimento, secondo pochi ma definiti principi condivisi: Dino ha giustamente
manifestato questa necessità, in qualità di coordinatore. Consequor sta
preparando una proposta ed un programma che a breve saranno presentate alle
realtà associative presenti in Italia. Intanto Claudio Roberti propone la sua
lettera aperta...........vai alla pagina dedicata
10 gennaio 2009
Provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi
civili e sordomuti: importi e limiti per il 2009
Ogni anno
vengono ridefiniti, collegandoli agli indicatori dell'inflazione e del costo
della vita, gli importi delle pensioni, assegni e indennità che vengono erogati
agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordomuti e i relativi limiti
reddituali previsti per alcune provvidenze economiche.
Per il 2009
gli importi delle provvidenze e limiti reddituali sono stati fissati dalla
Direzione Centrale delle Prestazioni dell'INPS con Circolare del 2 gennaio 2009,
n. 1.
Nella tabella che segue riportiamo gli
importi in euro, comparati con quelli del 2008
Tipo di provvidenza |
Importo |
Limite di reddito |
|
2009 |
2008 |
2009 |
2008 |
Pensione ciechi civili assoluti |
275,91 |
267,09 |
14.886,28 |
14.480,81 |
Pensione ciechi civili assoluti
(se ricoverati) |
255,13 |
246,97 |
14.886,28 |
14.480,81 |
Pensione ciechi civili parziali |
255,13 |
246,97 |
14.886,28 |
14.480,81 |
Pensione invalidi civili totali |
255,13 |
246,97 |
14.886,28 |
14.480,81 |
Pensione sordomuti |
255,13 |
246,97 |
14.886,28 |
14.480,81 |
Assegno mensile invalidi civili parziali |
255,13 |
246,97 |
4.382,43 |
4.242,42 |
Indennità mensile frequenza minori |
255,13 |
246,97 |
4.382,43 |
4.242,42 |
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti |
755,71 |
733,41 |
Nessuno |
Nessuno |
Indennità accompagnamento invalidi civili totali |
472,00 |
465,09 |
Nessuno |
Nessuno |
Indennità comunicazione sordomuti |
236,15 |
233,00 |
Nessuno |
Nessuno |
Indennità speciale ciechi ventesimisti |
180,11 |
176,00 |
Nessuno |
Nessuno |
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major |
458,20 |
443,56 |
Nessuno |
Nessuno |
A T T E N Z I O N E
Chi è prossimo ai 65
anni,
non deve indugiare a presentare la domanda, perché ha diritto all’assegno
mensile d’invalidità, di pensione, di inabilità ecc. subordinato al
solo reddito annuo individuale solamente se presenta la domanda entro i 64
anni e 11 mesi di età altrimenti, pur essendo invalidi, l’assegno
viene negato perché lo Stato, in sostituzione, riconosce l’assegno
sociale dell’INPS. Questi, però, oltre al reddito annuo
personale è subordinato al cumulo con i redditi del coniuge