Una nuova pagina in cui segnaliamo novità, curiosità, collegamenti e notizie che "smuovono" il mondo della DISABILITA' Invitiamo anche Voi lettori a segnalarci articoli o esperienze di pubblico interesse che potranno eventualmente essere pubblicate.

.Sperando sia di Vostro gradimento, non perdetela di vista....

Archivio articoli 2006

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31 dicembre 2009

Dall'Abruzzo un appello per il 2010

Ennesima lettera inviata da Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, agli amministratori locali affinchè si attivino i progetti di vita indipendente autogestiti anche in questa regione. Ci schieriamo al suo fianco con l'augurio che nel prossimo anno qualche risultato positivo arrivi. Di seguito il testo della lettera.

Carissimi Amici della politica Abruzzese, Carissimi Amici disabili e Carissimi Amici della stampa,

 

Alla chiusura del terzo anno di mio costante impegno per portare ai disabili gravi Abruzzesi un’assistenza migliore come la Vita Indipendente citata nella legge 162/98, dopo numerose lettere inoltrate a voi politici, dopo convegni e conferenze che hanno visto la mia assidua presenza e ricevute solo promesse che puntualmente sono state disattese vogliate per cortesia, a chiusura di quest’anno, prendere in visone il collegamento ipertestuale qui sotto riportato pubblicato da Superando in data 30 c.m. http://www.superando.it/content/view/5427/120/

Come potete constatare pongo una precisa domanda: “Quando un disabile grave potrà autogestirsi anche in Abruzzo?” Personalmente non so quando questo sarà possibile perché nessuno mi ha dato ancora una risposta in merito, ma di una cosa sono certo la Vita Indipendente diventerà una realtà anche nella nostra regione come lo è altrove. A chiedere questo non sono più solo, ogni giorno famiglie disperate mi chiamano per raccontarmi i loro problemi ho trovato persone e associazioni che mi affiancheranno per far riconoscere questo diritto inalienabile anche in Abruzzo. Mi auguro che qualche politico legga quest’articolo e capisca l’importanza del contenuto. Chiedo solo di essere ascoltato per proporvi un’assistenza migliore più qualificata e soprattutto a minor costo perché gestita in forma indiretta eliminando le spese di gestione poiché paragonate all’assistenza che forniscono le cooperative  il costo è dimezzato, mentre paragonate alle rette degli istituti il costo, viene ridotto del 200/300%. La Vita Indipendente inoltre crea anche numerosi posti di lavoro il rapporto, nei progetti di Vita indipendente è di un disabile grave con uno o più assistenti personali, assunti in regola contrattuale, secondo della gravità del soggetto, mentre nell’istituto il rapporto è di un operatore ogni 15 disabili.  Volete continuare ancora a dare una scarsa, scadente e non qualificata  assistenza con i metodi tradizionali? Volete continuare ancora a sperperare soldi pubblici in un momento in cui sapete solo operare tagli con la giustificazione che non ci sono risorse? Volete continuare ad ignorare questo formidabile strumento di risparmio che oltre tutto migliorerebbe notevolmente la nostra qualità di vita? FATELO PURE!  Ma sappiate che le regioni che hanno adottato la Vita Indipendente sono definite “le Regioni più civilizzate d’Italia”. Con affetto e con tenacia Vi auguro a tutti un buon 2010 con la speranza che per il nuovo anno qualcuno della politica che conta si decida a riceverci.

 

Nicolino DI DOMENICA

Responsabile Movimento Vita indipendente Abruzzo

Recapiti: cell. 3280213632 e-mail nicolino.didomenica@tiscali.it

 

 

28 dicembre 2009

Protagonisti contro le diversità

L'amico e socio Consequor  Simone Marinelli, presidente dell'Associazione Superamento Handicap Onlus di Cerignola (Fg) e membro operativo del Sindacato SFIDA, ritratto con altre persone disabili in un calendario come testimonianza diretta che "nessun handicap può chiudere la mente e il cuore di chicchessia". Il Calendario 2010 dell'associazione pugliese - denominato "Arrestiamo i pregiudizi e liberiamo la vita" - è distribuito in forma gratuita. L'iniziativa è stata promossa nell'ambito del progetto denominato Le differenze che fanno... differenza, ammesso a finanziamento regionale tramite il bando Contributi per "Iniziative di comunicazione a valenza sociale, educativa e culturale in favore delle persone diversamente abili e dei loro nuclei familiari", cui Superamento Handicap ha partecipato.

«Si tratta di semplici testimonianze in immagine -dice Simone - per abbattere il pregiudizio mentale sul "diverso", lasciando in sospeso una domanda non esplicitamente formulata, ma chiaramente sottintesa: "diverso da chi?"».

Per ulteriori informazioni: tel. 328 7424139 (Simonpietro Marinelli), superamentohandicap@libero.it.

 

27 dicembre 2009

Toscana: nuove Linee Guida per i progetti di vita indipendente

Regalo di fine anno per le persone disabili che da tempo attendevano novità sui progetti. La "sperimentazione" iniziata nel 2004 che di fatto era arenata, può quindi continuare e con le linee guida, tra un anno potrà essere continuativa. Per il 2010 l'impegno di spesa previsto è di 2.000.000 di € con importo massimo per il progetto di 1680€.

Vai alla pagina con la delibera

 

26 dicembre 2009

Roby: un amico sempre al nostro fianco

Per noi, tanti, possiamo dire "vicini ruota a ruota", come lo eravamo nei tanti incontri tra noi, decisi per parlare di tante cose della vita. Una vita fortemente indipendente, nostra, per quanto o come e dove e con chi,  possibile essa sia. Discorsi e parole e idee e fatti che ormai sono incancellabili e inderogabili. Tranquillo Roby, noi andiamo avanti seguendo i tuoi principi, ormai nostri.

Ciao Roby

anche qui

 

10 dicembre 2009

Dal 1° Convegno Sindacato S.F.I.D.A. di San Giovanni Rotondo (Fg)

Con grande piacere Consequor ha raccolto l'invito del Presidente del Sindacato SFIDA Dino di Tullio, del Segretario nazionale Andrea Ricciardi e di Simone Marinelli (che ringrazio davvero di cuore), socio e coordinatore SFIDA, socio di Consequor, che si è fortemente impegnato per portare all'attenzione del Convegno la filosofia della Vita Indipendente intesa come diritto di ogni persona disabile all'assistenza autogestita ed autodeterminata. Da oltre un anno abbiamo iniziato questo lavoro di preparazione: prima con lettere all'Assessorato regionale della Puglia, poi con la presentazione da parte di Simone, del primo progetto personalizzato, per cominciare il grande lavoro di cambiamento culturale sulle politiche per le persone disabili. Per evitare di dilungarmi cercherò di evidenziare i principali obiettivi raggiunti, in questa 3 giorni veramente "full immersion", svoltasi nell'Hotel Gran Paradiso, impeccabile nell'organizzazione. Nel pomeriggio del sabato 5 abbiamo formalizzato la Commissione Barriere Architettoniche e Vita Indipendente (vedi programma qui) e presentato il nostro documento (a fine articolo). La domenica mattina, grazie ad alcune assenze di altri relatori, c'è stato il mio intervento e quello di Domenico Costantino, presid. MO.V.I. Molise che ha parlato della proposta di legge regionale sulla v.i. e assistenza autogestita presentata nella sua regione, in attesa di essere discussa.  Nel pomeriggio abbiamo avuto modo di relazionare ancora io e Simone Marinelli ed approfittando dell'interesse manifestato dai presenti, abbiamo proiettato il nostro video del 2003 "Protagonisti Noi", da tutti molto apprezzato. Tra gli interventi della mattinata molto stimate le parole dell'Assessore alla solidarietà regionale dott.ssa Elena Gentile, che ha anticipato la promessa della prossima uscita, a gennaio 2010, di una Delibera contenente linee guida per avviare i primi progetti di assistenza personalizzata, in forma indiretta. A tal proposito il prossimo lavoro dell'amico Simone sarà quello di "marcare a uomo" l'assessorato regionale. Anche il Consigliere regionale avv. Roberto Ruocco si è dimostrato attento ed interessato alla "nostra" vita indipendente, promettendo un tavolo tecnico con le associazioni. Grazie poi all'attento lavoro dell'ufficio stampa SFIDA, abbiamo girato due interviste alla RAI TGR Puglia e all'emittente locale TELENORBA. Inoltre ringraziamo la Sen. Adriana PoliBortone per il tempo che ci ha concesso e per averci promesso un Suo interessamento. Anche a Lei abbiamo consegnato il nostro documento, messo anche agli atti del Convegno. Possiamo affermare in sintesi che, le aspettative e gli obiettivi raggiunti sono andati oltre ogni più rosea previsione, sebbene sappiamo che questa tappa non è altro che il punto di partenza. Il grande lavoro da fare è quello di agevolare il trasferimento di cultura e responsabilità nelle stesse persone disabili, che devono obbligatoriamente accrescere il senso di responsabilità e la volontà di rendersi unici protagonisti della propria vita. A quel punto si presenteranno i loro progetti personalizzati ai propri ambiti di competenza, per poi sostenerli attivamente, anche con il nostro aiuto. D'obbligo i ringraziamenti a tutto lo staff SFIDA per l'enorme disponibilità concessa, rispettando un familiare ed amichevole approccio davvero gradito. Uno speciale grazie e arrivederci a Tiziana De Nisi, Sarah Campanaro, Alessia Paragone, all'amico Simone, non solo per avermi invitato, ma per l'amicizia che mi ha dimostrato. Senza dubbio, la cosa più importante e spero di non averlo deluso. Un abbraccio a te e Raffaella.

per Consequor G.T.

leggi il documento Consequor (pdf)

il sito S.F.I.D.A.

 

 

 

2 dicembre 2009

Abruzzo: sempre in attesa del tavolo tecnico sulla Vita Indipendente  

Siamo solidali con l'amico Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, da sempre impegnato per l'attivazione in questa regione, dell'assistenza personale in forma indiretta, cioè autogestita dalla persona disabile. Dopo l'incontro-convegno dello scorso giugno a Pescara (ove partecipammo anche noi), solo la Provincia ha attivato 4 min-progetti da 2 ore al giorno. Le promesse dei funzionari regionali per il momento, tali rimangono. Pubblichiamo l'ennesima lettera che Nick ha inviato ai giornali locali (vedi qui), chissà che un giorno o l'altro, a forza di insistere...

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Leggi i precedenti

 

28 novembre 2009

Campagna "Stop alle differenze realizza l'art. 19 della Convenzione ONU"

Partita da Enil Europa, la Campagna per una legge sull'assistenza personale per tutte le persone disabili, si estende in Europa ed anche in Italia. Molte le associazioni che aderiscono e sono solidali a questa campagna con raccolta di firme. Consequor esprime solidarietà all'iniziativa, così come indicato sul manifesto: "per tutte le persone con disabilità". La proposta di legge depositata a Roma, n° 1978, in attesa di essere discussa, parla però di assistenza personale "per tutte le persone con disabilità grave, intese come non autosufficienti", in contrasto quindi con la stessa campagna promossa da Enil Europa e lo stesso art. 19 ove si parla di diritto per tutte le persone con disabilità. In sostanza siamo convinti che il diritto all'assistenza personale in forma indiretta debba essere una scelta per tutte le persone disabili, senza creare discriminazioni tra i cosiddetti "gravi e non".  Una ormai ingiusta ed obsoleta classificazione sorpassata dall'introduzione dell'ICF che non deve classificare le persone disabili secondo un assurdo punteggio a percentuale. Ogni persona è diversa nella sua personale autonomia residua ed in base alle sue scelte autodeterminate si propone e sceglie i suoi assistenti ed il suo stile di vita possibile. Riteniamo evitare questa discriminazione tra noi stessi, proponendo di emendare la proposta di legge in questione, lasciando poi il compito alle Regioni, di concordo con le associazioni locali, stabilire poi i giusti percorsi di finanziamento secondo le richieste stesse delle persone che scelgono l'assistenza personale autogestita e responsabile in forma indiretta. Ricordiamo anche che in Italia esistono già leggi che di fatto sanciscono il diritto all'assistenza personale indiretta, che danno facoltà alle Regioni di deliberare finanziamenti in tal direzione: la legge 162/98 con gli artt. L/bis ed L/ter, la legge n°18 del 3 marzo 2009 che attua la Convenzione ONU. Inoltre occorrerebbe fare decisive azioni per la riforma dell'accompagnamento e l'aumento delle pensioni dei disabili: negli ultimi 10 anni il loro potere d'acquisto si è ridotto almeno dell'80%. Come è possibile esercitare la "vita indipendente" con queste cifre così ignobili e ridicolizzanti??

La Campagna sul sito Enil Europa;

La Pdl n° 1978;

la Convenzione ONU

 

21 novembre 2009

Al 1° Congresso del Sindacato SFIDA si parlerà anche di Vita Indipendente e Assistenza personale autogestita

Nei giorni 5,6 e 7 dicembre si svolgerà a San Giovanni Rotondo (Fg) il 1° Congresso del Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità, presso la sala congressi dell'Hotel Gran Paradiso. Il titolo scelto per il Convegno: "per un impegno a tempo indeterminato" dimostra la visione a 360° delle varie problematiche della disabilità: verranno organizzate delle commissioni su assistenza domiciliare, barriere architettoniche e vita indipendente, riabilitazione e ausili, scuola e lavoro, con lo scopo di verificare e attivare le politiche di intervento necessarie nella regione e a livello nazionale. Moltissime le personalità invitate al corposo programma. Si attende la presenza del Presidente della regione On. Nichi Vendola, il Presidente della Provincia di Foggia On. Antonio Pepe, il componente vi commissione finanze On. Angelo Cera,  gli On. Antonio Guidi, Luigi Giacco, Carmelo Porcu, i Senatori Giuseppe Caforio, Adriana Poli Bortone,  il Segretario nazionale SFIDA ing. Andrea Ricciardi, il Presidente nazionale FISH Pietro Barbieri ed il vicepresidente Salvatore Nocera, le Autorità locali ed i funzionari regionali, ecc. Per l'elenco completo si prega di consultare il programma nelol'opuscolo allegato a fine articolo. Grazie alla organizzazione della Segreteria di Cerignola: Tiziana De Nisi, Sara Campanaro e Simone Marinelli (socio Consequor) che hanno fortemente voluto inserire nel programma la tematica della Vita Indipendente, intesa come diritto alla propria assistenza personale in forma indiretta, saremo presenti anche noi, insieme a Domenico Costantino rappresentante dell'Associazione MO.VI.  movimento vita indipendente della regione Molise.

Guarda il Programma (parte 1 e parte 2)

 

18 novembre 2009

Arriva l'inverno con freddo e nebbia: eccovi un idea per riportarvi all'atmosfera estiva.

Alcuni appunti di viaggio e...tante fotografie

vai alla pagina

 

 

23 ottobre 2009

SANITA’: ERRANI (REGIONI) RAGGIUNTO UN ACCORDO IMPORTANTE

 

Da:regioni.it  

Roma, 23 ottobre ‘09 (comunicato stampa) Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha espresso soddisfazione per l’esito del confronto con il Governo. “L’impegno unitario e il senso di responsabilità delle Regioni hanno permesso di riportare in un clima di leale collaborazione il rapporto con l’esecutivo. Ora – ha dichiarato Errani -ci auguriamo che agli impegni presi seguano i fatti.

Rispetto alle ipotesi iniziali proposte dal Governo, l’intesa raggiunta oggi prevede un incremento del Fondo sanitario nazionale per il 2010 di 2,4 miliardi.

Quindi le risorse disponibili ammontano a 106,2 miliardi per il 2010 pari a un incremento di 2,8 miliardi rispetto alla proposta iniziale del Governo.

Per il 2011 l’ulteriore incremento sarà di 2,4 miliardi; per il 2012 l’aumento è di 3 miliardi.

E’ un risultato importante per i cittadini perché consente una maggiore sostenibilità del servizio sanitario nazionale.

L’esecutivo ha poi riconosciuto – ha proseguito Errani - il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per il 2010 di 400 milioni e la disponibilità a rivedere le risorse per il fondo sociale, con un leggero incremento già previsto per il 2010. Rispetto a quest’ultimo tema il Governo si è comunque impegnato a distinguere nell’ambito del fondo sociale le risorse per l’Inps da quelle destinate alle Regioni. In questo modo vi sarà una certezza di disponibilità finanziarie che consentirà una migliore programmazione regionale.

Sono stati poi riattivati i finanziamenti per gli investimenti in sanità, un incremento di risorse pari a 4,7 miliardi per il triennio 2010-2012 e un ampliamento delle disponibilità complessive dell’art.20 legge 67/88 (investimenti in sanità) aumentando le risorse da 23 a 24 miliardi..

Si tratta – ha spiegato Vasco Errani - di un risultato positivo che consente al servizio sanitario di affrontare con maggiore tranquillità il triennio 2010-2012 che resta comunque difficile. Ci troviamo di fronte in ogni caso ad un trend di crescita annua del finanziamento inferiore rispetto a quello tendenziale e a quello reale dei costi registrato in questi anni.

Rispetto alle difficoltà finanziarie e di accesso ai servizi che si registrano in alcune zone del Paese, Governo e Regioni hanno assunto una responsabilità comune per sostenere l’unitarietà del servizio sanitario nazionale. Si tratta – ha aggiunto Errani - di un altro aspetto importante dell’accordo raggiunto che riguarda le modalità e le procedure di affiancamento delle Regioni con gravi problemi finanziari o di erogazione dei servizi attraverso una più efficace redazione, valutazione e attuazione dei ‘piani di rientro’ ”.

Abbiamo poi ribadito che la Costituzione assegna alle Regioni la competenza esclusiva in materia di turismo ed abbiamo chiesto che le scelte del Ministero debbano essere preventivamente concordate e condivise con le Regioni.

Infine – ha concluso Errani – per quanto concerne il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), le risorse per i Programmi attuativi regionali vengono confermate ed è garantita l’immediata impegnabilità per i programmi approvati”.

 

 

21 ottobre 2009

Appello dall'Abruzzo: mantenere le promesse sull'assistenza autogestita

Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, ricorda alle istituzioni le promesse fatte durante il convegno del 27 giugno scorso (eravamo presenti anche noi di Consequor), sull'apertura di un tavolo per applicare il diritto alla vita indipendente delle persone disabili, con l'assistenza personale autogestita ed invita tutti gli interessati a presentare il proprio progetto personalizzato. Non possiamo non unirci moralmente a sostegno di queste richieste: siamo fermamente convinti dell'importanza che siano proprio le persone disabili a dover essere i "protagonisti" di questa scelta, motivata e convinta con le loro domande personalizzate, per far breccia e dare il via ai primi finanziamenti.

leggi l'articolo

 

 

19 ottobre 2009

Cagna la Castagna 2009

Anche quest'anno il Vespa Club di Como organizza la manifestazione con castagnata, la settima, a favore del Comitato Lombardo per la Vita Indipendente. Appuntamento per domenica 25 ottobre al chiosco "l'angolo degli artisti" in viale Spallino . Oltre al raduno classico delle Vespe si potranno ammirare le Citroen "2cv".

Click sull'immagine per aprire il pdf della locandina

 

 

 

19 ottobre 2009

A Milano si inaugura "Casa dolce casa 2"

Il 22 ottobre 2009 UILDM Milano e CCL, Consorzio Cooperative Lavoratori di Acli e CISL, vi invitano alla conferenza stampa del progetto "Casa dolce Casa 2" che avrà luogo alle ore 11.00 presso il complesso residenziale di via Melotti 2 a Milano (zona Rogoredo). L'appuntamento prevede l'inaugurazione della seconda casa domotica progettata per le esigenze di persone affette da distrofia muscolare.

Leggi l' invito in pdf ed il comunicato stampa

 

17 ottobre 2009

Anche in Puglia la Vita Indipendente con pagamenti indiretti

I presupposti ci sono. Nel nuovo Piano Regionale dei servizi sociali si possono leggere i riferimenti all'assistenza personale autogestita ed autodeterminata..........vai alla pagina dedicata

 

17 ottobre 2009

La nuova Delibera con finanziamenti e progetti del Piemonte per l'anno 2010

Ormai a regime la vita indipendente personalmente progettata e gestita nella nostra regione, grazie all'impegno della nostra Associazione, della FISH Piemonte e del gruppo DiVIset, e della volontà dell'Assessorato alle Politiche Sociali di proseguire su questo positivo percorso..........vai alla pagina dedicata

 

10 ottobre 2009

Dalla III Conferenza di Torino: altri punti di vista

Pubblichiamo le considerazioni sull'appuntamento di Torino di Nicolino Di Domenica rappresentante del Movimento vita indipendente dell'Abruzzo e di Camillo Gesulmini segretario UILDM di Pescara.

Leggi qui il commento di Nicolino Di Domenica

Leggi qui il commento di Camillo Gesulmini

 

 

5 ottobre 2009

La III Conferenza sulla disabilità: conclusione amara ed oscure prospettive future

E' pur vero che le conferenze servono per dire "parole" e questa di Torino ne è stata una prova certa. Sì perchè delle tante buone intenzioni declamate dal sottosegretario Eugenia Roccella ha fatto seguito un messaggio video del ministro Sacconi, elusivo e per nulla persuasivo, contestato dalla platea delle persone disabili, stanche delle belle parole e dei pochi fatti. Eppure dai 7 gruppi di lavoro erano maturati decisivi impulsi e necessità primarie: l'integrazione scolastico, le disabilità gravissime, i minori e tanta tanta volontà di avere una vita indipendente. Ancora: l'illuminante intervento della prof.ssa Maria Rita Saulle, giudice della Corte Costituzionale, grandissima esperta a livello mondiale sui diritti dei disabili, alla quale ci siamo affidati con una lettera di richieste per indicarci le possibili vie legislative e costituzionali per garantire l'esigibilità dei principi e dei diritti indicati dalla Convenzione ONU. L'ottima organizzazione dell'evento a cura del comune di Torino, contrasta palesemente con l'indirizzo celebrativo della conferenza che mira, e ci riesce, a soffocare le voci dei diretti interessati: noi popolo di disabili. Durante la giornata di venerdì i nostri interventi testimoniano quanto la vita indipendente autodeterminata ed autogestita sia la miglior risposta, in termini sociali ed economici, al citato "nuovo welfare del libro bianco del ministro Sacconi, che vede la persona disabile  al centro della società" e di quanto proprio il diritto di scelta del dove, come e con chi vivere sia "trasversale" a tutta la disabilità. Chiare indicazioni che giungono al "rapporteur" del 3° tavolo Paolo Anibaldi dai privati e dalle Associazioni dei disabili di ogni regione. Il sabato però non permette diritto di replica, la platea non può dibattere, nè controbattere, neanche suggerire indirizzi programmatici. Solo il governo fa davvero vita indipendente...La Roccella annuncia l'assenza del ministro e, tra i fischi, alza la voce per esortare la platea all'ascolto del messaggio che Sacconi ha deciso di inviare tramite tecnologia...Lui sì che usa gli ausili giusti: il videomessaggio ha, per definizione, solo andata  senza possibile ritorno, ed è di fatto tecnicamente stridente con lo scopo della conferenza: instaurare un dialogo. Insomma è un senso unico: così è se vi pare.  Che dire poi dell'annuncio della imminente costituzione dell'Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità: altro costoso organismo che dovrebbe garantire l'esigibilità dei diritti e del "nulla di noi senza di noi": il sottosegretario afferma che in quel gruppo i rappresentanti disabili saranno almeno il 33% del totale, ma questa non pare una garanzia sufficiente ma una "cosa già fatta"...A suggello di tutti questi interrogativi ed all'insegna dell'inesigibilità della Convenzione ONU, le risorse fagocitate dal governo sono testimoniate dall'esito della Conferenza del 1° ottobre a Roma tra le regioni e governo. Eccone un significativo estratto: E' ormai insostenibile lo stallo istituzionale'' che si registra nei rapporti tra il Governo e le Regioni. Lo ha spiegato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della riunione del 1° ottobre tenuta dopo l'incontro interlocutorio del 30 settembre con l'esecutivo a Palazzo Chigi. 
L'incontro tra Governo e Regioni dovrà esserci "necessariamente la prossima settimana'' ha spiegato Errani, sottolineando che ci sono alcuni punti fondamentali, come “il Fas, il patto della salute e il Fondo sanitario nazionale da affrontare. Si tratta di questioni fondamentali per i diritti dei cittadini da un lato, e per gli investimenti anticiclici dall'altro''. Le Regioni comunque ''non condividono'' il  patto per la salute predisposto dal governo e per questo  ''stanno lavorando per riscriverlo”, ha detto Errani, e “la prossima settimana saremo pronti con la proposta per  l'incontro con il presidente del Consiglio”.

E ancora: La situazione si è aggravata a causa del "trend negativo di trasferimenti statali alle regioni in materia di politiche sociali: erano 2 miliardi di euro nel 2008, mentre nel 2010 saranno trasferiti alle regioni solo 695 milioni di euro. Due terzi di risorse in meno - osserva Valdegamberi (assessore regione Veneto) - tra cui mancheranno all'appello 400 milioni di euro del Fondo per la non autosufficienza, finanziati solo per quest'anno, e 100 milioni di euro per il potenziamento dei servizi educativi alla prima infanzia". Alla lettera, Valdegamberi ha allegato una tabella con alcuni dati relativi ai tagli subiti, negli ultimi due anni, dai fondi destinati alle regioni per l'attuazione delle politiche sociali: il Fondo nazionale per il servizio civile è passato dai 298 milioni del 2008 ai 171 milioni del 2009; il Fondo per le politiche della famiglia da 273 milioni a 186; il Fondo per le pari opportunità da 44 milioni a 33; il Fondo per le politiche giovanili da 138 a 81 milioni.

"Questa Conferenza delle regioni è inutile. Riprenderò ad andarci quando il governo, in particolare il ministro Sacconi, sarà disponibile a incontrarci e a spiegarci perché ha così drasticamente tagliato i fondi destinati alle politiche sociali regionali". Così Gianni Salvadori, assessore alle Politiche sociali della regione Toscana, spiega le ragioni della sua mancata partecipazione alla conferenza delle Regioni che si è svolta ieri a Roma e che aveva all'ordine del giorno, tra gli altri temi, anche il riparto del Fondo nazionale politiche sociali per l'anno 2009. Una conferenza che è stata disertata anche da altri assessori regionali alle Politiche sociali, tra cui lo stesso coordinatore della Commissione politiche sociali della Conferenza, l'assessore del Veneto Stefano Valdegamberi, che per "giustificarsi" ha inviato una lettera ai ministri Sacconi e Tremonti.

Per denunciare la situazione da cui origina la protesta, anche Salvadori ha scritto, nei giorni scorsi, una lettera al ministro Sacconi. "Nell'arco di soli due anni, il 2008 e il 2009, il Governo ha tagliato il Fondo nazionale politiche sociali di quasi la metà, passando dai 953 milioni circa del 2007 ai 517 milioni circa di quest'anno, di cui ad oggi è stato erogato solo il 50%. Il quadro si presenta drammatico - commenta l'assessore - e manifesta il palese disimpegno del governo nazionale verso i soggetti più deboli. Proprio adesso (in questo momento di crisi economica), anziché potenziare i servizi al cittadino, toglie risorse allo strumento ordinario attraverso cui i Comuni attuano le politiche di servizi e protezione sociale". Salvatori si rammarica poi di come queste decisioni siano prese dal governo senza consultare in alcun modo le Regioni.

Tra gli assenti alla Conferenza delle regioni di ieri, anche l'assessore alle Politiche sociali delle Marche, Marco Amagliani: "Il governo Berlusconi continua a tagliare pesantemente il Fondo unico per le politiche sociali. Una situazione più volte denunciata dalle Regioni, comprese quelle di centro destra.

Che dire...se il governo non ascolta le regioni, perchè dovrebbe ascoltare i disabili??

Per approfondire le cifre, alleghiamo di seguito quanto scrive l'avv. Carlo Giacobini direttore responsabile di handylex.org, da un articolo pubblicato su superando.it.

Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS), istituito inizialmente dalla Legge 449/97 e ridefinito dall’articolo 20 della Legge 328/00, dovrebbe essere la fonte nazionale di finanziamento specifico degli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie, così come previsto dalla Legge Quadro di riforma dell’assistenza (la Legge 328/00, appunto). Il Fondo, nelle intenzioni, va a finanziare un sistema articolato di Piani Sociali Regionali e Piani Sociali di Zona che descrivono, per ciascun territorio, una rete integrata di servizi alla persona rivolti all’inclusione dei soggetti in difficoltà o comunque all’innalzamento del livello di qualità della vita. Questo significa che gran parte del Fondo dovrebbe essere destinato alle Regioni che a loro volta lo direzionano agli Enti Locali o agli stessi Comuni per attività reali di sostegno alle persone. Fra il 2000 e il 2006 gli stanziamenti sono rimasti sostanzialmente stabilizzati attorno ai 1.600 milioni di euro.
In realtà, una buona metà del fondo se ne va all'INPS «per il finanziamento degli interventi costituenti diritti soggettivi» e cioè per permessi lavorativi (articolo 33 della Legge 104/92), per assegni di maternità, assegni al nucleo familiare, indennità a favore dei lavoratori affetti da talassemia major ecc. Solo la metà viene trasferita alle Regioni e ai Comuni per interventi diretti in ambito sociale (non solo destinati alle persone con disabilità).
Nel 2008 lo stanziamento scende, per la prima volta, sotto i 1.500 milioni di euro (fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali). Ma la vera sorpresa è per il 2009, 2010 e 2011: il Fondo ha una decisa retrazione (fonte: Legge 203/08, Gazzetta Ufficiale, Supplemento ordinario 285/L, pagina 54). Nel 2009 sono stanziati 1.355 milioni, che diventano 1.070 per il 2010 e solo 960 nel 2011. Nel 2010 ci saranno quindi, rispetto al 2007, circa 700 milioni di meno. Tenuto conto che circa 750 milioni andranno all’INPS per le spese di cui abbiamo parlato, è evidente quanto rimane per le politiche attive previste dal Fondo e destinate agli Enti Locali e alle Regioni. Questi sono dati certi che trovano testimonianza in documenti ufficiali. Ma non è finita!
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali è una di quelle voci di spesa contemplate nel Bilancio dello Stato la cui quantificazione è demandata annualmente alla Legge Finanziaria. Si tratta di voci riassunte nella Tabella C delle disposizioni per la formazione annuale e pluriennale dello Stato. Recentemente il ministro Tremonti ha più volte affermato che alcune discusse operazioni di "drenaggio fiscale" ("scudo fiscale" e tassazione dei depositi aurei delle aziende) forniranno risorse in più per le famiglie e per le imprese. In realtà non è così, o almeno non è questo che le norme approvate dal Parlamento prevedono. L’articolo 14 della Legge 102/09 consente infatti al Ministero dell’Economia di ridurre alcuni stanziamenti della Tabella C (fra cui quelli relativi al Fondo), nel caso lo Stato non riesca ad ottenere il gettito previsto dalla tassazione sulle plusvalenze su oro non industriale di società ed enti. Quindi la realtà è che se il "drenaggio fiscale" non dovesse funzionare come auspicato, le risorse per il sostegno alle imprese e soprattutto alle famiglie diminuiranno ulteriormente. Il che è significativamente diverso da quanto affermato dal ministro dell'Economia.
Il Fondo per le Non Autosufficienze
Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, come già detto, non si occupa solamente delle persone con disabilità. In alcuni casi, infatti, le risorse sono state considerate senza vincolo di destinazione (ad esempio si è usato il Fondo per fronteggiare l’emergenza - o almeno così era stata considerata - della cosiddetta "mucca pazza"). Nel 2006, quindi, si pensa di fronteggiare l’emergenza - stavolta vera e concreta - delle persone non autosufficienti, vale a dire quella dei cittadini disabili con maggiore, e spesso drammatico, carico assistenziale. Si istituisce perciò uno specifico Fondo per le Non Autosufficienze (articolo 1, comma 1264, della Legge 296/06), subito contestato per l’incongruità della copertura finanziaria rispetto alle esigenze che dovrebbe affrontare.
Al Fondo viene assegnata la somma di 100 milioni di euro per l’anno 2007 e di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. L’articolo 2, comma 465 della Legge 244/07 ha incrementato il Fondo di 100 milioni di euro per l’anno 2008 e di 200 milioni per l’anno 2009. Pertanto: 100 milioni per il 2007, 300 milioni per il 2008, 400 milioni per il 2009.
Altra amara sorpresa: per il 2010 e gli anni a venire la voce Fondo per le Non Autosufficienze non compare più nei bilanci di previsione. Non se ne trova traccia nella Finanziaria del 2010 appena approvata. In sostanza, il Fondo per le Non Autosufficienze non esiste più.
Quando dunque si tratta di ratificare la Convenzione, l’attenzione è massima e lo è pure se si devono costituire tavoli e osservatori. Essa difetta però, se quei diritti bisogna pure sostenerli concretamente con la carta filigranata.

Scuse infondate
Di fronte a questa innegabile e ingiustificabile retrazione della spesa, le "scuse" rimangono accettabili fintanto che qualcuno non ne fa notare l’insostenibilità.
- Il Fondo per le Non Autosufficienze era stato previsto dalla legge solo per tre anni: falso! La norma istitutiva non indica nessuna sperimentalità del Fondo e nessun limite temporale. Come di prassi per qualsiasi altro Fondo, provvede allo stanziamento nei primi tre anni, rimandando alla volontà politica successiva gli ulteriori stanziamenti. No: la cessazione di questo Fondo è una scelta politica, non dettata da vincoli normativi, su cui, per altro, il Parlamento ha potere di modifica.

- Il Governo ha previsto altre forme di sostegno alla non autosufficienza: fuorviante! In realtà esiste un Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008 (articolo 18, comma 1, lettera b-bis), convertito, con modificazioni, dalla Legge 2/09. L’articolo 22-ter della Legge 102/99 prevede poi che quel Fondo sia incrementato di 120 milioni di euro nell’anno 2010 e di 242 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2011, per interventi dedicati a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione alla non autosufficienza. Quali siano però i criteri e le modalità, quanto vada alla non autosufficienza e quanto al resto, lo stabilirà non il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ma la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
E in ogni caso c’è una bella differenza tra i già insufficienti 400 milioni destinati alla non autosufficienza e una "parte incognita" di 120 milioni accantonati in un Fondo che nulla ha a che vedere con i problemi reali e drammatici delle famiglie in cui è presente una persona con disabilità grave.

- Non bisogna guardare a questi tagli, che hanno un'importanza relativa, ma al modo in cui viene gestito il Fondo Sanitario Nazionale, laddove occorre razionalizzare e recuperare in efficienza, con eccellenze qualificate negli ospedali per il trattamento delle fasi acute e presa in carico della persona a livello territoriali con servizi decentrati: discutibile. Molto. Si torna alla sanitarizzazione di un bisogno che non ha prevalenza sanitaria, con i rischi che le varie necessità della persona non vengano affatto affrontate nel loro contesto, ma in realtà ospedalizzate. Ancora una volta si "crede" a un Servizio Sanitario Nazionale, ma non a un Servizio Sociale Nazionale.
Ed è vieppiù un'affermazione ben dura da sostenere nel momento attuale: i commissariamenti e i piani di rientro delle Regioni tagliano orizzontalmente e senza alcuna valutazione di merito l’assistenza socio-sanitaria alle persone con disabilità, specie a quelle più gravi (dal 10 al 30%).

Le risorse
Alla fine la risposta più sconsolata è: «mancano le risorse». Viene cioè evocata quella stessa crisi di cui non si può più parlare, pena essere tacciati di "disfattismo" o di "anti-italianità".
In un momento difficile per il Paese, ad essere in maggiore difficoltà sono le famiglie che sono sempre più impoverite (fonte: La povertà in Italia nel 2008, Istat, 2009), anche dalle spese assistenziali di cui devono farsi carico. Non ci si indebita solo per comprarsi la TV al plasma o per andare in vacanza in Paesi esotici o per impossessarsi dell’ultimo modello di auto (pur eco-rottamo-incentivata). Sono molte, moltissime, le famiglie che si indebitano o rinunciano a tutto, per pagare l'assistenza ai propri familiari, per compartecipare alla spesa, per pagare e regolarizzare le badanti e tanto altro.
La vecchia scusa delle risorse è dunque insostenibile, soprattutto da parte di chi evoca le salvifiche proprietà della "finanza creativa". Ma come? L’INPS ha testé dichiarato che grazie al contrasto dei "falsi invalidi" si recupereranno, a regime, 100 milioni di euro all'anno. Vogliamo restituirli, per contrappasso, ai veri invalidi?
Oppure l’azione, condivisibile nei fini, promossa dal ministro Brunetta contro le elusioni in materia di permessi lavorativi, produrrà un risparmio per l’Erario. Vogliamo restituirlo a chi ne ha davvero bisogno?
E che dire dell’otto per mille? Se il Governo decidesse di destinare la propria parte alla non autosufficienza (pubblicizzando questa decisione), troverebbe molte più firme di contribuenti nel quadratino riservato allo Stato. Ne saremmo tutti, a parte la Chiesa Cattolica, ben lieti.
Ma al di là di queste soluzioni tampone, un’emergenza come quella del carico assistenziale (al 90% sulle famiglie) della non autosufficienza merita di essere trattata come tale ed essere concretamente affrontata. Con le chiacchiere non si arriva da nessuna parte, ma con il silenzio ci si ferma ancora prima.

 

 

28 settembre 2009

La Vita Indipendente: idee e proposte della nostra Associazione

Cari amici tutti,

con la presente desideriamo porre all’attenzione alcune considerazioni, anche in riferimento all’articolo con le proposte dell’amico Dino Barlaam, al quale rinnoviamo la nostra stima ed il nostro apprezzamento per il nuovo, ulteriore tentativo di ricercare un percorso unitario nazionale allo scopo di affrontare insieme la complessità delle difficoltà che sono legate al Progetto Sociale di “Vita Indipendente” autogestita e autodeterminata.. L’occasione di cui all’oggetto è utile per un approfondimento del tema, ma i tempi, per un confronto serio che porti alla stesura di un documento unitario, sono ormai troppo stretti. Perciò come Associazione Consequor, all’unanimità, abbiamo scelto di partecipare all’evento di Torino in autonomia e raccontare le nostre esperienze individuali di vita indipendente per testimoniare la positività della scelta in favore di un intervento economico sociale diretto autodeterminato e autogestito. Inoltre è nostra convinzione che la Regione Piemonte sia l’Istituzione Locale, sul territorio nazionale, che meglio abbia recepito la filosofia e la possibilità reale di concretizzare una vita indipendente e autonoma a tutti coloro che intendano valorizzare le proprie residue abilità.

La Regione Piemonte, con Delibera dedicata e un finanziamento mirato, già dal 2002 a tutt’oggi consente e garantisce, nella loro specificità normativa ed economica, l’attuazione di 178 Progetti di Vita Indipendente autodeterminati e autogestiti, ciascuno dei quali garantisce il lavoro almeno ad un numero uguale di assistenti personali, per i quali vengono versati i contributi previdenziali relativi alla busta paga, mentre i lavoratori, a loro volta,versano le imposte relative al loro reddito. Si può affermare, quindi, che un progetto personalizzato di vita indipendente sia in grado di creare posti lavoro, di offrire soddisfazione, alle necessità primarie e non, della persona disabile che lo occupa e non ultima dà alla società una restituzione positiva non soltanto in termini economici. Tutti i Progetti sono gestiti dai soggetti richiedenti sotto la propria responsabilità, con il controllo e la supervisione degli Enti Gestori territoriali, i quali valutano la validità del Progetto ed erogano la parte economica dello stesso, in base a propri regolamenti essi richiedono e ricevono la rendicontazione della spesa alla quale viene allegata una relazione annuale sui risultati raggiunti e le difficoltà riscontrate nella conduzione del Progetto. La domanda di un progetto di vita indipendente viene presentata all’Ente Gestore di competenza, essa deve contenere: l’indicazione delle proprie condizioni fisiche e delle proprie necessità, sulla base delle quali viene richiesta la parte economica corrispondente ad un progetto individuale per condurre una vita possibile e sostenibile, un progetto che sarà possibile realizzare con il supporto di uno o più assistenti personali liberamente scelti dal richiedente. Gli assistenti personali non devono avere requisiti o competenze specifiche, ma saranno formati direttamente dall’interessato all’aiuto secondo le proprie specifiche necessità. Il Progetto di Vita Indipendente, affinché sia approvato, inoltre, deve contenere i requisiti indicati dai criteri previsti dalla Delibera Regionale e rispettare le Linee Guida allegate alla stessa Delibera.

Tutto ciò è frutto di un lavoro serio e concreto svolto, nell’arco di questi anni, con la Regione Piemonte, Enti Gestori, l’Associazione Consequor, FISH Piemonte e amici interessati, siamo certi, comunque, che tutto ciò debba essere aggiornato e adeguato alle continue nuove esigenze e alle situazioni diverse che si presentano periodicamente, così come riteniamo indispensabile una semplificazione amministrativa che eviti quella pratica a voler “burocratizzare” qualunque situazione, anche la più semplice. Occorre facilitare e diffondere la “buona prassi” insita in un Progetto personalizzato di Vita Indipendente che va in soccorso ai problemi di disabilità personali sempre differenti. Per questo è stato attivato, presso l’assessorato alle politiche sociali della Regione Piemonte, un tavolo di lavoro al quale partecipano funzionari preposti, Enti Gestori, le associazioni Consequor e FISH Piemonte e anche amici interessati alla vita indipendente.

La Regione Piemonte, con rinnovata ed esclusiva Delibera, ha stanziato, a tutt’oggi, un importo pari a 2.800.000,00 Euro a favore di 178 Progetti di Vita Indipendente già in essere, inoltre, prevede la possibilità, per gli Enti Gestori, di poter richiedere ulteriori finanziamenti, a fronte di nuovi Progetti autodeterminati, da essi già anticipati. La Delibera Regionale 2009 conferma i criteri di accesso al finanziamento per la Vita Indipendente, nonché le linee guida che indirizzano gli Enti Gestori nelle valutazioni dei singoli Progetti,affinché autodeterminazione e motivazioni personali siano gli elementi primari e necessari verso una giusta integrazione e un doveroso inserimento nella società, che la persona disabile può chiedere e deve poter ottenere.

Sopra tutto, siamo convinti che la “Vita Indipendente” e l’”Assistenza” rappresentino la medaglia alla civiltà di uno Stato Sociale, siamo convinti, altresì, che le due facce diverse della stessa rappresentino il “Diritto” e il “Dovere” a cui tutti i cittadini devono rispondere con un “dare-avere” in un susseguirsi di azioni in libera concorrenza fra assistenza ricevuta e partecipazione personale da restituire. La “Vita Indipendente” non è “utopia”, perché l’utopia non è più tale se, anche soltanto, piccoli progetti diventano realtà, che vanno a soddisfare piccole o grandi esigenze quotidiane, possono, quindi, concorrere a trasformare una “filosofia” di vita in vita “vissuta”. L’Associazione Consequor e noi del Consiglio Direttivo riteniamo che la realtà del Piemonte, in materia di vita indipendente, sia da tenere in alta considerazione, per affrontare un dibattito corretto e, intellettualmente onesto, fra tutti gli amici, sparsi sul territorio nazionale, che ritengano la scelta della “Vita Indipendente” autogestita, un valore aggiunto all’autodeterminazione nelle scelte della propria vita. Qualunque situazione e realtà amministrativa in materia, oggi esistente, è sicuramente migliorabile nel rispetto, comunque, delle situazioni sociali del Territorio-Italia, crediamo Riteniamo, altresì, indispensabile definire e riconoscere quale linea di confine debba essere eretta, ovvero quale collaborazione, debba intervenire perché, “Assistenza”, Vita Indipendente” e Sanità”, siano accessibili e utili al “disabile” che vuole essere “abile” per ciò che egli “È” e non per quello che “NON È” secondo valutazioni attribuite da misteriosi punteggi a percentuali. Debbono essere ricercati, sul territorio e poi inseriti in ambito nazionale, strumenti legislativi e giuridici più confacenti, idonei, perché le responsabilità pubbliche e quelle delle singole persone si incontrino in modo da favorire reciproci benefici e interessi che siano utili a un corretto “Stato Sociale” integrato. A nostro modo di vedere questo è raggiungibile soltanto in presenza di un cambiamento culturale rivolto a un comportamento sociale nuovo, in cui tutti gli attori che recitano intorno e dentro la disabilità trovino un punto d’incontro tra voglia di vivere e voglia di fare dentro una Società viva, intelligente nuova e priva di ipocrisia. inoltre, che là dove tutto ciò è assente o addirittura ignorato, sia un dovere per tutti intervenire per informare, illustrare e appoggiare un dibattito locale affinché questa possibilità di scelta di un supporto socio-economico sia un’opportunità per quanti lo richiedano. Siamo convinti, pertanto, che il patrimonio di conoscenze culturali e amministrative, in materia di vita indipendente, acquisito a oggi nelle regioni italiane, sia da sostenere con forza per la ricerca di una soluzione unificata, affinché la scelta di una vita indipendente autogestita diventi un “diritto-dovere” per la singola persona, esigibile sul Territorio Nazionale. Perciò, noi crediamo che la “Persona” debba essere il centro di ogni attenzione, di ogni discussione, di ogni incontro, e su questo riteniamo sia urgente formulare un Programma e un coordinamento di idee seguito da fatti, con i quali diffondere e rivendicare la “Vita Indipendente” in Italia, che si agganci alla realtà, anche, europea. Un programma e un lavoro congiunto, democraticamente espresso, che possa essere raccolto da persone volenterose in modo da giungere, in tempi ragionevolmente brevi, ad un incontro di tanti soggetti individuali e gruppi che parlino esclusivamente di vita indipendente “autodeterminata e autogestita”, perché, insieme, trasformino idee, realtà vissute e presenti, in una proposta Ê indispensabile un Progetto di Vita che dia la scelta per un’esistenza “indipendente e autonoma” anche alle persone disabili, che aiuti a superare timori e difficoltà gestionali nascoste fra le righe del progetto stesso, timori che derivano da insicurezza, da solitudine, dalla mancanza di comunicazione e di informazione, occorre, inoltre, superare la barriera delle complicazioni burocratiche delle valutazioni percentuali, delle verifiche continue e umilianti, occorre andare oltre gli interventi domiciliari spesso insufficienti, a volte inutili o dannosi, tutto condito da qualche spreco di risorse umane ed economiche.

Ciò comporta una spesa sociale sicuramente superiore a quella che può essere indirizzata a finanziare la scelta di un aiuto economico volto all’autonomia della persona disabile. unica di indirizzo rivolta a tutte le Regioni, affinché deliberino, sul proprio territorio, il finanziamento di progetti di vita indipendente che siano alternativi ad altri interventi socio-assistenziali.

Pensiamo, inoltre, che le Regioni debbano farsi carico di una richiesta specifica da rivolgere al Governo e al Parlamento perché una legge nazionale indichi uno stanziamento esclusivo da ripartire fra le diverse realtà locali, diretto a finanziare tutti i progetti di vita indipendente. Tutto ciò può essere organizzato all’interno di un coordinamento basato su una “struttura leggera” , non associativa, non gerarchica che lavori e si esprima in modo autonomo, libero da ideologie metodi e concezioni di assistenzialismo superati, occorre creare una struttura svincolata dalla politica di partito, perché il lavoro e l’integrazione sociale della persona disabile non siano barattati con un “assegno sociale”.

Occorre un “coordinamento” all’interno del quale operino persone sempre diverse, convinte di lavorare per comunicare, sostenere e diffondere il principio e la concretezza della vita indipendente, insomma, “Il Coordinamento”, non può e non deve essere un’associazione in più, di cui francamente non se ne sente proprio alcun bisogno. Noi proponiamo, perciò, un gruppo di coordinamento che potrebbe lavorare sotto la voce di “federazione per la vita indipendente” costituita da persone già aderenti a gruppi costituiti o associazioni, già operative sul progetto, oppure si potrebbero unire le stesse realtà con la sottoscrizione di una sorta di “Scrittura Privata”, all’interno della quale formulare un regolamento di impegni operativi, che rendano esecutive le decisioni e le volontà di ogni Gruppo o Associazione, naturalmente occorrerà trovare la soluzione per ottenere “anche” una economia propria che renda il nuovo gruppo autonomo nelle scelte e nella realizzazione operativa. alle quali gli Enti Gestori possono attenersi per una corretta amministrazione pubblica dei Progetti stessi. Come associazione Consequor, da subito, ci rendiamo disponibili a raccogliere e diffondere quante idee e soluzioni siano già disponibili come esecutive o come proposte in corso di discussione nelle varie realtà Locali. Noi proponiamo di partire da un attento esame e da una elaborazione critica ai contenuti presenti nella Delibera della Regione Piemonte in cui sono evidenziati quattro elementi certi:

a) riconoscimento della volontà nella scelta di autodeterminazione nell’assistenza;

b) riconoscimento e approvazione di progetti diversi per necessità e finanziamento;

c) stanziamento di un finanziamento mirato e specifico;

d) precisazione di criteri di accesso al finanziamento di un progetto di Vita Indipendente e indicazione di linee guida.

Crediamo che non si debba parlare di “Movimento per la Vita Indipendente perché un “movimento”, a noi sembra, rappresenti un pensiero per un’occasione legata a un problema limitato nel tempo in un contesto sociale particolare di storia e di costume. La disabilità non è una moda o un costume sociale, non è un’influenza di stagione, la disabilità è una condizione fisica e sociale in cui una persona vive tutta la sua esistenza in una posizione di debolezza rispetto ai suoi simili e a volte anche rispetto a se stesso.

Un’ampia e approfondita discussione su tutto ciò potrebbe essere l’avvio per un programma di coordinamento della nuova “realtà nazionale” che noi crediamo si possa formare sulla base di intenti comuni.

La nostra idea di programma per un coordinamento nazionale sulla vita indipendente si fonda sulla scelta di poche ma solide certezze:

- affermare inequivocabilmente il significato di vita indipendente autogestita e autodeterminata;

- definire, quindi, con quali criteri e modalità, una persona disabile, la persona disabile può accedere a questa scelta di aiuto autogestito alternativa ad altri interventi socio-assistenziali;

- quali interventi sulla persona deve esercitare e quali servizi può includere il progetto personale autogestito;

- quali interventi e mezzi divulgativi mettere in atto sul territorio nazionale;

- quale forma di sostegno economico deve potersi dare il coordinamento per attuare le proprie attività;

- riconoscere le delibere delle regioni: Piemonte, Friuli nell’esperienza e nell’esempio di possibili normative pilota, che sicuramente dovranno essere integrate da altre esperienze amministrative in uno spirito di collaborazione e di solidarietà con altre realtà più recenti o più deboli;

- il coordinamento nazionale possibile per la vita indipendente dovrà occuparsi in esclusiva di questa tematica e di tutte le problematiche ad essa collegate.

Fra pochi giorni, a Torino, si apriranno i lavori della III Conferenza Nazionale sulle problematiche nella disabilità, ci auguriamo che non sia la solita passerella di buone intenzioni e di promesse vuote di contenuti, auspichiamo, invece, che almeno le persone direttamente interessate siano propositive e disponibili a un dialogo aperto e costruttivo anche con coloro che hanno opinioni diverse, che siano, cioè, vagliate e considerate tutte le esperienze e le possibili soluzioni alternative. Spesso si sente parlare di stanziamenti e di fondi per la non autosufficienza, noi crediamo che tutto ciò riguardi il tema dell’assistenza in generale, noi pensiamo che trattando di un intervento sociale alternativo, dobbiamo concentrare i nostri sforzi affinché sia possibile attivare un intervento economico non blindato ed esclusivo, perché tutte le richieste di Progetti di vita indipendente personalizzata e autogestita, possano trovare una risposta positiva nelle loro differenti unicità anche economiche. Ci auguriamo che la Conferenza di Torino, con l’indicazione di qualche soluzione concreta, ci conduca, in modo positivo, alla IV Conferenza laddove potremo parlare di qualche risultato raggiunto e concretizzato.

L’occasione è gradita per porgere a tutti un grande saluto, con l’augurio di un lavoro proficuo e un arrivederci a Torino.

 

Gli amici del Consiglio Direttivo Associazione CONSEQUOR    

 

 

25 settembre 2009

Quanto e come si parlerà di Vita Indipendente a Torino?

(di Dino Barlaam*)
Tre proposte di lavoro, per iniziare concretamente a ragionare su cosa fare per avviare un discorso nazionale sulla Vita Indipendente delle persone con disabilità: dare alle prestazioni sociali la dignità di livelli essenziali, condurre una campagna di sensibilizzazione nazionale sulla consapevolezza delle persone con disabilità, sostenere l'avvio e la discussione della Proposta di Legge giacente alla Camera sull'assistenza personale per la Vita Indipendente. Ma ci sarà il tempo per parlarne e per trarre conclusioni utili, durante la Terza Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Torino?


Ogni  incontro è un occasione di confronto e di crescita, anche per le associazioni delle persone disabili e soprattutto quando a organizzarlo è il Ministero delle Politiche Sociali, le aspettative e le illusioni crescono e si rincorrono. In questa fase di attesa dell’avvio della Terza Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità (Torino, 2-3 ottobre), illusioni e delusioni si sono rincorse per lungo tempo, fino a trovare un punto d'arrivo nel programma che -a pochi giorni dall’avvio dei lavori - sembra essere definitivo.
Certo è che le voci di assenza e la rincorsa alla presenza del ministro Sacconi non hanno giovato a creare un clima di operosità intorno ai contenuti e alle aspettative che, da più parti, sembrano essere relegate all’obiettivo di aver mantenuto la promessa di realizzare l’iniziativa. Infatti, l’unica figura politica che troviamo nel programma è l'onorevole Roccella, sottosegretario alle Politiche Sociali con Delega per la Disabilità, a conferma di un'idea minimalista e "domestica" della Conferenza, nella quale non troviamo rappresentanti provenienti da altre nazioni, ancorché l’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità abbia fatto assurgere a un rango di livello mondiale la considerazione della persona disabile.
A ciò aggiungiamo anche la riduzione da tre a due giorni della durata dei lavori - anzi a una giornata e mezza - per comprendere quanto sarà faticoso riuscire ad esprimere delle posizioni. Infatti i gruppi di lavoro che avrebbero dovuto confrontarsi per una giornata adesso ne avranno mezza, ovvero qualche ora per raccogliere e sintetizzare le priorità, con una prevedibile e affannosa rincorsa informale ai contatti affinché si possa vedere inserita qualche riga sull’argomento di proprio interesse.

...e la Vita Indipendente avrà spazio nella kermesse?
Per il momento si può dire che la Vita Indipendente è stata inserita come termine, all’interno del gruppo di lavoro n. 3 (La de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia, domiciliarità, vita indipendente). Anche questo argomento, però, rischia di avere una visibilità minimalista, relegata a funzione di promozione dell’assistenza personale autogestita, con buona pace dei princìpi di acquisizione e accrescimento della consapevolezza, indispensabili per esercitare l’autodeterminazione e il diritto di scelta. Scegliere insomma come vivere la propria vita, o almeno provare a viverla in situazioni di non segregazione. Oggi, infatti, gran parte della spesa sociale e sociosanitaria è orientata verso le strutture residenziali e semiresidenziali, con "l’integrazione sociale" usata come spot di propaganda, che non trova sostanziale soluzione in interventi volti a favorire la realizzazione della persona disabile.

Credo che la ratifica da parte del Parlamento Italiano della Convenzione ONU [avvenuta tramite la Legge 18/09, N.d.R.] non possa restare un semplice atto dovuto, ma debba essere tradotta in azioni, comportamenti politici e norme concrete in favore delle persone disabili. Ed è proprio partendo da alcune parti della stessa Convenzione, che intendo offrire spunti di riflessione e ipotesi di lavoro.

Già il Preambolo del Trattato afferma alcuni princìpi di grande interesse per il Movimento per la Vita Indipendente:      
- «che la disabilità è un concetto in evoluzione e [...] il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri»;
- «l'importanza dei principi e delle linee guida contenute nel Programma mondiale di azione riguardante le persone con disabilità e nelle Regole standard sulle pari opportunità delle persone con disabilità e la loro influenza sulla promozione, formulazione e valutazione delle politiche, dei piani, dei programmi e delle azioni a livello nazionale, regionale ed internazionale al fine di perseguire pari opportunità per le persone con disabilità»;
- «che la discriminazione contro qualsiasi persona sulla base della disabilità costituisce una violazione della dignità e del valore connaturati alla persona umana»;
- «l'importanza per le persone con disabilità della loro autonomia ed indipendenza individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte»;
- «che le persone con disabilità dovrebbero avere l’opportunità di essere coinvolte attivamente nei processi decisionali relativi alle politiche e ai programmi, inclusi quelli che li riguardano direttamente».


Quelle riportate sono tutte indicazioni che trovano traduzione in alcuni articoli ai quali è necessario riferirsi per alcune proposte concrete. Ad esempio l'articolo 3 (Principi generali), nel quale si può trovare «il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte, e l’indipendenza delle persone» oppure l'articolo 4 (Obblighi) - se vogliamo riferirci al fatto che l'istituzionalizzazione è una forma di discriminazione che nega di fatto diritti elementari - ove si parla di «adottare tutte le misure, incluse quelle legislative, idonee a modificare o ad abrogare qualsiasi legge, regolamento, consuetudine e pratica vigente che costituisca una discriminazione nei confronti di persone con disabilità».
Proposta 1: in attuazione del citato articolo 4 della Convenzione, sarebbe necessario riconoscere, anche per mezzo di una legge delega, il livello essenziale di prestazioni sociali a quelle domiciliari, con particolare indicazione anche dell'assistenza personale autogestita. Questo sarebbe un atto che segnerebbe una priorità ben definita nei confronti di politiche sociali storicamente orientate ad altre soluzioni.

Parlando poi dell'articolo 8 della Convenzione (Accrescimento della consapevolezza), nel comma 1a vi si parla di «sensibilizzare la società nel suo insieme, anche a livello familiare, sulla situazione delle persone con disabilità e accrescere il rispetto per i diritti e la dignità delle persone con disabilità», nel comma 1b di «combattere gli stereotipi, i pregiudizi e le pratiche dannose concernenti le persone con disabilità, compresi quelli fondati sul sesso e l’età, in tutti gli ambiti» e nel comma 1c di «promuovere la consapevolezza delle capacità e i contributi delle persone con disabilità».
Proposta 2: in attuazione dell’articolo 8 della Convenzione, avviare e condurre di concerto con il Movimento per la Vita Indipendente e le altre associazioni di persone con disabilità una campagna di sensibilizzazione sulla percezione della persona disabile e sulla possibilità da parte di quest'ultima di realizzare un proprio progetto di vita, di autodeterminarsi e di controllare la propria vita. In poche parole il suo diritto alla vita indipendente.
Tale campagna di sensibilizzazione dovrebbe avvalersi del contributo del Segretariato Sociale RAI, oltre che del coinvolgimento dei giornali e articolarsi anche in seminari informativi da realizzare sul territorio nazionale.

Pensiamo infine all'articolo 19 della Convenzione (Vita indipendente ed inclusione nella società), che citiamo integralmente: «Gli Stati Parti alla presente Convenzione riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società, anche assicurando che: (a) le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione; (b) le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno, compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione; (c) i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni».
Proposta 3: in attuazione dell’articolo 19 della Convenzione, è necessario sostenere l’avvio e la discussione della Proposta di Legge 1978/08 (Disposizioni per il finanziamento di progetti di assistenza personale autogestita in favore delle persone con disabilità grave), relativa all'assistenza personale per la Vita Indipendente.

Tre proposte di lavoro, quindi, per poter iniziare a ragionare in maniera concreta su cosa fare per avviare un discorso nazionale sulla Vita Indipendente. A questo punto, augurandoci che ci sia spazio, diamoci appuntamento a Torino, per sostenere e condividere il diritto alla Vita Indipendente.

*Agenzia per la Vita Indipendente (AVI) di Roma.

 

 

22 settembre 2009

A Strasburgo il FREEDOM DRIVE 2009

Dal sito di ENIL Europa (European Network on Independent Living)

 Il 16 settembre 2009 più di 400 Freedom Drivers da più di 20 Paesi hanno sfilato fino al Parlamento Europeo a Strasburgo. Alcuni di loro andavano in carrozzina, altri venivano guidati da cani guida o da assistenti personali. A prescindere dalla propria disabilità, avevano un obbiettivo comune: la vita indipendente.
Otto richieste sono state consegnate dalla Presidente di ENIL, Bente Skansgård, al Presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek. Jerzy Buzek e Richard Howitt hanno affermato che si impegnano a lottare per i diritti delle persone con disabilità. Hanno inoltre incoraggiato i Freedom Drivers a continuare a far pressione ai deputati europarlamentari della propria nazione sulla promozione della vita indipendente nei propri paesi.

Ecco i punti:
1. Facciamo appello alla Comunità europea di assicurarsi che la vita indipendente si collochi al centro delle politiche dell'Unione europea sulla disabilità, come viene esplicitato nella sua strategia sulla disabilità, nel Piano d'azione a favore delle persone disabili e nell'articolo 19 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell'Onu e nel suo Protocollo opzionale.
2. Incoraggiamo la Comunità europea a continuare ad appoggiare lo sviluppo di servizi di pubblica utilità per arrivare alla de-istituzionalizzazione in Europa.
3. Chiediamo che venga messo in atto il nostro diritto umano a un servizio di assistenza personale il quale è fondamentale per garantirci di godere del diritto alla vita indipendente.
4. Chiediamo di avere l'opportunità di esercitare altrettanto il diritto alla libertà di movimento attraverso la trasferibilità del servizio di assistenza personale in altri paesi.
5. Chiediamo lo stanziamento del 5% dei finanziamenti europei di sviluppo per la realizzazione di progetti di vita indipendente nei paesi in via di sviluppo.
6. Facciamo appello alla Comunità europea per ratificare interamente la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell'Onu, per firmare e ratificare il suo Protocollo opzionale e per mettere in atto gli articoli della Convenzione nella legislazione e nella politica dell'Ue. E' fondamentale in questo che le Istituzioni e i loro rappresentanti facciano pressione agli stati membri per trasformare la Convenzione in legge nazionale al più presto possibile.
7. Chiediamo una direttiva specificamente sulla disabilità per confermare e proteggere i pieni diritti delle persone con disabilità in tutta Europa.
8. Le persone con disabilità e le nostre organizzazioni devono essere in modo decisivo coinvolte a tutti i livelli di decisioni politiche inclusi quelli di pianificazione, di produzione e di attuazione.
                                                     Nulla su di Noi senza di Noi.

 

 

15 settembre 2009

La  III CONFERENZA NAZIONALE SULLA DISABILITA'

Riflessioni obbligatorie e pertinenti, quelle di Claudio Roberti, in vista della III Conferenza Nazionale sulle politiche per la disabilità di Torino, in programma il 2 e 3 ottobre prossimo. Dopo la riduzione del Programma e la presenza in forse del Ministro Sacconi, è d'obbligo chiedersi come al solito, quanto ritenute importanti siano le tante problematiche appartenenti al mondo disabile, all'impatto sociale delle stesse, dato che di persone umane e dei loro diritti stiamo parlando. Nel suo articolo non mancano i giusti pungenti affondi, ma affiora in evidenza quanto siano legati insieme tutti gli aspetti che convergono nel diritto ad una propria vita indipendente, un diritto sempre più urlato. Nell'ottica professata di un nuovo welfare che ha come priorità la centralità della persona è comunque indubbio che, ancora una volta, sia compito delle stesse persone disabili mettersi in gioco, meglio forse dire, continuare la battaglia a viso aperto sfruttando ogni occasione. Quella di Torino è una di queste, noi ci saremo.

Leggi l'articolo di Claudio Roberti

 

 

10 settembre 2009

Vita Indipendente a Parma: perchè non per i fratelli Tavella?

Incredibile ma vero. Dopo anni di belle parole siamo ancora a questo punto. Conosciamo Ivan da molti anni, quegli anni nei quali in prima persona è sempre stato presente nella lotta di rivendicazione del diritto alla Vita Indipendente autogestita ed autodeterminata. Uno degli organizzatori del Convegno svoltosi all'Università di  Parma nel maggio 2006 "Vita Indipendente: da chi e da cosa? Linee guida per le politiche future sulla disabiltà" (eravamo presenti anche noi) per promuovere appunto la de-istituzionalizzazione delle persone disabili e rendersi partecipi attivamente nella società, proprio grazie al progetto personale. Ricordiamo che Ivan Tavella (laureato in legge) è anche il Presidente della Associazione Vita Indipendente della città di Parma.

Del 7 agosto scorso le ultime notizie pubblicate anche sul nostro sito (vedi qui sotto) sulla sperimentazione per il secondo anno consecutivo dei progetti personalizzati, con importo fino a 1140€ al mese, parole dell'Assessore alla disabilità Bernini e di Benedetta Squarcia del Servizio Politiche per i Disabili del comune di Parma. Inutile dire che queste erano sembrate notizie confortanti, evidentemente così non è, o almeno non lo sono per tutti. Va inoltre sottolineato l'esiguo importo a disposizione: per le persone con autonomia molto compromessa è impossibile fare vita indipendente con 1100€ al mese, i costi per un qualsiasi Istituto sono almeno 4 volte superiori!

Pubblichiamo quindi la lettera scritta da Ivan a proposito della sua e di suo fratello, situazione esasperata di "reclusi". Una lettera che sinceramente non avremmo mai voluto leggere.

La lettera di Ivan Tavella

 

5 settembre 2009

Conferenza Nazionale sulla disabilità: dietro-front del Governo

AGGIORNAMENTO DEL 10 SETTEMBRE

Il Ministro ci sarà. Dopo la notizia del programma, ridotto al venerdì ed al sabato, arrivano novità sulla Conferenza. Per ogni gruppo di lavoro è previsto un moderatore ed un "rapporteur" come relatore. Si attende il saluto del Presidente Napolitano ed il Ministro Sacconi per la chiusura lavori. Il Programma modificato è visionabile sul sito della Conferenza, qui.

Consequor parteciperà al Gruppo di lavoro 3, su La de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia, domiciliarità, vita indipendente

Non è trascorso neanche un mese dalla pubblicazione della notizia sulla prossima Conferenza Nazionale sulla disabilità a Torino che già il programma è messo in discussione. Sì perchè, a meno di clamorosa smentita, anzichè i tre giorni previsti, l'evento sarà di soli un giorno e mezzo e senza alcuna presenza di ministri: pare sia confermata la sola presenza del sottosegretario al Welfare con delega alla disabilità Eugenia Roccella. Quindi appena un giorno e mezzo di confronto e di dibattito, inevitabilmente serrato, con l'Assemblea plenaria spostata dal pomeriggio del 1 ottobre alla mattina del 2, a precedere l'inizio dei gruppi di lavoro ai quali sarà dedicato tutto il resto della prima giornata. Invariato il programma del sabato, con una nuova assemblea plenaria nella quale saranno illustrati i risultati dei singoli gruppi di lavoro, prima di dar spazio nella tarda mattinata alle conclusioni collettive. E dire che l'appuntamento di Torino dovrebbe dare il via anche all'Osservatorio sulla disabilità previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità: un organismo che ha il compito di curare l'applicazione del documento delle Nazioni Unite nel nostro paese. A proposito di panorama internazionale, non è previsto alcun intervento, senza contare quanti siano i temi da affrontare solo nel nostro Paese... Alle solite: tante belle parole e promesse che rischiano di vanificare gli sforzi di tutti coloro che ogni giorno dedicano tempo nei vari ambiti della disabilità. Proprio mentre si legge del riconoscimento di "miglior cittadino europeo 2008" conferito ad Adolf Ratzka, vero e proprio "pioniere" della Vita Indipendente delle persone con disabilità, basata sull'assistenza personale autogestita. Un riconoscimento quanto mai meritato a chi, sin dagli anni Sessanta, parla di diritto a fare «le medesime scelte nella vita di tutti i giorni che i nostri fratelli e sorelle non disabili, vicini e amici danno per scontati». Ratzka è oggi è direttore dell'Independent Living Institute di Stoccolma fondato da lui stesso nei primi anni Ottanta, modello di cooperativa di utenti per l'assistenza personale. Molti sono i riferimenti presenti nel nostro sito, inutile ricordare quanto Consequor segua questa sua filosofia di impostazione della vita indipendente autodeterminata ed autogestita, come scelta possibile alternativa alla classica "assistenza". E sempre in questi giorni proprio del diritto ad una vita indipendente ne parla anche l'EDF (European Disability Forum), rappresentato dal suo presidente Yannis Vardakastanis e dalla sua direttrice Carlotta Besozzi,  partecipando in questi giorni alla seconda sessione della Conferenza degli Stati Parti sulla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che si concluderà a New York il 4 settembre. Due i temi centrali di questo evento, vale a dire la piena personalità giuridica delle persone con disabilità e la loro vita indipendente. Insomma...mentre all'estero sia allarga sempre più la rete della vita indipendente, l'Italia resta alla finestra.

Di seguito i riferimenti esistenti nel mondo sulla vita indipendente ed i centri ad essa istituiti. (un ringraziamento a Emanuela Boriani per la ricerca e la condivisione).

1)European Network on Independent Living – Europe – http://www.enil.eu;

2)Indipendent Living Institute - Stoccholm – Sweden - Europe - http://www.independentliving.org;

3)Center for Independent Living – Dramme Oslo – Norway – http://www.uloba.no;

4)Budgetholders Independent Living – Gent - Belgium – http://www.bol-budiv.be;

5)Berliner Zentrum fur Selbstbestimmtes Leben behinderter Menschen – Berlin – Deutchland – http://www.bzsl.de/bzsl/index.php;

6)Zentrum für Selbstbestimmtes Leben – Zurich – Schweiz - http://www.zslschweiz.ch

7) Zentrum für Selbstbestimmtes Leben - Wien - Osterrich - http://www.selbstbestimmtleben.at

8)Center for Independent Living - Dublin – Ireland – http://www.dublincil.org/;

9)National Council of Indrependent Living – London - Uinite Kingdom - http://www.selbstbestimmtleben.at

10)Foro de Vida Indipendiente – Espana - http://www.minusval2000.com/relaciones/vidaIndependiente/

11)Enil France, Vie Independante - Montpellier – France – http://www.vie-independante.org/;

12)Center for Independent Living – Sofia – Bulgary - http://www.cil.bg/en/

13)Center for Independent Living – Belgrado – Serbia – http://cilsrbija.org/

14)Center for Independent Living – U.S.A. - http://www.cilberkeley.org;

15)National Council on indipendent Living – Washington DC – U.S.A. – http://www.ncil.org;

16)Canadians Associations for Indipendent Living Centers – Canada - http://www.cailc.ca/;

17)Centro de Vida Independente – Maringà – Brazil – http://www.cvi-maringa.org.br;

18)Japan Council on Indipendent Living Centers – Japan - http://www.jil.jp/jil.files/english/aboutjil.html

 

 

9 agosto 2009

Ad Ottobre a Torino la III CONFERENZA SULLE POLITICHE DELLA DISABILITA'

Organizzata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in collaborazione con la città di Torino, la Conferenza, dedicata al tema "tutti uguali tutti unici" si svolgerà il 1-2-3 ottobre 2009 a Torino Esposizioni - Padiglione Agnelli, Corso Massimo d'Azeglio, 15.
"Si tratta - spiegano i promotori - di un importante appuntamento di riflessione e confronto tra le istituzioni, il mondo delle Associazioni e la società civile durante il quale verificare l'efficacia delle politiche di inclusione e sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie". E dal programma, ancora provvisorio, consultabile sul sito, molti saranno gli argomenti che saranno affrontati nel corso della seconda giornata di attività, dedicata ai lavori di gruppo. I temi sono:

  1. Disabilità, salute e ambiente di vita: valutazione multidimensionale, presa in carico, progettazione personalizzata
  2. Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
    L’inclusione nella società attiva
  3. Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
    La de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia, domiciliarità, vita indipendente
  4. Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
    Multidiscriminazione: disabilità, donne e minorivita indipendente
  5. Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
    Ambiente, accessibilità, nuove tecnologie
  6. Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
    Gli stati vegetativi come paradigma delle disabilità estreme
  7. Gruppo di Lavoro – 2/10/2009
    Salute mentale e percorsi di inclusione

Le giornate di apertura e chiusura dell'evento, invece, saranno dedicate a due Assemblee Plenarie.

La recente ratifica della Convenzione ONU in Italia, di fatto sancita con le Legge 18 del marzo 2009, dovrà essere lo spunto di ragionamento e di discussione di vari temi ancora aperti. "La ratifica della Convenzione - concludono dal Ministero - rappresenta infatti una straordinaria occasione per promuovere e diffondere la cultura dell'inclusione e della partecipazione delle persone con disabilità in condizioni di pari opportunità".

Per informazioni pratiche e per l'iscrizione, obbligatoria e da inviare entro il 25 settembre:www.conferenzanazionaledisabili.it  

 

8 agosto 2009

Vita Indipendente in Abruzzo: quanti ostacoli!

Dopo la timida ottimistica speranza lasciata dal 2° Convegno sulla vita indipendente tenutosi a fine giugno a Montesilvano, nuove ombre si affacciano all'orizzonte. Il rappresentante del Movimento abruzzese vita indipendente Nicolino Di Domenica ha partecipato, autoinvitandosi con altre tre persone disabili (Claudio Ferrante dell'ufficio disabili di Montesilvano, Camillo Gesulmini segretario della locale UILDM e La Pietra) al Convegno del 17 luglio, nell'Auditorium De Cecco di Pescara, su: "LE RISPOSTE DOMICILIARI NELLA RETE INTEGRATA DEI SERVIZI SOCIOSANITARI”.

Leggi il resoconto di Nicolino Di Domenica (nella foto con l'Assessore Paolo Gatti e Claudio Ferrante)

 

7 agosto 2009

Anche quest'anno a Parma si sperimenta la Vita Indipendente

È questo il secondo anno che il Comune di Parma - anche per conto di altri Comuni della sua provincia (Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile) e in virtù di una convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale per la gestione del Fondo per la Non Autosufficienza - intende realizzare un modello sperimentale per garantire il diritto a una vita indipendente alle persone tra i 18 e 64 anni con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale.
Tale intervento prevede un contributo a sostegno delle spese per assistenti personali, scelti dalla persona con disabilità, per un piano personalizzato di assistenza e tale contributo, anche integrativo rispetto ad altre forme di sostegno (assegno di cura, quota integrativa per assunzione regolare ecc.), verrà erogato in base alla gravità della persona richiedente, alla capacità economica del richiedente stesso e dei familiari e all'ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente).
«La programmazione di un progetto di vita indipendente - dichiara Giovanni Paolo Bernini, assessore all'Agenzia Disabili del Comune di Parma - favorisce l'opportunità, a volte negata, di fare esperienze di socializzazione più completa e di stimolare risorse latenti per collocarsi a un livello di maggiore autonomia personale, valorizzando la persona nella società in cui vive. Pertanto costruire le condizioni affinché tutti i cittadini possano sperimentare il massimo di autonomia, seppure nei limiti in cui la disabilità, spesso, costringe le persone, è un impegno che voglio continuare a sostenere. In tal senso nei prossimi mesi è mia intenzione avviare anche un confronto aperto e costruttivo coi rappresentanti dei commercianti, con l’obiettivo di rimuovere il maggior numero di barriere architettoniche da negozi ed esercizi commerciali».
Qualche cifra sul progetto. In base all'impegno settimanale degli assistenti personali, se il contratto di assunzione sarà dalle 20 alle 40 ore, il contributo massimo sarà di 780 euro al mese. Se il contratto andrà invece oltre le 40 ore settimanali, il massimo erogabile sarà di 1.140 euro al mese. Il beneficiario sarà tenuto alla rendicontazione delle spese di assistenza. Destinatari degli interventi i cittadini di età tra i 18 e i 64 anni (compresi), residenti nei Comuni del Distretto di Parma e in possesso della certificazione di gravità in base all'articolo 3, comma 3 della Legge 104/92, oltre che di documentazione attestante l'ISEE individuale della persona interessata, uguale o inferiore a 15.000 euro. Per ulteriori informazioni: Servizio Politiche per Disabili del Comune di Parma (Benedetta Squarcia), tel. 0521 218012, b.squarcia@comune.parma.it.

Fonte: superando

 

10 luglio 2009

In Toscana importanti obiettivi raggiunti per la vita indipendente

Grazie all'impegno e alle vibranti proteste delle Associazioni AVI Toscana e Associazione Toscana Paraplegici Onlus, sono stati accettati importanti emendamenti alla Legge Regionale sulla non autosufficienza n° 66 del 2008, tramite modifiche alla Delibera 385. Di fatto viene abrogata l'applicazione dell'ISEE ai disabili gravi che richiedono finanziamenti per i loro progetti di vita indipendente perchè sono intesi come "interventi non di carattere assistenziale" e perchè sono "funzionali al sostegno dell'indipendenza delle persone con disabilità in situazioni di autonomia di vita". Questi concetti riteniamo siano IMPORTANTISSIMI nel contesto della vita indipendente autogestita ed autodeterminata della persona disabile. Da sempre sosteniamo proprio che la valenza è completamente differente dal concetto assistenziale e che il reddito del disabile serve allo stesso per VIVERE e per ovvie ragioni non può concorrere alle spese relative al contratto di assunzione del proprio assistente personale. Tantomeno va conteggiato per accedere ai finanziamenti per la vita indipendente.

Leggi la Delibera 385, l'Allegato alla 385 e la Delibera 581 con gli emendamenti accettati

 

10 luglio 2009

Abruzzo: dopo il Convegno si attendono risposte

Pressing continuo delle persone disabili abruzzesi che, sull'onda delle promesse ascoltate nel Convegno dello scorso 27 giugno (vedi l'articolo precedente), invocano nuovi incontri con l'Assessore regionale Paolo Gatti, tramite lettere contenenti le situazioni create in altre regioni che permettono finanziamenti per la vita indipendente, possibili seppur differenti in ogni contesto. Pubblichiamo la lettera inviata appunto all'assessore dell'Abruzzo ed alle varie Associazioni con siti web dedicati alle tematiche delle persone disabili. in questa lettera sono personalmente citato quale fruitore di un finanziamento per la vita indipendente. Ancora una volta sono contento di aver portato la mia esperienza diretta, che nient'altro è che la forte autodeterminazione e volontà di mettersi in gioco, in prima persona, per dimostrare che la vita indipendente autogestita e responsabile funziona. Grazie all'impegno mio e di Consequor quest'anno i progetti, e quindi le persone come me, in Piemonte arriveranno ad essere 200. Così come in Piemonte, altre persone in altre regioni hanno ottenuto delibere e leggi per finanziare progetti di vita indipendente. Sarebbe opportuno che tante, per non dire tutte, queste persone disabili che hanno fortemente voluto e ottenuto progetti finanziati, anche appartenenti a grandi Associazioni che si occupano di tutela e problematiche dei disabili, non avessero timore a testimoniare pubblicamente che la vita indipendente FUNZIONA perchè oltre ad essere un diritto sancito dalla Convenzione ONU, divenuta Legge 18 nel marzo 2009, fa risparmiare lo stato sociale, crea posti di lavoro tramite gli assistenti personali assunti, libera le persone dalla schiavitù affettiva verso i famigliari, favorisce il pieno inserimento nella società delle persone con disabilità, a prescindere dalla gravità, realizza la possibilità di vivere a casa propria, anche da soli, evitando il ricovero in struttura. Non è questo il miglior modello di welfare che ha come intento la centralità della persona disabile??

Leggi la lettera: l'ira dei disabili abruzzesi

G.T.

 

29 giugno 2009

Dal Convegno di Montesilvano (Pe) sulla Vita Indipendente

Buona affluenza al 2°Convegno abruzzese (vedi qui sotto): molti i disabili in sala, molti i giovani, segno di una coinvolgente attenzione per la vita indipendente intesa come autogestire le proprie necessità tramite gli assistenti personali direttamente assunti. Unica defezione per impegni improrogabili, quella dell'Assessore regionale alle politiche sociali Paolo Gatti, ma tutte le altre personalità: dal sindaco di Montesilvano, all'assessore regionale alla mobilità, al Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, neo eletto, bisogna dire che sono state presenti per tutta la durata del Convegno, ascoltando le motivazioni e garantendo i futuri e necessari impegni. Perfette le analisi di Claudio Ferrante dell'Ufficio Disabili comunale...sì ufficio disabili, iniziativa lodevole da esportare in tutti i comuni italiani! e dell'Assessore alle politiche sociali di Chieti Maria Rosaria Sisto che, insieme all'amico Nick Di Domenica, sono stati i primi promotori della Vita Indipendente in Abruzzo, già dal 1° convegno organizzato il 5 maggio 2007 a Lanciano. Presenti in sala anche Domenico Costantino del MO.VI. del Molise, Pietro Ciarciaglino, insomma i soliti amici che da anni sono impegnati sul diritto ad una Vita Indipendente. Un ringraziamento particolare all'amico Camillo Gesulmini segretario UILDM di Pescara, organizzatore e moderatore del Convegno insieme a Nicolino, per l'ospitalità nei miei confronti. Il primo passo è compiuto adesso bisogna insistere e ricordare agli assessori competenti le loro promesse. Mi auguro davvero per voi che al prossimo incontro si possa parlare di risultati raggiunti. In bocca al lupo e grazie per l'invito. Consequor è a disposizione per continuare il percorso, a presto.

G.T.

Leggi la relazione del segretario UILDM di Pescara Camillo Gesulmini

Leggi la relazione di Valentino Ciccocioppo vice-presidente AIAS Lanciano

 

16 giugno 2009

VENGO ANCH’IO!?...Si, Tu si!

 

A Torino, presso il CENTRO CIVICO CIRCOSCRIZIONE 5, Sala Consiglio piano 2 in Via Stradella 192, è organizzato il Convegno:

Riflessioni e proposte per Costruire esempi di Turismo Accessibile, fruibile anche alle Persone con Disabilità nell’ottica delle Pari Opportunità e dei Diritti Umani per Tutti.

L'evento si svolgerà Venerdì 26 giugno dalle ore 9:00 alle 17:30, la sede è orientativamente accessibile senza accompagnamento. 

Organizzazione e Informazioni:

Centro Pace – Informahandicap5

Tel. 0114435557 - 0114435539 - fax 0114435575

cdpih5@comune.torino.it

www.comune.torino.it/circ5/informahandicap

Scarica il Programma (Pdf)

 

13 giugno 2009

VOLERE VOLARE: VITA INDIPENDENTE DELLE PERSONE CON DISABILITA'

A Peccioli (Pi), nel Centro Polivalente, via del Carmine, il prossimo sabato 27 giugno, ore 9:00 - 17:30, si terrà un Seminario organizzato dal centro Informare un’H, con il patrocinio del Comune di Peccioli, della UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) Sezione di Pisa, della Provincia di Pisa, della Società della Salute della Valdera e dell’Unione dei Comuni della Valdera. Il seminario è rivolto alle persone con disabilità, alle loro famiglie, agli operatori sociali.

All'evento parteciperanno: Elisabetta Gasparini (referente del Movimento per la Vita Indipendente delle persone con disabilità veneto) come moderatrice, Angelo Giuntinelli (vicepresidente della UILDM – Unione italiana lotta alla distrofia muscolare – sezione di Pisa) Gianni Salvadori (assessore alle Politiche sociali della Regione Toscana), Enrico Lombardi (direttore editoriale di DM, esponente del Movimento per la Vita Indipendente delle persone con disabilità toscano), Ida Sala (referente del Movimento e del Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità), Dino Barlaam (coordinatore pro-tempore del Coordinamento nazionale italiano per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, esponente dell’AVI - Agenzia per la Vita Indipendente – di Roma).

Segreteria organizzativa:
Simona Lancioni
Informare un´H [Centro Gabriele Giuntinelli]
via De Chirico, 11 - 56037 Peccioli (PI)
telefono 0587.672 444 - fax 0587.672 445
Orari di servizio al pubblico: lunedì e mercoledì dalle 9.00-13.30 e 14.30-18.00.

Scarica il Programma (formato jpg): pieghevole esterno; pieghevole interno

Alcune nostre considerazioni, vedi qui sotto

 

13 giugno 2009

VITA INDIPENDENTE IN ABRUZZO: AL VIA LA PRIMA DELIBERA E CONVEGNO A MONTESILVANO (PE)

Finalmente si parte. Grazie all'assiduo impegno dell'amico Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento regionale per la Vita Indipendente, al via la prima delibera (seppur molto limitante per impegno economico) che inizierà di fatto la sperimentazione dei primi progetti di vita indipendente, autogestiti ed autodeterminati. Intanto il 27 giugno prossimo ci sarà a Montesilvano presso la Sala Consiliare via A. Diaz 1, dalle ore 9:30 alle 12:30, il 2° Convegno sulla Vita Indipendente, organizzato dalla sezione locale della UILDM.

All'evento parteciperanno: Pasquale Cordoma sindaco di Montesilvano, Valter Cozzi Presidente del Consiglio Comunale, Paolo Gatti Assessore Regionale alle Pol. Sociali, Giandonato Morra Assessore Regionale alla Mobilità, Claudio Ferrante Resp. Ufficio Disabili, Maria Rosaria Sisto Assessore Regionale alle Pol. Sociali Chieti, Nicolino Di Domenica che farà l'introduzione, Silvana Fazari dell'Associazione Valdostana Paraplegici, Germano Tosi Associazione Consequor, Domenico Costantino e Maria Cariello Movimento Vita Indipendente di Termoli (Cb), infine Camillo Gesulmini moderatore segretario UILDM Pescara.

Scarica il Programma (jpg): Pieghevole esterno e Pieghevole interno

Leggi la Delibera dell'Abruzzo

Alcune considerazioni nostre

E' curioso il fatto di veder organizzati due convegni sulla Vita Indipendente, nello stesso giorno ma in due località diverse in Italia. Incontri di questo tipo si possono definire rari, sia per l'impegno organizzativo che quello economico. I costi di mobilità delle persone disabili sono molto alti, soprattutto per chi si deve forzatamente muovere con uno o più assistenti personali. Tale impegno economico può essere sobbarcato solo in parte dagli stessi disabili, l'organizzazione resta quindi vincolata molto spesso alle "grandi Associazioni" di peso nazionale, che possono disporre di molto più denaro rispetto alle piccole Associazioni  sparpagliate nel territorio italiano. Non c'è paragone tra una raccolta di fondi sponsorizzata da reti televisive nazionali rispetto agli introiti risicati e sovente spontanei di una manciata di soci. Per usare l'antico aforisma "il fine giustifica i mezzi", erroneamente attribuito al Principe Machiavelli, è vero che è meglio che si parli di vita indipendente, piuttosto che non se ne parli: noi pensiamo che tutte le persone disabili abbiano il diritto alla propria vita indipendente, occorrerebbe però seguire almeno la stessa linea di principi. Basta leggere le rubriche dei tanti siti web dedicati ai disabili per vedere quanto sia diventato "di moda" ed anche "vantaggioso" associare la parola vita indipendente a contesti poco inerenti al vero principio ispiratore. Essendo noi tutti sulla stessa barca, dobbiamo e vogliamo confidare comunque nei buoni propositi degli stessi disabili che ricoprono importanti ruoli e cariche di queste grandi Associazioni, propositi che devono essere messi in campo per proseguire e migliorare tutto il lavoro svolto in questi anni da chi ha duramente lottato contro istituzioni e politici, aprendo gli occhi soprattutto alle stesse persone disabili affinchè si rendano attivamente responsabili e partecipativi.

Nel caso del convegno toscano di Peccioli (Pi), organizzato dalla UILDM, non vediamo nè come partecipanti, nè come relatori, le persone disabili dell'Associazione AVI Toscana, che da oltre 15 anni si occupano proprio di progetti di vita indipendente, anzi, lo dobbiamo dire, sono stati i primi ad ottenere una Sperimentazione iniziata nel 2004 e finita nel 2008 e addirittura già nel 1997 a far inserire nella Legge Regionale n°72 "interventi di sostegno economico per l'aiuto personale". Sempre nel 1997, grazie al progetto C.E.I.L. proprio l'AVI Toscana fu la prima Associazione a presentare un progetto europeo per l'attivazione di una Agenzia per la Vita Indipendente che durò 2 anni (consultabile nel sito sopra indicato alla voce:"10 esempi di Vita Indipendente". Non vogliamo entrare nel merito del lavoro di chi ha organizzato l'incontro, semplicemente ci pare poco coerente oltre che difficile, pensare ad una continuazione di un dialogo con le autorità preposte intrapreso da anni, escludendo proprio chi l'ha costruito con enorme fatica nel tempo.

il C.D. 

 

 

12 giugno 2009

VITA INDIPENDENTE: VERSO L'ESIGIBILITA' DEL DIRITTO?

Dopo la ratifica della Convenzione ONU l'Italia rende "esecutivo" il provvedimento con la Legge 18 del 2009. Ora si tratta di lavorare per renderla attuabile e, soprattutto, dotarla di giusta copertura finanziaria. L'amico e sociologo Claudio Roberti ci propone puntualmente la sua disanima: uno strutturato ragionamento che fa da presupposto a ciò che nell'immediato presente, dovrebbe essere, anzi deve essere, l'azione mirata al raggiungimento del diritto "perfetto" alla Vita Indipendente esigibile da tutte le persone disabili.

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22 maggio 2009

Comunicazione ai Soci

Convocazione per assemblea Ordinaria e Straordinaria il prossimo 20 giugno 2009 a Grugliasco, via Di Nanni 28

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16 maggio 2009

Barriere Architettoniche: il Ponte di Calatrava a Venezia visto da Claudio Roberti

Continuando a parlare di barriere architettoniche del nostro “bel paese” (vedi appena sotto al 20 aprile), come non citare l’ormai ahinoi famoso Ponte di Calatrava, in bellavista mondiale nella città di Venezia, già per sua storica fisionomia alquanto inaccessibile al popolo dei ruotanti. Verrebbe da dire quindi che “perseverare diabolicum est”…ed in più la genialata dell’ovovia per il “trasporto” disabili, sempre in bellavista, come se si parlasse del famoso crostaceo presentato con fantasia di verdure… L’amico Claudio Roberti ci serve il suo “piatto”: frizzante e ben condito commento su questo ponte, e dato che di ovovia si parla, i paragoni ben azzeccati con fotografie non mancano. Oltretutto, importanti Associazioni di persone disabili italiane già da anni si sono espresse e confrontate sul caso, ma gli unici esposti presentati finora in tribunale sono opera di privati cittadini...

Buona lettura,

vai all'articolo

 

21 aprile 2009

E la ruota continua a girare...

 

Continua lo spettacolo della "commedia tragiscomoda" (vedi qui sotto) di Carlo Sartoris e della Associazione "Terapia d'Arte" da lui fondata. Dopo lo spettacolo di Alba è la volta del Teatro Politeama G. Boglione in Piazza Politeama 23 a Bra (Cn) ore 21:00, venerdì 8 maggio 2009. L'incasso sarà devoluto all'Associazione Gli amici di Daniela www.gliamicididaniela.it . Si ricorda che l'ingresso è libero ad offerta. Avanti così!

Per vedere la locandina in formato originale fai click sull'immagine.

 

 

 

 

 

20 aprile 2009

Barriere Architettoniche: un capitolo senza fine?

Se ne parla continuamente, molto si è fatto ma ancora non abbastanza. Certo l'architettura del nostro Bel Paese non ci viene incontro, ma, indubbiamente molte barriere sono frutto dell'ignoranza in materia, spesso condite da una sconcertante creatività...se non si parlasse di lavori affidati a professionisti - istituzioni. Questo a introdurre uno studio articolato dell'amico Claudio Roberti che, munito di macchina fotografica, ha immortalato opere paradossali, o "tragicomiche", per dirla alla "napoletana". Proprio della città partenopea trattasi e nel contributo si distinguono due parti: I°) Quella tecnico - innovativa ove vengono evidenziati aspetti che si traducono in categorie quali: sistematicità, sgombrabilità, valicabilità, barriere urbanistiche etc ; II°) Quella ironica - di denuncia...vai alla pagina dedicata

 

 

25 marzo 2009

PER IL DIRITTO DELLE PERSONE CON HANDICAP FISICO GRAVE A COSTRUIRSI UNA VITA INDIPENDENTE

Pubblicato sulla rivista "Prospettive Assistenziali" n° 164 (vedi www.fondazionepromozionesociale.it ) l'articolo scritto da Mauro Perino, Direttore del Consorzio CISAP di Collegno e Grugliasco, rappresenta l'impegno ed il punto di vista di un amministratore di denaro pubblico nel considerare il giusto peso tra intervento sociale e questione politica. Il CISAP è stato il primo consorzio a finanziare il S.A.V.I (servizio di aiuto alla vita indipendente) già nel 1999, per sostenere, aggiungendo notevoli risorse del proprio bilancio, progetti di vita indipendente, coprendo le cifre indicate dai progetti stessi  secondo la coerenza della progettazione autogestita e responsabile. Dimostrando che, in pratica, si può fare, superando rigidità burocratiche e politiche, uscendo da una rigidità assistenziale ormai obsoleta ed iniqua, rispettando il più possibile il diritto esigibile della persona in quanto cittadino e non perchè disabile. Per noi, un ottimo esempio da seguire, diteci anche la vostra idea al riguardo, il cammino è ancora lungo...

Leggi l'articolo (in formatoPdf)

 

25 marzo 2009

Quando la ruota gira controvento...

Da un testo surreale di Carlo Sartoris, la replica della "commedia tragiscomoda" in replica sabato 28 marzo ore 21 al Teatro Sala Ordet di Alba (Cn) in Piazza Cristo Re.

Il neologismo può rivelarsi azzeccato poiché la nervatura della vicenda mette a nudo amare realtà della loro esistenza narrata in prima persona da due portatori di handicap che, una volta morti, si ritrovano nell’aldilà a dover fronteggiare i medesimi problemi pratici e i tanti pregiudizi che li hanno accompagnati per tutta la vita.
A causa di celesti problemi burocratici, infatti, i due si ritroveranno paralitici anche in Paradiso: la surreale prospettiva è restare tali per l’eternità. Non sarà facile far valere speranze, sogni, aspettative e “diritti” dei due sventurati pure nell’aldilà. La soluzione finale sarà inaspettata e imprevedibile.
Il percorso è un pretesto per raccontarsi da parte dei due protagonisti, due personaggi paralizzati veramente che si confrontano tra momenti toccanti, altri divertenti.
Il netto ricavato verrà devoluto al comitato RUDI onlus-Go FAR per la ricerca e la cura dell'Atassia di Friedreich
L'INGRESSO E' LIBERO ad OFFERTA

 

 

24 marzo 2009

4 aprile 2009 - Giornata Nazionale della persona con lesione al midollo spinale

E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2009 la direttiva che indice definitivamente  per il giorno 4 aprile di ogni anno la "Giornata nazionale della persona con lesione al midollo spinale".

Nel testo emanato dalla Presidenza del Consiglio, si legge:
"In tale giornata le Amministrazioni Pubbliche, gli organismi di volontariato, in coordinamento con le associazioni operanti nel settore, le Unita' Spinali Unipolari e i Servizi che si occupano della "Riabilitazioni Globale", assumono, nell'ambito delle rispettive competenze e attraverso idonee e coordinate azioni di informazione e solidarieta', iniziative volte a informare e sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi legati a questo tipo di disabilita' che coinvolge, oltre alla persona con lesione al midollo spinale, in maniera assai rilevante i familiari".

Il cervello trasmette i propri messaggi al midollo spinale - che corre attraverso la spina dorsale -  cui sono collegati i nervi spinali, che trasportano i messaggi sensoriali e quelli che fanno muovere i muscoli. La lesione al midollo spinale interrompe il cammino di questi messaggi.

Questo significa che i messaggi di movimento, di sensibilità, il controllo dell’intestino e della vescica, la funzione sessuale, la respirazione, la temperatura ed il controllo della pressione sanguigna possono essere bloccati in seguito ad una lesione del midollo spinale. Le conseguenze più note sono la paraplegia, ossia la paralisi degli arti inferiori, e la tetraplegia, cui segue la perdita di funzionalità anche degli arti superiori. La gravità del danno è in relazione all’altezza della lesione: più la lesione è alta, più il danno è grave.

Vedi il sito internet, dove puoi scaricare la locandina (pdf oltre 3mb)

 

 

24 febbraio 2009

La Convenzione ONU ratificata dall'Italia oggi!

Una data storica. Dalla convocazione odierna della XII Commissione Affari Sociali l'approvazione della ratifica e, contemporaneamente, dell'istituzione dell'Osservatorio Nazionale per la Convenzione. Sono le 19,23 e la notizia comincia a fare il giro della Penisola negli ambienti che si occupano di disabilità. E ora che succederà? Ovvia la risposta in genere: dalla carta bisognerà passare ai fatti, tocca a noi persone con disabilità utilizzare questa carta Jolly per far valere finalmente i diritti. Uno per tutti: il diritto alla Vita Indipendente autogestita ed autodeterminata!

Un primo commento di Claudio Roberti: "E' chiaro che è un grande strumento, ma non si pensi ad una traduzione automatica di quei principi nella realtà... Occorre azione reale in sede: A) politica; B) giudiziaria. Diversamente è chiaro che resterebbero bei concetti sulla carta!!! Questo vale per tutto il ventaglio di diritti della Convenzione ONU: solo questo passaggio di indirizzo organizzativo potrà fare in modo che non si tramutino un una bella raccolta di diritti inesigibili! Ora occorrono studi analitico - tematici sul testo suddividendoli per priorità di argomenti. Questo lavoro è delicato, fondamentale ed ha caratteri interdisciplinari".

Ringraziamo Dino Barlaam (AVI Roma), per averci dato la notizia praticamente in diretta.

Leggi qui il testo della Convenzione ONU

 

13 febbraio 2009

Vita e Morte indipendente

Tanto si è discusso in questi giorni, con la vicenda di Eluana Englaro. Vorrei intanto dire che, come spesso succede, Lei il fulcro del "problema", è stata l'unica a non aver potuto parlare, proprio per se stessa. Leggi, Costituzione, diritti, doveri sulla vita e la morte: misteri molto più grandi di noi, piccoli esseri di passaggio. Probabilmente sì, per alcuni, può servire una legge che dia indirizzi sul testamento biologico. L’Associazione Luca Coscioni ha chiesto l’adesione per  presentare in Parlamento un testo relativo al testamento biologico che consenta la sospensione anche dell’alimentazione e dell’idratazione (vedi sotto). Proprio su questa intenzione molte persone disabili, anche rappresentanti di note associazioni, hanno manifestato le loro idee, punti di vista. C’è chi dice sì, c’è chi dice no. Noi, come Associazione Consequor abbiamo detto no perché riteniamo semplicemente che questa debba essere una decisione personale, evitando schieramenti politici d’ogni genere. Inoltre, non sarebbe il caso che si pensasse di più a chi è ancora vivo, e dignitosamente vivere vorrebbe, ancor prima di occuparsi di come noi disabili dovremmo passare a…miglior vita? Il dibattito è aperto. Riportiamo in pagina dedicata il testo dell’Associazione Luca Coscioni, alcune risposte di persone disabili, infine il testo che l’amico Claudio Roberti ci ha chiesto di pubblicare, pungente e colorito a modo suo, ricco di spunti su cui proseguire un costruttivo dialogo. Dite la vostra!!

Vai alla pagina dedicata

 

3 febbraio 2009

La situazione in Lombardia

Anche in Lombardia dalla fine del 2008 qualcosa si muove, in direzione della vita indipendente autogestita, tra luci ed ombre..vai alla pagina

 

2 febbraio 2009

La legge regionale in Toscana 2008

Da poco uscita, la Legge regionale 66/2008 chiamata "fondo regionale per la non autosufficienza", non apporta sostanziali note positive riguardo l'assistenza personale autogestita...leggi il nostro commento e vedi la Legge

 

27 gennaio 2009

La delibera regionale in Sardegna per disabili ed anziani: oltre 41 milioni di €

A tanto ammontano i finanziamenti per piani personalizzati che riguardano la disabilità, adulti e minori, oltre agli anziani non autosufficienti. La Sardegna ha istituito nel 2007 il proprio Fondo per la non autosufficienza, una tra le prime in Italia, insieme a Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincie autonome di Trento e Bolzano, Toscana e Veneto. E' l'impegno in denaro più alto in Italia....vedi la pagina dedicata

 

25 gennaio 2009

" Non siamo angeli, anche noi abbiamo un sesso"

Sabato 7 Febbraio 2009 Ore 21.00
Presso il Teatro Parvum, Viale Mazzini, 85 ALESSANDRIA,

l'Associazione Culturale Ars Vivendi di Alessandria, della quale è Presidente la nostra socia Francesca Penno, organizza l'incontro "Non siamo angeli, anche noi abbiamo un sesso", con la presentazione del libro "Kamasutra dei disabili" di Gabriele Viti.

Modera l'incontro il Sig. Vincenzo Costantino, coordinatore professionale sanitario ASL Alessandria.

Interverranno:

  • Gabriele Viti
  • Prof. Maurizio Bossi - Sessuologo
  • Alessandro Caramagna - Fotografo

Scarica la Locandina (Pdf)

 

17 gennaio 2009

Lettera aperta di Claudio Roberti per ri-definire modalità e contenuti comuni per la Vita Indipendente

Con questa sua l'amico Claudio, in un certo modo, anticipa l'auspicabile evoluzione della complessa situazione di quello che definiamo "Movimento Italiano per la Vita Indipendente". In sintesi: dopo il II° Forum di Lignano del 2007 fu votato un binomio di Coordinatori pro-tempore costituito da Dino Barlaam e Roby Margutti per cercare una intesa nazionale tra i vari gruppi regionali che si occupano di progetti per la vita indipendente autogestita ed autodeterminata. In seguito la Conferenza Nazionale di Roma in ottobre 2007, l'elaborazione della proposta di legge sulla vita indipendente, presentata a Roma il 3 dicembre scorso, poi la scomparsa prematura di Roby. Adesso bisogna riunire le forze e organizzare il Movimento, secondo pochi ma definiti principi condivisi: Dino ha giustamente manifestato questa necessità, in qualità di coordinatore.  Consequor sta preparando una proposta ed un programma che a breve saranno presentate alle realtà associative presenti in Italia. Intanto Claudio Roberti propone la sua lettera aperta...........vai alla pagina dedicata

 

 

10 gennaio 2009

 

Provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi civili e sordomuti: importi e limiti per il 2009

 

Ogni anno vengono ridefiniti, collegandoli agli indicatori dell'inflazione e del costo della vita, gli importi delle pensioni, assegni e indennità che vengono erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordomuti e i relativi limiti reddituali previsti per alcune provvidenze economiche.

Per il 2009 gli importi delle provvidenze e limiti reddituali sono stati fissati dalla Direzione Centrale delle Prestazioni dell'INPS con Circolare del 2 gennaio 2009, n. 1.

Nella tabella che segue riportiamo gli importi in euro, comparati con quelli del 2008

 

Tipo di provvidenza

Importo

Limite di reddito

 

2009

2008

2009

2008

Pensione ciechi civili assoluti

275,91

267,09

14.886,28

14.480,81

Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati)

255,13

246,97

14.886,28

14.480,81

Pensione ciechi civili parziali

255,13

246,97

14.886,28

14.480,81

Pensione invalidi civili totali

255,13

246,97

14.886,28

14.480,81

Pensione sordomuti

255,13

246,97

14.886,28

14.480,81

Assegno mensile invalidi civili parziali

255,13

246,97

4.382,43

4.242,42

Indennità mensile frequenza minori

255,13

246,97

4.382,43

4.242,42

Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti

755,71

733,41

Nessuno

Nessuno

Indennità accompagnamento invalidi civili totali

472,00

465,09

Nessuno

Nessuno

Indennità comunicazione sordomuti

236,15

233,00

Nessuno

Nessuno

Indennità speciale ciechi ventesimisti

180,11

176,00

Nessuno

Nessuno

Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major

458,20

443,56

Nessuno

Nessuno

A T T E N Z I O N E

Chi è prossimo ai 65 anni, non deve indugiare a presentare la domanda, perché ha diritto all’assegno mensile d’invalidità, di pensione, di inabilità ecc. subordinato al solo reddito annuo individuale solamente se presenta la domanda entro i 64 anni e 11 mesi di età altrimenti, pur essendo invalidi, l’assegno viene negato perché lo Stato, in sostituzione, riconosce l’assegno sociale dell’INPS. Questi, però, oltre al reddito annuo personale è subordinato al cumulo con i redditi del coniuge

 

 

 

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