La Convenzione ONU sui Diritti delle
Persone con Disabilità
**** Aggiornamento dei Paesi che hanno
sottoscritto e ratificato la Convenzione (3 settembre 2009) vedi
qui
*** La Convenzione ONU è legge in
Italia: vedi
Legge 3 marzo 2009 n° 18
** 24 Febbraio 2009: la Convenzione ONU
è finalmente ratificata anche dall'Italia
* Aggiornamento del 4 aprile 2008 (vedi
qui sotto)
Palazzo di Vetro ONU a
New York
Premessa
Da una recente stima le persone con disabilità in Europa sono
circa 50 milioni, che arrivano a 90 milioni comprendendo l'area dei paesi ex
Russia fino all'Atlantico. Fortissima la disoccupazione stimata nell'80% e solo
il 17% della popolazione attiva ha una disabilità (eurostat 2000), oltre mezzo
milione di disabili vivono in istituti, i bambini disabili inseriti in contesti
scolastici speciali sono il 50%: come in molti paesi anche in Italia la scuola è
inadempiente, esiste una grande difficoltà nel pianificare progetti di
integrazione professionale e lavorativa, il percorso si interrompe dopo la
scuola e peggio ancora per le disabilità gravi. Qualcosa si sta muovendo a
livello locale: le associazioni con capacità di negoziare politicamente riescono
a coordinare iniziative importanti con i servizi in rete, ma la formazione di
base resta carente.
Tutte queste persone non hanno pieno accesso ai
beni ai servizi ai diritti disposti per le persone cosiddette normali, tantomeno
libertà di muoversi all'interno della stessa Europa. Ne consegue che questa condizione emarginante genera povertà economica
dovuta agli elevati costi per l'accesso ai diritti, beni e servizi, e povertà
personale dovuta ai trattamenti diversificati subiti. La popolazione disabile
mondiale è stimata in circa 650 milioni.
L'Europa
I primi interventi della Comunità Europea risalgono alla fine
degli anni '70 con la creazione di progetti pilota atti a finanziare servizi di
integrazione lavorativa. Dopo il 1981, anno dell'ONU dedicato alle persone
disabili, venne sostenuta una strategia di investimento per aree geografiche
omogenee, ma ciò che mancava era un programma di approccio alla disabilità. Nel
1991 il programma HELIOS definì il primo scambio di esperienze tra paesi europei
con la prima Unità sulla disabilità. In contemporanea nascevano programmi
nell'ambito dell'utilizzo degli ausili HANDYNET, sulle tecnologie applicabili
alla disabilità TIDE, sulla promozione degli artisti disabili EUCREA, e
associazioni di disabili rivolte ad affermare i propri diritti, come
ENIL,
network europeo per la Vita Indipendente fondato a Strasburgo nel 1989.
Con il programma HELIOS II (1994-96) si definì una strategia
europea a lungo termine: le buone pratiche in tema di riabilitazione,
educazione, impiego e vita sociale. Ogni fine anno si organizzava un convegno
europeo con i risultati di tali attività che coinvolgevano circa 600 enti
europei e un comitato di 15 associazioni di disabili. Proprio da questa
collaborazione nasce l'EDF
European Disability Forum che oggi rappresenta oltre 50 milioni di disabili
europei con 27 Consigli nazionali sulla disabilità e oltre 80 associazioni..
Con il
Trattato di Amsterdam del '97 si include con l'art.13 la base legale agli
interventi europei per la tutela delle persone disabili, e successivamente nella
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea del 2000, viene
riconosciuto il diritto alla non discriminazione e l'esigenza di misure positive
per l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla
vita della comunità.
Dalla importantissima
Dichiarazione di Madrid del 2002 il
manifesto culturale e lo slancio verso politiche indirizzate al disabile che
sfocia nel 2003 proclamato Anno della Disabilità, che vedrà oltre 10.000 eventi
organizzati in ogni parte d'europa finalizzati a diffondere il modello sociale
della disabilità e la costituzione del
Piano d'azione europeo
atto all'integrazione lavorativa, politica ed all'accessibilità e pari
opportunità per tutti. Da ricordare infine le importanti
Risoluzioni che saranno le vere basi delle politiche europee in materia di
disabilità e soprattutto per il tema della Vita Indipendente. Dalla
Dichiarazione di Madrid:"Per ottenere l'uguaglianza nell'accesso e nella
partecipazione sociale, è necessario che le risorse siano canalizzate in modo
tale da migliorare le capacità di integrazione della persona disabile e il suo
diritto a vivere in modo indipendente."
L'ONU
L'organizzazione delle Nazioni Unite inizia ad occuparsi di
disabilità attraverso le proprie agenzie; il primo documento ufficiale è del
1971 La Dichiarazione
sui diritti delle persone con ritardo mentale. Successivamente nel 1981 con
l'Anno internazionale delle persone handicappate viene strutturato il Programma
di azione mondiale (1983-1992) a seguito del quale l?Assemblea Generale adotta
alla fine del '93 le Regole
standard per l'uguaglianza di opportunità delle persone con disabilità
* dal 31-7-07 il sito è in allestimento-ossia le direttive di cambiamento sociale che permettono a tutti i cittadini,
indistintamente, di partecipare alla vita della società in modo ugualitario, e
di servire da strumento internazionale e meccanismo di controllo per garantire
il rispetto dei diritti umani e civili.
In realtà col passare del tempo ci si accorse che questo
strumento non garantiva la tutela dei diritti violati: si arriva così alla
costituzione nel 2001 del Comitato Ad Hoc insieme di delegazioni degli Stati
membri con l'incarico non semplice della stesura della
Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità. La volontà delle
delegazioni ha permesso, dopo un lavoro di 5 anni, il superamento di punti
critici quali leggi, culture, tradizioni molto diverse ed alcuni compromessi
accettati con difficoltà da alcune di loro. La Convenzione rivendica i principi
della non discriminazione e uguaglianza di opportunità, pone obiettivi sulle
politiche, sull'universal design per l'accessibilità nelle progettazioni,
sviluppare linguaggi e culture per società inclusive tali da valorizzare e
tutelare ogni diversità umana in pace e con giustizia sociale.
Il 25 agosto 2006 la prima approvazione della Convenzione, con
le parole del Presidente del Comitato Don MacKay "so it is decided"
pronunciate nel Palazzo di Vetro di New York, che in chiusura dei lavori
espresse così la raggiunta decisione:"ciò che abbiamo fatto con la
Convenzione è stato esporre chiaramente delle regole, indirizzate ai vari Paesi,
affinchè rendano effettivi i diritti che le persone con disabilità già hanno, ma
di cui non possono godere".
La nuova Convenzione approvata definitivamente il 13 dicembre
2006 a New York rappresenta ora uno straordinario strumento per la difesa dei
diritti dei 650 milioni di disabili della terra, ma deve ora essere messa in
pratica ed attuata da tutti gli Stati membri, come ha sottolineato lo stesso Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, esortando tutti gli Stati
nel ratificare ed applicare la Convenzione, con tutto il cambiamento culturale
che ne consegue, oltre agli impegni politici economici e organizzativi.
E' notizia di pochi giorni fa la sconcertante decisione della
Santa Sede di non voler ratificare la Convenzione entro il prossimo 30 marzo,
motivo di tale rifiuto la citazione dell'articolo 25 sulla salute che parla del
rispetto della vita riproduttiva e sessuale delle persone disabili in contrasto
però con l'aborto inteso come servizio incluso nei programmi sanitari di
alcuni paesi, posizione non condivisa dalla Santa Sede. Per approfondire
l'argomento si può leggere
questo articolo del
sito superando.it
Vedere in basso per gli aggiornamenti sulla ratifica della
Convenzione
La Vita Indipendente
Uno degli aspetti del cambio culturale in atto è senza dubbio il
diritto alla vita indipendente ed all'assistenza personale autogestita, diritto
che deve essere riconosciuto, diventare esigibile e che trova fondamento ed
approvazione all'interno della Convenzione ONU: ecco cosa cita l'articolo 19:"Vivere
in maniera indipendente ed essere inclusi nella società
Gli Stati Parte di questa
Convenzione riconoscono l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a
vivere nella comunità, in pari condizioni di scelta rispetto agli altri, e
prenderanno misure efficaci e appropriate al fine di facilitare il pieno
godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e della piena
inclusione e partecipazione all’interno della comunità, anche assicurando che:
a.
le persone con disabilità abbiano la
possibilità di scegliere il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere,
sulla base di eguaglianza con gli altri e non siano obbligate a vivere in una
particolare sistemazione abitativa;
b.
le persone con disabilità abbiano
accesso ad una serie di servizi di sostegno domiciliare, residenziale o di
comunità, compresa l’assistenza personale necessaria a sostenere la vita e
l’inclusione all’interno della comunità e a prevenire l’isolamento o la
segregazione fuori dalla comunità;
c.
i servizi e le
strutture comunitarie per tutta la popolazione siano disponibili su base di
eguaglianza per le persone con disabilità e rispondano alle loro esigenze".
Appuntamento quindi al II Forum sulla Vita
Indipendente di Lignano incontro nazionale tra singoli, associazioni e
rappresentanti istituzionali pronti a condividere e continuare questa
importantissima battaglia di libertà.
Articoli sulla firma della Convenzione:del
30-3 e del 1°-4
Vai al Testo della Convenzione (Pdf)
Vai alla traduzione del CND (Consiglio Nazionale
Disabilità) e dalla FISH in formato Pdf
Vai alla
Convenzione (sito ONU in inglese)
*Rappresentante Italiano presso l’EDF
(European Disability Forum).
I Paesi che hanno firmato
la Convenzione dell'ONU sui Diritti
delle Persone con Disabilità il 30
marzo 2007
Algeria -
Antigua e Barbuda - Argentina -
Armenia - Australia - Austria -
Belgio - Brasile - Canada - Capo
Verde - Cile - Cina - Colombia -
Corea del Sud - Costarica -
Croazia - Cipro - Danimarca - Dominica
- Ecuador - El Salvador - Etiopia -
Finlandia - Francia - Gabon -
Germania - Ghana - Giamaica -
Giordania - Grecia - Guatemala -
Honduras - India - Indonesia -
Irlanda - Islanda - Israele - Italia
- Kenya - Liberia - Lituania -
Lussemburgo - Malta - Marocco -
Messico - Moldova - Mozambico -
Nicaragua - Niger - Nigeria -
Norvegia - Nuova Zelanda - Olanda -
Panama - Paraguay - Peru - Polonia -
Portogallo - Regno Unito -
Repubblica Ceca - Repubblica
Democratica del Congo - Repubblica
di Macedonia (ex Jugoslavia) -
Repubblica Dominicana - Repubblica
di San Marino - Seychelles - Sierra
Leone - Siria - Slovenia - Spagna - Sri
Lanka - Sudafrica - Sudan - Suriname
- Svezia - Tanzania - Thailandia -
Tunisia - Turchia - Uganda -
Ungheria -Yemen - Unione Europea.
Paesi che hanno già
ratificato la Convenzione:
vedi più sotto
altri siti sull'argomento:
http://www.cnditalia.it/europa.htm sito del Consiglio Nazionale sulla
Disabilità
http://www.solidarietasociale.it
sito del Ministero della solidarietà sociale
http://www.mobilita.com/rivista/462006/conve1.html articolo della
rivista Mobilità
Aggiornamento del 4 aprile 2008
Perché la
Convenzione
ONU sui Diritti delle Persone
con Disabilità entri in vigore
occorre la sua ratifica da parte di
almeno
venti Stati. Il
nostro sito ha tenuto aggiornati i
propri lettori sul progressivo accumulo
delle ratifiche. Il 4 marzo scorso
eravamo giunti a quota diciassette e
ora, all'inizio di aprile 2008, possiamo
proclamare
raggiunto il
traguardo delle venti firme!
Infatti, con l'adesione di
Giordania,
Tunisia
ed
Ecuador, la
Convenzione può realizzare l'obiettivo
già ottenuto dal suo
Protocollo
Opzionale al quale ne bastavano
solo dieci: quello dell'
entrata
in vigore formale.
Grazie dunque a
Giordania,
Tunisia, Ecuador, Guinea, Giamaica,
Ungheria, Panama, Croazia, Cuba, Gabon,
India, Bangladesh, Sudafrica, Spagna,
Namibia, Nicaragua, El Salvador,
Messico, Perù e San Marino,
possiamo cominciare a contare i
trenta giorni tecnici che
devono passare dall'ultima firma
all'ufficializzazione dell'entrata in
vigore. Da allora, i singoli Stati
aderenti saranno chiamati ad
adeguare la propria
legislazione interna ai dettami della
Costituzione, e saranno ammessi i
ricorsi da parte dei singoli, qualora la
normativa nazionale presenti delle
incongruenze. Da qui ad almeno sei mesi,
inoltre, si svolgerà la
Conferenza degli Stati Parte,
con l'elezione dei dodici membri del
Comitato sui Diritti Umani delle
Persone con Disabilità. Al
Comitato sarà assegnato il compito di
esaminare i Rapporti
redatti dai singoli Paesi, che verranno
presentati dopo due anni e poi a
scadenza quadriennale. fonte
Superando.it
Aggiornamento del 3 settembre 2009
La Convenzione sulla Disabilità nel mondo: chi ha ratificato
Ad oggi, 3 settembre 2009, sono esattamente 66
i Paesi che appaiono nell'elenco ufficiale prodotto dall'ONU, come
ratificatori della Convenzione, ed esattamente i seguenti (in ordine
cronologico, pubblicando la data che risulta dal portale dell'ONU):
- Giamaica (30 marzo 2007) - Ungheria (20
luglio 2007) - Panama (7 agosto 2007) - Croazia
(15 agosto 2007) - Cuba (6 settembre 2007) - Gabon
(1° ottobre 2007) - India (1° ottobre 2007) -
Bangladesh (30 novembre 2007) - Sudafrica (30 novembre
2007) - Spagna (3 dicembre 2007) - Namibia (4
dicembre 2007) - Nicaragua (7 dicembre 2007) - El
Salvador (14 dicembre 2007) - Messico (17 dicembre
2007) - Perù (30 gennaio 2008) - Guinea (8
febbraio 2008) - San Marino (22 febbraio 2008) -
Giordania (31 marzo 2008) - Tunisia (2 aprile 2008) -
Ecuador (3 aprile 2008) - Mali (7 aprile 2008)
- Egitto (14 aprile 2008) - Honduras (14
aprile 2008) - Filippine (15 aprile 2008) - Slovenia
(24 aprile 2008) - Qatar (13 maggio 2008) - Kenya
(19 maggio 2008) - Arabia Saudita (24 giugno 2008) -
Niger (24 giugno 2008) - Australia (17 luglio 2008) -
Thailandia (29 luglio 2008) - Cile (29 luglio
2008) - Brasile (1° agosto 2008) - Cina (1°
agosto 2008) - Argentina (2 settembre 2008) - Paraguay
(3 settembre 2008) - Turkmenistan (4 settembre 2008) -
Nuova Zelanda (25 settembre 2008) - Uganda (25
settembre 2008) - Austria (26 settembre 2008) -
Costarica (1° ottobre 2008) - Vanuatu (23 ottobre
2008) - Lesotho (2 dicembre 2008) - Corea del Sud
(11 dicembre 2008) - Ruanda (15 dicembre 2008) -
Svezia (15 dicembre 2008) - Oman (6 gennaio
2009) - Azerbaijan (28 gennaio 2009) - Uruguay
(11 febbraio 2009) - Germania (24 febbraio 2009) -
Yemen (26 marzo 2009) - Guatemala (7 aprile 2009) -
Marocco (8 aprile 2009) - Sudan (24 aprile
2009) - Isole Cook (8 maggio 2009) - Mongolia
(13 maggio 2009) - Italia (15 maggio 2009) - Gran
Bretagna (8 giugno 2009) - Belgio (2 luglio 2009) -
Siria (10 luglio 2009) - Haiti (23 luglio
2009) - Burkina Faso (23 luglio 2009) - Danimarca
(24 luglio 2009) - Serbia (31 luglio 2009) - Repubblica
Dominicana (18 agosto 2009) - Malawi (27 agosto 2009).
Per quanto riguarda invece il Protocollo Opzionale alla
Convenzione (testo che consentirà al Comitato sui Diritti Umani delle Persone
con Disabilità di ricevere anche ricorsi individuali - di
singoli o di gruppi di individui - e di avviare eventuali procedure
d'inchiesta), a ratificarlo sono stati finora i seguenti 44
Paesi:
- Ungheria (20 luglio 2007) - Panama (7 agosto
2007) - Croazia (15 agosto 2007) - Sudafrica
(30 novembre 2007) - Spagna (3 dicembre 2007) - Namibia
(4 dicembre 2007) - El Salvador (14 dicembre 2007) -
Messico (17 dicembre 2007) - Perù (30 gennaio 2008) -
Guinea (8 febbraio 2008) - San Marino (22
febbraio 2008) - Tunisia (2 aprile 2008) - Ecuador
(3 aprile 2008) - Mali (7 aprile 2008) - Slovenia
(24 aprile 2008) - Bangladesh (12 maggio 2008) - Arabia
Saudita (24 giugno 2008) - Niger (24 giugno 2008) -
Cile (29 luglio 2008) - Brasile (1° agosto
2008) - Argentina (2 settembre 2008) - Paraguay
(3 settembre 2008) - Uganda (25 settembre 2008) -
Austria (26 settembre 2008) - Costarica (1° ottobre
2008) - Ruanda (15 dicembre 2008) - Svezia
(15 dicembre 2008) - Azerbaijan (28 gennaio 2009) -
Germania (24 febbraio 2009) - Yemen (26 marzo 2009) -
Guatemala (7 aprile 2009) - Marocco (8 aprile
2009) - Sudan (24 aprile 2009) - Isole Cook (8
maggio 2009) - Mongolia (13 maggio 2009) - Italia
(15 maggio 2009) - Belgio (2 luglio 2009) - Repubblica
Araba di Siria (10 luglio 2009) - Haiti (23 luglio
2009) - Burkina Faso (23 luglio 2009) - Serbia
(31 luglio 2009) - Gran Bretagna (7 agosto 2009) -
Repubblica Dominicana (18 agosto 2009) - Australia (21
agosto 2009).
Per ulteriori approfondimenti:
www.un.org/disabilities.