OSSERVAZIONI SULLA III^ CONFERENZA NAZIONALE SULLE POLITICHE DELLA DISABILITA’.

 

Al  ritorno dalla III^ Conferenza Nazionale sulla Disabilità provo a fare una mia relazione di come si sono svolte le due giornate di conferenza.

Come prima cosa voglio ringraziare il comune di Torino di aver messo a  disposizione tutta la sua efficiente collaborazione a far si che tale conferenza si svolgesse nel miglior modo possibile. Torino è una bellissima Città molto accogliente e per noi persone con difficoltà questo è essenziale. Alla conferenza erano presente oltre mille persone, la maggior parte con disabilità grave e meno grave. Erano presenti i maggiori liders del Movimento per la Vita Indipendente, li nomino in ordine di Regione per non far torto a nessuno: Daniela Campigotto e Lory Dassi (Mamma di Roby Margutti) del Friuli, Elisabetta Gasbarrini e Flavio  Savoldi del Veneto, Gianni Pellis e Germano Tosi del Piemonte, Manuela Boriani della Lombardia, Enza Zagaria e Raffaello Belli della Toscana, Dino Barlam del Lazio, Claudio Roberti della Campania, Camillo Gelsumini, Pino La Pietra e il sottoscritto Nicolino DI DOMENICA dell’Abruzzo. Naturalmente vi erano molti altri che io non conosco di persona e mi scuso per non averli citati.

Si è iniziato a parlare, dopo aver fatto la registrazione, verso le dieci della mattina di venerdì, per tutta la mattinata hanno parlato nella Sessione Plenaria prima il presidente predisposto della Conferenza Mario Melazzini, Presidente Nazionale AISLA poi L’On. Eugenia Roccella Sottosegretario al Lavoro, alla Salute e alle Politiche Sociali, la quale ha affermato che entro l’anno sarà attivo l'Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità. Subito dopo ha parlato Maria Rita Saulle Giudice Costituzionale intervenendo sui Nuovi scenari a seguito della Convenzione ONU; a seguire sono intervenuti tutti i maggiori rappresentanti del mondo della disabilità come Laura Carpini, Alexander Vladychenko, Donato Pagetti Vivanti e Tommaso Daniele.

Tutte queste persone sopra citate hanno parlato esclusivamente dei servizi alla persona disabile, nessuno ha parlato di Vita Indipendente e di assistenza autogestita e autodeterminata.

Verso le tredici e trenta hanno presentato i gruppi di lavoro che in tutto erano sette, naturalmente per brevità non ve li elenco, dico solamente che io facevo parte del Gruppo 3 quello che si occupava di de-istituzionalizzazione: sostegno alla famiglia, domiciliarità e Vita Indipendente.

I lavori dei gruppi sono iniziati dopo la pausa pranzo alle ore 14,30. Il nostro gruppo, che era il più numeroso, ha dovuto svolgere i lavori nella sala, dove si è svolta la Sessione Plenaria.

Il Presidente del gruppo era Roberto Marino – Capo Dipartimento politiche per la famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri. La relazione introduttiva è stata fatta da Monica Lo Cascio del Comune di Torino e con lei si è iniziato a parlare finalmente anche di Vita Indipendente perché come tutti ormai sappiamo il Piemonte è una delle poche Regioni Italiane insieme al Veneto, Friuli, Valle D’Aosta ed altre ad  aver capito ed applicata, come dovrebbe essere in tutta Italia, la tematica della Vita Indipendente.

Il Rapporteur del gruppo era Paolo Anibaldi – Sindaco (Disabile) di Castel Sant’Angelo (RI), sono intervenuti inoltre, Marina Gerini – Direttore Generale Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Francesco Belletti – Presidente forum delle famiglie e  poi varie esperienze associative e territoriali, anche qui tutti hanno parlato dei servizi alla persona: dall’assistenza domiciliare ai centri sociali al dopo di noi ai ricoveri residenziali e qunat’altro, escludendo ancora una volta la Vita Indipendente.

A circa tre ore dalla chiusura, che era prevista per le ore venti, finalmente ci danno la possibilità di parlare anche a noi: ma prima il coordinatore del gruppo Roberto Marino ci fa notare che gli iscritti a parlare erano venti persone e quindi ci pregava di contenerci nel più breve tempo possibile e questo ha fatto si che, alcune persone, come il sottoscritto, hanno rinunciato a parlare per lasciare più tempo a chi era più preparato, tanto i concetti erano sempre gli stessi ma con il senno del poi devo ammettere di aver sbagliato, dovevo comunque parlare di cosa succede nella nostra regione anche se il tempo a disposizione era poco e  anche ripetendo gli stessi concetti, comunque avrei espresso le difficoltà della nostra realtà.

I nostri interventi sono stati tutti mirati al riconoscimento della Vita Indipendente, al rispetto delle leggi che regolano i diritti delle persone disabili dalla L.162/98 -104-328- molti hanno citato la L.68 su cui in questi giorni si sta molto parlando perché, come certamente sapete, vogliono impedire l’assunzione dei disabili negli uffici pubblici; ci sono stati anche  riferimenti alla convenzione ONU ratificata dal governo ma molti hanno lamentano che finirà  come le altre leggi sulla disabilità, che prima si fanno e poi si dimenticano. Molti interventi sono stati duri e lungamente applauditi, alcuni hanno fatto notare come Torino non era la sede più adatta per una conferenza sulla disabilità, sarebbe stato meglio scegliere una città dell'Italia centrale dove la presenza dei disabili sarebbe stata lungamente superiore che a Torino. Un’altra persona di cui non ricordo il nome ha chiesto che si facesse una conferenza Nazionale solo sulla Vita Indipendente, altri hanno lamentato che il taglio di una giornata ha comportato l’esclusione di molte persone che avrebbero dovuto parlare. Per concludere posso dire che  i nostri interventi sono stati tutti mirati alla chiusura degli istituti, all’approvazione della Legge n.1978/2008 che tratta dell’assistenza e Vita Indipendente e alla determinazione di un  primo Livello essenziale di Assistenza Sociale (LIVEAS), cioè quello relativo alle prestazioni, ai servizi e ai sostegni alla domiciliarità, che comprende anche l’assistenza personale indiretta, o per meglio dire, autogestita. Un livello essenziale che garantisca il diritto alla libera scelta, quindi alla Vita Indipendente.

Il secondo giorno, sabato 2 Ottobre,  è iniziato con la seconda sessione plenaria.

Presiede e coordina Raffaele Tangorra Direttore Generale per l’inclusione e i diritti sociali e la CSR Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Dopo la restituzione dei lavori dei gruppi e i vari interventi dei rapporteur c’è stato un dibattito e alcuni presenti in sala hanno avuto la possibilità di ribadire quanto riportato dai rapporteur; particolarmente mi ha colpito l’intervento di un disabile che parlava a gesti e veniva tradotto da una ragazza. Il signore, visto che il coordinatore parlava col vicino  mentre lui, con il linguaggio dei segni, parlava animosamente e con rabbia, li ha fortemente ripresi battendo col pugno sul tavolo dicendogli che voleva la dovuta attenzione e di mettere a verbale tutto quello che diceva. Poi è intervenuta Enza ZAGARIA della Toscana che in un moto  di rabbia ha mandato un invito a Silvio Berlusconi a passare una giornata con lei per fargli vedere  con quante difficoltà vive un disabile come lei. Alla fine del suo intervento un lungo applauso di solidarietà. All’improvviso sbuca  l’Assessore Bernini di Parma e si complimenta con lei portandole una copia del libro bianco del Sen. Sacconi con il suo bigliettino da visita promettendogli un incontro  con Silvio Berlusconi,…… sarà vero? Vedremo…A seguire altri interventi di personaggi del mondo della politica. Molto seguito è stato l’intervento del  Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino che ha fortemente criticato il governo per la mancanza degli accreditamenti dei fondi che dovrebbe sostituire le entrate dell’ICI sulla prima casa, il suo intervento è stato molto apprezzato e si è concluso con un lunghissimo applauso.

A conclusione della Conferenza doveva esserci l’intervento del Senatore Maurizio Sacconi  ma l’On. Eugenia Roccella avvisa la platea che il Senatore è stato trattenuto per un impegno improrogabile e in sostituzione della sua personale presenza ha mandato un video-messaggio. A queste parole c’è stata una lunga e feroce contestazione con fischi e parole pesanti, è stato difficile e imbarazzante per l’On. Roccella far partire il messaggio del Senatore. Volendo tirare le somme di questa relazione, posso affermare che tutto sommato è stato positivo partecipare perché ho appreso informazioni e consigli che metterò in pratica. Innanzitutto è importante che nella proposta di legge che presenteremo alla regione vengano tolti i limiti di età per usufruire dei progetti di Vita indipendente e, inoltre, ho capito grazie all’esperienza degli altri, che dobbiamo presentare, sempre e comunque alla nostra regione ( per un effetto “goccia cinese”)  la richiesta di assegnazione dei progetti personali per l’assistenza autogestita e autodeterminata.

 

Nicolino DI DOMENICA

Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo

Membro Consiglio AIAS di Lanciano    

 

 

 

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