Una nuova pagina in cui segnaliamo novità, curiosità, collegamenti e notizie che "smuovono" il mondo della DISABILITA' Invitiamo anche Voi lettori a segnalarci articoli o esperienze di pubblico interesse che potranno eventualmente essere pubblicate.

Si ricorda che, come sito "ospitante", la redazione si riserva di decidere la pubblicazione di articoli, lettere ed opinioni in arrivo, qualora ritenute lesive e/o offensive verso chiunque. I firmatari di tali articoli o lettere, sono comunque responsabili di quanto da loro scritto.

Sperando sia di Vostro gradimento, non perdetela di vista....

Archivio articoli 2006

Archivio articoli 1° semestre 2007

Archivio articoli 2° semestre 2007

Archivio articoli 2008

Archivio articoli 2009

 

 31 dicembre 2022

Nuova Determina Dirigenziale del Piemonte

Dopo alcuni incontri tra ENIL Italia...




16 marzo 2017

Comunicato stampa ENIL Italia sui tagli al Fondo per la non autosufficienza e al Fondo Nazionale Politiche Sociali

COMUNICATO STAMPA

Ci risiamo.

  Per l’ennesima volta, la Repubblica – come definita dall'articolo 114 co. 1 della Costituzione – cala la scure sulla vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.  L'accordo tra Regioni e Governo nazionale taglia il fondo sociale e il fondo per le non autosufficienze.

  Come ormai consuetudine, la parte più vulnerabile della collettività viene sacrificata per "esigenze di bilancio".

  Tali scelte politiche contrastano profondamente con la Costituzione nata dalla Resistenza.

  L'articolo 2 della Costituzione recita: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.".

  L'articolo 3 co. 2 della Costituzione recita: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli…".

  Inoltre, la Corte Costituzionale ha più volte stabilito che sui disabili convergono i valori fondanti della Costituzione e di recente ha affermato che in materia di diritti inviolabili della persona non è l'esercizio degli stessi che deve conformarsi alla scarsità delle risorse, ma sono i bilanci a doversi predisporre e adeguare per soddisfare i diritti.

  La risposta sempre più frequente è: "Non ci sono i soldi".  Così, invece di impegnarsi per garantire quei diritti, il Governo si rimangia l'impegno di aumentare di 50 milioni il fondo per la non autosufficienza - strappato dopo lotte e incontri defatiganti.

  Per definizione, lo "Stato di diritto" presuppone il rispetto del principio di legalità. In Italia una considerevole parte della classe dirigente compie abitualmente scelte e atti in palese contrasto prima di tutto con la Costituzione. Oltre ai due articoli richiamati sopra, l'articolo 11 sul ripudio della guerra da parte dell'Italia viene violato quotidianamente bruciando risorse nell'acquisto di aerei F35 e nel finanziamento di missioni militari all'estero che ormai durano da più di 10 anni. L'articolo 53 sulla progressività della tassazione è violato dall'introduzione della flat tax che favorisce spudoratamente i più ricchi. Rispettando tali articoli della Costituzione, la Repubblica avrebbe tutte le risorse necessarie per non tagliare i diritti dei disabili e dei più deboli. Se poi si facesse anche una seria lotta all'evasione fiscale e alla corruzione potremmo permetterci di pagare meno tasse.

  In particolare, le politiche sulle disabilità son tornate a essere palesemente in contrasto con la Costituzione, privilegiando sempre soluzioni assistenziali che perpetuano forme asfissianti di potere e di controllo sulle persone disabili. L'alibi – infondato, come evinto – delle poche risorse disponibili facilita il processo di azzeramento degli interventi a favore dell'assistenza personalizzata. Altro che il tanto decantato cambio di paradigma indicato dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità! Il "Nulla su di noi senza di noi" si sta trasformando in "Tutto sopra di noi senza di noi" con l'obbligo della compartecipazione sempre più soffocante ed iniqua. Questa imposizione sta diventando una delle maggiori cause di impoverimento per le persone disabili e per le loro famiglie, generando un'ulteriore, enorme discriminazione secondo il malinteso principio del "Sostegno Universale".

  Rispondendo a un videomessaggio a lui inviato da alcune persone con disabilità e genitori della Sicilia, il Presidente Mattarella riconosce: Voi chiedete il rispetto dei vostri diritti fondamentali. Questi diritti vanno tenuti presenti in occasione delle previsioni di spesa, pur nel comprensibile dovere di tener conto di tutte le esigenze che richiedono impegni e risorse. Le istituzioni, tutte, devono essere sensibili e fare fronte a questa responsabilità. Vi è un problema di risorse di accrescere e, quantomeno, nell'immediato da non diminuire”.

  Ora è arrivato il momento di passare dall'eguaglianza delle possibilità all'uguaglianza dei risultati concreti.

  Chiamiamo a raccolta i disabili e tutti coloro che credono nella giustizia dei fatti e nella libertà anche dei disabili, per il presidio del 4 aprile prossimo davanti a Montecitorio a Roma volto a porre fine all'atteggiamento proditorio del Governo e delle Regioni.

  Chiediamo:

  1. il raddoppio degli importi precedenti al taglio del Fondo per le Non Autosufficienze e del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, disponibili in forma strutturale e proporzionata alla domanda dei diretti interessati;
  2. politiche che liberino risorse concretamente indirizzate alla vera deistituzionalizzazione e alla vera inclusione nella collettività, con la libertà per ognuno di scegliere il percorso e lo stile di vita che desidera realizzando il diritto di una Vita Indipendente, anche attraverso l'approvazione da parte del Parlamento di una specifica legge.

 

ENIL Italia, 15 marzo 2017

Scarica l'articolo in formato pdf

 

 

28 maggio 2016

Camminare senza barriere

locandinaAdottiamo una barriera e...abbattiamola" è il motto dell'iniziativa promossa dalle Associazioni Consequor e L'Arcobaleno di Asti e grazie al Consorzio CISAP di Collegno e Grugliasco. Una camminata insieme all'insegna del "Vivere eguale" organizzata per il 6 giugno 2016 a Grugliasco, partenza ore 10:00 Scuola GRAMSCI-EUROPA UNITA via Leonardo da Vinci 125. Vi aspettiamo!

Per il percorso fai click sull'immagine

 

 

 

29 aprile 2016

5mayIn occasione della terza Giornata Europea sulla Vita Indipendente, ENIL Italia lancerà la pubblicazione in lingua italiana dei “Miti da Sfatare”, per diffondere maggiori informazioni e creare consapevolezza sul fatto che vivere in modo indipendente può diventare una realtà per tutte le persone disabili.

L’indipendenza non dipende dalle capacità fisiche o mentali che ci consentono di prenderci cura di noi stessi senza aiuto; l’indipendenza sta nella capacità di avere aiuto quando e come ne abbiamo bisogno.

I “Miti da Sfatare” riguardano alcuni dei luoghi comuni più diffusi sulle persone disabili, su cosa si intende per vita indipendente e per assistenza personale autodeterminata. ENIL ha voluto affrontare quei miti e pregiudizi a causa dei quali spesso si confonde ad arte la assistenza in istituti e in residenze per persone disabili protette chiamandola erroneamente “vita indipendente”.

Qualche esempio di miti da sfatare:

Vita indipendente significa doversi allontanare dalla famiglia e vivere da soli.”

Non tutti possono vivere in modo indipendente.”

Una vita indipendente può essere realizzata grazie alla costruzione di case-famiglia e centri diurni per persone disabili.”

Offrire una possibilità di vita indipendente a tutti è troppo costoso.”

Il sostegno in forma di vita indipendente, come ad esempio l’assistenza personale non è adatto ai bambini con disabilità.”

Il 5 maggio, sul sito www.enil.it , potrai leggere questi e altri miti e vederli sfatare…

Segna la data!

 

 

 

28 aprile 2016

Il prossimo 7-8 maggio avrà luogo l'Assemblea ordinaria di ENIL Italia presso il Tulip Inn Turin West Hotel di Rivoli. La partecipazione è libera.

Vedi il Programma

 

3 dicembre 2015

Siete tutti invitati all'incontro di fine anno promosso dall'Associazione che si svolgerà il 10 dicembre ore 14:30 presso il Centro sociale Nello Farina in via San Rocco 20 a Grugliasco. Vi aspettiamo numerosi per continuare insieme i percorsi e i progetti avviati nel nostro territorio.

Leggi il Programma

vedi la cartina

 

 

 

 

24 settembre 2015

L'Associazione saluta la Consigliera Monica Specchia

 

29 maggio 2015

5 giugno incontro Consequor

Siete invitati per la prossima Assemblea associativa che si terrà nei locali della sede di Grugliasco, via Di Nanni 28 ore 15.

Ecco la lettera di invito, Vi aspettiamo numerosi per mantenere l'attività e le aspettative in Piemonte.

Invito assemblea (Pdf)

G.T.

 

 

23 aprile 2015

5 Maggio Giornata Internazionale della Vita Indipendente

Il 5 Maggio si celebra la Giornata Europea per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, argomento specificatamente trattato nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Tante iniziative sono in programma nelle città dei vari stati europei per promuovere i principi della Vita Indipendente. In molte città italiane ENIL Italia insieme alle Associazioni locali, organizzano presidi per mantenere alta l'attenzione su questo diritto di scelta. In Piemonte l'appuntamento sarà ad ASTI in Piazza della Libertà presso il gazebo dell'Associazione L'Arcobaleno. Per questa occasione ENIL Italia diffonde un comunicato esplicativo, che ovviamente non serve soltanto per un giorno.

Vi aspettiamo numerosi. Per informazioni Associazione L'Arcobaleno telefono 345-3518802.

 

 

 

1 febbraio 2015

Il documento di ENIL Italia sulla sperimentazione ministeriale della Vita Indipendente

Con l'anno nuovo ricomincia il ruolo di ENIL nell'Osservatorio Nazionale sulle disabilità e tramite il gruppo di lavoro sulla vita indipendente, una delle linee programmatiche previste dal Piano di azione appena rinnovato. Il focus è improntato sulla sperimentazione ministeriale in corso, attuata per il secondo anno e mirata a definire linee guida nazionali. Alla fine del 2013 il Direttore del Ministero politiche sociali aveva emesso un bando con impegno di spesa di 3,2 milioni di € da suddividere tra le Regioni, per presentare circa 40 progetti di importo massimo di 100.000€ (suddivisi tra 80.000€ a carico del Ministero e il 20% a carico di Regioni o ambiti). Nel 2014 il bando è stato riproposto con importo di 10 milioni di € per proseguire la sperimentazione da parte delle Regioni che hanno individuati gli ambiti chiamati a presentare ulteriori progetti, secondo i criteri contenuti dalle Linee guida di prova. Molto sono però i punti oscuri emersi dalle progettazioni regionali che, secondo ENIL, devono essere ricondotte a punti fondamentali, in primis il fatto che le persone con disabilità siano il soggetto prioritario in grado di poter effettuare le scelte opportune e poter disporre del giusto importo necessario per il progetto di vita finalizzato all'inclusione e deistituzionalizzazione.

Per partire bene, proprio nella prima riunione del gruppo di lavoro è stato presentato e messo agli atti il documento seguente.

Leggi il bando sperimentazione 2013

leggi il bando del 2014 con gli ambiti scelti

Leggi la lettera di ENIL Italia agli atti.

G. T.

 

19 gennaio 2015

Presentazione a Torino della ricerca di Raffaello Belli

http://www.enil.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/11/9788891709905.jpgPer le persone con disabilità l’introduzione della compartecipazione al costo delle prestazioni sociali sta suscitando molta preoccupazione. In questo volume si esamina per la prima volta la Costituzione italiana dal punto di vista delle persone disabili. Si approfondiscono inoltre taluni aspetti della Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea per verificare quali sono le condizioni di vita che devono essere assicurate ai disabili.

L’opera di Raffaello Belli, persona con disabilità, è frutto di una convenzione tra l'Istituto della Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica del CNR di Firenze ed ENIL Italia. E’ disponibile come libro cartaceo, e-book in formato standard e in versione per non vedenti, editi da Franco Angeli con 48 pagine di tabelle consultabili online, vedere anche qui sotto la pagina dedicata. Ulteriori informazioni sono consultabili sul nostro sito internet www.enil.it .

Siete tutti invitati presso la Sala Presidenti a piano terra del Consiglio Regionale del Piemonte in via Alfieri 15 a Torino, per il giorno 19 febbraio p.v. dalle ore 16 alle ore 19, in occasione della presentazione della ricerca:” VIVERE EGUALI Disabili e compartecipazione al costo delle prestazioni”, opera del dott. Raffaello Belli con la prefazione curata da Beniamino Deidda, attuale Componente del comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura.

Presenterà la ricerca il dott. Livio Pepino. Tra gli altri illustri ospiti, l’autore Raffaello Belli e lo stesso Beniamino Deidda.

G. Tosi

 

 

1 dicembre 2014

3 dicembre a San Marino Convegno:"Tuttavia...liberi di scegliere!"

In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità si svolgerà a San Marino un Convegno sulla Vita Indipendente, organizzato da Mirko Tomassoni, membro del Corpo della Polizia Civile di San Marino dal 1994 e atleta del Mondiale Paralimpico nel Tiro a segno.

Parteciperanno tra gli altri Jamie Bolling attuale executive director di ENIL, Dilyana Deneva coordinatrice dell'Area regionale sud Europa e Germano Tosi presidente ENIL Italia.

Vedi il mini sito

 

 

29 novembre 2014

In libreria la ricerca sulla compartecipazione di Raffaello Belli

Dal 25 novembre è disponibile la ricerca sulla compartecipazione alla spesa socio-assistenziale delle persone con disabilità, opera di Raffaello Belli e frutto di una convenzione tra l'Istituto della Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica del CNR di Firenze ed ENIL Italia.

VAI alla pagina dedicata

 

 

18 novembre 2014

Il documento di ENIL Italia per la realizzazione della Vita Indipendente

Nel panorama odierno che vede le Regioni strette nella morsa della Spending review le differenti interpretazioni in materia di politiche sociali necessitano di chiarimenti opportuni. Sulla Vita Indipendente in particolare, ENIL Italia propone questo documento con precisi indirizzi attuativi e inderogabili, frutto di una esperienza internazionale di oltre vent'anni.

Leggi il documento in formato Pdf

G.T.

 

 

21 ottobre 2014

Una targa alla memoria di Gianni Pellis

Giovedì 30 ottobre a Fossano piazza Castello (Sala Polivalente del Castello) dalle ore 15:00 alle ore 17:00 vi sarà l'inaugurazione della Targa ricordo a Gianni Pellis che verrà collocata nella sala del castello, al contempo vi sarà l'inaugurazione della suddetta sala dove sono state eliminate le barriere architettoniche.

In occasione di tale evento è prevista la partecipazione all'incontro di:

Assessore Regionale ai Trasporti Francesco Balocco

Assessore Regionale politiche sociali Augusto Ferrari

Consigliere Regionale Nino Boeti

Presidente Enil Italia Germano Tosi 

Autorità cittadine

I punti che verranno toccati riguarderanno le barriere architettoniche e la Vita Indipendente, si presenterà il lavoro che da anni a Fossano svolge l'Osservatorio sulle barriere architettoniche

1)Si chiederanno normative regionali che migliorino i decreti nazionali.

2)Si chiederà alle autorità regionali di migliorare l'accessibilità alla stazione di Savigliano (CN) e di abilitarla per l'assistenza ai disabili.

3) Si parlerà in particolare di VITA INDIPENDENTE 

I primi 2 temi verranno velocemente trattati per poi andare al cuore della questione cioè l'assistenza in forma indiretta e personalizzata, tema che Gianni ha promosso e grazie al suo costante impegno, reso possibile  per tante persone con disabilità.

Venite numerosi in particolare se eravate amici o avete anche solo conosciuto Gianni, ma sarà anche occasione di ricordare Sandra Malenchino, Enzo Panero e altri amici che non ci sono più  ma che hanno lottato per ottenere e liberare il diritto di scegliere l'assistenza indiretta per molte altre persone con disabilità.

Non dobbiamo dimenticare.

Grazie a tutti

 

 

26 settembre 2014

Assemblea ordinaria ENIL Italia 2014

Il 24 e 25 ottobre p.v. avrà luogo l'Assemblea ordinaria ENIL Italia. Di seguito il programma.

 

Ai Soci, Socie, Coordinamenti, Comitati, amici e sostenitori.

 

Il momento è molto importante, senza tanti giri di parole, un unico messaggio:

 

NULLA DI NOI SENZA DI NOI

 

 

Oggetto: Assemblea ordinaria ENIL Italia 2014

L'Assemblea ordinaria dei Soci di ENIL Italia è indetta in prima convocazione il giovedì 23 ottobre 2014 alle ore 23 ed, in mancanza del numero legale dei Soci e Socie, in seconda convocazione il venerdì 24 ottobre 2014, alle ore 9.30 presso la Casa per ferie “Giovanni Paolo II” via della Camilluccia 120 a Roma.

L’Assemblea si svolgerà il venerdì tutto il giorno ed il sabato mattina con il programma seguente.

 

Ordine del giorno venerdì 24

 

mattina

 

1. Elezione del presidente e del segretario dell’assemblea

2. Relazioni sull’attività svolta nel triennio 2011-2014 e sulla situazione economico-finanziaria

3. Relazioni della situazione nelle Regioni illustrata dai Coordinamenti, Comitati, Associazioni, singoli, con focus sul Decreto del Direttore Generale Politiche Sociali 134 del 31/10/2013 e del successivo 226 del 10/12/2013

4. Intervento del Presidente nazionale FISH Vincenzo Falabella 

Pranzo

 

pomeriggio

 

5. Relazione e presentazione della ricerca giuridica sulla compartecipazione a cura di Raffaello Belli

6. Dibattito generale con focus sul nuovo decreto di riparto del FNA 214 del 15/7/2014, con l’intervento di Carlo Giacobini coordinatore tecnico del Gruppo FISH sulla Linea 3 del Programma di azione 2012-2014, in particolare sulle luci ed ombre degli Art. 3, Art. 6 e strategia da implementare

7. Presentazione di mozioni e documenti

8. Varie ed eventuali

Cena a seguire

 

Ordine del giorno sabato 25

 

1. Dibattito generale sulla organizzazione e attività future

2. Votazione di mozioni e documenti

3. Presentazione candidature per la nuova Segreteria Operativa / Direttivo

4. Elezione degli organi

5. Chiusura Assemblea

Pranzo conclusivo

 

E' richiesta la conferma di partecipazione entro il 30 settembre.

Per quanto concerne la prenotazione alberghiera è necessario specificare i requisiti per la camera e le necessità di trasporto, per poter organizzare.

Per coloro che arrivano da fuori Regione l’arrivo è previsto il giovedì 23 ottobre nel pomeriggio/sera e la partenza il sabato 25 ottobre. Per la cena del giovedì sera, i pasti del venerdì, colazione e pranzo del sabato è necessario prenotare entro il 30 settembre perché sarà concordato un forfait di presenze con il Centro quindi si rischia di non poter effettuare i pasti. Comunicate eventuali esigenze alimentari.

ENIL sostiene la spesa di vitto-alloggio per i Soci ed eventuali accompagnatori, assistenti personali. Le spese di viaggio sono a carico dei Soci.

Ogni comunicazione deve essere inviata alla mail della Segreteria ENIL per le conferme o defezioni per evitare inutili costi.

Il programma potrebbe subire variazioni per cause impreviste, sarà nostra cura informarVi nella fattispecie.

L’Assemblea è a libera partecipazione, Vi aspettiamo numerosi.

In attesa di una sollecita risposta (soprattutto per le prenotazioni alberghiere), attendiamo le vostre comunicazioni, suggerimenti e conferme, Vi porgiamo i nostri saluti.

 

Il Direttivo

 

 

 

26 gennaio 2014

L'Associazione Consequor si rinnova

ll nuovo anno porta buoni propositi e dopo l'incontro di sabato 25 a Canale (vedere il post precedente) dalla discussione nasce la voglia di continuare l'attività del percorso iniziato nel 2001.

Preso atto della difficoltà generate dal nuovo contesto economico e sociale che vede le persone con disabilità sempre più dimenticate dalla società e dalle Istituzioni, occorre mantenere le fila ed essere decisamente compatti ed uniti per mantenere quanto raggiunto faticosamente in questi anni. In Piemonte sono 200 le persone che fruiscono di un finanziamento per il proprio progetto di vita indipendente ma la realtà vede solo e sempre poche persone impegnate a difendere questo importante modello sociale. Un lavoro che necessita impegno e risorse, sia per continuare a impegnare i nostri amministratori nel garantire la continuazione del finanziamento, sia per il lavoro sul territorio dei 53 Enti Locali con i loro regolamenti interni e le difficoltà economiche causate dal taglio dei fondi statali degli ultimi anni. La partecipazione di tutti è importantissima specialmente in questo difficile periodo e per questo chiediamo un piccolo sforzo da parte di tutte le persone coinvolte della nostra Regione. L'impegno che ci siamo proposti ora è il rinnovo del Consiglio Direttivo che avverrà con la prossima Assemblea programmata tra fine febbraio e metà marzo (a breve sarà indicata la data). Verrà quindi programmata l'attività associativa che sostanzialmente consisterà nel definire incontri in Regione e presso gli Enti Locali per rafforzare il diritto di scelta all'assistenza personalizzata in forma indiretta, finalizzata alla propria vita indipendente ma contrastando le difficoltà interpretative che bloccano l'accesso al finanziamento, come il nuovo regolamento ISEE.

Si è deciso inoltre che il contributo per i nuovi Soci e Socie sarà per quest'anno almeno di 10€ per favorire il più possibile una partecipazione ampia e disporre di un minimo di risorse affinché affrontare le spese di attività e di informazione. L'Associazione ha bisogno di voi proprio per poter mantenere questo finanziamento E QUESTO DIRITTO DI SCELTA e permettere l'avvio nuovi progetti di vita di persone con disabilità che attendono fiduciose.

La continuazione del finanziamento dipende da TUTTI NOI, non dimenticatelo.

Per il direttivo, GT.

 

 

19 gennaio 2014

Ritrovo con pranzo per i Soci e Socie Consequor

Con la voglia di ripartire nell'attività di mantenimento e diffusione dell'assistenza indiretta finalizzata alla vita indipendente e inclusione nella società, ci ritroviamo a pranzo il prossimo 25 gennaio a Canale d'Alba presso il ristorante Il Bivio ore 12:30 circa. Dopo il pranzo seguirà discussione sui futuri impegni della nostra Associazione. Il costo del pranzo è di 25€ a persona e comprende un menù descritto nel documento Pdf più in basso. Chi vuol partecipare  è pregato di prenotare entro mercoledì 22 chiamando Gino Bevilacqua o Germano Tosi. Vi aspettiamo numerosi.

Vedi qui il menù

Ecco il sito web del Ristorante per le informazioni

 

 

25 novembre 2013

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA ASSOCIAZIONE ENIL ITALIA ONLUS

Stimati Soci e sostenitori,

anche quest’anno la Segreteria Operativa propone l’Assemblea ordinaria di ENIL Italia in modalità videoconferenza via Internet, tramite piattaforma dedicata Skymeeting.

L’Assemblea è indetta per il giorno sabato 30 novembre ed inizierà alle ore 9:45 per consentire il collegamento tra i vari utenti.

Nei giorni precedenti, dal giorno  al  novembre saranno effettuate prove di connessione tra utenti che avranno espresso necessità di fare un test, tramite il coordinatore tecnico che è John Fischetti.

L’Assemblea prevede due parti: la prima, dalle 10:00 alle 13:00, aperta anche ai non iscritti (*), di carattere generale con:

-le relazioni delle attività svolte nell’anno (nel gruppo dell’Osservatorio Nazionale Disabilità, in ENIL Europa, realizzazioni video, partecipazioni a convegni, conferenza di Bologna ed impegno con la Regione Puglia, supporto ai Comitati, Coordinamenti, Associazioni e singoli, nei social network, ecc.),

-la situazione di ogni regione illustrata dai comitati, coordinamenti, associazioni e singoli,

-la discussione di come ENIL Italia deve continuare il lavoro intrapreso (anche con la FISH) e gli sviluppi degli obiettivi previsti nella Linea 3 sulla Vita Indipendente del Programma di azione biennale, l’impatto del nuovo ISEE e le necessarie azioni da intraprendere nei vari Coordinamenti e gruppi regionali dopo l’uscita del Bando ministeriale sulla “Sperimentazione” di 3,2 milioni di € per 40 ambiti regionali,

-la situazione dello  studio a cura di Raffaello Belli sulla compartecipazione delle persone con disabilità nelle prestazioni sociali e sanitarie, in collaborazione tra ENIL Italia e l'"Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica" (ITTIG) del "Consiglio Nazionale delle Ricerche",

-varie ed eventuali.

 

Indicativamente tra le13:30 e le 15:00 vi sarà una pausa.

 

Nella seconda parte dell’Assemblea, dalle 15:00 alle 17:30, aperta ai soli iscritti in regola, seguiranno:

-presentazione situazione economico-finanziaria e votazione del bilancio,

-presentazione e discussione generale di proposte e mozioni,

-attività future,

-votazioni delle mozioni,

-chiusura Assemblea.

 

Anche quest’anno valgono le intenzioni proposte nell’evento dello scorso anno…

Auspichiamo in una collaborativa partecipazione per continuare la diffusione della scelta dell’Assistenza personalizzata in forma indiretta finalizzata alla vita indipendente quale diritto finalmente davvero esigibile per  tutte le persone con disabilità interessate, convinte, motivate. ENIL Italia deve continuare a proporsi a tutti i livelli per essere:

-rete di collegamento fra le varie realtà regionali

-collegamento con tutte le persone e soprattutto coinvolgendo i giovani

-collegamento con ogni realtà mediatica: tv, web, radio, ecc …

-rappresenti i principi del Movimento storico dell’Independent Living e diffonda i valori originali anche con strumenti nuovi

-ricerchi modi e strategie per dare forza a norme che affermino in maniera decisa e determinante l'attuazione dei principi che possono assicurare la vera autodeterminazione delle persone con disabilità.

 

(*) In occasione del nuovo anno richiediamo la quota di iscrizione minima di 50€ in qualità di Associazione, Comitato, Coordinamento, Gruppo.

Gli iscritti nel 2013 risultano:

-Piemonte: Associazione Consequor Onlus per la Vita Indipendente

-Lombardia: Comitato Lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità

-Friuli V. Associazione IDEA Onlus

-Toscana AVI Toscana Associazione Vita Indipendente Onlus

-Marche Comitato Marchigiano Vita Indipendente delle persone con disabilità

-Lazio Associazione AVI Roma

-Abruzzo Movimento Vita Indipendente Abruzzo

-Molise MO.V.I. Movimento Vita Indipendente

-Puglia Associazione Superamento Handicap Cerignola

-Campania Gruppo l’Uomo A-Vitruviano

Auspichiamo adesioni da nuove Regioni non presenti per rafforzare la nostra Rete e mantenere alta la necessaria visibilità e rappresentanza.

La Segreteria Operativa

 

 

22 novembre 2013

E' NATA MO. V.I. MOVIMENTO CAMPANIA PER LA VITA INDIPENDENTE

In  data 18 novembre 2013,  è  nata l'Associazione  MO.V. I.  Campania Onlus,  MOVIMENTO CAMPANIA PER LA VITA INDIPENDENTE con sede legale in 84046 Marina di Ascea (SA) - via Poseidonia n. 15.

info e contatti: cell. 3495373758 e-mail. movi.campaniaonlus@gmail.com referente Rosaria Duraccio

Essa  ha lo scopo di diffondere la conoscenza della  problematica della Vita Indipendente per le persone con disabilità al fine di permettere loro di richiedere e ottenere concretamente l’assistenza personale autogestita. L'Associazione MO.V. I. Campania Onlus condivide la filosofia e i principi del Movimento Internazionale  per la Vita Indipendente e di ENIL (European Network on Independent Living –Rete Europea per la Vita Indipendente), è iscritta come Coordinamento regionale a ENIL Italia.

Opera con determinazione affinché le persone con disabilità che hanno necessità di assistenza personale e scelgono di fare “Vita Indipendente” possano raggiungere effettivamente queste possibilità. MO.V. I. Campania Onlus promuove, sostiene e attua a tutti i livelli le iniziative necessarie a ottenere il riconoscimento e l'esigibilità concreta dei seguenti diritti “fondamentali” delle persone con disabilità soprattutto motoria:

il diritto alla “Vita Indipendente” e all'autodeterminazione come ogni altra persona senza disabilità: la libertà di essere indipendente e decidere il modo di condurre la propria esistenza quotidiana, nonostante le limitazioni funzionali;

il diritto all'Assistenza personale autogestita: ottenere e gestire autonomamente gli strumenti economici necessari all'assistenza personale, sotto forma di finanziamenti ed erogazioni liberali adeguati e continuativi;

il diritto di scegliere senza nessun vincolo i propri assistenti personali,coinvolgendoli secondo i propri bisogni, esigenze e necessità;

il diritto di ogni persona "con disabilità" ad essere adeguatamente e tempestivamente informata  della  disponibilità e  operatività di  strumenti legislativi,  legali,  finanziari, tecnici, amministrativi e organizzativi per la “Vita Indipendente”.
 Per  il  conseguimento di  tali scopi l'Associazione MO.V. I. Campania Onlus si propone e intende operare direttamente con le persone con disabilità e nei confronti delle Istituzioni con le modalità seguenti:

far conoscere e informare direttamente le persone con disabilità delle potenzialità della “Vita Indipendente” e dell'assistenza personale autogestita;

informare delle opportunità per esercitare il proprio diritto alla “Vita Indipendente” e per richiedere e poter ottenere l'assistenza personale;

proporre e fornire, attraverso la "consulenza alla pari" (peer counselling) e la documentazione dei successi ottenuti e delle buone prassi adottate, il supporto psicologico, pratico e tecnico alla persona che volesse rendersi indipendente;

diffondere le informazioni e informare le persone con disabilità delle leggi, delle norme o degli specifici articoli di legge che già prevedano e favoriscono la “Vita Indipendente”; diventare punto di riferimento per quanti fossero ben motivati ad avviare e a realizzare personalmente il proprio progetto di indipendenza, attraverso l’utilizzo degli strumenti normativi, amministrativi e organizzativi disponibili;

seguire le persone con disabilità nel percorso di conoscenza delle potenzialità della “Vita Indipendente” e dell’assistenza personale e appoggiare le loro azioni e rivendicazioni;

organizzare corsi di informazione e preparazione sull'assistenza personale autogestita, sulle leggi e le normative che prevedono la “Vita Indipendente”;

affrontare  l'informazione  per altri  aspetti  della vita  quotidiana  delle persone  con disabilità, quali il lavoro e la formazione, la mobilità e le barriere architettoniche, il tempo libero e altre eventuali necessità più specifiche e più personali;

operare nel campo degli ausili innovativi e delle applicazioni della tecnologia  avanzata di  effettiva utilità  e di  provata  efficacia per migliorare  alcune  necessità della  vita quotidiana delle persone con disabilità;

essere punto  e  luogo di riferimento  per  la possibilità di  individuare,selezionare e proporre, almeno al primo livello, chi si propone per un'attività professionale in qualità di "Assistente personale";

diventare un'associazione qualificata e accreditata per operare nel campo della “Vita Indipendente” sia con le persone con disabilità, sia con gli enti ele organizzazioni pubbliche e private; promuovere attività e iniziative a tuttii livelli, soprattutto istituzionali, per attivare più efficaci modi anche legislativi, di sostegno alla “Vita Indipendente” e di diffusione qualificata dell'informazione a quanti ne abbiano necessità;

informare i referenti istituzionali, gli enti gestori e i soggetti delle attività socio - assistenziali delle potenzialità della “Vita Indipendente” e delle normative che la prevedono per  richiederne l’applicazione e per  proporre l'attivazione di progetti specifici;

fornire,ad altre organizzazioni di persone con disabilità aventi le stesse finalità di MO.V. I. Campania Onlus o che operano nel campo della disabilità",informazioni e documentazione per conoscere e permettere di far conoscere, la“Vita Indipendente” e l'assistenza personale

Complimenti a Rosaria Duraccio per il lavoro svolto in questo anno.

G.T.

 

 

20 novembre 2013

Convegno nazionale CNOPUS - FAIP a Marina di Ostuni (Br)

Con il convegno nazionale denominato La rete dei servizi territoriali per l’autonomia e l’indipendenza delle persone con lesione al midollo spinale: Unità Spinale Unipolare e Territorio, in programma venerdì 22 e sabato 23 novembre a Marina di Ostuni (Brindisi) (Grand Hotel Masseria Santa Lucia), ci si propone sostanzialmente di analizzare e rivedere il modello organizzativo delle Unità Spinali Unipolari italiane, soprattutto per quanto riguarda il complesso percorso clinico, assistenziale, riabilitativo, sociale e psicologico che segue la persona con lesione al midollo spinale, dal momento dell’evento acuto sino al suo rientro nel territorio di appartenenza e nella comunità di riferimento, con l’auspicabile recupero dell’autonomia.
«Il successo di tale intervento – spiegano Laura Valsecchi e Vincenzo Falabella, presidenti rispettivamente del CNOPUS (Coordinamento Nazionale Operatori Professionali Unità Spinali) e della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), che organizzano l’evento – dipende da una pluralità di fattori e condizioni in cui quest’ultimo viene realizzato. Fondamentale risulta essere la tempestività dell’intervento nella fase di emergenza, insieme alle capacità e alle competenze degli operatori professionali che prendono in cura la persona con lesione midollare. Quest’ultima poi, nel percorso di riabilitazione e inclusione sociale, deve partecipare attivamente per la definizione e condivisione degli obiettivi. Nell’intero percorso, infine, sono coinvolti soggetti istituzionali e figure professionali diverse dai quali si attende un’appropriata e sinergica collaborazione, pena il rischio di un’azione non completamente efficace e di un intervento non sufficientemente condiviso».

In tal senso, proprio le organizzazioni di rappresentanza delle persone con lesione al midollo spinale e quelle degli operatori professionali e delle Società Scientifiche rivestono senza dubbio un ruolo chiave, sia per il contributo in materia di affermazione e tutela del diritto alla salute, sia per l’apporto che possono offrire in termini di conoscenza scientifica e professionale.
A Marina di Ostuni, quindi, vi sarà la migliore opportunità possibile per approfondire questi importanti temi, da una parte attraverso una serie di relazioni e interventi curati da relatori provenienti da diverse esperienze professionali, dall’altra tramite le testimonianze dirette di persone con lesione al midollo spinale. Il tutto insistendo sulla necessità di potenziare la rete delle Unità Spinali Unipolari del nostro Paese, a fronte di una situazione che testimonia ancora una non adeguata distribuzione dei servizi dedicati sul territorio nazionale. Sarà infine una preziosa opportunità anche per confrontarsi con alcuni rappresentanti del mondo politico istituzionale e arrivare a una riflessione condivisa sulle future strategie da adottare a tutela della qualità dell’intervento riabilitativo e dei percorsi di inclusione delle persone con lesione al midollo spinale. «Riteniamo significativa – sottolineano ancora Valsecchi e Falabella – anche la scelta di organizzare questo convegno in una Regione del Sud come la Puglia, che da sempre ha avuto un ruolo strategico e di primo piano nel panorama socio-politico del Mezzogiorno e che recentemente, nell’ultima Conferenza Nazionale sulla Disabilità di Bologna, ha assunto il coordinamento sulla linea di Programma d’Azione che riguarda il tema della Vita Indipendente, oltreché essere da anni impegnata per la realizzazione sull’intero territorio regionale di una rete qualificata per la presa in carico globale della persona con lesione al midollo spinale, a partire dalla istituzione di un’Unità Spinale Unipolare presso il Policlinico Universitario di Bari». Proprio riguardo la Vita indipendente è previsto l'intervento di ENIL Italia tramite il sottoscritto.

Guarda il Programma del Convegno (Pdf)

da Superando, con aggiunte nostre.

G.Tosi

 

 

15 ottobre 2013

Il documento sul nuovo decreto ISEE di ENIL Italia

E' giusto che le persone con disabilità debbano essere il capro espiatorio della crisi economica? E' giusto considerare reddito un risarcimento per un danno sociale o lavorativo? E' invece giusto che i diritti esigibili rimangano sempre e soltanto sulla carta mentre le pensioni d'oro si adeguano al costo della vita...e le liquidazioni d'oro aumentino anche se le grandi holding pubbliche sono in perdita?

Una spesa forfettaria di 6500€ è indicativa della spesa di una persona con disabilità grave per un anno quando una minima carica regionale prende 10.000€ al mese ed è una persona senza disabilità?

Questi sono alcuni dei punti che il nuovo ISEE metterà a calcolo per le persone disabili. Crediamo sia il momento di farsi sentire!

Ecco il documento in pdf, e la versione Word

ENIL aveva già pubblicato ad ottobre 2012 un primo documento sul decreto ISEE che era stato inviato anche al Governo

Il c.d. ENIL Italia

 

 

29 settembre 2013

Considerazioni sull'incontro con l'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte

Prima di tutto occorre evidenziare il fatto grave che Piergiuseppe De Vecchi, attuale Presidente del Coordinamento Para-tetraplegici del Piemonte, non abbia potuto partecipare all'incontro a causa di quel vetusto e dannato montascale della sede regionale di via Bertola. Un montascale di portata massima insufficiente a far salire lui con la sua carrozzina con peso superiore alla media. Episodi come questo purtroppo continuano a manifestarsi e sarebbe opportuno portarli a conoscenza (anche nel prossimo Mobility Day organizzato dalla CPD di Ferrero). Chiaro che non ce lo aspettavamo e che ci siamo presentati in tanti in questa occasione, ma il fatto più grave e' che la Regione non abbia a disposizione una sala priva di barriere nell'intero stabile! Ringraziamo comunque Piergiuseppe per aver sopportato di non poter essere presente e aver dato delega.

All'incontro erano presenti per la Regione: la dott.ssa Vitale, la dott.ssa Cozzolino e il dott. Perry. In rappresentanza delle persone fruitrici dei progetti v.i. vi erano: 3 soci dell'Associazione L' Arcobaleno di Asti e provincia (Lilly, Mariateresa e Rino), io e Gino per Consequor, Silvia in qualità di utente del Comune di Torino, Giancarlo e Piergiorgio come FISH Piemonte. Consequor e L'Arcobaleno hanno presentato un documento con esplicita richiesta alla Regione di VINCOLARE il contributo regionale dedicato ai progetti di v.i., data la disparità di interpretazione dei vari Consorzi, sempre più frequente e tendente al ribasso, nel definire nuove "rimodulazioni" che in pratica sono tagli agli importi specifici.

La dott.ssa Vitale ha dichiarato che la volontà della Regione e' quella di mantenere e proseguire il percorso Vita Indipendente, con .la scelta dell'assistenza personalizzata ed autogestita in forma indiretta, che lo stanziamento relativo ai progetti non cambia ma che continua ad essere nel Fondo indistinto ( e non in un capitolo a parte ben definito), ma che serve anche una ridefinizione delle Linee Guida attuali, in direzione del finanziamento relativo al prossimo anno "(l'annualità che finirà nel. 2015? Questo aspetto e' da verificare). In pratica la Regione vuole tentare di inserire l'ISEE come criterio di accesso anche nella v.i.

I soci de L'Arcobaleno hanno illustrato la situazione dei tre Consorzi della prov. di Asti e di come gli interventi siano ben distanti dall'essere riconducibili ai progetti di v.i., sia come importo, gestione, interpretazione criteri e altro. Gino ed io abbiamo ribadito di quanto il modello sociale della v.i. che si è' scelto dall'inizio del percorso (dal 2002) sia da considerarsi valido, inclusivo e senza costi sanitari (che al contrario si genera risparmio), di come sia cambiato il quadro economico con le evidenti difficoltà di mantenere, applicare o inventarsi modalità sui criteri sociali e lavorativi. Di come sia in evidente contrapposizione la volontà regionale di mantenere il percorso v.i. e la non volontà di garantirne lo svolgimento corretto e la prosecuzione senza VINCOLARE I CONSORZI SUL FINANZIAMENTO SPECIFICO. Argomentazioni riprese poi anche da Giancarlo. Silvia ha fatto presente di come a Torino la v.i. sia garantita solo per quattro mesi come tempo massimo ogni volta, ma ben sappiamo che i contratti di lavoro in essere aperti verso l'INPS sono indeterminati. In ultimo Piergiorgio che ha dichiarato di sottoscrivere come FISH PIemonte le indicazioni e i contenuti del documento presentato, di come il Programma di azione dell'Osservatorio Nazionale sulle Disabilità sia ormai il riferimento da seguire e rendere esigibile, nel quale in specifico e' contenuta la Linea. 3 relativa alla v.i.. Ricorda inoltre che la FISH ha presentato un documento (già a marzo 2013) con punti di discussione relativi all'interpretazione della non autosufficienza, rispetto alle delibere esistenti (39 e 56), ma a anche sulla posizione della FISH di escludere il criterio ISEE per le persone in condizioni di gravità (art. 3 L.3) che chiedono la v.i..

La dott.ssa Vitale ha preso appunti sulle nostre richieste e ha dichiarato che verrà proposta a breve una loro bozza di future Linee Guida, oltre che a verificare modalità di intervenire presso gli Enti locali a garanzia dei finanziamenti.

Quale deve essere a questo punto la nostra strategia?

Ecco alcune proposte.

1. Insistere sul vincolo del finanziamento. Come? Impegnare la Regione con un documento contenente precise indicazioni per i Consorzi sul fatto che l'importo del finanziamento dedicato a v.i. non è cambiato e quindi chiediamo venga totalmente utilizzato per lo scopo, che sia rendicontato dagli stessi consorzi,  sia come importo totale dei progetti che come importo pro capite. Che non debbano esser fatte ulteriori variazioni e decurtazioni fin quando non saranno emanate nuove direttive regionali, che non venga applicato l'ISEE per le persone con disabilità non in grado di compiere da soli gli atti quotidiani della vita e che mantengono i requisiti delle Linee Guida, che vengano ripristinati gli importi di prima.

Invitiamo tutte  le persone disabili titolari di un progetto finanziato a SCRIVERCI per indicarci la situazione nei propri Consorzi, segnalando le interpretazioni sui progetti, difficoltà o variazioni. In tal modo potremo avvertire l'Assessorato per intervenire a difesa dei progetti validi e di coloro che lo hanno presentato senza aver avuto risposte. Solo l'unione fa la forza.

L'Associazione Consequor sta definendo la programmazione della prossima Assemblea che si farà il giorno 26 ottobre 2013. L'idea è quella di fare un pranzo di lavoro in un ristorante della provincia di Cuneo (dovrebbe essere Guarene) e seguente Assemblea con votazione del nuovo Consiglio Direttivo. Seguiranno a breve le comunicazioni ufficiali.

G.T.

 

 

19 settembre 2013

Che cosa portiamo a casa dopo il 6° Freedom Drive di Strasburgo?

Una settimana “full immersion” quella passata in occasione del 6° Freedom Drive di Strasburgo, appuntamento europeo di questo meeting biennale organizzato dal network europeo per la vita indipendente ENIL. Ogni due anni da tutti i paesi europei le persone con disabilità si incontrano nella città alsaziana per scambiare esperienze di vita, idee, ritrovare vecchi amici ed incontrarne nuovi per coalizzarsi ed insieme rivendicare l’esigibilità del modello sociale della vita indipendente. Tutti uniti per una manifestazione libera che ha inoltre lo scopo di parlare e coinvolgere i Membri europarlamentari per promuovere azioni concrete affinché diffondere e rendere esigibile il diritto all’Independent Living, secondo i principi del Movimento Internazionale, contenuti nella Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità ed in molti trattati internazionali, ma anche per dire stop all’istituzionalizzazione ed ai tagli sui servizi primari nei vari paesi membri. Si tenta di unire un evento piacevole ad un impegno comunque gravoso, in termini di viaggi, costi da sostenere, disponibilità dei propri assistenti, seguendo una serie di eventi calendarizzati. Non è una vacanza come può sembrare a prima vista, ma un’avventura che si affronta in allegria e spirito costruttivo, quest’anno accompagnata da un avverso clima. La Campagna di ENIL (http://www.enil.eu/news/freedom-drive-campaign-2013/) è mirata a rendere ancor più evidente quanto ancora sono negati i principi di uguaglianza e pari opportunità per le persone disabili cittadini di Europa e quanto sia necessario che l’UE metta al primo posto dell’agenda il controllo sull’applicazione di tutti i principi della Convenzione e del Piano di azione 2010-2020. Quest’anno eravamo oltre un centinaio a sfilare per le vie di Strasburgo, sotto una pioggia battente e un vento ormai più che autunnale, per portare la testimonianza di altre migliaia di persone con disabilità di tutta Europa che, a causa dei tagli della crisi economica, sono continuamente discriminati ed esclusi dalla società, impedendo loro di poter esser presenti a questo appuntamento. E come nel 2011, l’Italia c’era con una delegazione di 7 persone con disabilità e relativi assistenti personali. Oltre al sottoscritto erano presenti: Silvia Cutrera presidente dell’Associazione Vita Indipendente di Roma, Stefania Valesi membro del Comitato Lombardo Vita Indipendente, Raffaello Belli membro del direttivo dell’Associazione Vita Indipendente della Toscana, esperto giuridico sulle tematiche della disabilità (lavora presso l’Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica del CNR), Gianpiero Griffo membro del Consiglio mondiale DPI, dell’European Disability Forum e FISH, Stefano Baldini membro del direttivo ENIL Italia e dell’Associazione IDEA del Friuli V. G., Valerio Perano membro ENIL Italia e membro del direttivo dell’Associazione Consequor per la Vita Indipendente. Grazie all’impegno ed al sostegno dell’On. Niccolò Rinaldi ed al lavoro del suo staff (che ringrazio personalmente, oltre ad Alessia Di Nucci per la grande disponibilità) anche in questa occasione (come nello scorso Freedom Drive del 2011) ci ha dato la possibilità di incontrare alcuni Europarlamentari italiani tra i quali: l'on Toia, l'on.Cancian, l'on. Mazzone e l'on. Moscardini. Erano inoltre presenti Angelo Catanzaro presidente Associazione AIPS (Associazione Italiana Paralisi Spastica) di Torino e Letizia Orlandi responsabile del Contact Center di Superabile. Durante l’incontro e la discussione aperta sono state evidenziate le condizioni attuali dell’Italia rispetto la ratifica della Convenzione ONU, in base ai contenuti del rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle disabilità, ponendo in rilevo le grosse differenze interpretative e conseguenti disuguaglianze in termini di diritti nei welfare regionali. Puntuale i riferimenti di Raffaello Belli al Trattato di Lisbona, ratificato dall’Italia con la legge 2 agosto 2008 n° 130, che rafforza la tutela dei diritti fondamentali con l’adozione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, impegnando la stessa UE nel vigilare e monitorare ma anche a definire regolamenti e direttive, in termini di rispetto dei diritti sanciti dalla Carta (dignità, solidarietà, libertà, uguaglianza, cittadinanza e giustizia. Gianpiero Griffo sottolinea come sia forte la necessità di un successivo monitoraggio territoriale per tracciare una mappa di reali dati di spesa relativa ai comparti sanitari e sociali, nel definire quali e quanti siano effettivamente gli interventi in direzione ai principi contenuti nella Convenzione ONU e indicati nelle Linee del Programma d’azione. L’Osservatorio Nazionale sulle Disabilità deve obbligatoriamente essere investito di maggior ruolo per lavorare su questi interventi di raccolta, monitoraggio e studio, nonché per rendere esigibile e applicato il diritto comunitario. Il sottoscritto aggiunge l’urgenza di un controllo, in profondità e mirato, della spesa pubblica riferita all’istituzionalizzazione, in relazione alla scelta dell’assistenza indiretta ma facendo attenzione ai veri costi che una persona con autonomia molto ridotta (l’iniquo ed obsoleto concetto della –condizione di gravità- superato dai principi della Conv. ONU) deve sostenere per ottenere l’uguaglianza nel tenore di vita medio di una persona normodotata. L’assistenza personale autogestita come scelta possibile per il raggiungimento della propria vita indipendente ed inclusione nella società, rappresenta un modello sociale sostenibile e irreversibile, basato sui precetti dell’art. 19 che rappresenta uno dei pilastri su cui si fonda la stessa Conv. ONU. Oggi lo rivendichiamo in questo incontro e ancor di più nel giorno seguente della marcia Freedom Drive, come buona prassi presente in alcuni stati d’Europa, ma ancora troppo limitatamente. L’Italia è arretrata sotto molti aspetti e quello del welfare realmente inclusivo e mirato a porre la persona al centro con la sua dignità sociale e civile, cozza pesantemente contro il federalismo poco solidale e molto indifferente e con la prossima spada di Damocle dell’ISEE come applicazione per la compartecipazione ai costi sociali e sanitari che colpisce proprio l’assistenza indiretta ed autogestita. L’applicazione dell’assistenza personalizzata e in forma indiretta a macchia di leopardo ne è la prova evidente e le recenti politiche di razionalizzazione dell’offerta, attraverso la ridefinizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e il modo in cui tali servizi vengono erogati, hanno generato nuove disuguaglianze, con conseguenze non solo di disparità e di discriminazione, ma direttamente sullo stato di salute delle stesse persone con disabilità ed al rischio di perdita del lavoro per gli assistenti personali assunti da anni. Silvia ha posto l’attenzione sul livello culturale del nostro Paese riguardo la condizione di disabilità e di come in molte aree geografiche (al sud ma non solo) sia ancora radicato un pietismo, a tratti evocante il medioevo, che privilegia il concetto di obbligato accudimento della persona disabile, anziché facilitarne percorsi verso le abilità residue e valorizzarne l’autodeterminazione e l’uguaglianza dei diritti. Come afferma ancora Raffaello, autorevoli studi europei sulla disabilità e diritti, confermano il principio del “nulla di noi senza di noi”, ponendo la condizione primaria e inopinabile dell’autodeterminazione possibile in ogni contesto della vita. A margine dell’incontro è stato consegnato un documento comune (allegato) riferito alla situazione del welfare italiano. Alla fine dell’incontro il sottoscritto e l’on. Rinaldi abbiamo registrato questa intervista video. Come persone disabili e cittadini di Europa ci attendiamo che i nostri eurodeputati vogliano mantenere alta l’attenzione verso quei diritti umani, soggettivi, di uguaglianza e cittadinanza, ancora oggi disattesi e relegati all’ultimo posto delle priorità, che ben sappiamo appositamente trattenuta al di sotto dei valori che rappresentano l’essere umano. Il programma della manifestazione comprendeva anche: la Conferenza di lunedì 9 e martedì 10 settembre sul tema dell’Independent Living in Europa con i vari coordinamenti di ENIL (nord, est, sud e ovest Europa), ospiti e partecipanti di 12 nazioni, tra cui anche Mirko Tomassoni in rappresentanza della Repubblica di San Marino; i workshop dedicati alla discriminazione, la violenza e l’odio verso le persone con disabilità, le definizioni nelle politiche della disabilità e l’utilizzo dei fondi europei. A seguire il mercoledì 11 con la marcia vera e propria, simbolo del Freedom Drive, verso il Parlamento e meeting pomeridiano plenario con discussione e interventi di alcuni MEP’s; infine l’Assemblea Generale di ENIL del giovedì 12 con la votazione per eleggere il nuovo Direttivo che starà in carica due anni (il sottoscritto è stato riconfermato). Di grande valenza la presenza del fondatore europeo del Movimento Independent Living Adolf Ratzka, che abbiamo avuto modo di conoscere personalmente, oltre che ad apprezzare nei suoi vari interventi illuminanti. Peccato la poca presenza di rappresentanti europei, ancor più grave proprio nel giorno del meeting al Parlamento seguente la marcia. Neanche un Membro dell’Intergruppo disabilità dell’European Disability Form è intervenuto. Nell’anno del cinquantenario del discorso di Martin Luther King in merito ai diritti di libertà ed uguaglianza, l’UE si deve render conto che c’è molta strada da percorrere.

G. Tosi per ENIL Italia

 

 

19 settembre 2013

Incontro in Regione su Vita Indipendente

Messaggio per i fruitori di progetto di vita indipendente del Piemonte. La nostra Associazione, insieme a rappresentanti dell'Associazione l'Arcobaleno e FISH avrà un incontro martedì 24 settembre alle 15:30 con i funzionari dell'Assessorato regionale alle politiche sociali per dire STOP ai tagli degli Enti locali e spingere per VINCOLARE il fondo dedicato alla vita indipendente. Dobbiamo essere pronti ad una eventuale MOBILITAZIONE e chiediamo a tutti voi di essere presenti. Fate un passaparola anche per la massima presenza di persone e vi chiediamo di inviare una mail a info@consequor.it in modo da avere un database dei fruitori e di coloro che hanno subito dei tagli al proprio progetto. Solo con la partecipazione di tutti noi avremo possibilità di ottenere le nostre richieste legittime. Seguirà a breve sul sito il nostro documento.

Ecco il documento Consequor

 

 

24 Aprile 2013

In Friuli V.G. si passa all'ISEE

Dopo alcuni anni "tranquilli" l'effetto crisi e l'obbligo della parità in bilancio anche in questa regione, una delle eccellenze in materia di offerta di servizi in base ai diversi bisogni tramite il FAP, Fondo per l'Autonomia Possibile, da quest'anno viene introdotto il parametro ISEE anche per la Vita Indipendente, con un tetto massimo a 60.000€ ma anche con classi differenziate, partendo da 35.000 max per non compartecipare. Tetto max annuo 22.000€.

Vai alla pagina dedicata

 

 

17 aprile 2013

Per un dibattito scientifico (ma per tutti).

Lasciamo uno spazio a due "contendenti" per appunto un dibattito sulle disabilità, con l'attesa che davvero possa essere costruttivamente spunto di una discussione trasparente e utile a tutti. Si tratta di Matteo Schianchi (1) con sua pubblicazione del saggio: Storia della disabilità. Dal castigo degli dèi alla crisi del welfare (Carocci, 2012), a cui fece seguito una disamina-critica di Claudio Roberti (2), autore del libro-saggio: L’uomo a-vitruviano. Analisi storico-sociologica per altre narrazioni delle disabilità nel sistema-mondo, Roma, Aracne, 2011.

Verrà dato equo spazio a repliche. Di seguito i collegamenti ai precedenti e la contro-replica di Roberti

http://www.superando.it/2012/12/12/per-un-nostro-dibattito-scientifico/

http://www.superando.it/2012/12/17/coinvolgimento-e-distacco/

ROBERTI “VS” SCHIANCHI: UNA “CONTROREPLICA” NECESSARIA AL CONFRONTO SCIENTIFICO E CULTURALE SU TEMATICA ‘DISABILITÀ’

di Claudio Roberti 

Premessa

Nel dicembre 2012 pubblicai, sul sito web superando.it, una disamina critico-metodologica in merito al saggio di Matteo Schianchi Storia della disabilità. Dal castigo degli dèi alla crisi del welfare (Carocci, 2012) (1). Schianchi, interpretando l’articolo come un attacco personale gratuito, replicò eludendo la materia in sé e concentrandosi, piuttosto, sui contenuti polemici (2)

Leggi tutto l'articolo qui

(1) Matteo Schianchi (1972), laureato in storia contemporanea, studia storia sociale della disabilità all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Svolge attività di ricerca storica e lavora come traduttore di saggistica. È autore di La terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà (Feltrinelli, 2009). Ha partecipato agli Europei e Mondiali di nuoto con la nazionale italiana di sport disabili.

 (2) Sociologo esperto-studioso in disabilità, referente accademico dell’Ateneo Federiciano di Napoli. Vicepresidente di ENIL Italia (European Network on Independent Living).

 

 

18 febbraio 2013

Richiesta di incontro alla Regione Piemonte

Dai Consorzi regionali arrivano lettere agli utenti del percorso Vita Indipendente su ulteriori minacce di tagli ai progetti finanziati. Pur confermando l'importo del Fondo per la non autosufficienza  i soldi non arrivano ai destinatari. Abbiamo quindi inviato ulteriore richiesta di incontro a breve, firmata a nome del Coordinamento Interassociativo. Ricordiamo quanto abbiamo scritto QUI SOTTO per unire le forze in questo grande momento di incertezza.

Leggi la richiesta (pdf)

 

 

25 gennaio 2013

Abruzzo: dopo la legge regionale sulla Vita Indipendente

Dopo il positivo raggiungimento della Legge n° 57 del 23-11-2012 sugli interventi regionali per la vita indipendente, pubblicata sul Bollettino Regionale 65-05-12, le persone con disabilità interessate alla scelta dell'assistenza personalizzata in forma indiretta si rivolgono al rappresentante del Movimento abruzzese (coordinamento facente parte di ENIL Italia) di Nicolino Di Domenica, uno dei promotori della filosofia del Movimento Vita Indipendente, insieme a Camillo Gesulmini ed altri. Pubblichiamo di seguito la lettera di Nicolino indirizzata a quanti vorranno presentare una domanda. Questa è la cosa davvero importante perchè sarà proprio la richiesta delle persone convinte e motivate ad ottenere l'esigibilità di questo diritto di scegliere come, dove, quando e con chi vivere una vita al pari delle persone "normali".

Leggi il Bollettino con la Legge Regionale (Pagina dedicata)

Di seguito l'appello di Nicolino Di Domenica

Carissimi amici,

 

sto ricevendo da molti di voi richieste di cosa si deve fare per avere un progetto di Vita Indipendente in base alla legge Regionale n. 57 del 23 novembre 2012  (BURA Ordinario n. 65 del 5 dic. 2012 da pag. 10 a pag. 18) che, per opportuna conoscenza, allego alla presente e-mail.

La prima cosa che dovete fare è stamparvi una copia della presente legge e recarvi al vostro comune o al Responsabile dell’Ambito Territoriale a cui voi appartenete,  chiedere che l’assistenza di cui avete diritto e che vi viene già riconosciuta in forma diretta tramite  la gestione delle cooperative sociali sia trasformata in forma indiretta cioè gestita da voi, assumendo direttamente la persona che si deve prendere cura della vostra assistenza  in modo tale che i costi dell’assistenza si dimezzino perché il CCNL (Contratto Collettivo dei Lavoratori) di riferimento dell’assistente familiare è quasi la metà di quello delle Cooperative Sociali.

In questo modo, con l’assistenza in forma indiretta tramite i progetti di Vita Indipendente si otterrà maggior assistenza a minor costo.

Questo comporterà un risparmio sostanzioso da parte del comune o dell’ente d’ambito e un’assistenza mirata ai vostri bisogni, nella quale sarete voi a decidere   le ore, i tempi e i modi di come l’assistenza dovrà svolgersi.

Per tutti quelli che fino ad oggi pur avendo il diritto ad avere un’assistenza personale non hanno mai avuto alcun aiuto dai servizi sociali, allo stesso modo dovranno recarsi al comune o ambito sociale di appartenenza e fare formale richiesta di un progetto di Vita Indipendente come è stabilito dalla legge allegata.

Faccio presente ai responsabili degli enti d’Ambito Territoriali che il disabile ha diritto ad un Piano Assistenziale Individualizzato in base a varie normative come: Convenzione ONU, L. 328, e, anche alla assistenza indiretta come specificato nelle Linee Guida regionali sui fondi per la non autosufficienza e attualmente dalla legge Regionale n. 57 del 23 novembre 2012.

Gli enti d’ambito, potrebbero, in considerazione dell’approvazione della legge Vita indipendente e del rifinanziamento del Governo centrare (mille proroghe) del PLNA, prevedere la Vita indipendente  senza nessuna difficoltà di insufficienza di fondi.

Ricordiamo anche che, per l’accesso alla assistenza domiciliare, il reddito ISEE da considerare si riferisce al SOLO reddito del disabile.

Voglio ricordare alle persone con disabilità ma ancora di più ai Comuni e agli Ambiti Territoriali che i fondi stanziati per la non autosufficienza servono ESCLUSIVAMENTE per dare assistenza e non per mantenere strutture amministrative e residualmente dare assistenza per cui occorre scegliere la strada migliore a minor costo e questo si otterrà SOLO CON UN PROGETTO PERSONALIZZATO PER LA PERSONA CON DISABILITA’ MEDIANTE UN PROGETTO DI VITA INDIPENDENTE.

Mi auguro che chi opera nei servizi sociali da oggi in avanti tenga ben presente la legge allegata e si adoperi affinché essa sia rispettata onde evitare i ricorsi per mancato rispetto della presente legge.

A tutti voi porgo i miei più sinceri saluti, rimango comunque a vostra disposizione per eventuali chiarimenti.

 

Nicolino DI DOMENICA

 

Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo

Vice Presidente AIAS sezione di Lanciano Onlus

Delegato Fish per l'Abruzzo 

 

Recapiti:

Cont.da Villa Andreoli, 374/b 66034- Lanciano –Ch.-

Cell. 3280213632 abit. 0872716881

e-mail: nicolino.didomenica@tiscali.it

 

 

25 gennaio 2013

Quale futuro per i progetti di Vita Indipendente in Piemonte?

Con la forte riduzione delle risorse disponibili e l'azzeramento dei Fondi i Consorzi piemontesi navigano in cattive acque. Il contenzioso con la Regione aumenta e grandi sono le cifre (ancora relative all'anno 2012) che devono essere ancora versate alle amministrazioni territoriali impendendo, di fatto, la programmazione dei servizi e aumentando il rischio di taglio ai progetti di v.i. che sono stati interamente rifinanziati ma pronti per essere "spolpati" in virtù del fondo unico di trasferimento. Ne consegue che ogni Consorzio interpreta e decide a modo proprio a chi, come e in che modo, effettuare il "taglio" del progetto che, d'obbligo ricordarlo, è dato da una cifra PERSONALIZZATA e da una specifica richiesta rendicontata e NOMINATIVA.

Esortiamo tutte le persone con disabilità alle quali è stato prospettato un taglio, o ridefinizione del contributo, a scrivere lettera all'Assessorato Politiche Sociali regionale, Corso Stati Uniti 1 10100 Torino e inviando copia alla email della nostra Associazione info@consequor.it . In tal modo, anche come Coordinamento Interassociativo del Piemonte, potremo nel prossimo incontro con i funzionari e il direttore dott.ssa Vitale, presentare le evidenti difficoltà che si vengono a creare ingiustamente e che di fatto aprono una guerra tra disabili.

G.T.

 

19 gennaio 2013

Sicilia: il Mo.V.I.S. Movimento Vita Indipendente Sicilia

Nato da pochi mesi si tratta di un gruppo attivo e motivato di persone con disabilità che, con forza, si batte per l'ottenimento della esigibilità del diritto all'assistenza personale in forma indiretta finalizzata alla Vita Indipendente. In linea con i principi del Movimento Vita Indipendente questo Coordinamento farà presto parte di ENIL Italia, aggiungendosi agli altri delle regioni italiane ed ampliando così la RETE ITALIANA per aumentare la necessaria spinta, soprattutto al Sud, per liberare finalmente la scelta possibile all'assistenza indiretta. In questo periodo pre-elettorale il Mo.V.I.S. sta incontrando i rappresentanti politici per presentare una Proposta di legge regionale stilata sulla base di quella in vigore in Toscana, regione senza dubbio con una legislazione che rappresenta la "buona prassi" da seguire ed esportare. In allegato il comunicato stampa (formato word) firmato dal presidente del Mo.V.I.S. Carmelo Comisi (al centro della foto con dietro l'On. Giorgio Assenza). Le persone con disabilità siciliane hanno ora questo importante riferimento regionale quale contatto dove ottenere informazioni e supporto in materia di Vita Indipendente e problematiche del mondo della disabilità ad essa connesse. Il Mo.V.I.S. è presente su Facebook alla seguente pagina: http://www.facebook.com/MoVISicilia?ref=ts&fref=ts e-mail: movisicilia@gmail.com

G. Tosi

 

 

 

8 gennaio 2013

Convegno scientifico-sociologico ad Ascea (Sa)

Riprende l'attività di ENIL Italia con l'anno nuovo. Dopo gli incontri di settembre tra il sottoscritto, Claudio Roberti vice-presidente e la dott.ssa Rosaria Duraccio che, in collaborazione con la Fondazione Alario per Elea-Velia di Ascea, erano mirati a strutturare un Convegno sulle tematiche della disabilità ed in particolare propedeutico a far conoscere anche al Sud, i principi del Movimento sulla Vita Indipendente collegati all'assistenza personale in forma indiretta ed autodeterminata, sulla base delle buone prassi istituite al Nord e Centro Italia. Ecco quindi la grande importanza e l'assoluta necessità di un forte coinvolgimento di tutte le persone con disabilità che vivono una realtà molto difficile in questa regione, la Campania. Esortiamo quindi la massima collaborazione per una ampia partecipazione al 1° Convegno scientifico-sociologico sulle disabilità previsto per Giovedì 17 gennaio 2013 ore 10.00  Sala avv. Francesco Alario della Fondazione Alario per Elea-Velia ONLUS  in Viale Parmenide, Ascea (SA).

Leggi il Programma (pdf)

leggi la locandina evento (pdf)

Per informazioni: Fondazione Alario per Elisa-Velia Onlus  viale Parmenide 84086 ASCEA (Sa), tel 0974-971197 Fax  0974-971269,

www.fondazionealario.it ; mail: info@fondazionealario.it

G. Tosi

 

20 dicembre 2012

ASSEMBLEA ENIL ITALIA 2012

Il giorno 15 dicembre si è tenuta l'Assemblea ordinaria di ENIL Italia, via internet. In allegato la relazione del presidente.

Relazione (in Pdf)

G.T.

 

15 novembre 2012

Articolo de Il Fatto Quotidiano

Ripresa da questo articolo uscito oggi l'inchiesta sull'assistenza indiretta, con la testimonianza di Claudio Savoldi, persona con disabilità che è passato dalla vita in istituto al vivere indipendentemente, grazie al progetto personalizzato.

Speriamo sia da esempio per molti amministratori e molte persone disabili affinchè questa scelta diventi sempre più esigibile.

Il collegamento all'intervista video che si scarica in formato AVI (86,5 Mb)

the video interview with subtitles in english here

vedi l'articolo (in Pdf)

G.T.

 

 

14 novembre 2012

Finalmente l'Abruzzo ha la sua Legge per la Vita Indipendente

Nicolino e Camillo ce l'hanno fatta. Dopo anni di battaglia in prima fila in Abruzzo viene approvata la legge regionale per la vita indipendente. La seconda in Italia dopo quella del Molise. Un passo importante e una vittoria che arriva nel momento di crisi proprio nel settore delle politiche sulla disabilità. Segno evidente del fatto che "si può fare": con amministratori attenti e volontà politica è possibile dare segni tangibili di buona prassi per un welfare rispettoso del diritto di scelta. Una vittoria che condividiamo anche come Consequor che, già nel 2009, era in prima fila con Nick Di Domenica e Camillo Gesulmini. In attesa del testo licenziato ufficiale ecco quanto scrive Nicolino Di Domenica.

Finalmente dopo cinque lunghi anni siamo arrivati a ottenere la nostra tanto sospirata legge sulla Vita Indipendente; Abruzzo, regione pioniera in Italia.

Il 13 novembre del 2012 per la nostra Regione è una data da non dimenticare, insieme a un nutrito gruppo rappresentativo del movimento V.I. Abruzzese e la magnifica Mina Welby ci siamo ritrovati  nel Consiglio Regionale Abruzzo per attendere il varo della nostra legge.

Iniziata la seduta con un po’ di ritardo, dopo varie interrogazioni si è passati a discutere la nostra legge.

Dobbiamo rilevare però che non è andato tutto liscio perché un  assessore aveva intrufolato nella  legge un emendamento che non aveva nulla a che fare con essa; per questo motivo il consiglio ha dovuto fare una pausa pranzo più lunga del solito in modo da permettere ad una commissione di riunirsi e risolvere questo increscioso equivoco.

Tornati dalla pausa pranzo il Presidente Pagano ha annunciato che l’emendamento era stato soppresso e, con grande felicitazione dei presenti abbiamo tutti tirato un grosso sospiro di sollievo; dopo alcuni interventi dei consiglieri presenti, alcuni veramente caratterizzati da profonda commozione e partecipazione al lavoro svolto da tutti i politici rappresentativi, con elogi per il Movimento V.I. Abruzzo per aver illuminato le loro menti  facendo capire con prove inequivocabili, da sperimentazioni ben riuscite, che si trattava di una legge assolutamente necessaria perché avrebbe portato una migliore assistenza, una notevole riduzione dei costi e cosa molto importante in questi tempi una maggior occupazione, la legge è stata votata ed approvata.

E’ chiaro che questa legge è solo un primo punto di partenza, adesso occorre finanziarla a dovere in modo che, tutte le persone con grave disabilità che faranno richiesta, possano goderne.
Sappiamo bene che le risorse finanziarie non ci sono ma se questa legge sarà resa funzionante ne trarremo tutti dei benefici, perché la disabilità è di tutti noi, chi c’è l’ha deve saper conviverci ed essere assistito a dovere, chi non c’è l’ha deve fare un piccolo  sacrificio perché non esserne afflitti non è un DIRITTO ma una fortuna e che, a volte, basta un niente perché questa fortuna ti giri le spalle. (grattatevi se volete).

A questo proposito sarei propenso a farmi carico di suggerire, con tutta la mia modesta riverenza nei confronti di chi ha potere di decidere a livello nazionale, di rimuovere tutte le accise che gravano sulla benzina che ormai non hanno più senso di esistere, come quella sul terremoto di Messina, sulla guerra e altre che non ricordo e metterne una che copra, come un’assicurazione tutti i cittadini ai quali la vita riserverà una disabilità grave.  

Infine ringrazio per l’aiuto dimostratoci la Dott.ssa Nicoletta Verì’, Riccardo Chiavaroli, e il Presidente Pagano con, per par condicio, anche perché ci è stata sempre vicina, la Consigliera di minoranza Marinella Sclocco. Con ciò non voglio assolutamente far ingelosire gli altri politici perché sono stati tutti MERAVIGLIOSI!!!!! Un caro saluto dal Movimento Vita Indipendente Abruzzo.

Lanciano 14.11.2012

 

 

6 novembre 2012

Convegno "Disabili e Lavoro" A Trieste

Il prossimo 21 novembre si svolgerà a Trieste, presso il Civico Museo Sartorio, Largo Papa Giovanni XXIII n°1, un Convegno organizzato dalla Cooperativa Sociale Onlus LA SFIDA e patrocinato dal Comune di Trieste. Il Convegno sarà improntato su esperienze, necessità e opportunità per le persone con disabilità di includersi nella società con un lavoro, anzichè essere un semplice peso assistenziale per la società, passando in rassegna la situazione normativa italiana e non solo. Tra i partecipanti, lo scrivente in qualità di attuale presidente ENIL Italia.

Vedi il Programma Convegno (Pdf)

G. T.

 

5 novembre 2012

Il Comitato 16 novembre delle persone affette da SLA colpisce il Governo e apre buone aspettative verso il fondo per la non autosufficienza

 

Circa cinquanta persone con grave disabilità malate di sclerosi laterale amiotrofica ed i loro familiari, hanno iniziato il 21 ottobre scorso uno sciopero della fame per protesta contro il mancato impegno del Governo che ha accantonato il Piano nazionale per la non autosufficienza per mancanza di fondi. Una azione forte decisa dal Comitato 16 novembre per la difesa di malati gravi e gravissimi. Molte di queste persone sono residenti in Sardegna, regione dove da sei anni funziona il progetto “Restare a casa” che riguarda circa 1000 assistiti, tra i quali molti costretti alla tracheotomia h24 con ventilazione assistita, che ha come cardine il permanere del malato in famiglia, con l’eventuale rientro da struttura sociosanitaria o ospedaliera. In Sardegna inoltre, sono attivi ben 4000 progetti di assistenza personalizzata in forma indiretta. Il portavoce del Comitato Salvatore Usala sottolinea: “La regione spende circa 20 milioni di€ ma ne risparmia più di 50 perché riducendo i ricoveri in rianimazione (costano 1800€ al giorno…) e quelli nelle RSA, residenze sanitarie assistenziali che sono a totale carico del Servizio Sanitario Regionale e cioè dello Stato. La mancanza di un piano per l’autosufficienza efficace e applicabile su tutto il territorio nazionale fa sì che tutto il carico assistenziale ricada sui familiari, quando ci sono, con uno stravolgimento completo della loro vita. La lotta è contro il rischio di finire nelle residenze sociosanitarie, l’assistenza domiciliare e l’assistenza in forma indiretta permettono invece di vivere con dignità, secondo le proprie scelte e facendo risparmiare lo Stato. Dopo una settimana di sciopero arriva la telefonata dei Ministri Fornero e Balduzzi (Politiche sociali e Sanità) che si propongono per una visita a casa del rappresentante del Comitato e chiedono l’interruzione dello sciopero della fame, prima che si trasformi in tragedia agli occhi del mondo... L’incontro avviene, insieme ai rappresentanti istituzionali regionali, con la presenza del Consigliere regionale Marco Espa, da sempre un sostenitore dell’assistenza personalizzata. Dall’incontro però escono solo rassicurazioni personali e nessun reale impegno, se non quello di consultare il premier Monti sulla fattibilità di ripristinare il Fondo per la non autosufficienza e vincolarne una parte per l’utilizzo prevalente a favore delle persone non autosufficienti. Rassicurazioni che non convincono però le persone del Comitato. Le consultazioni sono ora avviate ma il Comitato 16 novembre non demorde ed è pronto ad un nuovo sciopero della fame. Intanto a Roma il 31 ottobre si è svolta la manifestazione “Cresce il welfare, cresce l’Italia”, organizzata da FISH, FAND ed altre associazioni italiane (quasi un centinaio), contro il Governo che finora ha seguito una politica di tagli lineari escludendo ogni aiuto a favore delle persone con disabilità.. ENIL Italia è parte attiva di questa battaglia e proprio il giorno prima della manifestazione di Roma è stato pubblicato sul sito web del giornale “Il fatto Quotidiano” una intervista video mirata alla diffusione del diritto di scelta dell’assistenza personalizzata in forma indiretta, con un ulteriore concreto esempio di una persona con disabilità che in Istituto si vedeva costretto a spendere il 90% della sua pensione (circa 1300€ sul totale di 1450) per contribuire al costo totale di 6800€ al mese per la sua “permanenza”. Ora, con un progetto personalizzato di 2300€ può pagarsi gli assistenti da lui scelti ed assunti regolarmente, vivere da solo utilizzando tutta la sua pensione per vivere, vivere davvero. Nell’attesa della versione sottotitolata in inglese il video si trova a questo indirizzo: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/30/disabili-vita-indipendente-come-sprecare-risorse-negando-diritto/209342/ . In questo contesto molte sono le consultazioni con i gruppi politici per arrivare a ripristinare congrui rifinanziamenti dei vari fondi destinati alla disabilità che, in questi ultimi anni, si sono ridotti da oltre 2 miliardi di € a 200 milioni previsti per il 2013. Staremo a vedere.

Di seguito la lettera con le precise richieste del rappresentante del Comitato 16 novembre, Salvatore Usala.

 Carissimi Ministri,

un grazie di cuore per questa visita che, oltre che gradita, spero sia produttiva. Penso che questo incontro passerà alla storia per il Vostro gesto Nobile. Questo Governo viene visto come un tosaerba che taglia senza scrupoli: con questo gesto dimostrate di essere vicino alla gente.

Ora vediamo di non deludere le aspettative di tanti disabili gravi. Spero vivamente che abbiate ottenuto carta bianca dal Presidente Monti, pur con determinati limiti.

LE NOSTRE RICHIESTE:

a)      Incremento del fondo non autosufficienza di 400 milioni da utilizzare in via prevalente e prioritariamente per i disabili gravissimi, chiaramente esente reddito ISEE.

b)      Utilizzare i fondi per finanziare l'assistenza indiretta con contributi diretti alle famiglie per i Piani Assistenziali Individualizzati,(PAI) strutturati in concerto tra le parti.

c)      Prevedere una compartecipazione economica delle Regioni in misura di un terzo dei PAI, portando così il totale utile a 600 milioni. (Molte Regioni non spendono nulla o poco per le Politiche Sociali)

d)      Predisporre un atto legislativo di riduzione del 5% dei posti in RSA a carico del servizio sanitario regionale. Per invogliare i pazienti al rientro al domicilio prevedere un contributo di 30.000€. Con tale provvedimento si può prevedere un risparmio di almeno 600 milioni.

e)      I risparmi di cui al punto d verranno utilizzati per l'assistenza socio sanitaria dei disabili meno gravi con procedure di cui ai punti precedenti.

f)       Studiare un riparto fra Regioni in funzione dell'incidenza e non della densità abitativa. Una proposta potrebbe essere di dare anticipi e saldi a presentazione dei piani finanziati in funzione della stadiazione.

g)      Studiare la fattibilità del nostro progetto "RESTARE A CASA" che riporta diversi punti sopra riportati che si ispira ad una pratica consolidata in Sardegna da 6 anni.

Aggiungiamo che vorremo un provvedimento strutturale di finanziamento del fondo non autosufficienza. Non è pensabile non dare certezze minime a chi è disperato. Non possiamo fare azioni eclatanti ogni anno per bisogni esistenziali imprescindibili, in attesa di un piano organico per la disabilità ed i nuovi LEA che ci saranno nella prossima legislatura.

G.T.

 

 

28 ottobre 2012

ENIL Italia a Roma per la Manifestazione del 31 ottobre

ENIL Italia aderisce alla Manifestazione "Cresce il welfare, cresce l'Italia" indetta da FISH e FAND per mercoledì 31 ottobre in Piazza Montecitorio a Roma. Dopo la prima durissima protesta di questi giorni  organizzata dal Comitato 16 novembre, che ha visto la partecipazione di persone con disabilità con SLA con lo sciopero della fame, il Governo pare abbia deciso di tornare sui suoi passi e voler approvare alcuni emendamenti che rifinanziano alcuni Fondi sociali: il Fondo per le politiche sociali (+450 milioni), il Fondo per la non autosufficienza (+400 milioni), il Fondo per la famiglia (+ 11 milioni), il Fondo per l’inclusione degli immigrati (+100 milioni) e il Fondo per il Servizio civile (+ 20 milioni). Alcuni di questi non erano finanziati da anni, altri avevano una copertura assai limitata. Tutti questi emendamenti sono però riferiti solo al 2013.

La Manifestazione non è annullata anzi: occorre essere più determinati che mai nel far capire a questo Governo che è necessario invertire quel trend negativo iniziato con le inconciliabili misure già contenute nella precedente Legge Delega e le recenti ancor più penalizzanti (compresa la bozza sul nuovo ISEE), per ripristinare una condizione accettabile di vita per le persone con disabilità, oggi impossibile causa azzeramento delle risorse necessarie.

A Milano è organizzata dalla LEDHA anche una manifestazione a sostegno di quella di Roma, alla quale parteciperà il Comitato Lombardo per la Vita Indipendente, facente parte di ENIL Italia.

 

 

27 ottobre 2011

La protesta "in croce" a Milano   

Due persone con disabilità hanno protestato per il silenzio dei Comuni e della Regione dopo la loro richiesta di un finanziamento per la Vita Indipendente. Leonardo Tencati e Nicola Casini spiegano: "essere disabili in Italia è come essere crocifissi ogni giorno" ed è per questo che si sono messi in croce. per ora la risposta degli amministratori a Leonardo si è limitata a negare il finanziamento intanto perchè l'ISEE supera il tetto dei 15000€. Quante volte abbiamo ripetuto che i costi che deve affrontare una persona non autosufficiente per mantenersi autonoma sono molto superiori ad una stessa persona "normale" e che i parametri di calcolo dell'indicatore reddituale sono da rivalutare...L'evento della protesta è stato riportato anche dal Corriere della Sera edizione di Segrate (Mi).

Ecco il racconto di Leonardo:

ieri, sabato 27 ottobre, alle ore 16,00 io ed un piccolo ma agguerrito gruppo di amici, ci siamo recati nel nostro comune di Segrate, in via San Rocco. Abbiamo manifestato all’ingresso di "Vino & Dintorni" per il diritto alla “vita indipendente” che ci viene ostinatamente rifiutato dai nostri cari amministratori. Appena arrivati siamo stati prontamente e calorosamente accolti dall’organizzatrice di "Vino & Dintorni" che ci ha gentilmente invitati a manifestare in un boschetto vicino, dove nessuno avrebbe potuto vederci, a parte le nutrie della zona. Probabilmente era preoccupata che degli orribili deformi disabili all’ingresso della sua rassegna di vini e cibi provenienti da tutte le parti del paese, avrebbero potuto danneggiarne la buona riuscita del suo evento. Alla fine ci siamo messi a poche decine di metri proprio di fronte all’ingresso della suddetta manifestazione, dove tutti passavano per recarsi alla rassegna enogastronomica. Qualche parola coi giornalisti presenti all’evento mentre alcuni amici montavano le croci a cui poi siamo stati legati (come se già non ne fossimo portatori) per simboleggiare com’è la vita di noi persone con disabilità nel nostro paese, in cui non riceviamo la benchè minima assistenza, venendo così abbandonati alle cure dei nostri familiari. Le facce dei passanti erano parecchio sbigottite e ad un certo punto è passato un tizio pelato borbottando di essere l’assessore alla scuola, che il comune non centrava nulla e non ci ha tagliato niente e che quello che dicevamo era tutto un falso. Peccato che la convenzione Onu sui diritti dei disabili, recentemente ratificata anche dall'Italia, afferma che gli stati firmatari devono dare tutta l’assistenza necessaria alle persone con disabilità, in modo da garantire pari opportunità, libertà, autodeterminazione, una vita dignitosa, il diritto allo studio, al lavoro etc, il contrario della vita fatta di rinunce e di reclusione fra le mura domestiche che le istituzioni normalmente costringono a fare! E qual’è il nostro primo referente, chi è il primo che deve raccogliere le nostre istanze e ha questa responsabilità se non il nostro comune di appartenenza?! Se Stato e Regioni se ne infischiano di noi, non può e non deve fare altrettanto il nostro comune che deve invece stare dalla nostra parte ed assisterci in ogni modo possibile, a costo di tagliare abbondantemente altri capitoli di spesa; il cittadino più debole e in difficoltà deve sempre avere la precedenza su tutto il resto.

 

 

27 ottobre 2012

Anche l'Abruzzo avrà presto una legge regionale per la Vita Indipendente

Notizie confortanti arrivano da Nicolino Di Domenica da anni impegnato su questa battaglia. Leggiamo il suo resoconto.

Ormai è solo questione di giorni perché la nostra Regione si doti della tanto attesa e sospirata Legge sulla Vita Indipendente,  non voglio farvi  un riepilogo di come ci stiamo arrivando, perché questo sarà oggetto di un eventuale convegno che si terrà dopo l’approvazione definitiva del Consiglio Regionale, che si presume avvenga nei primi giorni di novembre c.a.

Devo fare comunque un elogio particolare a chi ha creduto sin da subito a questa, nuova per l’Abruzzo, filosofia di dare assistenza alle persone con grave disabilità in maniera diversa dal consueto, come  avviene tuttora, con la gestione del servizio  da parte dei comuni e degli ambiti sociali attraverso l’affidamento a terzi. 

Nei cinque anni trascorsi mi sono impegnato molto, assieme ad amici che mi hanno aiutato, per  far capire la necessità  di questa via alternativa, affinché i comuni, le province e gli Ambiti Territoriali anche in mancanza di direttive specifiche dessero avvio a dei progetti sperimentali di Vita Indipendente.

In verità pochi sono stati quelli che hanno recepito il messaggio di cui mi sono fatto carico: cioè dare una opportunità di scelta alla persona con disabilita, su come autogestire la propria assistenza in base alle proprie necessità personali evitando di essere vittima di standardizzazioni e oggetto di esigenze aziendali di gestione.   

Uno degli Ambiti territoriali, esattamente L’EAS n. 20 comunità montana Sangro Aventino, la cui gestione è affidata alla bravissima Rossella Travaglini si è distinto in modo particolare in quanto è stato il primo a credere ed attuare questi progetti di V.I. , i quali hanno mostrato concretamente, ai nostri politici,  la convenienza economica, il miglioramento delle condizioni di vita della persona con disabilità, e la loro affidabilità ed efficienza. 

Questo Ambito ha assegnato il primo progetto a Severino Mingroni ed i risultati sono stati immediati e ottimi:  le ore di assistenza sono raddoppiate, il costo è risultato inferiore alla gestione diretta, l’assistente scelta da Severino, che prima lavorava con una cooperativa, si è rivelata una bravissima assistente.  Ho avuto modo di verificare personalmente come veniva assistito   Severino durante una convocazione all’ udienza presso la V° Commissione: la dedizione di questa donna per Severino è umanamente commovente.

Il secondo progetto assegnato, chiamato “progetto di socializzazione”, ad una persona che purtroppo non c’è più,  nonostante la sua brevità, ha dato la possibilità di far capire quanto fosse importante per questa persona, dopo la grave disabilità che lo aveva colpito,  poter tornare a rivivere nel tempo libero i momenti di svago con gli amici e paesani, riprendere i suoi hobby, come seguire la squadra di calcio del suo paese o andare a vedere un film con gli amici, dando così anche un respiro alla sua famiglia che, nonostante tutto, non gli faceva mancare nulla  sia in assistenza che in affetto.

Infine mi è stato riferito, con un senso di orgoglio, dalla bravissima Rossella, che è stato  assegnato un altro progetto di V.I. sperimentale ad una ragazza, sposata con una bimbo di cinque anni,  la quale  ha avuto la sfortuna di essere affetta dalla sclerosi multipla da circa 7-8 anni. Con questo progetto Federica di Civitella Messer Raimondo avrà modo di gestire meglio le sue giornate avendo a disposizione un’assistente personale che si prenderà cura di lei e che svolgerà le mansioni che Federica le impartirà in base alle proprie esigenze riappropriandosi così, anche se in parte, delle facoltà che la malattia le ha tolto.

Concludo questo mio intervento dicendo che a tutto si può rimediare, ma bisogna impegnarsi ed avere la fortuna di incontrare persone in grado di capire ed ascoltare con umiltà e senso civico del dovere.

Lanciano,27/10/2012

Nicolino DI DOMENICA

Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo

Vice Presidente AIAS sezione di Lanciano Onlus

Delegato Fish per l'Abruzzo 

Recapiti:

Cont.da Villa Andreoli, 374/b 66034- Lanciano –Ch.-

Cell. 3280213632 abit. 0872716881 - 0872967808

e-mail: nicolino.didomenica@tiscali.it    nicolino.didomenica@regione.abruzzo.it

 

 

16 ottobre 2012

La delibera della Regione Piemonte per i Progetti Vita Indipendente 2013

E' notizia fresca quella della pubblicazione della Delibera 21-4600 per l'assegnazione delle risorse agli Enti Gestori relativi alla l. 104/92, la 162/98 e la 284/97, comprendenti il finanziamento per la continuazione dei Progetti Vita Indipendente che, come si legge nel testo specifica che l'entità sia corrispondente a quella dei finanziamenti assegnati ed erogati nel 2011 a ciascun Ente Gestore.

Se, da un lato non possiamo che apprezzare lo sforzo dell'Assessorato nell'assegnazione delle risorse specifiche per la disabilità, che è notevole in questo cupo panorama di continui tagli al comparto sociale, sappiamo bene che in ottica generale per ciò che riguarda l'assegnazione delle risorse per il Fondo indistinto, vi sarà un netto taglio di circa il 17% nel prossimo anno.

Ciò significa che, sebbene nella delibera si scrive che è garantito il finanziamento "storico" sulla base delle Linee Guida del 2008 che hanno consentito e consentono tuttora ai Consorzi di gestire direttamente e con uniformità i Progetti di Vita Indipendente, sappiamo che in realtà alcuni Consorzi hanno deciso decurtazioni dei progetti già nell'annualità in corso ed è quindi probabile che altri potranno seguirli. Nel nostro Consorzio CISA 31 ad esempio, due progetti (uno dei quali dello scrivente) sono stati ridotti all'85% con un taglio netto di circa 280€ mensili. In altri Consorzi sono stati prospettati tagli futuri. Consequor, facente parte del Coordinamento Interassociativo Vita Indipendente del Piemonte, intende mantenere alta l'attenzione per evitare proprio la non uniformità di trattamento fra i vari Consorzi, che di fatto è avvenuta. Anche se è stato ben specificato nella precedente lettera inviata all'Assessorato regionale, il bisogno di garantire e monitorare una erogazione costante, almeno finchè non verranno modificati i criteri di accesso, il finanziamento non è stato vincolato ed in assenza di chiare indicazioni agli Enti Gestori, proprio quell'uniformità affermata in delibera, difficilmente potrà essere garantita. Per questo motivo invitiamo tutte le persone che fruiscono di un progetto finanziato a segnalarci ogni eventuale cambiamento negativo in modo da poter agire verso i Consorzi con qualsiasi mezzo atto ad evitare disparità di trattamento.

Leggi la DGR 21-4600 e la Determina Dirigenziale nella pagina dedicata

G.T.

 

 

2 ottobre 2012

AFFERMARE I DIRITTI, IMPEDIRE LA RIDUZIONE DEI SERVIZI
“no ai balzelli sulla disabilità”
La FISH Veneto organizza una Manifestazione regionale delle persone con disabilità e famiglie a TREVISO venerdì 5 ottobre 2012 - ore 11.00 si parte da Piazza Vittoria  in corteo fino a Piazza dei Signori.
I diritti alzano la voce !
Chiediamo una vera politica per la domiciliarità!
Nuovi servizi diurni, il sostegno alle persone che vivono in comunità, nuove strutture sul territorio per la riabilitazione.
Chiediamo il rilancio dei programmi di assistenza per la Vita Indipendente e per l’Aiuto Personale,
Chiediamo il potenziamento del fondo destinato alle politiche sociali dei Comuni e di quello per la non autosufficienza, l’incremento delle quote sanitarie, residenze assistite modello familiare, il potenziamento delle unità spinali unipolari.
 
Protestiamo e denunciamo le tante umiliazioni quotidiane a cui siamo sottoposti. E’ arrivato il momento di reagire, di dire basta. Finitela di parlare di sostegni alle persone disabili e alle famiglie e di tagliare, subito dopo, servizi vitali. Finitela con i balzelli sulla disabilità.
Finitela di nascondervi dietro il paravento della crisi e della mancanza di finanziamenti. Chiediamo e pretendiamo rispetto. I diritti umani e costituzionali devono essere tradotti in servizi garantiti ed esigibili, in quanto essenziali e vitali.
 
FISH veneto - Federazione italiana per il superamento dell’handicap
Segreteria regionale 045-8010436 - 3496304936 - 28 settembre 2012
Leggi qui il volantino (pdf)

SI RICORDA CHE CHI VUOLE ANDARE CON IL PULLMAN ATTREZZATO DEVE TELEFONARE AL N.

3496304936 – 0458010436

 

L’APPUNTAMENTO è ALLE ORE 8,15 DAVANTI ALL’HOTEL HOLIDAY INN – ( ROTONDA

VICINO AL CASELLO DI VERONA est)

 

 

26 settembre 2012

Evento a Casatenovo (Lecco) sulla Vita Indipendente: "Bisogni e diritti delle persone con disabilità"

Domenica 30 settembre presso Associazione La Colombina piazza don G. Sala Casatenovo

Il Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, organizzazione che dal 2000 opera perché anche in Lombardia acquisti sostanza reale il diritto all'uguaglianza e all'autodeterminazione dei e delle persone disabili, invita le persone con disabilità, le loro famiglie, e tutti/e coloro che sono interessati/e alla concretizzazione di quanto sancito dalla Costituzione italiana agli articoli 2 e 3, al convegno che ha per titolo "Bisogni e diritti delle persone con disabilità - il percorso in atto e gli aspetti irrisolti.

La nostra associazione avverte e segnala l'importanza di essere presenti e di partecipare a un evento che si occupa di temi tanto pregnanti, ma nello stesso tempo tenuti ai margini, mai affrontati degnamente, ma certamente distorti e strumentalizzati, in modo particolare in questi tempi di crisi economica, ma soprattutto antropologica.
Il convegno è scaturito dal lavoro della "Commissione di studio di rilevanza straordinaria per l'esame delle politiche a favore di persone con disabilità" nata nel maggio 2011 per interessamento di Giuseppe Ancora, membro della Segreteria Operativa della nostra associazione, e persona con disabilità che da numerosi anni si batte per ottenere dal suo Comune di appartenenza un finanziamento per poter esercitare il suo diritto a una Vita Indipendente in condizioni di uguaglianza con gli altri suoi concittadini senza disabilità.
 

Particolarmente interessanti, per competenza e per esperienza, sono i relatori che animeranno la mattinata: Grazia Villa, Presidente dell'associazione "Rosa Bianca", avvocata esperta in diritti umani, tratterà del tema "i diritti della persona con disabilità nella normativa vigente" mentre Claudio Roberti, sociologo e Vicepresidente dell'associazione ENIL Italia (European Network on Independent Living -Italia) ci intratterrà sul "Processo di inclusione e sugli aspetti ancora irrisolti".
Il pranzo finale e il pomeriggio di animazione saranno un'occasione per cominciare a metabolizzare contenuti che meriterebbero ben più di una mattinata di attenzione

Per vedere il programma click sull'immagine sopra

 

 

19 settembre 2012

Grazie a Il Fatto Quotidiano web una spinta alla diffusione dell'assistenza indiretta

Con due giornalisti appartenenti alla sede di Milano, è stata girata una intervista al sottoscritto e a Claudio Savoldi, fresco fruitore di un progetto finanziato dal Consorzio Socio-assistenziale di appartenenza. Claudio ha vissuto per oltre 3 anni in una RSD (residenza per disabili) con tutti gli obblighi che essa comporta, in antitesi con i principi di vita indipendente, quale scelta possibile indicata nella Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità (art. 19), ratificata anche dall'Italia. I giornalisti hanno condotto una profonda indagine conoscitiva sul territorio italiano di quello che rappresenta la scelta possibile nelle varie regioni italiane, confrontandosi con persone di Associazioni di carattere nazionale (da Pietro Barbieri, Carlo Giacobini, Emanuela Boriani, Leonardo Tencati, Ida Sala ed il sottoscritto) fino ai rappresentanti del Governo in materia di Welfare (il ministro Elsa Fornero e la sotto-segretaria Cecilia Guerra). Una raccolta di opinioni e dati per poter avere un logico quadro di cosa può realmente rappresentare la spesa per una assistenza in forma indiretta rispetto ai costi degli istituti residenziali, nell'ottica di quella tanto acclamata "Spending review", cioè di come si può davvero ottenere risparmio nella odierna spesa socio-sanitaria, favorendo l'inclusione sociale e una aspettativa di miglior qualità di vita per le persone con disabilità, proprio tramite un finanziamento atto a gestire il percorso di autonomia residua con il miglior ausilio possibile rappresentato da uno o più assistenti personali direttamente assunti. L'intervista riassuntiva a Claudio è la prova del nove: basta fare un rapido conteggio per rendersene conto, dopo aver sentito la sua testimonianza. Un radicale cambiamento di vita che presuppone il semplice desiderio di vivere secondo le proprie scelte. Una scelta che oggi è solamente un diritto scritto sulla carta ma che deve essere liberata da ogni vincolo per appartenenza al diritto umano e soggettivo di ogni persona, disabile o non disabile. L'assistenza personalizzata in forma indiretta e rendicontata è trasversale ad ogni forma di disabilità perchè è il logico evolversi della persona adulta verso la propria indipendenza, trattandosi di persone con disabilità si concretizza nel risparmio della spesa sociale, nella creazione di posti di lavoro e nell'inclusione sociale delle stesse persone che la praticano. Esortiamo quindi tutte quelle persone con disabilità che hanno voglia di vivere e di essere una risorsa, di diventare protagonisti della propria vita e di rivolgersi senza paura alle istituzioni, di contattarci, affinchè creare una forza di impatto per esportare le esistenti buone prassi di alcune regioni diffondendole in ogni ambito per liberare questa scelta.

 

17 settembre 2012

Dalla regione Marche: continua la battaglia per la Vita Indipendente

Da tempo il Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente si occupa di diffondere la scelta dell'assistenza personale in forma indiretta, per le persone con limitata autonomia che vogliono anche includersi nel tessuto sociale. E' il caso di Lucia Giatti consigliera comunale che, oltre ai problemi di accessibilità, aveva un progetto personale finanziato al 75% dalla regione e dal restante 25% dal suo comune di residenza, quota però non vincolante e quindi pericolosa anche per i fruitori negli altri territori. Con il pretesto della mancanza di risorse succede che alcuni comuni decidano di ridurre quella quota, come il comune di Lucia il quale, pur avendo il bilancio in attivo, ha ridotto la quota di partecipazione al 7,65%, con una drastica riduzione delle ore di assistenza e forte limitazione dell'indipendenza della sua cittadina disabile. Vogliamo augurarci che per il semplice principio costituzionale di solidarietà, il comune di San Paolo ridefinisca lo stesso importo di prima, restituendo una dignità sociale sempre in bilico per le persone con disabilità e dare un buon esempio. Siamo solidali con Lucia affinchè la sua determinazione sia ripagata al più presto. G. Tosi

Fai clik sulla miniatura per leggere l'articolo

 

4 settembre 2012

Riprendono le attività

Dopo la pausa estiva siamo in attesa che la Regione Piemonte riapra l'agenda alla pagina della discussione in direzione dell'uscita della delibera sulla ripartizione del finanziamento del comparto socio-assistenziale. Consequor è pronta per continuare la discussione finalizzata all'ottenimento di un finanziamento il più possibile specifico per i progetti di vita indipendente, anche in base alle richieste scritte già inviate all'Assessorato Politiche Sociali, tramite lettera del Coordinamento Interassociativo; vedi qui sotto. Intanto, sabato 8 e domenica 9 settembre si svolgerà a Firenze l'VIII Convegno ASAMSI e Famiglie SMA al quale parteciperà lo scrivente in qualità di presidente ENIL Italia. Dopo il Convegno proseguirò per Napoli dove, insieme al vice-presidente Claudio Roberti, parteciperemo ad alcuni incontri con i rappresentanti delle locali Associazioni e della CGIL, nonché FISH, sul tema dello sviluppo anche in Campania dell'assistenza autogestita mirata alla Vita Indipendente.

Vedi il Programma del Convegno ASAMSI (pdf, 2mega)

Vedi la relazione ENIL It (Pdf)

G.T.

 

3 settembre 2012

Arriva il contrassegno europeo per i disabili

Dopo 14 anni di diatribe arriva finalmente il pass con gli standard europei. Con l'entrata in vigore del nuovo decreto, il prossimo 15 settembre, tutti i Comuni dovranno adeguarsi e fornire il nuovo contrassegno. ecco il comunicato stampa dello sportello dei diritti.

Dal 15 settembre in Italia arriva il pass invalidi europeo 

In vigore dal 15 settembre il decreto del presidente della repubblica n. 151 del 30 luglio 2012 che prevede l’introduzione in Italia del contrassegno invalidi europeo e la corrispondente modifica della segnaletica stradale.

Il Contrassegno Unificato Disabili Europeo permetterà la regolazione della sosta ai cittadini con disabilità anche in tutti i paesi dell'Unione Europea, senza il disagio di non vedersi riconosciuto quello del proprio paese di origine, con il rischio di subire contravvenzioni.

Il testo, oltre a introdurre nell’ordinamento interno il contrassegno invalidi comunitario, che dovrà essere esposto nella parte anteriore del veicolo, prevede altre importanti novità per i veicoli al servizio di persone invalide. Infatti, le modifiche dell’art. 381 prevedono anche che il comune possa stabilire la gratuità della sosta per i disabili nei parcheggi a pagamento nel caso in cui gli appositi spazi riservati siano già occupati o indisponibili. Viene poi modificata la segnaletica stradale, per conformarla al simbolo previsto dalla raccomandazione 98/376/Ce. Entro tre anni dall’entrata in vigore del dpr i vecchi modelli di contrassegno invalidi dovranno essere sostituiti dal nuovo contrassegno salvo che i comuni stabiliscano un periodo inferiore a tre anni. Durante il periodo transitorio i permessi invalidi già rilasciati resteranno validi.

Inoltre, il dpr disciplina le ipotesi di variazione dell’intestatario della carta di circolazione che non danno luogo al trasferimento di proprietà e le ipotesi di intestazione temporanea dei veicoli immatricolati a nome di soggetti diversi dagli utilizzatori pro tempore. In caso di comodato, esclusi i casi di utilizzo dei veicoli da parte dei componenti del nucleo familiare, se il prestito si protrae per più di trenta giorni il nominativo del comodatario deve essere annotato sulla carta di circolazione. In caso di custodia giudiziale può essere annotato sulla carta di circolazione l’ente affidatario.

Per la locazione senza conducente è sufficiente il semplice aggiornamento del ced della motorizzazione. Il locatario dovrà portare con sé durante la guida, oltre alla fotocopia autenticata della carta di circolazione, la ricevuta dell’avvenuto aggiornamento al ced. Se la locazione senza conducente riguarda veicoli immatricolati con la speciale targa della polizia locale occorre una nuova immatricolazione. Infine, per i veicoli immatricolati a nome di soggetti incapaci, sulla carta di circolazione devono essere annotati i dati anagrafici del genitore o del tutore.

Ora quello che viene auspicato dalle varie Associazioni di persone con è soprattutto legato alla possibilità di unificare anche l'accesso e la circolazione delle automobili delle persone con disabilità all'interno delle Zone a Traffico Limitato dei Comuni italiani. È noto, infatti, che ogni Comune con ZTL, ha modalità differenti di regolare l'accesso e la circolazione dei veicoli. Nei varchi muniti di telecamera, il permesso della persona con disabilità  non residente - essendo cartaceo - non viene "letto" dal dispositivo elettronico e la persona corre il rischio di essere multata, qualora non segnali la propria targa all'ufficio comunale preposto (vedi schede contact center specifiche).

Una regolamentazione unificata che rispetti il diritto alla mobilità delle persone con disabilità è auspicabile per evitare, quindi, anche questo aggravio nei confronti delle persone con disabilità.

Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” il diritto alla mobilità, sancito anche dalla Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, ha modo di essere ancora più effettivo.

 

 

9 luglio 2012

Le proposte del Coordinamento Interassociativo Vita Indipendente

In vista della stesura da parte della Regione Piemonte delle delibere di ripartizione dei fondi per gli interventi socio-sanitari, il Coordinamento Interassociativo piemontese ha scritto una lettera all'Assessorato Politiche Sociali, riguardo il finanziamento dedicato ai Progetti di Vita Indipendente. Dopo l'attuazione del Fondo Unico avvenuto nel 2010 i progetti finanziati sono a rischio decurtazione, come avvenuto in alcuni Enti locali, ove si è deciso di modificare i criteri penalizzando di fatto alcuni utenti, rispetto ad altri Consorzi che invece non hanno sforbiciato l'annualità in corso. Avevamo descritto qui sotto la situazione a rischio e quindi, tramite il Coordinamento, abbiamo deciso di chiedere alla Regione di vincolare il finanziamento dei Progetti nella prossima delibera. Il percorso Vita Indipendente è ormai diretto verso il suo decimo anno di instaurazione e siamo quindi convinti che esso rappresenti, ancor più in epoca di "crisi e tagli", un buon modello di welfare risparmioso ed inclusivo come scelta possibile per le persone con disabilità che con la loro autodeterminazione, diventano una risorsa attiva per la società, creando con l'assunzione dei propri assistenti, veri posti di lavoro. Ci attendiamo positivo riscontro dalla nostra Regione, anche con un nostro più incisivo apporto a sostegno dell'assistenza indiretta in forma progettata.

Leggere qui la lettera inviata (in Pdf)

 

 

23 giugno 2012

La bozza del futuro ISEE del Governo

E' stata inviata alla FISH ed alla FAND la seconda bozza contenente il regolamento e le indicazioni di quella che sarà la nuova normativa di accesso a molte prestazioni socio-sanitarie, anche per le persone con disabilità. Complesso e articolato il meccanismo di calcolo che il contribuente, anche disabile grave, dovrà risolvere per capire se e in che percentuale potrà avere accesso alle prestazioni. Il documento necessita di essere ben approfondito al fine di comprenderne i calcoli. Alla prima lettura sembrerebbe "salva" l'indennità di accompagnamento, come ancora svincolata da ogni reddito (l'ex. art. 5 Tremonti), ma i tranelli sul computo sono in agguato: ad esempio ora entrano nel cumulo tutte le tipologie di rendita risarcitoria, anche se non ben specificate, esempio le rendite INAIL per i Grandi Invalidi. Non si evidenziano coefficienti favorevoli alle persone con disabilità grave, che esse vivano sole o in nuclei famigliari, ma soltanto un tetto di detrazione per le spese riferite all'assistenza. Al contrario invece sembrano molto più penalizzati proprio coloro che oggi usufruiscono di un finanziamento relativo ai progetti di Vita Indipendente, proprio l'esatto contrario di quanto avevamo espressamente indicato anche nel documento di ENIL Italia. In attesa di una più profonda analisi di questa bozza possiamo comunque già vedere la chiara indicazione di quella progressiva morte dei diritti tanto ben annunciata da Convenzione ONU o altre Carte dei diritti. Vogliamo rimanere inermi di fronte a questa posizione che sempre più cerca di affondare i diritti, anche acquisiti, delle persone con disabilità?

Leggi QUI il testo della bozza:

 

 

 Avevamo già descritto la situazione qui sotto1 giugno 2012

Il futuro della Vita Indipendente in Piemonte

Il lavoro associativo NON si ferma. Dopo la richiesta presentata al Difensore civico regionale (vedi qui sotto), insieme ai membri di altre Associazioni che vogliono con noi lottare per liberare la scelta dell'assistenza personalizzata in forma indiretta, abbiamo costituito il Coordinamento Interassociativo Piemontese su Vita Indipendente e Massima Autonomia Possibile, che ha incontrato il 28 maggio scorso la dott.ssa Raffaella Vitale direttore dell'Assessorato Politiche Sociali della regione Piemonte. All'ordine del giorno la tematica della Vita Indipendente nel suo complesso, in riferimento a come mantenerla distinta come percorso nel futuro immediato ma anche come arginare i tagli ai progetti a macchia di leopardo, come di fatto sta avvenendo nel territorio. Prendiamo atto della disponibilità al dialogo costruttivo dimostrato dalla dott.ssa Vitale, in attesa di un reale lavoro comune atto a mantenere, garantire e soprattutto ampliare la scelta della Vita Indipendente possibile. La Convenzione ONU è chiara ed il nostro obbiettivo è quello di arrivare a poter garantire il diritto all'assistenza personale in forma indiretta per tutte le persone con disabilità che vogliono sceglierla, contro lo spettro della istituzionalizzazione che obbliga l'individuo ad una reclusione coatta, iniqua e oltretutto costosa.

Il sottoscritto ed un altro utente del nostro Consorzio, presenteranno ricorso contro la decisione dell'UMVD territoriale del CISA 31, di decurtare il finanziamento dei progetti personali del 15% a partire dal mese di giugno, modificando i criteri già approvati nel 2004, causando discriminazione netta rispetto a tutti gli altri utenti che giustamente non subiranno tagli finchè non verrà modificata la delibera tutt'ora in corso che, a nostro parere, deve mantenere intatto il finanziamento attuale, almeno fino a scadenza.

Il verbale completo dell'incontro è disponibile in questa pagina.

Ricordiamo a tutti che l'Associazione vive con la collaborazione dei Soci, i quali devo partecipare, secondo le loro possibilità, mantenendo viva l'attenzione tramite un dialogo positivo e costruttivo. Siete tutti invitati a far sentire la propria voce e contattarci per far sapere la situazione negli altri distretti del Piemonte, in vista del prossimo incontro di  lavoro con i funzionari regionali. E se volete versare la quota per il 2012, (sempre 15€) è disponibile il conto corrente postale. Anche se Gianni Pellis è mancato la nostra battaglia CONTINUA!!

Germano Tosi

 

 

17 maggio 2012

La morte dei diritti delle persone con disabilità sempre più vicina

Ieri ed  oggi sempre più voci insistenti sulle nuove interpretazioni dell'ISEE, soprattutto per le persone disabili. Nell'ottica del danno già imminente del famoso art. 5 della Legge Delega che già propose Tremonti, a nulla sono servite indicazioni e lettere delle Associazioni, tra le quali anche ENIL Italia, che diedero già precise linee da evitare per non arrivare proprio a quella "morte annunciata" di diritti, ad esempio l'indennità di accompagnamento. Dalle anticipazioni filtrate sia dai quotidiani e sia dai media, i nuovi parametri dell'indicatore reddituale, costringerebbero una gran parte delle persone disabili in condizione di gravità alla rinuncia proprio persino dell'accompagnamento. Per non parlare di progetti di Vita Indipendente, servizi vari ecc.

Quindi, per il prossimo 23 maggio era stata indetta da FISH, FAND, UIC, ENIL Italia,  una manifestazione di protesta generale a Roma, che però è stata sospesa dato che il Governo ha emesso un comunicato. E' possibile consultare sul sito della Federazione FISH il comunicato:http://www.fishonlus.it/2012/05/19/isee-manifestazione-sospesa-rimane-la-mobilitazione/

 

 

 

10 maggio 2012

Prossimi appuntamenti per l'assistenza personale mirata alla Vita Indipendente

Aggiornamento sull'incontro >>vedi più sotto

il prossimo giovedì 10 maggio avremo incontro con il Difensore civico regionale, come Coordinamento Interassociativo Piemonte su Vita Indipendente e Massima Autonomia Possibile, sulla questione dei tagli ai finanziamenti sulla disabilità ed in particolare, sui progetti di Vita Indipendente. Avevamo inviato infatti una lettera per richiesta di informazioni sulle differenti interpretazioni della delibera regionale, che i vari Consorzi gestori applicano nel decidere come finanziare i Progetti in essere. Contemporaneamente abbiamo chiesto incontro con l'Assessore regionale proprio per definire meglio come applicare le Linee Guida esistenti e mantenere distinto il percorso Vita Indipendente. L'assessorato politiche sociali ha fissato l'incontro per il 28 maggio con una delegazione di Consequor e FISH Piemonte. Il nostro impegno CONTINUA.

Leggi la lettera al Difensore civico regionale (Pdf)

Al Coordinamento Interassociativo partecipano le Associazioni: Consequor, FISH Piemonte (fishpiemonte@fishonlus.it ), Coordinamento Para-Tetraplegici Piemonte (info@cptorino.it ), Associazione Superamento Handicap (ahs@arpnet.it ), l'Arcobaleno (larcobaleno.asti@gmail.com )

Aggiornamento incontro:

Incontro del Coordinamento per la Vita Indipendente e per la massima autonomia

possibile con i rappresentanti del Difensore Civico Regionale Torino Via Alfieri 14, il 10 maggio 2012

Presenti: Tosi, Maggiorotti, Posati

Dopo un introduzione da parte dei due rappresentanti del Difensore Civico che hanno precisato gli ambiti e i limiti dell’azione dello stesso, i rappresentanti del Coordinamento hanno esposto le ragioni della richiesta d’intervento del Difensore in merito alla salvaguardia dei finanziamenti per la Vita Indipendente in modo omogeneo su tutta la Regione Piemonte, così come esposto nella lettera inviata.I rappresentanti hanno raccolto le istanze presentate e informeranno il Difensore Civico per una sua eventuale azione rispetto agli organismi regionali coinvolti nella problematica sollevata. Verificavano, inoltre, la possibilità di una loro eventuale presenza come osservatori al prossimo incontro del 28 maggio.Aldilà dei possibili ulteriori risultati concreti è sembrato comunque utile avere coinvolto e sensibilizzato il Difensore Civico sui temi della Vita Indipendente sottolineando il valore innovativo che essa rappresenta nell’ambito dei servizi Socio Assistenziali, il fatto di centrare il suo intervento sulla persona, il risparmio conseguito rispetto alla massimizzazione del servizio di assistenza personale rispetto al ricovero in struttura e ad altri servizi similari, la necessità di garantire risorse certe rispetto ai progetti presentati, di regolamentazioni che rendano omogenea sul territorio regionale la reale possibilità di fare vita indipendente, non solo garantendo gli attuali fruitori ma sviluppando il finanziamento di nuovi progetti, e, infine, la proposta di inserire la Vita Indipendente, anche formalmente, nelle prestazioni essenziali dei Servizi ( LIVEAS, ecc.) in modo da garantirne la sua esigibilità concreta.A fine incontro, tra noi, abbiamo concordato la proposta di promuovere un incontro per il ven.25 maggio ore 15,30-18,00 a Idea Solidale C.so Novara 64 TO, per preparare il successivo confronto con la Regione: fateci sapere le vostre disponibilità per prenotare la sala.

A Presto

G.Posati

Coordinamento per la Vita Indipendente e per la massima autonomia possibile

(Consequor, Handicap e Sviluppo, CP, Associazione Arcobaleno, ENIL e FISHP)

 

 

 

2 maggio 2012

La lettera aperta di Rosaria

Una lettera aperta che arriva dal profondo Mezzogiorno: una donna, madre, disabile che si definisce "paradigma vivente", obbligata da una realtà relegata al mero "fai da te", situazione costrittiva nel contesto di vita del Sud. Rosaria, in questa situazione, dispone di 1 ora di assistenza domiciliare al giorno, a fronte dei ben conosciuti costi esosi di chi invece sta ospite degli Istituti. E la mancanza di una vera rappresentanza sulla disabilità fa il resto. Una testimonianza che fa riflettere ma che è anche fonte di sprono per noi persone con disabilità che dobbiamo scendere in campo continuamente a difesa della nostra vita e contro i diritti esigibili sempre più sottomessi alla contorta logica del pareggio di bilancio.

Leggi la lettera (in Pdf), anche in inglese come abstract

 

 

18 aprile 2011

Il ricordo di Sandra da Fossano

Ecco l'articolo pubblicato oggi dal giornale locale di Fossano La Fedeltà, a firma di W. Lamberti:

Una città senza barriere nel nome di Sandra Malenchino Una ragazza “tosta”, che di primo acchito poteva anche sembrare dura e spigolosa, ma che in realtà era dolcissima e piena di voglia di vivere e di stare in mezzo alla gente. Andando anche oltre ai limiti che la sua malattia le aveva duramente imposto. Oltre le barriere architettoniche. Oltre le barriere culturali.
È Sandra Malenchino, la giovane fossanese (di frazione Mellea), mancata un anno fa, alla quale il Comune di Fossano, insieme alla Fondazione Crf e all’Osservatorio per le barriere architettoniche di Fossano, ha voluto dedicare una targa per ricordarne il grande impegno civile. Una targa che è stata apposta in un luogo simbolo dell’abbattimento delle barriere architettoniche, la rampa che da via Roma dà accesso ai portici di palazzo Mellano, uno degli ostacoli che si pensavano insormontabili, ma che, grazie soprattutto all’azione dell’Oba e alla tenacia di Sandra, sono stati superati.
Grandissima partecipazione sabato scorso per la cerimonia di inaugurazione della targa. Una cerimonia che è iniziata con un momento di commemorazione presso la sede sociale della Soms. Amici, compagni di battaglie e di progetti dell’Oba, amministratori comunali (tra questi il sindaco Balocco, l’assessore al Sociale Bergia, e l’assessore alla Attività produttive Bertero, melleese come Sandra e il vicesindaco Paglialonga) e il consigliere della Fondazione Crf, Ivano Bresciano, in veste anche di rappresentante del Consorzio Monviso solidale. E poi, ovviamente i famigliari. Commossi per questa grande attestazione di affetto nei confronti di Sandra. “Ringrazio tutti per la vostra presenza - ha detto il fratello, con la voce rotta dall’emozione -; la breve vita di Sandra non è stata inutile, ma è servita per costruire una città migliore”. In sala tanti fossanesi, che in diversi modi hanno avuto modo di conoscere Sandra e collaborare con lei, tantissimi melleesi.
“Sandra riusciva in poche parole a dare grandi messaggi, era forte nelle sue convinzioni, preparata, competente. È un grande esempio per tutti noi”, ha detto Igor Calgagno, presidente dell’Oba. “Con lei era bello discutere, confrontarsi, anche litigare - ha aggiunto un altro amico -; ritornavi a casa con qualcosa su cui riflettere. Erano sempre confronti costruttivi, mai distruttivi”.
In tanti hanno voluto prendere la parola per dire il loro grazie a Sandra. Non soltanto per farne un ricordo - come ha sottolineato Bergia - ma per fare memoria: “Si ricorda chi non c’è più, ma quando si fa memoria significa che quella persona è ancora presente dentro di noi”. Poi la folla si è spostata in via Roma per lo scoprimento della targa che resterà a futura memoria.

Presenti per l'Associazione Consequor: Igor Calcagno, Sonja Rosso, Enzo Panero, Germano Tosi, Teresa Vavalà

Vedi la pagina scannerizzata in Pdf (grazie a Sonja).

 

3 aprile 2012

Per ricordare Sandra Malenchino

Ad un anno dalla sua dipartita ricorderemo Sandra, con il suo sorriso e la sua tenacia, a Fossano dove sarà inaugurata una targa in suo onore. Vi aspettiamo quindi:

Venerdì 13 APRILE - alle ore 16,30, presso la Società Operaia - via Roma 74- Fossano

Ore 16,30 presso la Società Operaria -via Roma 74: verrà ricordata Sandra ed il Suo battagliero e perseverante impegno

Ore 17,45 presso la rampa in via Roma, angolo via Craveri: sarà posta una targa in Sua memoria

Ore 18,30 in Duomo celebrazione della S. Messa anniversaria

 

 

1° aprile 2012

Delegazione Consequor incontra il Presidente della Regione Roberto Cota

Una delegazione di persone con grave disabilità in carico al Consorzio Socio-Assistenziale CISA 31 ha incontrato sabato scorso il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, in occasione della Festa della Lega di Carmagnola, per esporre i disastrosi effetti dei “tagli” delle prestazioni socio-assistenziali. L’enorme riduzione dei finanziamenti pubblici, in particolare sul welfare nazionale e l’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza, contribuiscono allo smantellamento dello stato sociale, già ridotto al lumicino. Con il decreto “salva Italia” le Regioni hanno innegabili difficoltà nel garantire le necessarie risorse per gli Enti Gestori e la conseguente “rimodulazione dei servizi” all’utenza significa di fatto, un taglio delle risorse economiche soprattutto per le persone con disabilità anche in condizione di non autosufficienza, già pesantemente colpite dagli effetti della crisi economica. Anche il Consorzio CISA31 ha deciso pesanti riduzioni sui servizi e sui progetti di Vita Indipendente, nell’ordine del 30% e con un preavviso di una manciata di giorni, con decorrenza a partire dal 1° aprile. Sostanzialmente significa venir meno alla tutela dei diritti fondamentali delle persone, in particolare di quelle più svantaggiate. Ma in pratica il danno è ancora più grave se si pensa che, relativamente a questi progetti di Vita Indipendente, dovranno sommariamente essere licenziate le persone assunte regolarmente come assistenti personali, creando ulteriore precarietà, favorendo il fenomeno del lavoro nero e, questione gravissima, il ritorno forzato alla carcerazione domestica, se non peggio in alcuni casi, delle persone con disabilità. Infatti la prerogativa di questi finanziamenti, che coinvolgono circa 175 persone in tutto il Piemonte, è quella di utilizzare i fondi per la gestione personale della propria esistenza mirata all’inclusione sociale, assumendo direttamente i propri assistenti, evitando gli elevati costi degli operatori sanitari, creando quindi posti di lavoro e pagando stipendi, contributi fiscali e rendicontando totalmente le spese. Inoltre, essendo oltre 50 gli Enti gestori sul territorio, gli stessi diritti di cittadinanza saranno preclusi nel caso alcuni di loro più virtuosi decidessero di non effettuare questi tagli, rispetto invece a quelli che già hanno deciso di farli, generando palese violazione ed anti-costituzionalità. Il Presidente Cota è stato disponibile, gentile ed attento a quanto è stato esposto da una delegazione, rappresentata dallo scrivente, dell’Associazione Consequor Onlus per la Vita Indipendente, promotrice di questi progetti insieme ad altre, tra cui la federazione FISH Piemonte. Le promesse sono state quelle di un prossimo contatto mirato ad un incontro con l’Assessore alle Politiche Sociali regionale Paolo Monferino, atto a recepire le nostre richieste. Attendiamo quindi fiduciosi la telefonata dal Presidente. Questo articolo sarà anche pubblicato su alcuni giornali locali.

Germano Tosi

 

22 marzo 2012

Sui prossimi tagli ai Progetti di Vita Indipendente

Il Coordinamento Interassociativo Piemonte su Vita Indipendente e Massima Autonomia Possibile, a cui partecipa e aderisce anche l'Associazione Consequor, nell’incontro del 22/03/2012 – ore 14,30 presso il Centro Pace-Info5 in Via Stradella 192 a Torino

ha elaborato le seguenti valutazioni ed iniziative.

 

Durante la riunione odierna  inerente la situazione della Vita Indipendente a Torino e in Regione è emerso che si stanno verificando situazioni di pesanti tagli e modalità diverse di erogazione dei fondi  in alcuni Enti Gestori sui Progetti in atto e risulta che altri Consorzi siano intenzionati a procedere a loro volta in tal senso.

 

Si è dunque convenuto di fare:

1) una lettera al Difensore Civico per avere una presa di posizione e indicazioni precise a proposito delle modalità di erogazione dei fondi per la Vita Indipendente e l’effettiva volontà di intervento in proposito della Regione.

2) una seconda lettera all’Assessore alle Politiche Sociali Paolo Monferino per chiedere un incontro con la massima urgenza al fine di garantire la continuità dei finanziamenti sulle politiche sociali per la disabilità e in particolare per la Vita Indipendente.

 

Se le risposte non saranno soddisfacenti si è prevista l’attuazione di azioni di forte risonanza pubblica per rendere visibile il grave disagio che i tagli prospettati provocano sulla vita quotidiana delle persone con grave disabilità nella Regione.

 

Per organizzare le azioni previste occorre che tutti coloro che hanno informazioni su tagli o variazione di erogazione della Vita Indipendente le segnalino e si mettano urgentemente in contatto con la segreteria del Coordinamento al numero telefonico 0114435557.

 

Invitiamo, infine, le Persone, i Gruppi e le Associazioni interessate a portare avanti nel Coordinamento Interassociativo Piemonte la rivendicazione e la realizzazione della Vita Indipendente e Massima Autonomia Possibile anche per le persone con disabilità nell’ambito delle Pari Opportunità per Tutti a darci la loro adesione e collaborazione per essere più forti ed efficaci.

 

 

17 marzo 2012

5° Giornata internazionale dedicata alle Malattie Rare con focus sulla "Solidarietà"

"Rari ma Forti Insieme" è lo slogan che contraddistingue il bisogno di solidarietà espresso da Caterina Campanelli, presidente dell'Associazione A.I.M. Rare Onlus, organizzatrice dell'evento che avverrà sabato 24 marzo dalle ore 10, a Firenze  presso l'A.O.U. MEYER - Aula Magna – Secondo Piano, Palazzina Universitaria. Dopo i vari interventi, anche una Tavola Rotonda "mirata", sottolineando sia la necessità della Ricerca scientifica e clinica, sia l'importanza della presa in carico dei disabili tenendo conto, fedelmente, delle loro realtà e delle loro aspettative. Durante l'evento si parlerà anche di Vita Indipendente.

Vedi la locandina qui: programma (pdf)

A.I.M. Rare ONLUS
Associazione Italiana contro le Miopatie Rare
Sede legale - Viale Mazzini, 40 - 50132 Firenze
Sede operativa - Piazza Baldinucci, 8/r - 50129 Firenze
Tel. 055. 486838 - Fax 055. 4625985 - cell. 348 6420993
info@aimrare.org

www.aimrare.org

 

 

7 marzo 2012

la scure "salva Italia" non salva i disabili

Anche qui in Piemonte si comincia. Oggi lo scrivente, insieme alle altre 4 persone disabili fruitori di un progetto personale di Vita Indipendente, siamo stati convocati dal direttore del nostro Consorzio CISA 31 CHE CI HA AVVERTITO CHE, DAL MESE PROSSIMO, IL CONTRIBUTO PER LA VITA INDIPENDENTE SARA' DECURTATO DEL 30%. Inoltre i progetti dovranno essere rivalutati dall'UVMD e che occorre presentare anche l'ISEE individuale per una complessiva valutazione delle risorse a disposizione. Al direttore è stato fatto presente che proprio per evitare la macelleria sociale la nostra associazione ha fortemente combattuto e voluto che questi fondi restassero dedicati ai progetti, per questo è stata scritta la DGR 1-2646 del 3 ottobre 2011, alla quale faremo ricorso e segnalazione al Difensore Civico. Comprendiamo la difficile situazione regionale e il fatto che gli stessi Consorzi ed Enti gestori sono in grande difficoltà di bilancio, ma le persone disabili devono SEMPRE PAGARE IN PROPORZIONE MAGGIORE e questa non è l'equità sociale che ci attendevamo. Da tempo abbiamo già segnalato questo pericolo che oggi puntualmente si sta avverando, inviando lettera di richiesta di incontro con l'Assessore regionale alle politiche sociali, congiuntamente alla FISH Piemonte, ma ancora non abbiamo ricevuto risposta. Un taglio del 30% significa DI FATTO DOVER LICENZIARE UNA ASSISTENTE CON UN CONTRATTO PART-TIME DI CIRCA 15-18 ORE, creando quindi ulteriore precarietà ed il ritorno per molti, SPECIALMENTE CHI HA UNA RIDOTTA AUTONOMIA E CHE NON PUO' SPOSTARSI AUTONOMAMENTE, alla CARCERAZIONE DOMESTICA. Quel delicato equilibrio che a fatica è stato conquistato, sarà nuovamente distrutto, con l'aggravante che intorno a noi TUTTO E' AUMENTATO: IVA, TRASPORTI, GENERI ALIMENTARI, BENZINA, ECC. Ancora una volta le persone con disabilità devono assistere alla tumulazione dei propri diritti, rimanenti tali solo sulla carta. Dov'è finita la ratifica della Convenzione ONU, a chi ci rivolgiamo per ottenere il diritto pieno allo svolgimento delle nostre libertà fondamentali?.

Chiediamo quindi a TUTTE le persone con disabilità del Piemonte che hanno ricevuto segnalazione del taglio e che sono interessate a questo percorso, di contattare al più presto la nostra associazione per fare quadrato contro questi tagli che risultano ingiusti e pericolosamente deleteri, per noi e per i nostri assistenti che saremo costretti a licenziare, chiedendo nuovi interventi, più costosi, agli Enti gestori, già mostruosamente penalizzati dai tagli regionali-nazionali.

Germano Tosi

 

 

6 marzo 2012

GUARDAMI

Mostra fotografica sensoriale a Salò, Sale Valentini, dall'11 al 15 marzo 2012, con il patrocinio del comune di Salò Assessorato alle Pari Opportunità.

Un evento studiato per valorizzare la femminilità della donna disabile esaltando le immagini per allontanare la visione pietistica troppo spesso prevalente, rispetto al desiderio di essere e mostrarsi donna. Questo è il messaggio di questo evento, nato dal progetto "La femminilità è donna" di Cinzia Rossetti dell'Associazione "Cinzia per Botticino" e membro del Coordinamento Lombardo per la Vita Indipendente. Si tratta di una mostra esposizione di varie fotografie, con un sottofondo musicale del maestro Giampiero Tonioli ed un arredo olfattivo come cornice.

Ufficio Stampa tel. 3331196712, eventoguardami@gmail.com
Vedi il Comunicato stampa e la Locandina (formati Pdf)

 

 

5 marzo 2012

In Toscana 5 milioni di euro per i Progetti di Vita Indipendente

Quasi incredibile questa notizia, in netta controtendenza rispetto all'andamento generale delle altre regioni su questa materia. Viene in mente un famoso film in bianco nero comico, sul presunto mostro di Frankenstein, in una battuta dell'attore:"SI PUO' FARE!!"

Vita indipendente significa anche la possibilità di "assumere" un assistente: una persona che, con regolari mansioni, orari, retribuzione, assista il disabile nella vita quotidiana, dalla cura della persona, alle attività domestiche, di lavoro, di studio, agli spostamenti. Per questo la Regione Toscana, con una delibera presentata dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e approvata nel corso dell'ultima giunta, ha stanziato 5 milioni e 200 mila euro, che dalle aziende e dalle Società della Salute verranno poi assegnate ai disabili gravi che ne faranno richiesta, presentando progetti specifici "Vita indipendente".

Le Uvm (Unità di valutazione multidisciplinare) presenti in ogni azienda sanitaria valuteranno le richieste presentate (in base a criteri quali gravità, tipologia degli obiettivi specifici di vita indipendente, minori risorse assistenziali, condizione familiare, abitativa e ambientale), formulando con il disabile stesso un progetto assistenziale personalizzato (Pap). Sulla base di questo progetto, al disabile sarà riconosciuto un contributo mensile compreso tra un minimo di 800 e un massimo di 1.800 euro, con il quale retribuire l'assistente personale. Il rapporto con l'assistente (che non potrà essere né un parente né un affine entro il terzo grado, ma dovrà essere scelto tra personale privato o di cooperative sociali o associazioni accreditate/convenzionate con l'Asl o l'amministrazione comunale) dovrà essere regolarmente formalizzato, nel rispetto della normativa.

"I progetti di ‘Vita indipendente' si differenziano dalle azioni di carattere puramente assistenziale - sottolinea l'assessore Scaramuccia -. Grazie a questi progetti, che la regione sta mettendo in atto ormai da tempo, la persona abbandona la posizione di ‘oggetto di cura' per diventare ‘soggetto attivo' e autonomo, che fa scelte riguardo alla propria vita: dove e con chi vivere, lavoro, studio, relazioni sociali. Come regione vogliamo continuare a garantire alle persone con grave disabilità la possibilità di realizzare tutto questo, in piena libertà e autonomia".

 

 

4 marzo 2012

Furgone attrezzato usato

Si vende un furgone attrezzato mod. Tourneo Ford del 2004, 6 posti più 2 carrozzine, con pedana elettrica.

Vedi il volantino (formato doc)

 

 

9 febbraio 2012

Una lettera di sfogo di Camillo Gesulmini (*), punto di vista di un "carrozzato" che come tanti disabili, ma si pensi anche a chi si muove con le stampelle, si vede ancor più preclusa la mobilità a causa dei problemi amplificati dalle forti nevicate di questo inizio 2012.

 

NEVE 

È arrivata la neve ..., con essa tanta allegria per il bambini, felicità per i ragazzi che non vanno a scuola e, sconforto, disagi e problemi per gli adulti.

I disabili probabilmente tutti reclusi in casa, agli arresti domiciliari ... non esistono gomme termiche o catene da carrozzina.

Si sa che d’inverno può capitare che nevichi, anche abbondantemente. Allora perchè tutte queste lamentele e questa impreparazione?

Un disabile cinico, quale io sono, potrebbe pensare: “finalmente molti possono sperimentare sulla propria pelle, a poco prezzo, cosa significhi trovarsi in presenza di barriere”. E sì, la neve è una barriera, più o meno come quelle che noi disabili troviamo sui nostri percorsi quotidianamente.

Persone che si reputavano forti e gagliarde, all’improvviso si sono trovate bloccate in casa e, giù tutte a lamentarsi in televisione sul fatto che nessuno era andato a spalare la neve davanti casa loro; facevano quasi pena ... il comune non ha fatto niente ... la provincia non ha mandato i mezzi ecc. ecc.

Solo una magnifica nonnina di 84 anni ha candidamente confessato di aver spalato tutto il passaggio davanti casa sua, da sola.

Sicuramente anche qualcun’altro lo avrà fatto, ma, tra tutti, quella nonnina meriterebbe un encomio e la ribalta nazionale perchè rappresenta una delle poche superstiti di una umanità che non esiste più, quella umanità che si rimbocca le maniche, quella umanità che ha il coraggio di fare da sé e non aspetta la manna dal cielo.

Nel mio quartiere non ho visto nessuno, dei tanti uomini abili, uscire di casa propria con una pala in mano, forse che all’improvviso sono diventati tutti “disabili” come me?

Ho una età che mi permette ancora di ricordare che quando nevicava, tanti anni fa, il vicino di casa della mia famiglia, spalava tutto il piazzale e faceva pure un pupazzo di neve, anzi, una “pupazza”, perchè aveva le tette e, spudorato l’autore, del carbone tra le tozze gambe appena accennate. Erano altri tempi ... erano altre generazioni, sicuramente più solidali e generose: non avevano paura di fare qualcosa per la collettività gratuitamente.

Una riflessione: questa società che abbiamo costruito, piena di tante inutilità, si dimostra handicappante al primo imprevisto che sia terremoto, alluvione o neve o ... naufragio. L’handicap non è tanto fisico, quanto psicologico; la deresponsabilizzazione globale rende tutti inermi, incapaci di reagire, inetti. Nessuno pensa più a sé stesso come una risorsa per la società, ma tutti si aspettano che intervenga qualcun’altro; sono tutti (fatte salve le dovute eccezioni) privi di iniziativa personale e incapaci di pensare che sì, proprio tutti noi, possiamo fare qualcosa di utile per la collettività.

Chissà se questa esperienza di alcuni giorni da “disabile” ha infuso in qualcuno un po’ di consapevolezza?

E comunque ... italiani, supposti di sana e robusta costituzione fisica, forza, prendete una pala e scendete in strada.

 

(*) Camillo Gelsumini Presidente UILDM Pescara - Chieti

Condiviso anche da

Nicolino DI DOMENICA Vice Presidente AIAS Lanciano

Responsabile Movimento V.I. Abruzzo

 

 

7 febbraio 2012

Lettera aperta al Ministro Elsa Fornero

 

 Lettera aperta a Elsa Fornero

                                                  

Ministro della Solidarietà Sociale

                                                                                                                          e delle Pari Opportunità

 

e p. c.

 

a Maria Cecilia Guerra

 

Sottosegretario delle Politiche Sociali

 

Onorevole Ministra,

 

mi rivolgo a lei da donna a donna sapendo che le sta a cuore la valorizzazione di ognuna di noi.

            Vivo una vita normale, quella che ho voluto: cerco di seguire una mia linea di condotta, curo la mia persona, leggo, mi tengo informata.

            Non sono sposata, non ho figli; a 57 anni ho collezionato la mia dose di “insuccessi” sentimentali, ma continuo a tessere il mio mondo di relazioni e affetti con il solo dispiacere di non poter stare più vicino a mia madre, soprattutto ora che ne avrebbe bisogno, per una questione di chilometri e di organizzazione.

            Conduco normali rapporti di vicinato; mi occupo della mia casa, cerco di limitare consumi e rifiuti, faccio una buona raccolta differenziata, sebbene il mio Comune dimostri scarso interesse in materia. Compro al discount, vesto con l’usato.  Ho tagliato, per risparmiare, su cinema, ristorante, bar, gite e vacanze.

Pago i tributi, chiedo sempre (quasi) lo scontrino fiscale.

            Pratico da anni una vita associativa ormai indispensabile (ENIL Italia è il nome dell’associazione a cui aderisco),  partecipo un po’ alla politica locale e svolgo qualche ora di volontariato (un brutto termine per dire che compartisco un po’ del mio italiano con degli amici immigrati).

            Ho un diploma di Istituto Magistrale. Dei miei vani tentativi di lavorare preferisco tacere perché occorrerebbe un capitolo apposito.

            E evidente che non sono in cerca di elogi, vorrei soltanto mostrarle alcune delle banali ma necessarie azioni che mi posso permettere solo perché posso contare su una precondizione fondamentale: avere alle mie dipendenze 3 assistenti personali (una convivente e due che si alternano nei finesettimana) che ogni giorno mi alzano, mi coricano, mi preparano per uscire, mi accompagnano e mi assistono, anche di notte, ovunque io sia in base alle necessità da me espresse e secondo le procedure che ho loro insegnato.

            Sono infatti affetta da una malattia degenerativa che mi ha reso pressoché inutilizzabili gambe e braccia, ha compromesso i muscoli del tronco, del collo e della respirazione e, più di recente, avverto un po’ di difficoltà nella masticazione e nella deglutizione. Fa più impressione dirlo che sperimentarlo, ma non sto cercando di impressionarla, cerco piuttosto di aiutarla a capire che con gli aiuti giusti una donna come me può vivere una vita dignitosa, piacevole, stimolante nonostante la disabilità, o meglio, a partire da essa.

            L’impianto di assistenza personale autogestita cui ho accennato è finalizzato, tecnicamente parlando, alla realizzazione del mio progetto di Vita Indipendente (in base alla legge 162/98). E costato alla collettività nel 2011 più di 34.000 €, anche  se non dovrei  pubblicarlo per non scatenare nel comasco inutili guerre fratricide.

            E un importo che comprende gli stipendi, i contributi previdenziali, le ferie, le malattie, le tredicesime, l’anzianità e i trattamenti di fine rapporto delle assistenti personali. Sono escluse le spese di vitto e alloggio che ho tratto dai 767 € mensili di pensione e assegno d’accompagnamento con cui devo provvedere al pagamento delle bollette e al mio mantenimento.

Sfido ogni Regione a pubblicare i costi diretti e indiretti  che gli istituti, le residenze sociosanitarie e altre tipologie di intervento impiegano, e richiedono ai contribuente, per riprodurre se stesse, non importa se al prezzo della nostra segregazione.

            Pur trattandosi di  una cifra significativa quella che mi viene assegnata posso assicurarle che si tratta di un costo fin troppo contenuto, un po’ perché sono costretta ad applicare i contratti al minimo contrattuale e un po’perché non basta a soddisfare tutto il mio fabbisogno assistenziale, a un terzo del quale ho rimediato in parte con l’aiuto di amiche e amici (un aiuto che dura da decenni, ma quando potranno riprendersi la loro libertà?) e in parte non rimediandoci affatto (a mio rischio e pericolo). 

            Il fatto è che la disabilità costa molto alle donne e agli uomini con disabilità e anche alle loro famiglie perché essi devono farsi carico di costi che non sono necessari a chi disabile non è.

            Per questo sgomenta che nel cosiddetto “decreto salva Italia” l’attuale Governo abbia pensato di introdurre, nel calcolo dell’ISEE, la disabilità come produttrice di reddito. A una simile assurdità faccio osservare che la disabilità è uno svantaggio di cui faremmo tutte e tutti volentieri a meno e che i contributi per la Vita Indipendente, così come l’indennità di accompagnamento è necessario che siano sempre riconosciuti al solo titolo della minorazione grave.

            Di essi, come di altre garanzie, abbiamo estrema necessità come dell’aria e dell’acqua, per vivere. E, contemporaneamente, per vivere in condizioni di uguaglianza con gli altri, cittadine e cittadini senza disabilità. 

            Se approverete questo criterio di calcolo del reddito persone come me, paradossalmente, risulterebbero ricche  e, per questo motivo, destinate a percepire  ulteriori riduzioni di quei benefici necessari a far fronte alla disabilità o addirittura ad esserne escluse.

            Alla gran parte del costo della mia assistenza personale autogestita hanno provveduto il Distretto e il Comune, e per un sesto la Regione, ma il 2012 si è già presentato con premesse di limitazioni e incertezze dovute ai tagli riservati al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali.

            Ecco un’altra ingiustizia, mi perdoni, che sommata alla precedente contribuisce a sottrarci l’insieme dei nostri diritti inviolabili, cioè vita.

            Ci sono istituzioni, associazioni, cooperative o persone, sono purtroppo le più ascoltate, che campano sulla disabilità vendendo loro aria fritta (corsi, consulenze, progetti di vita mortificanti) o che pensano di risolvere i problemi delle donne e  degli uomini con disabilità privandoli del diritto di scelta e propinando loro soluzioni assistenziali preconfezionate, come, appunto, le strutture residenziali, oppure con servizi a domicilio striminziti, gravosi, avvilenti.

            Ci vuole lungimiranza o forse basta un po’ di buon senso per rendersi conto che è più vantaggioso, sia in termini di diritti sia dal punto di vista dell’economia reale, investire nei progetti di Vita Indipendente delle persone con disabilità, nella loro intraprendenza, nella loro voglia di vivere, dando sostanza a quelli che la nostra Costituzione considera diritti inviolabili garantiti.

            Forse come donna si sentirà colpita quanto me dalla storia di R., madre di due bambini, che alla sua pressante richiesta di un finanziamento per l’assunzione di assistenti personali si e sentita raccomandare dall’assistente sociale e dall'avvocatura del suo Comune della Campania meridionale di non insistere ulteriormente, per il suo bene, altrimenti le autorità potrebbero provvedere d'ufficio all'affido dei minori in istituto o ad altra famiglia! O dalla storia di E. che a 31 anni suonati non può andare a vivere con il suo compagno, non con il suo misero stipendio o con quello di lui, perchè il suo Comune dice di non avere soldi e comunque non ha previsto di spenderli per questo tipo di intervento.

            E poi, sempre per rimanere con uno sguardo su un altro versante femminile, vorrei mostrare a lei, che prima che politico e studioso è donna, come investire sull’indipendenza delle donne (e degli uomini) con disabilità può essere un ottima impresa per la collettività. Le mie assistenti assicurano un’entrata alle loro famiglie, certo scarsa, ma provo ancora soddisfazione quando ricordo che l’anno scorso, grazie alla sua intraprendenza e alla disponibilità della sua collega che le ha ceduto parte delle ore, una di loro ha potuto traghettare dignitosamente la sua famiglia fuori dalla condizione disperata in cui era caduta dopo il licenziamento del marito. Ovviamente mantenendo io il  controllo della mia organizzazione!

            Sono ignorante di teorie economiche, ma cosa c’è di più economicamente reale, vitale e paritario di una relazione come quella in cui io, donna o uomo con disabilità, retribuisco qualcuna/o di mia scelta perché, attraverso il suo lavoro, condizione necessaria per la vita di ognuno, assicuri la mia libertà di autodeterminare le mie scelte di vita, condizione necessaria per la mia dignità e integrità fisica e mentale.

Pensi anche a quante madri e mogli e compagne e sorelle, sgravate dal dover accudire i loro cari con disabilità e da ogni senso di colpa, potrebbero aprirsi a nuovi orizzonti professionali, creativi, culturali, relazionali!

            Spero di aver saputo narrarle fin qui quello che con parole più colte l’amico sociologo Claudio Roberti,  vicepresidente di ENIL Italia, esprime così: “ il nostro welfare sfonda i significati e le funzioni della semplice assistenza, entrando nei diritti antropologici vitali”.

            Completo quanto ho da dire con questo appello del nostro vicepresidente: “La vulgata politica imposta in questi anni vuole dipingerci a tutti i costi come dei falsi invalidi oppure, in ogni caso, come un inutile peso di cui liberarsi in qualche modo. Evidentemente, le cose non stanno in questi termini e tanti indicatori lo dimostrano. Signor Ministro, lei è una studiosa di profilo accademico, pertanto le chiediamo che il necessario cambiamento attinente alla nostra condizione antropologico sociale fondi su fatti scientifici e non su stereotipi radicati in false opinioni vertenti a soluzioni manichee dannose a noi e al sistema paese. Ad esempio, il  recente studio-documento preparato da ENIL Italia  in materia di modello ISEE di cui riporto  l’URL: http://www.enil.it/VITA%20INDIPENDENTE%20E%20ISEE2012.pdf, dimostra che una moltitudine di persone disabili italiane sono da tempo  nelle condizioni di elaborare strumenti analitici meritevoli di attenzione e risposte adeguate.”

            Non manchi, la prego, di accordarci la sua presenza e accoglienza durante gli appuntamenti dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, Gruppo 3, che si svolgono al Ministero, in via Fornovo, a cui ENIL Italia partecipa insieme alla FISH: le sarà di grane aiuto!

            Infine, personalmente le chiedo lo sforzo di andare ad incontrare le persone che il giorno 8 febbraio saranno in pazza Montecitorio, dalle 14,30: non hanno santi in paradiso, ma un sacco di ragioni da vendere! *

 

            Cordiali saluti

 

                                                                       Ida Sala

 

* La manifestazione dell'otto febbraio è stata spostata causa maltempo, a data da destinarsi.

 

 

 

14 gennaio 2012

La posizione di ENIL Italia sull'ISEE

Un documento che cerca di spiegare le correlazioni tra l'imposizione dell'ISEE e la scelta dell'assistenza personale. Per le persone con disabilità e con ridotta autonomia, l'ISEE significa dover pagare per esercitare le azioni quotidiane di base inerenti alle libertà fondamentali; costi che non devono affrontare le persone normodotate. Arricchito dalle argomentazioni che in Toscana .le Associazioni Avitoscana e Paraplegici Atponlus hanno presentato al Consiglio regionale proprio per modificare il tratto della legge regionale relativo all'imposizione dell'ISEE per l'accesso agli interventi finalizzati a compensare la condizione di disabilità. (vedere sul sito www.avitoscana.org )  Il documento è stato inviato anche alla FISH affinché sia utilizzato congiuntamente (anche nel lavoro dell'Osservatorio nazionale disabilità) a favore di un possibile nuovo regolamento, sulla base dell'art. 5 della Legge Delega in discussione al Governo, prima che siano disposti ulteriori indirizzi a svantaggio delle persone con disabilità.

leggi il documento (Pdf)

 

 

5 gennaio 2012

Falsi invalidi, accompagnamento, INPS: false verità

Apriamo l'anno nuovo con un articolo esemplificativo di Cristiano Gori* pubblicato da Il Sole 24 ore, dove si evidenzia come esponenti politici del vecchio governo abbiano alimentato false verità sul problema "falsi invalidi" tali da costringere l'INPS a interventi molto dubbi che non hanno portato a nessuna conclusione se non a quella di danneggiare l'immagine delle persone disabili e tutte quelle che ancora sono in attesa di risposte.

Il welfare e il nodo dei falsi invalidi (di Cristiano Gori, il Sole 24 ore)

Inattese novità nella lotta ai falsi invalidi. I dati raccolti nei controlli dell'Inps mostrano che riceve prestazioni d'invalidità civile senza averne diritto circa il 4% dei beneficiari. Sono frodi da combattere, ma si tratta di una percentuale di utenza inappropriata limitata e inferiore a quella di tanti altri settori.

Ad esempio, in sanità ben più del 4% dei pazienti subisce operazioni non necessarie e pure superiore è la percentuale di famiglie di evasori fiscali esenti dalla retta degli asili poiché figurano a basso reddito. Perché quella contro i falsi invalidi è diventata la principale battaglia per la moralizzazione del welfare italiano?

L'equivoco del 2010

Nei primi mesi dello scorso anno l'Inps rese noti i dati sulla forte crescita della spesa pubblica per l'invalidità civile, da quasi 11 miliardi di euro nel 2002 a 17 miliardi nel 2010. In un'Italia stretta tra problemi reali e ricerca di capri espiatori, iniziarono inchieste giornalistiche e dichiarazioni di politici sullo scandalo dei falsi invalidi. Alcuni ministri di allora, in particolare Sacconi e Tremonti, attribuirono la maggiore spesa a un unico motivo: il comportamento di numerosi approfittatori - i falsi invalidi - che riceverebbero le prestazioni senza averne diritto. Questa divenne la spiegazione dominante.

La maggior parte dei media la fece propria e le inchieste aumentarono. Il falso invalido venne raffigurato come un adulto che finge una condizione di disabilità e - anche se l'espansione della spesa è dovuta, principalmente, all'invecchiamento della popolazione - la terza età non fu associata agli abusi. Così prese forma l'assunto alla base della vicenda: "crescita della spesa = adulti che si fingono disabili = un problema di frodi".

Le badanti degli ultra80enni

L'incremento della spesa per l'invalidità si suddivide tra 681 milioni di euro per le pensioni e 5.487 milioni per l'indennità di accompagnamento. A trainarlo è stata l'impennata dell'utenza anziana dell'indennità: le persone con almeno 65 anni che la ricevono sono passate dal 6% del totale (2002) al 9,5% (2009). Inoltre, oggi tre beneficiari dell'accompagnamento su quattro sono anziani e la metà ha almeno 80 anni.

Lo scorso decennio ha visto in Italia l'impetuosa diffusione delle badanti. Davanti alle sempre più pressanti esigenze di assistenza agli anziani e alla scarsità di servizi pubblici, a loro si sono rivolte tante famiglie. Queste ultime hanno cercato un contributo economico pubblico che potesse aiutarle a remunerare le badanti e l'hanno trovato nell'indennità, senza la quale per molte famiglie sarebbe stato difficile - o impossibile - pagarle. L'invecchiamento della popolazione e l'espansione delle badanti costituiscono le principali cause del boom della spesa per l'invalidità civile ma tali fenomeni non sono stati presi in considerazione dai decisori.

Ossessionati dai controlli, non dai modi

A motivare l'aumento della spesa sono anche alcune peculiarità dell'indennità di accompagnamento. L'accertamento dei requisiti per riceverla si basa su criteri generici e non standardizzati; l'Italia è l'unico Paese europeo dove lo Stato eroga questa prestazione senza definire con precisione chi ne abbia diritto e a quali condizioni. Il margine di discrezionalità esistente nell'assegnarla ha consentito di allargarne l'utenza nel rispetto delle regole formali. I dati mostrano che in alcune aree il ricorso alla misura è superiore al necessario ma, sovente, la genericità dei criteri di accesso rende impossibile per lo Stato provare che una persona la riceva impropriamente. Da tempo, sono sul tappeto proposte per introdurre strumenti di accertamento delle condizioni di chi la richiede.

Inoltre, l'accompagnamento è diffuso nel Mezzogiorno, in parte a causa di tassi di disabilità superiori alla media nazionale (la diffusione di questa condizione è sempre inversamente legata al livello di sviluppo economico e d'istruzione) e in parte perché utilizzato impropriamente, quale sostegno economico a famiglie in difficoltà. Anche qui esistono proposte per responsabilizzare le Regioni meridionali nella concessione dell'indennità.

Per via di queste, e altre criticità l'accompagnamento non sostiene adeguatamente chi ne ha bisogno e può essere ricevuto da alcuni che non ne avrebbero necessità. Ma il precedente Esecutivo non se ne è interessato e - fedele alla teoria che l'unica ragione della maggior spesa sono gli abusi - si è dedicato solo agli 800mila controlli da compiere nel periodo 2009-2012. Non si è neppure occupato di migliorare il welfare pubblico rivolto a chi vive questa condizione, dove robusti tagli ai già esili servizi hanno affiancato l'assenza di qualsiasi progettualità. Eppure il welfare presenta - lo dicono tutti gli studi - notevoli lacune e una capacità di risposta ai bisogni delle persone interessate, perlopiù, bassa.

La costruzione del falso invalido

L'assunto "crescita della spesa per l'invalidità = adulti che si fingono disabili = un problema di frodi" è errato ma rimane dominante nell'opinione pubblica. Perché? Un motivo riguarda la comunicazione politica. Sino all'estate, Tremonti, Sacconi e alcuni loro colleghi di Governo hanno utilizzato la propria visibilità per riproporre la loro posizione. Numerosi altri esponenti del mondo politico e istituzionale, come il presidente dell'Inps Antonio Mastropasqua e i capigruppo alla Camera di Lega, Marco Reguzzoni, e Idv, Massimo Donadi, sono ripetutamente intervenuti a sostegno di questa versione dei fatti. In settembre sono stati resi noti i dati ufficiali che certificano il fallimento della lotta ai falsi invalidi ma su questi le stesse personalità non hanno ritenuto di dover fornire spiegazioni.

Nel frattempo la massiccia copertura mediatica della disabilità focalizzata solo sulle frodi, con immagini di sicuro impatto come il cieco che guida e l'invalido che gioca a pallone (casi gravi ma rientranti nel 4% individuato dai controlli) ha prodotto una percezione distorta della realtà nell'opinione pubblica, diffondendo l'impressione di un dilagare degli abusi.

Per chi sostiene una posizione differente l'accesso ai media rimane proibitivo. Le associazioni delle persone con disabilità, in particolare, hanno mostrato quale sia la verità sui controlli ma la loro voce è rimasta confinata tra gli addetti ai lavori senza trovare eco sui mezzi di comunicazione generalisti.

Inverno 2011-2012: il danno è fatto

La lotta ai falsi invalidi non lascerà risultati degni di nota in termini concreti bensì sul piano culturale. Se è vero che nell'ultimo biennio politica e mezzi di comunicazione si sono occupati di disabilità come mai prima, le conseguenze di una così intensa - ma, purtroppo, distorta - attenzione rimarranno nel tempo. Sebbene la crescita della spesa per invalidità sia dovuta, principalmente, all'invecchiamento il falso invalido è stato rappresentato come un disabile adulto, forse perché denigrare gli anziani viene ritenuto politicamente più sconveniente. Il mondo della disabilità è stato dipinto come poco chiaro e contraddistinto da abusi, trasmettendo l'idea che il suo problema non siano le mancanze del welfare - di cui non si parla, come se non esistessero - ma solo le irregolarità. Nel complesso, si è costruito un muro di sospetto e diffidenza verso tutto ciò che riguarda tale condizione.

La società italiana mostra, da sempre, un'attenzione verso i diritti delle persone disabili minore del resto d'Europa. Lo stigma creato nell'ultimo biennio ha fatto compiere al nostro Paese ulteriori passi indietro: oggi per queste persone - e per le loro famiglie - veder riconosciuti i propri diritti e aspirare a un welfare più adeguato è divenuto ancora più difficile. Ecco l'unico, vero, risultato della lotta ai falsi invalidi: ridurre le aspettative di una vita migliore per le persone con disabilità.

* E' docente di politica sociale all’Università Cattolica e consulente scientifico dell’Istituto per la Ricerca Sociale, a Milano, e visiting senior fellow presso la London School of Economics a Londra. Ha percorso di valutazione delle politiche sociali lombarde (www.lombardiasociale.it) e il Network Non Autosufficienza (NNA) ("L’Assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Secondo Rapporto", Maggioli, 2010, scaricabile da www.maggioli.it/rna). E’ editorialista de “IlSole-24Ore”. 

 

 

14 dicembre 2011

Nasce l'Associazione Le Baccanti

Da un'idea di Tania Bocchino, nostra socia, l'Associazione Culturale "Le Baccanti" si prefigge lo scopo di promuovere progetti e interventi utili a garantire una maggior fruibilità delle risorse artistiche e culturali del territorio piemontese, per tutte le persone, nel quadro di una visione volta a tutelare il diritto ad una "Vita Indipendente" delle persone con disabilità.

L'Associazione Consequor augura a Tania un proficuo lavoro nell'ottica di possibili collaborazioni future.

Visita il sito internet: http://www.associazionelebaccanti.com/

 

 

2 dicembre 2011

Convocazione assemblea dei soci Ordinaria e Straordinaria - anno 2011.

* vedi aggiornamento a fine articolo.

Assemblea Ordinaria:

1^ convocazione: 30 novembre 2011, ore 7,30

2^ convocazione: 16 dicembre 2011, ore 15,00

Assemblea Straordinaria:

1^ convocazione: 30 novembre 2011, ore 21,00

2^ convocazione: 16 dicembre 2011, ore 16,00

Ordine del Giorno Assemblea Ordinaria:

- Relazione del Vice Presidente sull’attività dell’Associazione svolta nel 2011.

- Relazione, discussione, approvazione Bilancio Consuntivo anno 2011.

- Relazione, discussione, approvazione Bilancio Preventivo anno 2011.

Ordine del Giorno Assemblea Straordinaria:

- Presentazione dei candidati, esposizione di proprie idee e programmi attuativi.

- Dibattito aperto ai soci, collaboratori e simpatizzanti: proposte e disponibilità.

- Votazione ed elezione nuovo Consiglio Direttivo

- Varie ed eventuali.

L’occasione è gradita per ringraziare della partecipazione e porgere a tutti cordiali saluti

Il Consiglio Direttivo

Scarica la lettera in Pdf

vedi la mappa per arrivare, si può trovare parcheggio nei luoghi indicati dalle X rosse perchè la via è stretta ed a senso unico. Si entra dalla porta in legno e poco avanti nel cortile da un cancello grigio, ma non con l'auto.

-AGGIORNAMENTO del 17 dicembre 2011

Durante l'Assemblea (presenti 12 soci con diritto di voto) sono stati discussi e approvati i bilanci consuntivo e preventivo. Dopo la discussione generale su come procedere nell'attività associativa, si è proceduto alla votazione del nuovo Consiglio Direttivo. In seguito il nuovo c.d. ha designato le cariche per il prossimo triennio, con decorrenza immediata. Vedi qui il nuovo direttivo.

G. Tosi

 

 

25 novembre 2011

ENIL Italia nell'Osservatorio Nazionale sulla disabilità   

Una delle priorità evidenziate nella scorsa Assemblea di ENIL Italia era la necessità di essere più visibili nel contesto nazionale, per ciò che riguarda gli obiettivi dell'Associazione, mirati alla conoscenza e sviluppo dell'assistenza personale autogestita ed autodeterminata finalizzata alla Vita Indipendente delle persone disabili. Grazie all'impegno degli associati e del nuovo direttivo, nonché alla disponibilità di Pietro Barbieri presidente FISH, ENIL Italia è ufficialmente membro del Gruppo di lavoro 3: Autonomia, vita indipendente e empowerment della persona con disabilità: le politiche pubbliche, sociali, sanitarie e socio sanitarie di contrasto alla disabilità (art. 12, art. 19, art. 26, art 18, 22 e 23), all’interno dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, presieduto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il primo incontro del Gruppo è previsto per il prossimo martedì 29 novembre, presso il Ministero del Lavoro e del Welfare a Roma. Seguirà resoconto.

G.T.

 

17 novembre 2011

UN POPOLO DI SANTI, POETI E NAVIGATORI… CON DISABILITA’

L'associazione AVI onlus, Agenzia per la Vita Indipendente e l’Associazione ECAD, Ebraismo Cultura Arte Drammaturgia,  lunedì 28 novembre 2011, al Teatro Sala Umberto di Roma (via della Mercede 50), proclameranno i vincitori della prima edizione del premio per la drammaturgia “Teatro e Disabilità”.

Il premio nasce nel 2011 durante le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, proprio in relazione ideale con uno dei suoi massimi artefici, Giuseppe Garibaldi, eroe dei due mondi, che trascorse alcuni anni della sua vita, costretto su una sedia a rotelle. Condusse e vinse la battaglia di Digione contro i prussiani, nel 1870, da seduto su una carrozzina trainata da cavalli, che aveva fatto costruire appositamente. Aveva dovuto accettarla la disabilità, così com’era venuta, ed escogitare stratagemmi d’ogni genere per continuare a vivere ancor più da “eroe”, tra le innumerevoli barriere architettoniche e culturali di quell’epoca, in cui molto più di oggi disabilità voleva dire invalidità, debolezza, rinuncia, dipendenza. L’obiettivo è quello di dare una voce all’anima delle molteplici disabilità attraverso la scrittura teatrale.

“Ci riteniamo pienamente soddisfatti dei testi che ci sono pervenuti” sottolinea Silvia Cutrera, presidente di AVI onlus, “sono state rappresentate disabilità sensoriali, fisiche e mentali in una maniera quasi tangibile, segno che chi ha scritto conosce molto bene ciò di cui sta parlando”.

Introdurranno l'evento: l'On. Ileana Argentin, deputato al Parlamento italiano, Pietro Barbieri, presidente FISH, , prof.ssa Bruna Grasselli dell'Università Roma 3. Premieranno i vincitori, alle ore 18.30, Paola Villoresi, attrice e presidente di Giuria, Marcello Prayer, attore di teatro, cinema, televisione (tra gli altri “La meglio gioventù”, “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, “Ama il tuo nemico 2”) e regista, e Giuseppe Distefano, giornalista e critico teatrale de Il Sole 24 Ore. Gli altri membri della giuria: Dino Barlaam, direttore Avi onlus; Silvia Cutrera, presidente Avi onlus; Lorella De Luca, giornalista; Angela Guarino, docente universitaria in Psicologia – Università La Sapienza, Roma; Claudio Imprudente, scrittore e giornalista; Donatella Orecchia, docente universitaria Storia del teatro – Università Tor Vergata, Roma; Vittorio Pavoncello, regista e scrittore; Matteo Schianchi, scrittore. Tra i partecipanti alla Tavola rotonda anche Claudio Roberti, socio Consequor e vice-presidente ENIL It, autore del libro: "L'Uomo A-Vitruviano".

Durante la mattina, ore 10-13, si terrà una tavola rotonda su temi collegati all’Unità d’Italia, alla Convenzione internazionale ONU, alla partecipazione alla vita politica sociale e culturale delle persone con disabilità.

Sarà allestito anche uno spettacolo di teatro narrazione sulla figura di Cristina di Belgioioso, eroina risorgimentale.

Nel pomeriggio, ore 17-20, durante un’altra tavola rotonda rivolta alla cittadinanza si rifletterà su Il ruolo dell’arte nella disabilità e per la disabilità con relatori da definire. Saranno quindi proclamati i vincitori del Premio Teatro e Disabilità e reso omaggio a Giuseppe Garibaldi con una rappresentazione teatrale che narrerà la sua straordinaria avventura umana.

Al testo vincitore sarà assegnato un premio di € 1.500, al secondo un premio di € 500.

Con il Patrocinio della Presidenza della Regione Lazio

Leggi il Programma (Pdf)

ed il Comunicato stampa (Pdf)

 

16 novembre 2011

Assistente personale cerca lavoro

Pubblichiamo l'annuncio di una persona che ha fatto l'assistente personale per tanti anni al nostro scomparso Presidente.

Disponibile a viaggiare, grandissima esperienza. Per contatti telefonare a: Germano Tosi 338-2369207

 

 

13 novembre

Lotta ai falsi invalidi: costi inutili per risultati discutibili

Lo si era già detto facendo i "conti della serva" che la lotta al falso invalido, così come intesa dalla maggioranza del governo, sarebbe stata solo deleteria per l'immagine culturale dei veri invalidi, a fronte di impiego inutile di risorse. Ora a dirlo è uno studio approfondito di Cristiano Gori, docente di Politica Sociale all'università Cattolica di Milano, direttore della rivista "Welfare Oggi". Un dossier con una precisa analisi fatto insieme a Carlo Giacobini, direttore responsabile di Handylex e dell'editoriale di Superando. Dai dati analizzati si evince un risparmio insignificante (circa l’1% dell’intera spesa sulle invalidità) ed un pericoloso peggioramento nella immagine del welfare tra la collettività. Altroché politiche a favore della centralità della persona disabile…, se si facesse lo stesso per evidenziare lo spreco dei costi della politica siamo sicuri che i risultati sarebbero molto più eclatanti. Sono le vere persone disabili in realtà, quelle che subiscono in questi ultimi anni, l’evidente perdita del potere di acquisto dovuta all’inflazione, ma molto più del dato medio che l’ISTAT ha calcolato sulla media italiana nello 0,6% per il 2010, che si ripercuote ancor di più nella diminuzione della quota che le famiglie risparmiavano negli anni passati. In più la soppressione dei fondi statali per la non autosufficienza e per le politiche sociali, che fornivano denaro alle regioni per i servizi di base, obbligano le stesse a modificare i criteri dei regolamenti per l’accesso alle prestazioni, inserendo ad esempio l’ISEE relativo al nucleo famigliare, generando situazioni di contenziosi, ricorsi giuridici, ritardi per la burocrazia assurda, recando forte danno alle persone disabili, che aumenta di pari passo con l’innalzarsi della gravità. Secondo i due autori, nel 2010-2011 il tasso annuo di crescita della spesa è stato del 3.5%, rispetto al 5.9% del 2002-2009. Il dato dell'ultimo anno, è causato anche da un effetto "deterrente" dovuto a un mix di controlli e clima di maggiore attenzione verso le possibili frodi che ha scoraggiato in diversi a presentare domanda. C'è anche la procedura telematica introdotta nel 2010 ad aver rallentato accertamenti e risposte. Ma quanto hanno permesso di risparmiare le revoche? Sono 31.083 le provvidenze revocate in due anni e 300 mila controlli. "Ipotizzando il massimo del risparmio - spiegano -, si giunge a circa 70 milioni di spesa annua in meno nel 2009/2010. Nel 2011/2012 poco meno di 100 milioni di euro. In poche parole l'1% della spesa per le invalidità". Una situazione che non cambia se si ampliassero i controlli. "I controlli a tappeto porterebbero a risparmiare circa 50 milioni di euro l'anno, senza contare i numerosi disagi per i cittadini chiamati a visita. Una cifra assolutamente marginale rispetto alla spesa di 17 miliardi di euro annui".

La lotta ai falsi invalidi lascerà il segno, spiegano Gori e Giacobini. La campagna, affermano, vanificherà i miglioramenti realizzati in passato rafforzando la "cultura retrograda della disabilità insita nella campagna mediatica contro i falsi invalidi". La prospettiva lontana dall'assistenzialismo e proiettata verso una cultura della persona con disabilità come cittadino è a rischio. "Le analisi di questo speciale mostrano che la retromarcia culturale dell'ultimo biennio si è sedimentata nella popolazione - aggiungono - ed è destinata a esercitare i propri effetti negli anni. La retromarcia si è tradotta, innanzitutto, nel consolidamento dello stereotipo della disabilità come malattia e come costo sociale". "Se si fosse dedicato anche solo un decimo dell'energia impegnata nella lotta ai ‘falsi invalidi' alla progettualità per il welfare si sarebbero ottenuti risultati di rilievo", spiegano gli autori, ma la realtà degli interventi realizzati sulle politiche rivolte alle persone con disabilità sono diversi. "Il welfare italiano ha due problemi. Primo, la capacità delle prestazioni e dei servizi erogati di rispondere ai bisogni delle persone con disabilità è debole sotto molti profili. Il secondo problema è che un certo numero di persone che non ne avrebbero bisogno riceve impropriamente le prestazioni monetarie; il nodo, appunto, dei ‘falsi invalidi'. Nel periodo considerato la progettualità del Governo per la disabilità è stata interamente assorbita dal secondo problema mentre il primo non è stato affrontato".

Le Associazioni del Terzo settore, tramite la campagna "i diritti alzano la voce" insieme a "sbilanciamoci" ed alla Federazione FISH, hanno presentato il Libro nero del welfare, un dossier presentato al Senato contenente le critiche, ma anche le plausibili proposte, alle norme contenute nella legge delega per la riforma socio-assistenziale.

Vedi il Libro nero del welfare (word)

Vedi qui sotto l'articolo di Claudio Roberti

 

12 novembre 2011

Il Censimento in corso:luci e ombre  

Il pensiero aperto di Camillo Gesulmini, presidente sezione UILDM di Pescara e Chieti e membro del Movimento Vita Indipendente Abruzzo. In tanti ce lo siamo chiesti: ma a proposito di un censimento, le persone disabili non contano? O meglio, perchè non vengono contate? Siamo quasi nel 2012 eppure in Italia non vi sono dati certi sulla popolazione disabile. Sui fogli da compilare le uniche domande relative ad una situazione di disabilità sono facoltative. Neanche le ASL dispongono di un sistema informatizzato con elenchi suddivisi. Questo censimento pare davvero improntato su una logica di target consumistico...

Censimento e dati “sensibili”

Ci sono dei dati il cui segreto è custodito meglio dei tesori d’arte come la Gioconda o la Pietà di Michelangelo.

Mi riferisco ai dati sulle persone con disabilità. Provare per credere. Cercate di ottenere dagli uffici della vostra regione il numero delle persone con disabilità grave e gravissima, da certificazione legge 104 e vedete il risultato. Se ci riuscite siete più bravi del Commissario Montalbano, perchè vi risponderanno che sono dati sensibili, ove per “sensibili” si deve intendere : “non ve li diamo!”. 

 Il sospetto che viene è che neanche loro, in realtà, li abbiano, e che non sappiano neanche dove andarli a prendere. Tant’è vero che quasi tutti i Piani di Zona degli Enti d’Ambito Sociali Territoriali, presentano dati “presuntivi” e di massima.

Solo l’INPS è in grado di dire quante indennità di accompagnamento eroga (e vorrei ben vedere).

Ora arriva il censimento.

Qualche ingenuo penserà:” finalmente ci chiederanno, tra le tante domande, se in famiglia c’è un disabile grave, se è ricoverato, se ha un famigliare dedicato a lui per 24 ore al giorno” e, magari, anche quali problemi comporta ecc. ecc.. manco per sogno!

Quello che interessa sapere fondamentalmente sono notizie sulla casa e sulla composizione famigliare.

Su questi due punti, fateci caso, le notizie che interessano, sono quelle dalle quali si potranno desumere, essenzialmente dei dati, che, dal punto di vista sociologico, indicheranno che tipologia di consumatori siamo stati e potremo essere nel futuro.

Almeno questo è quello che desume un comune cittadino.

Sicuramente qualche professorone ci spiegherà che non è così, che la finalità di questo censimento obbligatorio è ben altra, magari riuscirà anche a convincerci che i dati che si desumeranno serviranno ad indirizzare le politiche economiche e sociali del governo ecc.;  sarà pur vero, ma a me rimane il fastidioso sospetto che questi dati serviranno sì ad indirizzare le politiche economiche ma non del governo, piuttosto delle multinazionali che ormai dominano la nostra vita e che,  a spese della società, quindi nostre, avranno, come hanno sempre avuto del resto, una marea di dati utilissimi per le loro strategie di mercato.

Ritorniamo ai dati sulle persone con disabilità e poniamoci una domanda: perchè l’accesso a questi dati, ammesso che esistano e siano attendibili, è quasi impossibile?   Eppure, dovrebbero interessare anche tutte quelle multinazionali, per esempio quelle degli ausili, insieme al mondo della sanità e del sociale che vive, sopravvive, specula e spesso si arricchisce sulle spalle della disabilità.

Il fatto è che, se questi dati fossero resi pubblici finalmente si potrebbe fare una seria programmazione e ripartizione nel campo del sociale; finalmente potrebbe esserci una presa di coscienza dell’immenso valore economico della disabilità e, Dio non voglia, lo sconvolgimento sociale potrebbe essere tanto forte che, tutti i potentati che prosperano sull’ignaro e inconsapevole disabile potrebbero tremare.

Che cosa c’entra il censimento?

Il censimento avrebbe potuto essere uno strumento formidabile per il rilevamento di quei dati che interessano tutti coloro che si occupano, magari volontariamente e cioè gratis, di sociale. È ben per questo che si evitano accuratamente quelle domande che potrebbero far emergere lo stato di sfinimento e prostrazione vissuto dalle famiglie che supportano e sopportano al loro interno una persona con disabilità, o magari tossicodipendente o magari uscito di galera in cerca di redenzione.

Ciò che sembra interessare con questo censimento è riuscire a desumere dati come: quanti televisori o lavatrici si compreranno nei prossimi 10 anni, quante persone saranno in cerca di appartamenti da acquistare nei prossimi 10 anni. Quanti invecchieranno e quindi avranno bisogno di una casa di riposo, o di bare, o di loculi (perdonatemi l’ironico cinismo) o meglio ancora di farmaci per l’artrosi o i reumatismi, o addirittura di vaccini.

Credo che interessi anche sapere: quanti sono totalmente inutili come “consumatori” e quindi da ignorare completamente, come se non esistessero.

Di sicuro non interessano quei dati che griderebbero al mondo l’enorme quantità di disagio sociale che sarebbe espresso dalle persone “deboli”, come ultimamente vengono definite nelle stanze istituzionali. 

          Dott.Camillo Gelsumini Presidente UILDM PE-CH. Movimento Vita Indipendente Abruzzo

 

6 novembre 2011

Roberto Migliore, paraplegico, morto per errore all'Unità Spinale del CTO di Torino

Un dramma che non vorremmo mai documentare. Roberto, paraplegico di 49 anni, ai primi di ottobre si ricovera all'USU per sottoporsi ad alcune terapie. Ma per un errore gli viene somministrata un'iniezione di cloruro di potassio al posto di soluzione fisiologica. L'infermiera e il medico si accorgono immediatamente dell'errore ma è tardi. Il cuore di Roberto si ferma, l'anestesista prova a farlo ripartire ma sopraggiunge il coma. Roberto muore dopo un mese, il 3 novembre. L'Unità spinale è sicuramente un reparto d'eccellenza ma il caso ora è passato alla magistratura ed il pm Viglione dovrà valutare le responsabilità dell'infermiera e del medico.

Il Coordinamento Paratetraplegici, che da anni si batte per il buon funzionamento dell'Unità Spinale Unipolare di Torino, prende posizione.

Vedi il documento (formato Word)

 

 

 

5 novembre

Tania Bocchino presenta il suo libro: Nuda Pelle

La nostra eclettica socia, dopo aver vinto il Premio fotografico "Luca Pron" con la sua "Opera al nero" presso il Museo Cinematografico di Torino, vedi qui sotto, DOMENICA 6 NOVEMBRE ore 15:00 presso la Sala Feltrinelli a Porta Nuova via Nizza 2 Torino, presenterà il suo libro di narrativa "Nuda Pelle". Relatore sarà Clarita Bona presidente di Turismo per tutti.

"Nuda pelle" è un romanzo che racchiude nel titolo stesso la sua forza: l'assenza di filtri e di maschere. Il tentativo di sublimare il corpo diventa la metafora che sprigiona l'essenza della protagonista, Irina, giovane donna disabile, che vive con passione e coinvolgimento ogni singola emozione. L'inesistenza di nascondigli in cui rifugiarsi col proprio dolore smaschera le verità molteplici di un amore intenso e mai banale, che scardina l'essenza della parola per svelare la propria miseria e, contemporaneamente, l'immensità che lo alimenta. Un amore vissuto col corpo, attraverso membra che si incontrano visceralmente, e con un sentimento spiazzante e totalizzante, capace di riempire di senso anche i più piccoli dettagli della vita, ma soprattutto i silenzi, che scandiscono una scrittura profonda dal ritmo vibrante e sincero come quello del respiro. Editore Il Filo, codice ISBN 8856749742

G.T.

 

 

4 novembre 2011

L’INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO, UN ISTITUTO IN VIA DI LIQUIDAZIONE-ESTINZIONE: BREVE ANALISI E PROPOSTE MIRATE

di Claudio Roberti

Una approfondita analisi su indennità di accompagnamento e il nuovo scenario prospettato in questo "tempo di crisi". La manovra del governo, con la delega assistenziale, potrebbe far cadere lo storico istituto dell'accompagno, trasformando in beneficio ciò che ora rappresenta uno degli ultimi diritti, per le persone con disabilità grave. Questo a fronte di nessuna volontà di un cambio positivo con interventi mirati, anzi, in nome della campagna contro i falsi invalidi. Misure contro i falsi politici o tagli ai benefici della casta? Zero...

Vai all'articolo

 

 

22 Ottobre 2011

Dall'Abruzzo "buone prassi" (e buoni amministratori) da seguire

Da anni Nicolino Di Domenica, Camillo Gesulmini e altri, lavorano a testa bassa e con impegno per rendere possibile la scelta dell'assistenza personale in forma autogestita e autodeterminata. Fortunatamente anche l'opera di attenti amministratori contribuisce a risaltare l'efficacia e l'efficienza di questo nuovo modo di welfare applicato davvero al bisogno della persona disabile, titolare delle proprie scelte, sebbene le cifre in gioco non permettono una reale vita indipendente. Ecco quanto scrive Nicolino:

FORSE CI SIAMO CON LA VITA INDIPENDENTE ANCHE IN ABRUZZO.

C’e un ambito sociale, precisamente l’EAS Aventino n. 20, che ha capito perfettamente l’utilità dei progetti di V.I. il merito va riconosciuto alla bravissima Responsabile dell’ufficio di piano di quest’ambito vale a dire alla Dott.ssa Rosella TRAVAGLINI e ai sindaci che hanno saputo  assecondarla nei progetti da lei presentati. Il primo progetto, esclusivamente  per l’assistenza, assegnato l’anno scorso a Severino Mingroni è stato pienamente soddisfacente, ha apportato un notevole vantaggio economico per l’ente e assistenziale  per la persona.

Il secondo progetto invece assegnato ultimamente, ad un disabile grave di 38 anni di Torricella Peligna, che pur avendo una buona  rete famigliare, è stato studiato un progetto finalizzato alla socializzazione questo gli permetterà di avere un assistente personale che lo aiuterà, dopo il grave incidente, a reinserirsi nella società, a ricominciare ad esempio ad andare a vedere una partita di calcio, ad iniziare un nuovo lavoro, ad uscire da casa per una passeggiata e così via..

Lo spirito della Vita Indipendente è questo, possiamo affermare con soddisfazione che dopo quattro anni e più d’incontri e convegni che si sono tenuti in Abruzzo su questo argomento sono serviti a diffondere sempre più questa filosofia d’assistenza anche nella nostra regione, in alcuni ambiti un po’ di più in altri meno, ma sappiamo bene che c’è un muro enorme da varcare, un muro d’interessi e di potere economico che gira intorno alla disabilità e solo persone con spirito innovativo e privo d’alcun interesse può mettere in pratica questa rivoluzione culturale dell’assistenzialismo alle persone con grave disabilità.

Adesso ci auspichiamo dai nostri politici che rispettano la promessa dataci  vale a dire che entro quest’anno sia approvata la nostra proposta di legge sulla V.I. in modo da estendere a tutti i gravi disabili Abruzzesi questo diritto, sancito da leggi e convenzioni, che questa regione a differenza delle altre continua ancora ad ignorare.  

SI RICORDA che sabato 29 Ottobre alle 0re 15,30 ci sarà a Teramo un convegno-incontro dove la Dott.ssa TRAVAGLINI sarà relatrice e parlerà di tutto ciò.

Vedi la Locandina e il Comunicato Stampa (formato Pdf)

 

Nicolino DI DOMENICA

Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo

Vice Presidente AIAS sezione di Lanciano Onlus

e-mail: nicolino.didomenica@tiscali.it

    nicolino.didomenica@regione.abruzzo.it

 

 

12 Ottobre 2011

La Delibera regionale del Piemonte 2011

La nuova DGR 1-2646 pubblicata ai primi di ottobre nel Bollettino regionale, definisce gli stessi importi stanziati per la disabilità, in ugual misura di quelli dello scorso anno. Anche il capitolo di spesa relativo ai Progetti di Vita Indipendente è evidenziato e non cambia. In pratica i fondi che saranno relativi al 2012 non subiscono tagli, anzi, da come si legge in questa delibera, sembrerebbero addirittura aumentati per effetto della quota relativa all'Osservatorio regionale sulla disabilità, dirottata insieme appunto a questi fondi. In attesa di chiarificazioni ulteriori la nostra Associazione ha comunque inviato una lettera all'Assessorato Politiche Sociali chiedendo un confronto su queste tematiche, insieme alle altre Associazioni che hanno collaborato in questi anni. Lo stesso Tavolo sulla Vita Indipendente non si riunisce dal maggio 2009, urge quindi un incontro anche per mantenere solido il percorso ormai a regime ma sempre a rischio per la politica del "facile taglio".

Vai alla pagina delle delibere regionali

 

 

8 ottobre 2011

ENIL Italia saluta Gianni Pellis

Il ricordo di Gianni espresso in questo scritto di Rita Turissini, pubblicato sul sito di ENIL Italia, dove invitiamo i lettori che vogliono leggerlo. Una bella testimonianza di chi conosceva il pensiero di un uomo che resterà immortale per ciò che ha costruito sul diritto all'assistenza personale autodeterminata e autogestita.

di Rita Turissini

Così, all’improvviso, mentre preparava il convegno di Enil Italia, European Network on Independent Living, per la realizzazione del quale si stava decisamente dannando, se ne è andato. Il cuore non ha retto. Aveva fatto tanta fatica e aveva tirato avanti la vita con determinazione ma anche con i denti. La sclerosi multipla ha avuto la meglio. ..Vai all'articolo completo.

G. T.

 

 

5 ottobre 2011

Nuove prospettive dopo l'assemblea ENIL Italia

L'assemblea straordinaria di ENIL Italia si è svolta dal 30 settembre al 2 ottobre 2011, presso il Villaggio Ge-Tur a Lignano Sabbiadoro (Ud), ENIL Italia, network italiano che in questa occasione celebra i suoi vent’anni di vita, è nato infatti nel 1991 per sviluppare anche nel nostro Paese la Vita Indipendente delle persone con disabilità tramite il principio dell'assistenza autogestita in forma indiretta.

L’appuntamento era fissato per data e luogo ancor prima della dipartita di Gianni Pellis, cofondatore di ENIL Italia assieme a Raffaello Belli, e rappresentante legale in carica da molti anni, ed è un appuntamento che Gianni ha fortemente voluto per rilanciare l’attività con il necessario vigore e determinazione in questo difficile periodo di tentativi di smantellamento dei diritti economici e sociali faticosamente conquistati e oggi messi a rischio dalla cosiddetta crisi economica mondiale, o meglio da chi la usa come alibi per colpire le spese “improduttive” e quindi le persone appartenenti alle categorie "fragili", in particolar modo le persone con disabilità.

Il primo obiettivo che ENIL Italia si è data è la creazione di una rete tra le persone e i vari gruppi regionali di persone che credono nella scelta dell'assistenza personale autogestita, sulla base delle buone prassi dei percorsi costruiti in questi anni in alcune regioni.

L'ingrediente principale, propedeutico alla formazione della rete, è l'autodeterminazione delle stesse persone con disabilità per rafforzare le iniziative già avviate e per svilupparne di nuove e su questo occorre un impegno capillare reso difficile dalla carenza di mezzi di sostegno e finanziamenti sempre più nel mirino dei tagli.

In seguito occorre potenziare l'interlocuzione con gli organi legislativi e di governo, possibile solo se riusciamo ad essere una grande forza rappresentativa schierata con chi oggi ha questa capacità e prerogativa. La FISH è indubbiamente una di queste grosse realtà. Le necessità delle persone con disabilità sono tante e differenti. il nostro obiettivo è la Vita Indipendente e lo strumento principale per ottenerla è l'assistenza personale autogestita in forma indiretta. Pertanto operiamo affinché questa sia  una scelta possibile e concreta per tutte le persone con disabilità che la vogliono e che ENIL Italia a questo livello ha la vocazione di rappresentare.

Di pari importanza assume il cammino di collaborazione intrapreso con ENIL Europa, lo storico network europeo per l'Independent Living, organismo non governativo che raccoglie oltre 20 rappresentative di nazioni europee, suddivise in coordinamenti nord, centro e sud, appartenente all'EDF (European Disability Forum) ed anche al FRA (Agenzia dell'Unione Europea per i diritti fondamentali), che lotta per gli obbiettivi di ratificare in tutta Europa il diritto all'assistenza personale autogestita, eliminare l'istituzionalizzazione delle persone disabili, favorire l'inclusione sociale con la piena applicazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili.

 Da una parte le leggi, i Trattati internazionali, la Convenzione ONU, dovrebbero garantire quei diritti umani e soggettivi che sempre più sono sgretolati dalle necessità di parità di bilancio (ma tutte le spese dello Stato contribuiscono al passivo di bilancio, e ve ne sono certamente di inutili, se non dannose, che andrebbero eliminate per prime). Dall'altra il controllo mirato a cui è sottoposto l'individuo dall'indotto pseudo statale delle ASL, delle cooperative accreditate, degli enti sociali che, giocando al ribasso, trasformano la soddisfazione delle necessità in atto caritatevole da elargire oltre tutto in forma collegata a parametri reddituali appositamente confezionati.

La risultante costrizione scatena inevitabilmente la guerra fra poveri, ciascuno proteso a difendere la briciola o la nicchia che ha e che spera di mantenere. Proprio verso questo aspetto serve un aumento enorme di consapevolezza, anche perché come qualcuno ha detto: “E’ molto difficile liberare schiavi che credono di essere liberi”. Il cosiddetto progetto del federalismo per il momento ha prodotto ancor più disparità di trattamenti e le buone prassi acquisite in diverse regioni non trovano spazio e ascolto in altre. Sulle poche Regioni “virtuose” che a stento hanno creato le basi per un sistema fondato sulla diversificazione del finanziamento delle prestazioni, incombe lo spettro dell’azzeramento delle risorse da parte dello Stato centrale. Il fondo per le politiche sociali ed il fondo per la non autosufficienza saranno azzerati e come scrisse già ad inizio settembre il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani: “non solo non si può più parlare di Patto della salute ma ci troviamo di fronte a un taglio 2013-2014 di oltre 7 miliardi di euro, ciò renderà le Regioni simili a ‘grandi Asl a rischio default’. Non è possibile fare finta di niente, siamo molto preoccupati di questa confusione".

I fondi sociali scompaiono e in compenso si spende denaro per smascherare l'inesistente "problema" dei falsi invalidi. Tanto denaro speso che però il Governo si guarda bene dal rendicontare, anzi trasforma in campagna mediatica. Vogliamo ricordare una volta ancora che un esponente della maggioranza indicò in 12 miliardi di euro la spesa italiana delle pensioni di invalidità percepite abusivamente? Nessuna categoria al pari dei veri disabili è così ben conosciuta e monitorata continuamente dagli enti dello Stato. Con altri soggetti, basti l’esempio degli evasori fiscali, sembra che l’azione di risanamento sia molto più cauta.

Gli interventi di Pietro Barbieri Presidente FISH e quello di Carlo Giacobini responsabile Handylex hanno contribuito a chiarire la necessità e il vantaggio di unire le forze per combattere lo smantellamento dello stato sociale e le minacce più pericolose e meno conosciute della “riforma del welfare”. Anche l'ultimo qualificato intervento di Raffaello Belli, traccia importanti elementi di riflessione e linee di indirizzo mirate alla futura crescita, non facile, della condizione delle persone con disabilità.

All’orizzonte si intravede un panorama cupo: il degrado socio economico del nostro Paese e un Governo che si dimostra ben lontano dal voler attuare la Costituzione, su cui ha giurato, e che, al contrario, sembra intenzionato a far piazza pulita sommariamente degli ultimi baluardi del diritto. Il 2012 sarà ancora più negativo: in Piemonte ad esempio, la diminuzione della quota  dovuta agli Enti locali per il 2011 è stata di circa 12 milioni di euro; sarà di oltre 40 milioni nel 2012.

Sintetizzando, possiamo dire che occorre più che mai una mobilitazione su molti fronti e che c'è bisogno di grande consapevolezza dell'essere cittadini oltre che persone con disabilità. In questo Paese dove è più facile restare bambini a lungo, e passare all'età anziana saltando la fase adulta, crearci un possibile futuro è la nostra responsabilità.

L'assemblea votante al termine dei lavori ha definito, in ordine di preferenze, la nuova Segreteria Operativa di ENIL Italia composta da:

Germano Tosi, John Fischetti, Claudio Roberti, Ida Sala e Stefano Baldini.

Nella successiva prima riunione della Segreteria Operativa sono state assegnate le cariche:

Germano Tosi, rappresentante legale e con ruolo di presidente

Claudio Roberti con ruolo di vicepresidente

John Fischetti, tesoriere

Ida Sala e Stefano Baldini consiglieri.

Con l'occasione si ringraziano le persone intervenute dalle varie Regioni, gli ospiti relatori: Raffaello Belli, Pietro Barbieri, Carlo Giacobini, Avv. Aldo German. Un grande abbraccio a Lory, mamma di Roby Margutti e a Teresa, assistente di Gianni Pellis. I nostri angeli custodi.

G. Tosi

 

 

21 settembre 2011

Perché sono andato a Strasburgo (seguito dell'articolo di presentazione qui sotto)

Parafrasando una vecchia poesia inizio con:-"eran 300, eran giovani e forti (più o meno), ma non son morti".- Questa è la stima delle persone disabili ed accompagnatori giunti a Strasburgo per il Freedom Drive, la marcia per la libertà appuntamento biennale mirato appunto a “liberare” il diritto all’assistenza personale, in tutti i paesi aderenti all’UE. Un grande sforzo organizzativo ed economico sostenuto da ENIL, il Network europeo per la Vita indipendente, nato oltre 20 anni or sono, per un programma di 4 giorni che si è concluso quest’anno con il meeting nel Parlamento Europeo, in plenaria e con la traduzione simultanea per la prima volta, incontrando l’on. Adam Kosa, Presidente dell’Intergruppo Disabilità che lavora nell’European Disability Forum o EDF. Ma per tutte le persone disabili intervenute, con carrozzine e stampelle, non è stata solo una passeggiata. Lo sappiamo bene anche noi arrivati dall’Italia. Per essere accreditati e ricevuti al Parlamento la sveglia è alle 6:00 per l’appuntamento puntuale alle 9:00 davanti all’entrata dove sventolano quelle tante bandiere. Serve quindi grande determinazione e tanta disponibilità, anche dei propri assistenti, per affrontare lunghi viaggi, levatacce, pranzi a base di un panino di corsa, oltre all’impegno economico. Eppure quella “piccola” rappresentanza eterogenea, simbolo dell’unico grande popolo dei disabili europeo, giunge a manifestare pacificamente e col sorriso in fronte, con tanti cartelli colorati in tante lingue diverse, bandierine della propria nazione, le magliette blu stampate da ULOBA (la cooperativa norvegese di assistenza personale nata nel 1991) con la carrozzina al posto del logo di Superman. Una rappresentanza colorata di persone accomunate da una ferrea volontà e determinazione nella richiesta dell’assistenza personale come diritto di scelta per la propria vita indipendente. Enil ha condensato in un documento queste 9 domande che ogni delegazione ha consegnato durante l’incontro con i rispettivi onorevoli europarlamentari nazionali. Sempre tramite ENIL, durante il meeting plenario del 15 settembre, è stata presentata al Presidente dell’Intergruppo Disabilità una proposta di Risoluzione riguardante i tagli della spesa pubblica e di conseguenza alle prestazioni sociali che, nelle varie manovre di bilancio delle nazioni europee, sta seriamente compromettendo la vita delle persone disabili. Ovviamente il documento contiene non solo richiami ai tagli: si richiamano i principi di pari opportunità e non discriminazione, articoli della Carta dei diritti fondamentali, l’art. 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, le linee guida di equità di trattamento nel pubblico impiego e occupazione lavorativa delle persone disabili, ecc. Un atto articolato che ha un seguito con le note aggiuntive, visionabili anche in inglese sul sito ENIL. Molto esplicito, tra i vari interventi in plenaria (vedasi qui sotto la sintesi di Simonetta Merlo del Coordinamento Lombardo Vita Indipendente), di Freyia, una ragazza con forte autonomia ridotta islandese (vive su un lettino) che ha spiegato di come abbia potuto vivere finora, grazie al finanziamento delle sue assistenti ora a rischio di taglio, integrandosi nella società, anche lavorando.  Ma facciamo un passo indietro e iniziamo dall’incontro con gli onorevoli europarlamentari italiani del martedì 13 pomeriggio. Grazie all’efficace lavoro dell’on. Niccolò Rinaldi e del suo staff, la nostra delegazione ha avuto modo di incontrare numerosi membri europarlamentari a cui illustrare che cosa è l’assistenza personale autogestita, quale scelta possibile per una vita indipendente delle persone disabili, la situazione italiana fortemente a rischio con l’effetto dei prossimi ridimensionamenti dei servizi del welfare locale, la necessità contingente di adottare contromisure e interventi di salvaguardia mirati soprattutto alla popolazione disabile, inerme di fronte agli effetti deleteri della manovra appena varata dal Governo. Erano presenti l’On. Erminia Mazzoni - Partito popolare europeo, presidente della Commissione petizioni, On. Gianni Pittella - Alleanza Progressisti Democratici e Socialisti (S&D), On. Andrea Zanoni, Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, On. Niccolò Rinaldi, Gruppo Alleanza dei Democratici e Liberali  VicePresidente del gruppo ALDE, On. Tiziano Motti del Gruppo del Partito popolare europeo, On. Marco Scurria – Partito popolare europeo - On. Patrizia Toia del Gruppo Alleanza dei Democratici e Liberali  e l’On. David Sassoli del Gruppo Alleanza Progressisti Democratici e Socialisti (S&D). Durante l’incontro abbiamo presentato un documento congiunto, per certi tratti molto critico, che esprime le preoccupazioni dell’evidente effetto della scure che incombe su di noi. Ci attendiamo una seria comprensione delle istanze indicate ed una collaborazione da parte dei più attenti interlocutori che si facciano portatori dello status di declino del sistema welfare e di quel federalismo che dovrebbe essere solidale ma che rischia di nascere già defunto, con le persone disabili costrette alla stessa sorte. Ben coscienti di non avere una bacchetta magica, tantomeno superpoteri, non ci resta che impegnarsi nello spiegare che l’assistenza personale è una pratica che genera risparmio, occupazione, inclusione. Una buona prassi da consolidare in tutta Europa, non solo sulla carta. Sinteticamente, le proposte scaturite dall'incontro sono quelle di raccogliere notizie sui costi alti dell'assistenza italiana fornita dalle cooperative e dalla permanenza in istituti, paragonandole a quelle dell'assistenza autogestita in forma indiretta. La realtà è quella però che in Italia i contributi erogati per questo tipo di assistenza indiretta sono molto al di sotto delle necessità soggettive e degli importi previsti nei paesi del nord-Europa. Inoltre si è prospettata la figura di un Commissario europeo di controllo. Mi chiedo però a Bruxelles cosa debba fare l'esistente Commissione Just. Ultimo accenno molto importante, sulla non discriminazione e il diritto di cittadinanza, di fatto negato per le persone disabili con un finanziamento mirato all'assistenza personale, che vogliano spostarsi in altre Regioni in Italia ma anche nei paesi europei.

Nel pomeriggio del mercoledì 14, dopo il Freedom Drive, ossia la marcia svoltasi da  Piazza della Repubblica al Parlamento Europeo e conseguente incontro con il Presidente Adam Kosa, si è svolta l’assemblea generale di ENIL Europa. Sono stati presentati gli obiettivi strategici del Network, tra i più importanti voglio ricordare il rafforzamento del supporto alle organizzazioni membri, sia come attività di lobby per future class action, sia come supporto alle attività di sviluppo e conoscenza dell’assistenza personale nelle varie nazioni. La Conferenza di Roma è un esempio di quanto appena affermato. A seguire vi è stata la votazione per l’elezione di un membro per il consiglio direttivo, causa un posto vacante lasciato dalla serba Gordana Rajkov, dimessasi per motivi di età, dopo lunga militanza. Ricordo che il sottoscritto facente parte della Nomination Committee, commissione delegata per cercare e vagliare nuove candidature che vogliono presentarsi per la nuova board, che resta in carica 3 anni (le prossime votazioni avranno luogo nel 2012). Milica Ruzicic-Novkovic, classe 1978, serba, è subentrata a Gordana con 11 voti di preferenza. Non essendoci stati altri candidati avevo proposto la mia, per la cronaca ho ricevuto 6 voti, evidente segno positivo del lavoro svolto dai partecipanti italiani in questi ultimi 2 anni di “risveglio”. Ricordo inoltre che le delegazioni serba e slovena erano le più numerose come partecipanti al F.D..

Nel pomeriggio del giovedì 15, dopo il meeting plenario al Parlamento, l’ultimo appuntamento con i rappresentanti di ENIL e le varie delegazioni per fare il punto della situazione e pianificare interventi contro i tagli alle risorse nei paesi europei. Il nostro contributo è stato quello di indirizzare ENIL verso possibili supporti a ricorsi giuridici tramite legali specializzati, puntando sul fatto che la mancanza di assistenza personale equivale a ledere il principio della non discriminazione, impedendo alle persone disabili di esercitare le libertà fondamentali. Forse, su queste basi, sarà possibile impegnare i rappresentanti europarlamentari per una mirata azione di svolta verso il diritto all’assistenza personale.

Vedi il documento proposta di Risoluzione in italiano

vedi la proposta di Risoluzione e le note aggiuntive, in inglese (Pdf)

Ulteriori report sulla manifestazione sono visibili nel sito  www.enil.eu, sulla pagina Facebook di ENIL e sui siti di http://www.superando.it/content/view/7913/112/ e ancora www.vitaindipendente.net

La delegazione italiana era composta da:

Germano Tosi, ENIL Italia e Associazione Consequor

Silvia Cutrera, Agenzia Vita Indipendente di Roma

Stefania Valesi e Simonetta Merlo, Coordinamento Lombardo Vita Indipendente

G.T.

 

 

Le domande dei partecipanti al Freedom Drive proposte da ENIL:

  1. la vita indipendente delle persone con disabilità deve essere rilevante in tutte le politiche europee
  2. i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità devono essere applicati nelle leggi e nelle iniziative politiche
  3. includere le persone con disabilità nella società abbandonando soluzioni speciali segreganti
  4. de-istituzionalizzazione e chiusura entro il 2020 di tutti gli istituti. Utilizzo dei fondi strutturali per altre forme di assistenza con divieto di utilizzo per sostenere gli istituti
  5. l’assistenza personale è un diritto umano
  6. libertà di movimento e mantenimento del diritto all’assistenza personale anche in altri luoghi, fuori la propria residenza
  7. destinare il 5% dei fondi europei alla realizzazione di programmi per la vita indipendente nei paesi in via di sviluppo
  8. piena ratificazione e implementazione della Convenzione ONU e del Protocollo opzionale
  9. coinvolgimento delle organizzazioni delle persone con disabilità in tutti gli ambiti decisionali delle politiche sulla disabilità. Nulla su di noi senza di noi

 Sintesi del Meeting plenario di Simonetta Merlo.

Intergruppo europeo per la disabilità il 15.09:  Sala PPE Presiede Adam Kosa parlamentare europeo ungherese disabile (sordomuto) e presidente Intergruppo disabilità dell'EDF.

500 milioni di cittadini europei x 27 nazioni con 80m di disabili

-       Intervento Freyja – Islanda – situazione di disabilità terribile, ha raccontato la sua esperienza per costruirsi un vita accettabile e come questo sia stato possibile nel suo paese in seguito a lotte per l’ introduzione di una legislazione adeguata

-       Germania – una portavoce dei problemi che ancora sussistono per i disabili mentali anche in un paese come la Germania

-       Germania – altro intervento per sottolineare la preoccupazione dei passi indietro che sembrano aver luogo anche in Svezia e Olanda – elenco di problemi vari in Germania

-       GB – intervento di un inglese – lunghe lotte per restare allo stesso punto: si privilegiano ancora i finanziamenti alle “istituzioni”

-       Svezia – intervento per denunciare le prime revoche di assistenza in Svezia – valutare i costi per la società se non vengono fornite le assistenze

-       Germania – chi controlla che l’ utilizzo dei fondi europei sia conforme alle direttive ad essi relativi? – in Romania con questi fondi si costruiscono case ancora con barriere architettoniche

-       Francia – denuncia di organizzazioni che vivono sulle spalle dei disabili facendone un loro business – qual è il costo di queste istituzioni, il loro rapporto costi/benefici?

-       Slovenia – intervento di eurodeputato – chi sta pagando il prezzo per lo sperpero di denaro dei ns paesi? – ora il risultato è la congiuntura economica – no ai tagli lineari in campi già troppo sotto sovvenzionati – assistenti personali cercasi, una proposta di soluzione per la disoccupazione – essenziale intervenire sui parlamenti nazionali

-       Norvegia – Convenz. ONU ed EU sui diritti umani -  come EU ha intenzione di garantire questi diritti se non interviene direttamente sui paesi membri con disposizioni e controlli? – il cittadino dovrà sempre e solo ricorrere alla Corte EU dei Diritti a livello personale?

-       Spagna – valore simbolico dei tagli – si colpiscono i più deboli – paragone con apartheid

-       Spagna – ripetizione sui diritti

-       Slovenia – hanno una legge su assistenza personale che non viene rispettata – testimonianza personale – vogliamo che il Parlamento ci senta !

-       Ungheria – commenti di eurodeputato ungherese – niente di nuovo

-       GB – eurodeputato inglese commenta l’ attività dei parlamentari in merito – fanno il possibile considerato le difficoltà burocratiche e di coordinamento di tutti – continueranno

-       Germania – eurodeputato dice che ha imparato dalla riunione

-       GB – eurodeputato sollecita a non perdersi d’animo e continuare a insistere per i propri diritti

-       Slovenia – eurodeputato orgogliosa dei suoi connazionali

-       Irlanda – eurodeputato – gli eurodeputati irlandesi faranno pressione sui deputati nazionali – portabilità dei diritti di assistenza

-       Spagna – disabili come parte del sistema non qualcosa di avulso da sopportare – verranno raccolte tutte le ns istanze

-       Adam Kosa – segnale di fiducia nel lavoro dell’ Intergruppo MEP – terranno conto del risultato dell’ incontro

-       Cecilia Wikstrom – chiusura con discorsetto di circostanza

 

 

12 settembre 2011

Appuntamento a Strasburgo per il 5° FREEDOM DRIVE

La città alsaziana ospita per la quinta volta persone disabili provenienti da tutta l'Europa, che pacificamente riuniti, manifestano il desiderio di inclusione nella collettività tramite l'assistenza personale autogestita Diritto sancito sulla carta ma soffocato dalla "parità di bilancio" e decapitato dalla "scure del taglio" alle risorse, ai servizi, all'assistenza. Delegazioni incontreranno i rappresentanti del Parlamento Europeo in più appuntamenti, per evidenziare un pericoloso arretramento nelle condizioni delle persone disabili, l'impossibilità di esercitare le libertà fondamentali, il diritto al lavoro, la de-istituzionalizzazione, ecc. ENIL Europa, Associazione non governativa membro dell'EDF (European Disability Forum) è organizzatrice dell'evento. Dall'Italia partecipano Germano Tosi, rappresentante di Consequor ed ENIL Italia, Silvia Cutrera, AVI Roma e Stefania Valesi e Simonetta Merlo del Coordinamento Lombardo per la vita indipendente. L'europarlamentare dott. Niccolò Rinaldi continua con il suo importante sostegno rivolto alle problematiche della disabilità e dopo l'appuntamento di Bruxelles in giugno (vedere qui), ci ha messo a disposizione una sala del Parlamento dove martedì 13 nel pomeriggio,  incontreremo alcuni capigruppo delle diverse aree politiche, ai quali presenteremo un documento comune sulla difficile situazione italiana e cercando di impostare futuri interventi per sviluppare a tutti i livelli la possibilità di scelta dell'assistenza personale autogestita in forma indiretta, secondo i principi contenuti anche nell'art. 19 della Convenzione ONU, ratificata dall'Italia e dall'Unione Europea. Il documento tradotto in inglese sarà presentato anche nel secondo meeting del giorno 15 (vedere Agenda).

Vedi Agenda del Freedom Drive

Vedi il documento comune

 

 

5 settembre 2011

Errani: "lo Stato dica ai cittadini cosa succederà"

(da regioni.it) “Il giudizio che diamo all'incontro con il Governo è fortemente negativo, non abbiamo avuto alcuna risposta''. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo un incontro tra Regioni, Anci, Upi e il Governo sulla manovra.  “Con questa manovra il federalismo fiscale e' morto”, non solo, paradossalmente, “siamo ben lontani dai livelli di autonomia che c'erano prima”. “Chiediamo che il governo dica  chiaramente ai cittadini cosa si taglia: non accettiamo di essere noi  i responsabili di tagli così gravi che ci saranno ai servizi ai  cittadini”. Per fare un esempio il trasporto pubblico locale subisce un taglio  “del 75%”, ha precisato Errani. Più in generale “Sommando le ultime tre manovre il  peso è drammaticamente sproporzionato e tutto a carico regioni e autonomie - ha ribadito - lo Stato centrale su una spesa nettizzata,  come e' giusto, dalla spesa per interessi e da quella previdenziale,  pesa per il 60,5% e proporzionalmente ha un taglio del 24,34%. Le  Regioni a statuto ordinario e speciale, compresa la sanità, pesano per il 25,7% nel comparto di spesa pubblica e subiscono un taglio,  sommando delle tre manovre, per il 57,4%". “Siamo di fronte a un taglio reale sul sistema territoriale per cui non siamo ormai in grado di garantire i servizi. Abbiamo proposto al governo di fare un'analisi in tempo reale sulle conseguenze per i cittadini: tagliando i servizi si mettono le mani in  tasca ai cittadini, a partire dagli strati più deboli”. Anche sul  fronte dell'assistenza agli anziani, ai disabili, secondo Errani, ci  si troverà di fronte a una riduzione di oltre il 70% dei servizi. Le Regioni, a causa dei tagli, non  saranno in grado di garantire il trasporto pubblico locale, per questo “porteremo al governo i contratti sul TPL e gli chiederemo di rispondere a questi contratti”, ha detto ancora Vasco Errani. Inoltre, ha aggiunto il Presidente della Conferenza delle Regioni, “non solo non si può più parlare di Patto della salute ma ci troviamo di fronte a un taglio 2013-2014  di oltre 7 mld di euro, ciò renderà le Regioni simili a ‘grandi Asl a rischio default’. Non è possibile fare finta di niente, siamo molto  preoccupati di questa confusione". “Abbiamo fatto due proposte: aprire un confronto rapidissimo e  stabilire quali sono i costi degli enti - ha detto - noi siamo pronti  a fare la nostra parte e a riformare la governance ma basta a norme  vessatorie tali che ai piccoli Comuni si dice pure a che ora si devono riunire le giunte". In ogni caso, ha concluso Errani, è bene precisare che “non esiste più la possibilità di giocare su tavoli separati: il sistema e' integrato e quando si taglia alle Regioni i tagli ricadono anche su Province e Comuni. Questa e'  una scelta politica molto importante, toglie di mezzo una strategia  tesa a costruire una guerra tra enti territoriali”.

 

 

29 agosto 2011

Assemblea ENIL Italia   

Rispettando il desiderio di Gianni Pellis, e la nostra volontà è indetta per il 30 settembre p.v. a Lignano Sabbiadoro (Ud) presso il Residence Le Vele, l'Assemblea ENIL Italia. 

Il c.d. di Consequor programmerà a breve anche l'Assemblea nostra per continuare il lungo lavoro intrapreso insieme al Presidente da poco mancato.

QUI la convocazione ed il programma in formato Pdf

 

 

17 agosto 2011

Sì, purtroppo. Gianni ci ha lasciato oggi. Ci lascia una grande forza. Nei prossimi giorni ulteriori notizie.

Le esequie

Sabato 20 agosto mattina Gianni arriverà dalla camera mortuaria  dell’Ospedale di Aosta (era lì in breve vacanza) ed alle 10,45 sotto casa sua ci sarà una breve benedizione. Niente messa. Poi andrà direttamente al Cimitero di Torino per la cremazione. Queste le sue volontà. Niente fiori, chi vuole può fare donazione oppure iscriversi all’Associazione.

A questa pagina è consultabile il conto postale dell'Associazione

Ringraziamo le tante, tante testimonianze di affetto e vicinanza che sono arrivate. Un grande grazie a Mariangela Cotto, ex Assessore regionale alle politiche sociali del Piemonte, ai funzionari regionali, al consorzio CISAP di Collegno e Grugliasco ed all'On. Livia Turco, insieme alle tante persone e ai soci che in questi anni ci hanno sostenuto e che ci sosterranno in futuro per la causa dell'assistenza personale autogestita come scelta possibile per la Vita Indipendente delle persone disabili.

Germano Tosi, a nome del Consiglio Direttivo

 

14 agosto 2011

Un modo alternativo di passare Ferragosto

Riportiamo una iniziativa degna di segnalazione.

 

Anche quest’anno aderirò al Ferragosto in Carcere, un’iniziativa che da tempo vede impegnati parlamentari nazionali ed europei all’interno delle carceri italiane, recandomi in visita presso la Casa circondariale di Viterbo e la Casa di reclusione di San Gimignano. Si tratta, infatti, di un’occasione che consente, attraverso un sindacato ispettivo, di approfondire e conoscere in maniera tangibile le strutture detentive presenti sul nostro territorio. È un’iniziativa, quindi, che concretizza uno degli aspetti più nobili dell’operare politico, ovvero la stretta vigilanza a tutela dei diritti dell’individuo.

La sua connotazione è ovviamente anche simbolica,  laddove siamo richiamati ad esprimere solidarietà, vicinanza e presenza fisica in un momento di disimpegno come quello delle vacanze estive e del 15 agosto.

 

Visitare le carceri diviene un modo per riaffermare il valore dell’esperienza umana, quella che nasce nel momento in cui la politica abbandona una dimensione del reale spesso distorta per scendere in campo, e sul campo poter misurare, capire, riflettere e raccogliere quegli input fatti di bisogni ed esigenze a cui dobbiamo dar risposta.

Purtroppo la realtà delle carceri nostrane è violentemente drammatica e dolorosamente isolata, una realtà che arriva a noi solo attraverso asettici report che collezionano sequele di numeri; sono cifre che disorientano nel momento in cui fanno dimenticare l’essenziale, ovvero che dietro di esse c’è comunque un volto, una storia, un essere umano.

Ferragosto in Carcere nasce per restituire dignità attraverso un percorso di incontro umano che si compie in un giorno ma che non deve esaurirsi in esso. La battaglia per la difesa dei diritti di tutti non deve essere mera passerella politica ma impegno profuso ed attenzione continua.

 

Cordialmente,

 

Niccolò Rinaldi
Deputato al Parlamento europeo
Vice Presidente del Gruppo ADLE - Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa
Capo delegazione dell'Italia dei Valori www.niccolorinaldi.it

 

 

9 agosto 2011

Napoli: niente stadio per i "disabili comuni"?

In occasione della partita amichevole NAPOLI - PEÑAROL dello scorso 4 luglio, un buon numero di tifosi disabili (anche stranieri) non ha potuto assistere all'evento semplicemente perchè i biglietti disponibili per i portatori d'handicap erano già stati acquistati, TUTTI, dalla Società calcistica e messi a disposizione soltanto per alcuni. In attesa di una plausibile spiegazione della Società calcistica ecco il racconto di Claudio Roberti, uno di quei tifosi "delusi". Di certo un brutto episodio che rappresenta una violazione discriminatoria afferente alla legge 67\2006 e che ha favorito una strana norma di "dipendenza". E poi: che succederà alle prossime partite di rilevanza internazionale?

Vai alla lettera di Claudio Roberti (versione Pdf)

 

 

7 luglio 2011

La "manovra" del Governo: una pietra tombale ai diritti dei cittadini disabili

Una situazione paradossale, ai limiti della decenza e del grottesco. L'evidenza è più che certa: non è possibile pretendere ancora soldi dove già si è raschiato il barile. Riportiamo per intero le parole di Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni. Inutili altri commenti. Non resta altro che ulteriori manifestazioni?

Manovra: Errani, ora è conflitto istituzionale

(regioni.it) “Oggi (7 luglio,) la Conferenza Unificata ha registrato un conflitto istituzionale gravissimo che si è aperto a seguito delle scelte unilaterali del Governo a con il varo della manovra. Un conflitto istituzionale così grave che può essere recuperato solo con un intervento del Presidente del Consiglio, a cui chiediamo urgentemente un incontro, e attraverso una disponibilità concreta e sostanziale a cambiare questa manovra”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani al termine della Conferenza Unificata. Ci troviamo di fronte, ha spiegato Errani, ad una “manovra fatta senza rispettare una Legge fondamentale che è quella sul federalismo” e che “pesa in modo sproporzionato sulle Regioni, solo per le Regioni parliamo complessivamente del 49 per cento dopo che la manovra precedente aveva insistito su Regioni ed enti locali per l’80 per cento”. A questo punto “è chiaro – ha detto Errani - che non c’è alcuna possibilità che si possano gestire così servizi fondamentali per i cittadini. Qui siamo alla chiusura di un ciclo storico relativo alle esperienze di governo nel territorio delle autonomie e delle Regioni.
A tutto ciò va aggiunto che “in questo modo - ha proseguito il Presidente della Conferenza delle Regioni - il federalismo fiscale non esiste più”. Le Regioni vogliono la leale collaborazione istituzionale, ma non possono guardare passivamente a questa situazione. Oggi le Regioni hanno posto e illustrato al ministro Fitto alcune domande precise alle quali chiediamo che il Presidente del Consiglio risponda. Il Governo deve spiegarci - perché i cittadini italiani hanno il diritto di sapere - le conseguenze effettive per le politiche industriali con risorse che non ci sono più per il credito alle imprese, gli artigiani e le piccole e medie imprese, con risorse che non ci sono più per garantire i livelli essenziali di assistenza in sanità: un quadro che porterà le regioni necessariamente a entrare in piani di rientro e quindi a far scattare automaticamente le tasse ovunque. Così come deve rispondere sulle forti criticità relative all’assistenza o al trasporto pubblico locale. Il governo deve dare queste informazioni ai cittadini non con slogan, o con parole d’ordine, o con ragionamenti astratti. L’esecutivo deve dire a noi e ai cittadini italiani che cosa succederà in relazione a questi servizi e a questi investimenti nel Paese perché deve assumersi la responsabilità di ciò che ha deciso di fare.
Credo che non sia possibile andare avanti così. E’ prima di tutto indispensabile costruire una scelta nuova, nella impostazione stessa di questa manovra: prima di tutto la crescita, questo è il primo problema del Paese. Lavoro, occupazione, giovani, donne, queste sono le priorità. Se non cresce questo Paese non ce la farà mai rincorrendo i tagli, così la stessa coesione sociale del Paese non è sostenibile. E su questi temi - ha concluso Errani -che il governo deve fare chiarezza.

 

 

 

19 giugno 2011

L'incontro di Bruxelles (vedi qui sotto la presentazione)

Tre giorni di viaggio e oltre 2200 chilometri percorsi, per poter partecipare ad un importante incontro-dibattito a Bruxelles, al Parlamento Europeo il 15 giugno, con lo scopo di continuare a parlare di disabilità e spingere avanti i necessari diritti delle persone con disabilità espressi dalla Convenzione ONU e dalla Strategia Europea sulla Disabilità 2010-2020. Con un grande gioco di squadra. L’on. Niccolò Rinaldi (gruppo ALDE e capodelegazione IdV) organizzatore e promotore dell’evento, ha il merito d’aver saputo unire rappresentanti italiani di Associazioni di diverse disabilità che hanno pari diritti, a confronto con funzionari europei, giovani, in grado di raccogliere le istanze scaturite appunto dal dibattito.

I partecipanti.

Gli europarlamentari on. Giommaria Uggias (gruppo ALDE e IdV), l’on. Niccolò Rinaldi, la dott.ssa Simona Giarratano rappresentante EDF (European Disability Forum) ed il dott. Silvio Grieco della Direzione Generale Giustizia (Europea).

Carlo Rossetti presidente onorario A.I.S.A. Lazio (Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche), Caterina Campanelli presidente A.I.M. Rare (Associazione Italiana Miopatie rare) e Sterpeta Fiore, autrice del libro “I colori delle emozioni”, Mario Dany De Luca responsabile nazionale disabilita dell’IdV, Carla Patrizi, presidente della Consulta per i problemi dei cittadini disabili del comune di Roma, Silvia Cutrera presidente AVI Roma (Agenzia per la Vita Indipendente), Germano Tosi vice-presidente Associazione Consequor e membro segreteria operativa ENIL Italia (European Network on Independent Living). A turno sono stati esposti dai vari rappresentanti contributi sull’importanza di portare avanti in Europa la battaglia dei diritti sociali: una questione giuridica e di diritti umani e soggettivi. La scure degli interventi indiscriminati sulle politiche sociali nell’ambito dei vari paesi europei, minaccia un processo irreversibile di arretramento, espressamente mirato sulle fasce deboli. Una fascia che rappresenta però 80 milioni di persone in Europa, titolari di diritti solo “sulla carta” e molto spesso disattesi. Dalle malattie rare non riconosciute, all’assistenza personale in forma indiretta, per finire agli apparecchi per la respirazione assistita con prese non standard nei vari paesi. Proprio per questi motivi ritengo fondamentale la presenza al dibattito dei funzionari dell’EDF e della Commissione Giustizia. Una delle domande che ho infatti rivolto a loro è stata l’importanza per le Associazioni che rappresentano le persone con disabilità, del diritto di potersi rivolgere a specifici reparti europei in caso di mancate risposte da parte degli interlocutori istituzionali dei propri Comuni o Regioni. L’on. Rinaldi ha inoltre direttamente domandato quali sono le vie per richiedere ed ottenere finanziamenti europei finalizzati ad attività di sviluppo delle politiche sulla disabilità. L’accesso a questi Fondi è possibile solo per Associazioni che sono riconosciute a livello europeo. Per ciò che riguarda l’assistenza personale finalizzata alla Vita Indipendente, diritto trasversale a tutta la disabilità, i funzionari europei ben conoscono il lavoro di ENIL Europa, membro ufficiale dell’EDF, per ciò che riguarda il comparto delle associazioni non governative o NGO. Anche Silvia Cutrera dell’Agenzia Vita Indipendente di Roma ha espresso l’importanza di finanziare anche in Italia le Agenzie di Vita Indipendente, gestite dalle stesse persone disabili, per l’empowerment e la diffusione della scelta dell’assistenza personale in forma indiretta e, al contrario, smettere di finanziare le costruzioni di nuovi istituti di cura. Sono stati presentati documenti (vedi sotto nel precedente articolo) ed abbiamo fatto poi richiesta di avere a disposizione una sala per l’occasione del Freedom Drive previsto a settembre 2011, come da accordi intrapresi con Peter Lambreght, membro del c.d. di ENIL Eu incontrato fuori dal Parlamento. Ricordiamo che il dibattito è stato in lingua italiana per la presenza dei partecipanti tutti italiani. A chiusura dell’incontro l’on. Rinaldi ha ribadito “la necessità di intervenire per tempo sulla prossima direttiva europea antidiscriminazione. Invitiamo la Commissione Europea - continua Rinaldi - a lavorare rapidamente per una prima normativa contro le barriere architettoniche e tecnologiche nella forma di un regolamento, in modo che ci sia un'applicazione diretta sugli Stati Membri". Come l'Ue ha imposto di uniformare i caricatori dei telefoni cellulari –ha concluso l'eurodeputato - chiediamo di prevedere una norma simile per le prese degli apparecchi di respirazione assistita che impediscono l'uso di un unico apparecchio in tutta Europa".

L’Associazione Consequor ed ENIL Italia ed il sottoscritto in modo particolare, ringraziano l’on. Rinaldi e tutto il suo staff (in primis Daniele D’Onofrio) per la grande disponibilità e l’impiego di risorse che ha permesso la mia partecipazione all’incontro. Con l’augurio di aver davvero compiuto un altro piccolo passo verso il target del riconoscimento dei diritti umani e soggettivi delle persone con disabilità, ci diamo appuntamento al Freedom Drive di settembre a Strasburgo.

Germano Tosi

vedi anche l'articolo dell'on. Niccolò Rinaldi   QUI

 

10 giugno 2011

Spingere l'Assistenza Personale a Bruxelles

Sarà questo lo scopo che ci porterà al Parlamento Europeo di Bruxelles, il giorno 15 giugno prossimo Sala A5G-1, ad un dibattito sulla disabilità, organizzato dallo staff di Niccolò Rinaldi, Membro Europarlamentare del Gruppo ALDE (Alleanza dei Democratici e Liberali), area politica IDV, che già era presente alla Conferenza di Roma. Grazie anche alla sua disponibilità il nostro compito, come ci eravamo prefissi è quello di proseguire nello sviluppo della conoscenza della Personal Assistance in forma indiretta, non solo in Italia ma soprattutto in Europa, per raggiungere questo diritto soggettivo e umano, secondo gli articoli della Convenzione ONU.

Tra i partecipanti Carlo Rossetti dell'A.I.S.A. (Associazione Italiana Sindromi Atassiche), Mario De Luca responsabile disabilità IDV, gli On. Rinaldi e Uggias, Silvia Cutrera Agenzia Vita Indipendente di Roma, Germano Tosi Consequor, ENIL Italia, Peter Lambreght Consigliere ENIL Eu e funzionari dell'EDF, European Disability Forum.

L'associazione Consequor ed ENIL Italia ringraziano il dott. Rinaldi e il suo staff per l'organizzazione ed il sostegno economico dell'iniziativa.

Leggi il Programma (Pdf)

Leggi i Documenti che saranno presentati (vers. Pdf): lettera Consequor, lettera ENIL It,

versioni in inglese: Consequor, ENIL It

G.T.

 

 

3 giugno 2011

La Diversità è di Moda

Appuntamento al Teatro Tadini di Botticino (Bs), l'11 giugno alle ore15,30 con Cinzia Rossetti (Associazione di promozione sociale Cinzia per Botticino) che si propone come laboratorio di trasformazione culturale, evidenziando le risorse ed il valore della persona disabile come soggetto attivo nella società. Durante l'incontro verrà riproposta la puntata "Visabili" trasmessa da RAI3 (vedi qui).

Leggi il programma (in Pdf)

 

 

1 giugno 2011

Tania Bocchino vince il premio "Luca Pron"

E' il Premio del Concorso fotografico annuale dedicato allo scomparso fotografo torinese. L'edizione del 2011, la seconda, è intitolata: "la Vita è cinema" ed è stata vinta dalla nostra socia Tania. Il suo commento."Non soltanto finalista - che già era una grande soddisfazione - ma addirittura vincitrice del Premio Luca Pron! Una splendida serata nell'Aula del Tempio, al Museo del Cinema. Se qualcuno, tempo fa, mi avesse detto che ieri avrei ricevuto un premio così prestigioso non ci avrei creduto...tanto ho sofferto per le mie mani deboli che mai più avrei pensato di riuscire a realizzare delle fotografie degne di un premio tanto importante e della Mole Antonelliana". Segue l'Asta benefica in favore della Fondazione ricerca sul cancro. http://www.premiolucapron.it/  Nella foto la premiazione del 30 maggio.

Complimenti a Tania !!

 

19 maggio 2011

L'Unità Spinale di Torino a rischio?

Riceviamo e pubblichiamo il volantino del Coordinamento Para-tetraplegici che da anni è parte integrante di questa struttura, quando ancora si chiamava CRF, ed era ubicata sulla collina di Torino. Esprimiamo solidarietà e al contempo, stupore e preoccupazione per l'assurda decisione futura di cambio di utilizzo. L'USU è un fiore all'occhiello del Piemonte e rappresenta l'unica certezza per le persone con lesioni midollari e neurologiche, della miglior cura competente possibile sul territorio. E' mai possibile regredire così tanto in Italia??

Leggi il volantino in Pdf

G.T.

 

17 maggio 2011

L'Associazione "Casa al plurale" gestisce 54 strutture con 400 persone disabili a Roma, ed ha stilato uno studio dei costi in base alle varie voci di una casa famiglia: dai pasti all'assistenza, dalla manutenzione alle utenze.

Roma. Il risultato è che il costo per ogni persona disabile è di 286,64 € al giorno ed il Comune copre le spese per meno della metà. Solo per mangiare, in casa famiglia con sei disabili medio-gravi, si spendono in un anno 29.200 euro, considerando due pasti al giorno più la colazione (costo del singolo pasto: 4 euro) e la presenza di almeno due operatori. E se oltre al vitto si calcolano tutte le altre voci di spesa come alloggio, bollette e gestione delle strutture, il lavoro dei vari tipi di assistenti, i costi amministrativi di vario genere (compreso ad esempio la parcella commercialista), e ancora la cifra da corrispondere al consulente del lavoro per la gestione dei dipendenti e gli oneri bancari e assicurativi, si arriva a un totale di 286,64 euro al giorno, a fronte di una retta di 127,87 € giornalieri corrisposta dall'amministrazione pubblica capitolina.

Facciamo due conti? Si tratta di una spesa mensile per persona di 8.718,63 €, corrispondente a 104.623,6 € l'anno...

Lo studio dettaglia i costi di gestione di strutture che ospitano persone con disabilità media (non del tutto autosufficienti) e alta (bisognosi di alta assistenza). In caso di disabilità grave, la voce di spesa più consistente è quella dell'assistenza diurna: per coprire le fasce orare dalle 6 alle 22 servono almeno 144,68 euro al giorno per ciascun ospite (voce che incide per un 50,47% sul totale), mentre per l'assistenza notturna ci vogliono 25,24 euro, a cui si aggiungono altri 2,07 euro per la reperibilità di un altro assistente, da chiamare in caso di necessità. Inoltre, tra le voci di spesa più consistenti, ci sono i costi di amministrazione (19,35 euro al giorno), per affitto e condominio servono 11,10 euro al giorno per singolo ospite, poi c'è il costo delle pulizie (7,45 euro), mentre per garantire la presenza di un assistente sociale servono 11,64 euro al giorno, sempre pro-capite. Invece in riunioni e formazione se ne vanno 7,22 euro al giorno e per un supervisione bisogna aggiungere altri 1,11 euro. E non è tutto: rimangono da considerare i trasporti, per cui si calcolano 5,45 euro al giorno per ogni ospite, mentre per un consulente del lavoro bisogna calcolare circa 40 euro al giorno per ogni lavoratore, mentre gli oneri bancari e assicurativi incidono per un 2,99% delle spese totali. L'Irap invece incide per un 4,51% del totale.

Lo studio entra poi ancora più nel dettaglio riportando anche le singole voci che compongono i vari capitoli di spesa. In questo modo, ad esempio al capitolo trasporti, si contano con esattezza spese quali il bollo e l'assicurazione R.C. auto, ammortamenti e carburante. Al capitolo tasse si dettagliano l'Irap (314,16 euro al mese, per un totale di 3.769,90 euro l'anno), CCIAA (132 euro l'anno) e il contributo di revisione biennale (413 euro). Nella gestione della struttura bisogna considerare la manutenzione ordinaria (2.750 l'anno), gli ammortamenti di elettrodomestici e mobili (rispettivamente 1.900 euro e 1.300 euro l'anno).

Lo studio propone inoltre il calcolo percentuale dell'incidenza delle varie voci di spesa sul totale. Emerge così che la principale voce di spesa è il costo del lavoro degli assistenti: sommando l'assistenza diurna (50,47%), notturna (8,81%) e la reperibilità notturna (0,72%) si raggiunge quasi il 60% del budget totale. Per il resto, la spesa risulta frammentata in tanti rivoli, tra cui emergono i costi amministrativi (6,75%), i costi di vitto, utenze, ammortamenti, manutenzione e sicurezza (7,54%), affitto e condominio (3,87%), mentre i costi degli assistenti sociali costituiscono il 4,06% del totale, gli oneri bancari il 2,99%, la cucina il 2,64% e le pulizie 2,60%. Tra le voci minori invece ci sono il formatore/supervisore (0,40%) e il consulente del lavoro (1,15%). (Gina Pavone)

fonte: Superabile

 

 

14 maggio 2011

a Londra la protesta dei disabili contro i tagli

Potremmo dire mal comune mezzo gaudio, se non si trattasse di una situazione davvero penalizzante, trattandosi di "persone". Nell'epoca di questa trasformazione delle risorse, l'Europa si trova di fronte a spudorati paradossi, direi anche di più, indegni. Pur trovando denaro sufficiente a riempire i serbatoi dei caccia che bombardano Gheddafi, la crisi avanza, molto di più per certe categorie, fastidiose.

E quindi non resta altro che "farsi vedere" come è successo l'11 maggio scorso a Londra, dove centinaia di persone disabili hanno manifestato il loro (e nostro) malcontento, gli "Hardest hits" ossia i più duramente colpiti, in tutti i sensi.

Oltre 40 organizzazioni di tutta l'Inghilterra hanno partecipato alla marcia nelle strade della città fino ad arrivare davanti alle Houses of Parliament con cartelli e striscioni contro i tagli ai servizi ed alla DLA (Disability Living Allowance) cioè i finanziamenti per la Vita Indipendente. Tra le misure che il Governo ha intenzione di prendere c'è proprio l'abolizione della DLA, che in Inghilterra viene corrisposta anche a chi ha problemi con la droga e l'alcool, introducendo la PIP cioè "Personal Independence Payments" ben più mirata e personalizzata

Uno dei cartelli ricorrenti diceva:"Blame banks not disabled people" ossia che la colpa delle banche non dipende dalle persone disabili.

Per vedere altre notizie sul web è sufficiente cercare con la frase: hardest hits

G.T.

 

11 maggio 2011

A Milano contro i tagli delle risorse

Giornata di mobilitazione, il prossimo giovedì 19 maggio a Milano, sotto il grattacielo Pirelli, organizzata dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), contro i tagli alle politiche sociali previsti dalla Regione. Fulvio Santagostini, presidente dell'Organizzazione che rappresenta oltre duecento associazioni lombarde di persone con disabilità e dei loro familiari e che costituisce la componente regionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), nei giorni scorsi ha già scritto una lettera aperta al presidente della regione Roberto Formigoni, illustrando che «a livello nazionale i finanziamenti per i servizi sociali sono passati dai 2 miliardi e 527 milioni di euro del 2008 ai 545 milioni di euro previsti per il 2011, pari a un taglio di oltre l'87%. In Lombardia, poi, nel 2011 i Comuni devono già fare i conti con una riduzione complessiva di 35 milioni di euro di trasferimenti per il settore sociale e nel prossimo 2012 il taglio delle risorse diventerà ancora più drammatico, con un'ulteriore riduzione di non meno di 110 milioni di euro. Questo significa sostanzialmente l'affossamento dei servizi di assistenza domiciliare, dei progetti di vita indipendente, dei servizi diurni e delle comunità alloggio e significa che da oggi tutti i servizi sociali rivolti alle persone con disabilità, come quelli rivolti agli anziani, ai minori e alla generalità dei cittadini sono messi in discussione».

La LEDHA invita quindi tutte le associazioni, le persone con disabilità e i loro familiari, le organizzazioni dei lavoratori e quelle di tutela dei cittadini e dei consumatori, ad aderire alla manifestazione del 19 maggio, per chiedere «al Governo di ripristinare il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e quello per la Non Autosufficienza e contemporaneamente di procedere alla definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale; alla Giunta Regionale Lombarda di appoggiare le richieste delle associazioni a livello nazionale e di impegnarsi a compensare con risorse proprie i tagli previsti per il 2011 e 2012, garantendo le risorse necessarie alle Amministrazioni Comunale per finanziare i servizi in atto; ai Comuni Lombardi di destinare risorse proprie per garantire i servizi sociali».

Leggi il volantino in Pdf qui

 

10 maggio 2011

Dopo la Conferenza Internazionale di Roma: quali prospettive?

Prima giornata

Due intense giornate con a confronto le esperienze internazionali e nazionali sul tema centrale dell’assistenza personale, quale veicolo per l’inclusione delle persone con disabilità. Appuntamento fortemente voluto e sostenuto da ENIL Eu, tramite il coordinamento del Secretariat di Valencia, ENIL Italia, Agenzia Vita Indipendente di Roma e Associazione Consequor di Grugliasco (To). Un forte impegno di lavoro ed economico con obbligati propositi reali di sviluppo futuri. Noi che fisicamente abbiamo lavorato per la pianificazione dell’evento, soprattutto l’AVI di Roma, ci auguriamo che l’organizzazione non abbia creato grossi disagi per le persone disabili intervenute ed invitate da tutta Italia ed Estero. Vediamo gli interventi più significativi.

All’apertura dei lavori il primo giorno moderato da Augusto Battaglia, Jamie Bolling, direttore esecutivo di ENIL, traccia il panorama europeo sul lavoro e sugli obbiettivi del Network europeo per la vita indipendente a cui aderiscono 25 paesi, con persone disabili e non, perché come dice lei stessa:”la vita indipendente fa bene ai disabili e non disabili”. Politiche incentrate alla de-istituzionalizzazione, all’empowerment delle persone con disabilità che tramite l’assistenza personale in forma indiretta, vivono, lavorano incluse nella collettività di cui fanno parte. Tutto questo partendo proprio dall’UE e dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Con forza e collaborazione, unendo le risorse. Anche il prossimo Freedom Drive, la Marcia per la Libertà che si svolgerà a Strasburgo in settembre, sarà occasione di grande visibilità, anche per quei paesi (11) che ancora devono ratificare la Convenzione ONU. Dino Barlaam ha lanciato l'idea anche per un "Freedom Drive" in Italia, ossia una Marcia per la libertà. Raffaello Belli, uno dei primi promotori italiani della vita indipendente intesa come scelta dell’assistenza indiretta, illustra il quadro giuridico italiano e le possibili vie strategiche per fissare questo diritto in forma esigibile, attraverso ai LEA, oppure a livello regionale adattando le buone prassi in essere e usando la legge del Molise appena varata, ma adattata ad hoc ai territori ed alla rete dei servizi esistente. In Toscana è stato eliminato per ora il ricorso all’ISEE per le prestazioni sociali richieste dalle persone disabili in condizioni di gravità. Ma mantenere quanto è stato raggiunto è già un grosso risultato, in epoca di caccia al falso invalido ed alla "scure dei tagli”. Concetti ben chiari e ribaditi da Pietro Barbieri, presidente FISH, che illustra come sia deleteria questa campagna in atto, con numeri sulla spesa assolutamente falsi e come la nostra categoria sia quella più colpita nel panorama europeo. Occorre quindi agire con tutti i mezzi necessari: oltre la Convenzione ONU e la Costituzione, impegnare l’Osservatorio Nazionale sulla disabilità ed i gruppi di lavoro appena creati al suo interno: diritto alla vita e alla salute, Icf e valutazione per l'accesso ai servizi, vita indipendente ed empowerment, educazione, lavoro e universale design. La presenza dell’Europarlamentare Niccolò Rinaldi, membro EDF, che ringrazio personalmente per la sua partecipazione e per il sostegno alle prossime iniziative, rappresenta il trait d’union per trasmettere all’UE le nostre istanze a supporto del lavoro già in essere intrapreso da ENIL Eu. Rinaldi era già presente lo scorso anno a Strasburgo durante il nostro intervento al Parlamento (a cui era presente Adam Kosa, presidente dell’intergruppo disabilità dell'EDF (European Disability Forum) nonchè persona con disabilità sensoriale; grazie al suo supporto saremo a Bruxelles il prossimo giugno con una delegazione per presentare un documento sui temi: de-istituzionalizzazione, assistenza personale, diritti umani e soggettivi, empowerment delle persone con disabilità. La rappresentante greca Aglaia Katsigianni per esigenze di viaggio, ha portato per prima una esperienza europea. La situazione in Grecia non è assolutamente rosea e la gran parte degli interventi assistenziali è relegata alla famiglia, per chi ce l’ha, tutto il resto è ancora in alto mare e il ricorso all’istituzione è alternativa unica. Gli interventi di Silvia Cutrera, mio e di Elisabetta Gasparini sono stati improntati sulla necessità di linee guida specifiche per l’art. 19 della Convenzione ONU, la necessità di cooperare congiuntamente ad ENIL Eu per sviluppare e sostenere Agenzie per la vita indipendente in Italia e nell’area del sud-Europa, la situazione esistente in Italia anche come forme contrattuali per l’assunzione degli assistenti personali, la necessità di ordinarci per avere più visibilità. Al pomeriggio del primo giorno sono intervenuti Javier Arroyo, membro del c.d. di ENIL Eu, del Foro Vida Indipendiente spagnolo, che ha evidenziato la situazione simile all’Italia di interventi a macchia di leopardo nel territorio iberico, il suo progetto di 16 ore settimanali che gli permette di lavorare presso una sede IBM a Madrid e proiettando un video con esperienze di persone con un progetto personale di assistenza indiretta. A seguire i rappresentanti di Montenegro, Cipro e poi Portogallo, rispettivamente: Milan Saranovic, Chrysis Michaelides, Pedro de Oliveira.  La situazione in Montenegro e Portogallo non è diversa molto dalla Grecia: molto è relegato alla famiglia, lo stato centrale non interviene con politiche mirate in favore della disabilità. A Cipro possiamo parlare di una soluzione veramente particolare. Il Governo invita persone da stati asiatici ed indiani tramite una convenzione con la quale fornisce loro un permesso lavorativo e di soggiorno e le assume pagandole come assistenti personali, per le persone con disabilità che ne fanno richiesta e che le scelgono secondo una disponibilità. Dobbiamo precisare che Cipro ha una popolazione disabile stimata in circa 70.000 persone, parliamo quindi di numeri molto piccoli.

Seconda giornata

Ad introduzione della seconda giornata moderata da Daniele Ozzimo, Jamie Bolling ha riassunto le impressioni della precedente ed ha poi illustrato come si vive l’assistenza personale in Svezia, unico paese europeo dove la personal assistence è un diritto costituzionalmente riconosciuto ed esigibile. Tramite i CIL (Center of Independent Living) si possono assumere i propri assistenti, con durate di intervento anche di 36 ore al giorno, pagati fino a 25€ l’ora. Sono rimborsate anche le spese di viaggio per gli stessi assistenti, una isola felice sebbene anche lì ci siano ora tagli dovuti alla “crisi economica”. Emilia Napolitano, presidente DPI Italia ha illustrato le strategie per l’inclusione nella società delle persone disabili, attraverso l’empowerment, la consulenza alla pari, ma anche all’accessibilità alle risorse. Dino Barlaam ha indicato la metodologia di lavoro impostata dall’AVI Roma che agisce in pratica come una Agenzia di Vita Indipendente. L’On. Ileana Argentin evidenzia la sterilità politica italiana nell’attuare percorsi per la disabilità, molto deludente. A seguire, l’intervento di Mario De Luca, responsabile nazionale sulla disabilità dell’area politica IdV che ha evidenziato come i tanti sprechi di denaro della politica potrebbero essere destinati alla disabilità; poi Lorenzo Gasperini del sindacato Domina, disponibile nel recepire nostre idee e proposte in relazione al Contratto CCNL dei collaboratori famigliari, in scadenza nel 2011. Il consigliere regionale della Sardegna Marco Espa fa il punto sulla sua regione sugli interventi relativi alla legge 162-98. E’ la Sardegna infatti a registrare il più alto investimento nei progetti personalizzati per famiglie con disabili, sia bambini, adulti e anziani. Grazie all’azione proprio delle famiglie e delle associazioni questi progetti sono mantenuti, sebbene la regione cerchi costantemente di ridurre gli importi. Presenti dall’Abruzzo i Consiglieri regionali Marinella Sclocco e Nicoletta Verì, fortemente volute in questo contesto da Nicolino Di Domenica, per il cammino futuro di una legge regionale sulla vita indipendente, sulla base di quella appena varata in Molise, che sarà illustrata nel pomeriggio da Domenico Costantino e dall’avv. Maria Cariello dell’Associazione MO.V.I. . Il seguente spazio culturale conclude la mattinata ed ha interessato la presentazione del libro “L’uomo a-vitruviano” di Claudio Roberti, sociologo napoletano socio Consequor ed ENIL Italia. Nicola Laezza dell’AVI Roma ha presentato il suo libro: “Andare oltre l’assistenza” ed infine Vittorio Pavoncello che ha parlato del premio “Teatro e Disabilità” a cura di AVI Roma ed ECAD. Nel pomeriggio interventi dei vari rappresentanti nazionali e regionali. Gianni Pellis legale rappresentante di ENIL Italia e presidente Associazione Consequor, uno dei fondatori storici del Movimento Vita Indipendente in Italia, ha parlato della sua esperienza in Piemonte e dell’importanza dell’aspetto lavorativo nell’inclusione delle persone disabili anche con limitata autonomia, grazie all’assistente personale. La Delibera piemontese è improntata su questi criteri ma rispetta la progettazione personalizzata. A seguire Ida Sala del Coordinamento Lombardo Vita Indipendente, Nicolino Di Domenica del Movimento Vita Indipendente dell’Abruzzo; poi Luca Pampaloni di AVI Toscana che ha illustrato le modifiche apportate alla legge regionale sull’eliminazione del ricorso all’ISEE per le prestazioni sociali richieste dalle persone disabili in condizioni di gravità, compresa l’assistenza personale indiretta. Un risultato importante ottenuto grazie all’azione dell’Associazione AVI Toscana insieme alla Associazione Paraplegici. Conclude la serie di interventi Stefano Baldini dell’Associazione IDEA del Friuli V.G. che spiega la situazione nella sua regione dove, grazie anche al lavoro del compianto Roby Margutti, esiste un ottimo impianto dell’assistenza indiretta, ma anch’essa in pericolo oggi per la riduzione dei finanziamenti dello Stato alle regioni. Questa in sintesi la situazione emersa anche nella tavola rotonda conclusiva della Conferenza. Un andamento generale tendente al ribasso che colpisce la disabilità al completo, secondo una illogica caccia al falso invalido ed al diffuso pensiero che i disabili godono già di prestazioni superiori al dovuto, insomma la solita storia. Occorre quindi trovare il modo di unire le forze per essere rappresentativi a tutti i livelli: locale, nazionale ed europeo, schierandosi a fianco e dar man forte alle federazioni che hanno la forza del dialogo con il governo. A questo proposito si è concordato di attivare una collaborazione con la F.I.S.H. accomunando le forze verso gli obiettivi comuni, pur mantenendo le nostre identità. In parallelo continua il lavoro congiunto tra ENIL Eu, ENIL Italia, AVI Roma che, in collaborazione con il dott. Niccolò Rinaldi, oltre all'appuntamento di Strasburgo a settembre al Parlamento, ci troveremo a Bruxelles il prossimo 15 giugno per incontrare altri Membri Europarlamentari dell'EDF, a cui consegneremo un documento congiunto.

Un ringraziamento personale a Jamie, Itziar e Marisol per la loro preziosa collaborazione e per l'impegno economico. A Niccolò Rinaldi per la presenza e l'interessamento (presente e futuro) ed al suo staff.

Ringraziamenti estesi a Silvia, Dino ed ai collaboratori di AVI Roma per il loro lavoro, a tutta la gente intervenuta, a Consequor ed ENIL Italia per l'impegno economico e la fiducia accordata. Un grazie a Raffaello per l'aiuto che mi ha dato ed alla mia assistente Mirela che ha la pazienza di un Santo.

G.T.

Leggi la relazione di Dino Barlaam

Leggi la relazione di Nicolino Di Domenica

vedi articolo sul Programma della Conferenza qui sotto

 

 

29 aprile 2011

Claudio Roberti* presenta il suo libro: "L'uomo A-Vitruviano"

Il nostro socio partenopeo Claudio Roberti, presenta il suo libro, un "saggio meticciato di generi" sulla disabilità scientifica, storica, vissuta, strutturato come un racconto analitico e critico ma non convenzionale. Già dal titolo si propone l'Antagonismo delle differenti "forme" appartenenti per naturale stessa delle disabilità in generis, rispetto all'icona di Leonardo delle "perfezione" dell'uomo vitruviano appunto, simbolo del Vetruvio architetto che poneva l'ombelico come centro del corpo umano, punto dal quale un ipotetico compasso traccerebbe un cerchio perfetto toccando l'estremità di mani e piedi della figura, messa in posizione sdraiata o in piedi.

Per una più approfondita descrizione del libro e dell'autore siete invitati a leggere la presentazione dell'autore, specifica per Consequor, in relazione alla vita indipendente, ed alla scheda editoriale, di seguito ai vari collegamenti. Cliccando l'immagine è possibile visualizzare la copertina del libro.

Ricordiamo che il libro è disponibile online sul sito dell'editore CLICCANDO QUI

Presentazione Autore (in Pdf)

Scheda Editoriale (in Pdf)

*sociologo delle disabilità, consigliere alla Pari afferente freelance al Servizio Accoglienza Studenti Disabili (SInAPSI) dell'Ateneo Federiciano di Napoli, nostro collaboratore autore di diversi articoli presenti sul nostro sito.

G.T.

 

 

22 aprile 2011

Europa e Italia: con forza verso una vita indipendente

Si svolgerà a Roma, il 4 e 5 maggio prossimi all’Aranciera di San Sisto, la Conferenza Internazionale per la Vita Indipendente delle persone con disabilità. Dall’esperienza oltre ventennale di ENIL European Network on Independent Living, il Movimento Vita Indipendente si sviluppò in Italia alla fine degli anni ’80: nel 1989 proprio a Roma si svolse la Conferenza dal titolo “Personal assistence as a key for Independent Living”. Nel 1991 con la nascita di ENIL Italia e di seguito, grazie all’impegno di alcune pgersone disabili motivate e convinte, in poche regioni vennero avviati i primi progetti di assistenza personalizzata in forma indiretta. La diffusione dell’assistenza personalizzata in forma indiretta come scelta alternativa all’assistenza classica non è però capillare ed in ogni regione la metodologia applicativa è differente, anche per le lacunose norme della L.162/98 (vedi nota). Nonostante tutto in alcune regioni italiane quali: Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lombardia, Lazio, si attivano i primi progetti di vita indipendente. Nascono i programmi S.A.V.I. Servizio di Aiuto per la Vita Indipendente a Grugliasco (To), Como, Roma, Verona e Venezia, con l’obiettivo di facilitare e permettere alle persone con disabilità di realizzare la propria indipendenza, l’autodeterminazione e la possibilità di integrazione nel  contesto sociale; in Toscana il progetto europeo per una Agenzia della Vita Indipendente. Anche al sud alcuni anni dopo, nel 2002, viene avviato il progetto “vivere in autonomia”; l’azione delle associazioni e gruppi locali porta risultati concreti però solo dove trova amministrazioni sensibili ed illuminate, l’esempio della Sardegna con un capitolo di spesa impegnato dalla regione sui progetti personalizzati che nel 2008 arriva ad oltre 42 milioni di €. Ma si sa che le persone disabili non possono contare su diritti duraturi: la spada di Damocle dei “tagli” e della caccia al “falso invalido” pende perennemente sulle nostre teste, sebbene la tanto attesa Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità sia stata ratificata e diventata legge anche nel nostro paese. Una legge che rischia di essere inutilmente vanificata con questi pericolosi presupposti e con l’alibi della crisi, diventata ormai lo stato normale delle cose. Le persone disabili mai come oggi sono chiamate a mettersi in gioco, tirando su le maniche ancor prima di alzare la voce, manifestando non soltanto il dissenso evidente ma anche la consapevolezza di appartenere in toto alla società, quella composta da persone umane, mettendosi a disposizione per essere protagonisti della propria vita, nei diritti e nei doveri, secondo i principi della Costituzione ed il diritto umano e soggettivo di scegliersi il destino della propria vita. Il Movimento nazionale vita indipendente deve seguire questo binario tracciato, assumendo un efficace ruolo in ogni contesto rappresentativo e la Conferenza di Roma, alla quale parteciperanno esponenti di Associazioni di vari stati del sud Europa (Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia, Montenegro), del Parlamento Europeo, di Associazioni internazionali e molte italiane, è un treno da non perdere ma da far correre.

Durante i 2 giorni di lavori è previsto uno spazio culturale nel quale saranno presentati dei libri scritti da persone disabili (tra cui Claudio Roberti nostro socio), ed un premio per il teatro e disabilità interconnessi.

La partecipazione è gratuita, l’evento è promosso e finanziato da queste organizzazioni:

-ENIL Europa segreteria di Valencia (Es); www.enil.eu 

-ENIL Italia; www.enil.it

-Agenzia Vita Indipendente Roma (anche segreteria organizzativa a cui rivolgersi per la partecipazione); www.vitaindipendente.net

-Associazione Consequor Onlus per la Vita Indipendente (Grugliasco To).

tra i vari relatori sarà presente anche Niccolò Rinaldi Membro dell'Europarlamento e dell'EDF (European Disabilty Forum)

La location dell’Aranciera di San Sisto è offerta dal Comune di Roma. In allegato locandina e programma, con le indicazioni per la prenotazione.

E’ prevista la traduzione simultanea, inglese-italiano e viceversa, per tutti e due i giorni.

SCARICA LA BROCHURE del Programma (Pdf)

 

13 aprile 2011

Ciao Sandra

Dopo più di tre mesi passati tra l'ospedale di Cuneo e quello di Fossano, oggi alle 17,40 Sandra se ne è andata. Nella speranza che sia un mondo migliore. Personalmente la ricordo come un'amica trasparente, combattente, sicura di sè e sincera. Senza paura di dire la sua, senza paura di scegliere. Un gigante nella volontà ed autodeterminazione, ha lottato contro una malattia terribile, asfissiante, senza cura, con una mamma fortissima al suo fianco, onnipresente, alla quale va ora il mio più grande abbraccio di conforto. A lei, a me stesso ed a tutti coloro che l'anno conosciuta, dico: ricordiamo Sandra così, sorridente come in quei giorni al mare in Toscana, con tanta voglia di vivere.

G.

Sandra e amici all'Isola del Giglio ed a San Vincenzo (luglio 2006)

  

Qui sotto: tramonto a San Vincenzo (luglio 2008)

 

 

 

2 marzo 2011

Piccoli passi in Abruzzo

La spinta costante di Nicolino Di Domenica e Camillo Gesulmini segna un passo avanti: durante la Conferenza dei capigruppo del Consiglio Regionale abruzzese, riuniti a l'Aquila, il Presidente propone il progetto di legge sulla Vita Indipendente.

Conferenza Capigruppo: i lavori01/03/2011 14.52) (acra) - “Ho sollecitato questo incontro per coinvolgere i capigruppo rispetto ad una problematica di alto valore sociale”: lo ha detto il Presidente Nazario Pagano nel corso dell’audizione in Conferenza dei Capigruppo dei rappresentanti del Movimento vita indipendente Abruzzo, al quale è associata anche l’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare, che hanno consegnato ai presenti il testo di un progetto di legge sulla “Vita indipendente”, teso a migliorare la qualità della vita dei cittadini con disabilità greve, attraverso un’organizzazione più razionale ed efficace dell’assistenza domiciliare. Il Presidente Pagano nel dirsi convinto della positività della proposta legislativa ha sottolineato come spesso leggi fatte nell’interesse dei cittadini, in sede di attuazione si dimostrino inefficaci, come nel caso della legge regionale sulle barriere architettoniche, per la quale ha sollevato la necessità di una revisione. La Conferenza ha poi stabilito l’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale, convocato per l’8 marzo, in seduta ordinaria alle ore 11.00 all’Aquila. In programma, tra gli altri punti, il progetto di legge sull’attività edilizia. Infine, è stato deciso di tenere la seduta straordinaria sul nucleare, sempre martedì 8, con inizio alle ore 16.00.

fonte: acra agenzia di stampa consiglio regionale abruzzo

 

1 marzo 2011

SOSPESA L’ ASSISTENZA PER LA VITA INDIPENDENTE E L’AIUTO PERSONALE NEI
COMUNI DELL’ULSS 13...............LA VITA DI MAURO

 

Detto e...smentito. Appena sotto questo avevamo pubblicato la notizia dello sblocco dei pagamenti riguardanti l'assistenza personalizzata in Veneto ed ecco puntuale, la denuncia, tramite COMUNICATO STAMPA del MOVIMENTO PER LA VITA INDIPENDENTE PERSONE CON DISABILITA’ GRAVE - REGIONE VENETO via Marghera 14 – 35123 PADOVA Tel-Fax: 0458010436 - cell. 3496304936 - 39297466

Mauro è un giovane uomo che lotta disperatamente per la vita, per la sua dignità, per i suoi diritti (per capire la sua disabilità ci limitiamo a dire che è allettato, non parla e viene alimentato tramite la PEG). Non è certo una vita facile, ma Mauro non si arrende, ha un assistente personale e grazie ai finanziamenti che la Regione mette a disposizione dell’ULSS 13 cerca di fare in modo che i suoi genitori per alcune ore possano tirare il fiato. Quando a gennaio 2011 viene sospesa l’erogazione del finanziamento,
Mauro decide che è giunto il momento di protestare e non potendo parlare, scrive. Invia una mail al Presidente Zaia e all’Assessore Coletto per denunciare la sua difficile situazione e quella dei familiari che lo assistono.

La sua è una denuncia che il Movimento per la Vita Indipendente ha raccolto. Mauro è infatti una delle persone a cui è stata sospesa l’assistenza personale dall’ULSS 13. Il fatto, portato all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, è stato oggetto di un recente incontro con la Direzione dell’ULSS e con il Presidente della Conferenza dei Sindaci, a cui abbiamo cercato di far capire che è assolutamente necessario trovare una soluzione per evitare che le persone in situazione di gravità subiscano conseguenze devastanti. E’ ciò che sta avvenendo. Sul problema è infatti intervenuto pochi giorni fa anche l’Assessore Sernagiotto con una lettera alle aziende ULSS del Veneto.

Abbiamo cercato di spiegare che conviviamo con una disabilità grave 24 ore su 24, che non possiamo proprio permetterci il lusso di restare senza assistenza, che non possiamo chiedere prestiti per pagarcela, che non possiamo restare in attesa di un rimborso che potrebbe anche non arrivare. Che i finanziamenti per la Vita Indipendente e l’aiuto personale devono essere certi e continuativi (non possiamo dire al nostro assistente personale che lo pagheremo tra tre mesi).

Abbiamo trovato attenzione e gentilezza nei nostri interlocutori, ma nessuna concreta risposta. Perché è così difficile capire che bisogna fare qualcosa, che le persone come Mauro non possono essere affidate alla sola dedizione dei familiari.

Forse non siamo abbastanza convincenti - ci siamo detti - forse con le nostre denunce e lamentele diamo l’impressione di esagerare. Noi sappiamo di cosa parliamo, ma chi ci ascolta o legge riesce a comprendere appieno il senso delle nostre denunce, delle nostre iniziative e proposte?

E’ per questo che abbiamo deciso, con il consenso di Mauro e dei suoi familiari, di convocare una conferenza stampa presso la sua abitazione.

Vogliamo far capire al Presidente della Regione Luca Zaia, agli Assessori Coletto e Sernagiotto e all’intero Consiglio regionale, di chi e di cosa stiamo parlando.

Vogliamo chiarire all’opinione pubblica che questo succede perché i finanziamenti per i servizi e per gli interventi destinati alle persone con gravissima disabilità non sono garantiti.

E vogliamo che siano chiare anche le ragioni che ci inducono a presentare un esposto alla Procura della Repubblica per i fatti che stiamo denunciando. La tutela della salute è un obbligo a cui gli amministratori non possono sottrarsi.

Agli organi di informazione chiediamo attenzione.

Loris Bertocco – comitato ULSS 13 - 041464047

Flavio Savoldi – coordinatore regionale - 3496304936

 

 

14 febbraio 2011

Veneto: dopo le proteste si sbloccano i fondi per i disabili

Dal Corriere del Veneto:

Dopo le proteste del Coordinamento per la vita indipendente, che ieri ha denunciato dalle colonne del Corriere del Veneto la decisione di molte Usl di sospendere i contributi alle famiglie dei disabili in attesa dell’approvazione del bilancio, l’assessore al Sociale Remo Sernagiotto prende carta e penna e scrive ai direttori generali delle aziende sanitarie per chiedere di riprendere i pagamenti al più presto. «Una decisione che non ha tutti i crismi della regolarità - commenta Sernagiotto - visto che il bilancio è ancora in discussione ma tant’è, crediamo in questi progetti e mi assumo ogni responsabilità ». Nella lettera infatti si legge: «Al fine di non mettere in difficoltà le famiglie con persone con disabilità grave e le loro famiglie, si chiede cortesemente di dare continuità alle predette linee di intervento», ossia i progetti di vita indipendente, di aiuto personale e di promozione dell’autonomia personale, perché «il contributo regionale relativo all’anno 2011 sarà assegnato alle Usl nella stessa misura dell’assegnazione dell’anno precedente ». Via libera dunque, ma sulla fiducia. Perché che succede se le Usl pagano e poi, nel corso del confronto a palazzo Ferro Fini, variano le poste di bilancio? Non si sa. Proprio sull’incertezza dei conti del Sociale punta il dito la Cgil che in una nota del segretario Emilio Viafora chiede «che si faccia finalmente chiarezza sulle effettive risorse per il fondo per la non autosufficienza, visto che non passa giorno senza che Sernagiotto non intervenga su questa partita».

fonte: corriere del Veneto Marco Bonet
 

 

3 febbraio 2011

Il Governo dice no al Fondo per la non autosufficienza

ROMA - Le regioni italiane all'unanimità avevano approvato la proposta di due emendamenti per dotare il capitolo del Fondo nazionale per le non autosufficienze (Fna) di 400 milioni di euro per l'anno 2011 e di attingere per queste risorse al risparmio che il ministero dell'Economia contabilizzerà nel corso di quest'anno in ragione dell'innalzamento dell'età pensionabile delle donne. Ma entrambi sono stati rigettati dal governo nazionale. La notizia proviene dal tavolo di confronto tra governo e regioni sul decreto "milleproroghe". "Sulla non autosufficienza abbiamo incassato un secco no". Ha commentato Lorena Rambaudi, coordinatrice delle conferenza della regioni per il welfare. "Non c'è stata nessuna apertura - prosegue Rambaudi - ma noi siamo tenaci e non ci arrendiamo mai, e quindi speriamo ancora nella discussione parlamentare. Io mi attendevo non dico la copertura di 400 milioni come avevamo chiesto per ripristinare la cifra dello scorso anno, ma almeno una quota-parte per dare un segnale di interesse a questo settore di fragilità. Invece c'è stato un no deciso, senza nessuna cifra a disposizione. Così si abbandona una fascia debolissima di persone, anziani e disabili, e si lasciano sole le donne e le famiglie che si dovranno far carico del lavoro di cura".

Dello stesso parere Elena Gentile, assessore regionale al Welfare della Puglia. "Ci era sembrata una proposta anche eticamente, oltre che politicamente, corretta - sostiene, - se pensiamo che la gran parte del lavoro di cura delle persone anziane e disabili non autosufficienti ricade sulle donne e che innalzare l'età pensionabile non è indifferente in una famiglia in un cui una donna lavora e c'è anche una persona non autosufficiente. Ma evidentemente questo piano discussione non è all'altezza del governo che l'Italia ha in questo momento: è un livello di discussione troppo elevato". Dal ministero del Welfare, si legge sulle pagine del quotidiano Avvenire, fanno sapere che il ministro Maurizio Sacconi non aveva mai promesso un reintegro del fondo nel mille proroghe, ma una riforma globale che superi la politica dei fondi una tantum da rifinanziare ogni anno.

Ora il problema torna nelle mani delle regioni e dei comuni che dovranno far fronte con risorse del tutto irrisorie a dare risposte minime, e quasi sempre inadeguate, alle famiglie e alle persone non autosufficienti, proprio in una fase di crisi, la cui morsa non accenna ad allentarsi. Né è pensabile che il taglio del Fondo Nazionale Non Autosufficienza sia recuperabile con le risorse dei bilanci regionali, già falcidiati nei trasferimenti erariali a partire da quest'anno, in attesa di un federalismo che rischia di affamare ancor di più i territori e i ceti sociali più deboli del Paese. E se manca ancora il dibattito Parlamentare per mettere il sigillo alla vicenda, Rambaudi non nasconde il suo pessimismo: "Se il governo avesse voluto tirare fuori delle risorse credo che l'avrebbe fatto in questa fase. Da domani abbiamo un problema in più, perché le regioni non riescono a compensare la carenza di risorse del governo e quindi si dovrà veramente chiudere i servizi".

fonte: superabile

 

 

23 gennaio 2011

Anche l'Abruzzo punta alla legge sulla vita indipendente

La lodevole ed incessante attività del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, coadiuvata dall'AIAS di Lanciano, rappresentate da Nicolino Di Domenica e Camillo Gesulmini, aspira al grande obiettivo: la possibilità per i disabili gravi abruzzesi di avvalersi di una legge regionale sull'assistenza personale autogestita, sulla base di quella appena varata in Molise.

I rappresentanti abruzzesi, al quale va il nostro incondizionato supporto, hanno spiegato le ragioni di questa richiesta durante un incontro presso la V Commissione Sanità, audizione svoltasi lo scorso 19 gennaio, con la presenza della Presidente dott.ssa Nicoletta Verì.

Inoltre Nicolino Di Domenica sarà ricevuto dal Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, il prossimo 28 gennaio, nonchè in attesa della convocazione del Presidente Chiodi e del Presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio, sempre per sensibilizzare al massimo i governanti per l'applicazione di questa legge.

Ancora una volta rinnoviamo il nostro "in bocca al lupo" a Nick e agli amici abruzzesi.

Leggi il documento dell'audizione V Commissione

La Legge regionale del Molise sulla Vita Indipendente

 

 

19 gennaio 2010

In Sardegna si tiene la "guardia alta" sui progetti personalizzati

"Sembra quasi incredibile che ogni volta i disabili debbano lottare per avere garantiti livelli di assistenza essenziali": lo denuncia il consigliere regionale della Sardegna Marco Espa, constatando che nella Manovra Finanziaria Regionale, recentemente approvata, mancherebbero 22 milioni di euro per finanziare i progetti personalizzati del 2012 destinati alle persone con disabilità grave e altri 8 milioni per il Progetto "Ritornare a casa", di cui usufruiscono le persone con sclerosi laterale amiotrofica (SLA). E mentre l'assessore regionale alla Sanità Antonello Liori dichiara che «l'assistenza ai disabili non è in pericolo», con lo stesso Espa che ritiene ancora rimediabile la situazione, si tratta senz’altro di un segnale da non sottovalutare sulla necessità di mantenere sempre alta l'attenzione su questi servizi rivolti alle persone con grave disabili.

E dire che la Sardegna dovrebbe essere l'esempio di eccellenza come "buone prassi". L'unica regione d'Italia ad aver attuato così con ampio metodo la legge 162/98 che regola l'importante scelta del diritto all'assistenza personalizzata e autogestita. Eppure non basta mai. Così come nelle altre regioni la spada di Damocle è sempre lì, sulla testa delle persone disabili che vedono quel diritto che dovrebbe essere ormai da tempo acquisito, sempre legato al crine di cavallo rappresentato dai finanziamenti sempre incerti. Non bastano le leggi che non impongono ma soltanto "possono se...", non bastano le delibere che ogni anno devono essere rifinanziate con perenni lotte, come se per le persone disabili fosse solo questione di un videogame con il quale conquistare il "bonus alla vita" per un anno in più. La questione sociale non ha mai priorità, anche se stiamo parlando di persone umane, prima viene tutto il resto: gli scandali del palazzo o la caccia al falso invalido e tutto questo non ha davvero senso. Perchè non si fa la caccia anche al "falso medico" oppure al "falso politico"... Urge un patto di "federalismo solidale" concreto con il quale i comuni e le regioni affrontino seriamente il "livello essenziale" sì, ma della stessa vita umana. Urge che quell'Osservatorio appena formato, si attivi coerentemente anche a livello europeo per il raggiungimento di quanto disposto dalla Convenzione ONU. Ratificare quei diritti a livello locale, a partire dai piani di zona, ed imporli come essenza della stessa vita, senza una illogica frantumazione, evitando la guerra contro i mulini a vento delle promesse mai mantenute e della ostinata ignoranza di chi non vuol sentire. Ma tutto questo sarà sempre e solo utopia? Non ci resta che continuare a crederci ed unire le forze, tenendo appunto la "guardia alta", sebbene in questa epoca di crisi (ma che sarà ormai così per anni) i disabili sono più fratelli d'Italia, divisi dalla stessa patria, soprattutto nei loro diritti.

 

14 gennaio 20011

Cinzia Rossetti modella "visabile" a RAI 3

Avevamo già parlato di Cinzia qui e della sua ferrea determinazione di rappresentarsi come donna e modella, pur con una disabilità. Bene, Cinzia apparirà in un filmato che sarà trasmesso durante la trasmissione "Racconti di vita", che andrà in onda Domenica 16 gennaio ore 12,55 su RAI 3. La trasmissione è condotta da GIOVANNI ANVERSA, in studio presenti anche la fotomodella anglo-brasiliana Samanta Almeida Bullock, l'agente di moda Louise Dyson e lo stilista Giacomo Alvino.

La puntata avrà il seguente titolo: "Visabili" che Racconti di vita dedica a quanti lottano per imporre, contro ogni barriera culturale, il valore di una diversità “fisica” che vuole rendersi “visibile” fino al punto di mostrarsi sotto i riflettori e sulle passerelle.

Un grosso in bocca al lupo Cinzia, :-)

g.t.

 

6 gennaio 2010


L'Ue ratifica ufficialmente la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità


Dal Redattore Sociale del 05-01-2011
Per la prima volta l'Unione europea diventa parte contraente nel suo insieme di un trattato sui diritti umani. All'appello, però, mancano ancora 11 Paesi membri, ma per lo European Disability Forum si tratta di una "ratifica storica"

ROMA. L'Unione europea ha ufficialmente ratificato la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità lo scorso 23 dicembre. A darne notizia è lo European disability forum (Edf) che spiega come per la prima volta l'Unione europea diventa nel suo insieme parte contraente di un trattato generale sui diritti umani. Un risultato raggiunto anche grazie all'impegno dello stesso Forum che definisce la conferma dello scorso dicembre una "ratifica storica che segna un passo in avanti nel rispetto dei diritti delle persone disabili e che contribuirà a migliorare la vita di 80 milioni di persone con disabilità in Europa". Ad oggi, però, la Convenzione non è stata ancora ratificata da tutti i paesi dell'Ue. All'appello mancano ancora 11 Paesi membri su 27, ma per il Forum la ratifica rappresenta un risultato che contribuirà a favorire il rispetto dei diritti umani per tutti gli europei e farà in modo che la disabilità salga in cima all'agenda dei diritti umani. "Non è soltanto un importante passo nella storia dell'Unione europea - ha sottolineato Yannis Vardakastanis, presidente dell'European Disability Forum -, ma anche l'invio di un segnale positivo per i suoi Stati membri che non hanno ancora ratificato la Convenzione: è giunto il momento di impegnarsi per i diritti delle persone con disabilità".

Ruolo chiave per la ratifica, spiega il Forum, quello della Presidenza belga, mentre ora toccherà alla futura presidenza ungherese lavorare per l'attuazione nei primi mesi del 2011. Per garantire il successo della ratifica, però, occorrerà ora passare dalle parole ai fatti. I Paesi che hanno ratificato la Convenzione dovranno ora garantirne l'attuazione e l'implementazione delle politiche attraverso l'istituzione di focal point'. A livello europeo, invece, il Forum ha esortato l'Unione europea affinché l'incarico venga affidato al Segretariato generale della Commissione europea "poiché garantire che i diritti delle persone disabili è una questione centrale in tutti gli aspetti della politica Unione". In secondo luogo, il Forum sottolinea l'importanza del coinvolgimento delle organizzazioni della società civile nell'attuazione del trattato. Tutte le istituzioni dell'Unione europea, spiega il Forum, dovranno ora sostenere i valori della Convenzione in tutte le politiche di loro competenza.

 

 

5 gennaio 2010

Il Cammino di Marcella

Con lo slogan "due milioni di passi per liberare la disabilità dall'handicap" parte l'idea di una iniziativa davvero particolare.

L’idea di questo cammino nasce nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1997, quando in seguito ad un incidente stradale Marcella, una bimba di 8 anni, fu sbalzata dall’auto su cui viaggiava e cadde dal viadotto Piani, lungo l’autostrada A26.

Dopo il lungo volo (circa 28 metri) i soccorritori, anche a causa dell’oscurità, non riuscivano a trovare Marcella. In quei terribili minuti la madre Anna Rastello promise che, se sua figlia fosse stata ritrovata viva, sarebbe andata a piedi a Lourdes.

Nel momento in cui formulava la promessa un medico trovò la bambina e iniziò a sottoporla immediatamente alle prime cure, così da limitare i danni ad una disabilità fisica. Iniziò così il cammino dell’accettazione della disabilità da parte sia della bimba che dei famigliari. E nello stesso momento la comprensione dell’oggettività della disabilità e della soggettività dell’handicap.

A distanza di anni Anna ha deciso di intraprendere finalmente questo cammino che avrà inizio l’8 marzo 2011 da Rossiglione (Ge), luogo dell’incidente, e terminerà a Lourdes il 4 maggio 2011 dopo circa 1300 chilometri percorsi rigorosamente a piedi.

Scopri di più facendo click sull''immagine vicino al titolo (apre un documento in Pdf).

fonte: il movimentolento

 

26 dicembre 2010

Ricorre oggi il secondo anniversario da quando Roby ci ha lasciato.

Poche cose sono cambiate. Le difficoltà quotidiane sono sempre un grande ostacolo da combattere, ma non per questo bisogna cedere. Il ricordo di Roby, paladino del diritto alla Vita Indipendente, mi auguro ci aiuti nella perseveranza del raggiungimento di questo obiettivo. In questi tempi sempre più difficili occorre pensare ancor di più ad unire le forze residue e frastagliate e l'esempio degli amici toscani che hanno appena ottenuto una vittoria importante eliminando il computo ISEE dalle prestazioni sociali delle persone con grave disabilità, ne è la testimonianza. Ricordiamoci quindi ciò che sappiamo: il nostro destino siamo noi.

 

13 dicembre 2010

Toscana: manifestazione per escludere l'ISEE

Lo scorso 7 dicembre a Firenze vi è stata una manifestazione promossa dall'Associazione Vita Indipendente e Toscana Paraplegici, contro la nuova manovra finanziaria regionale del 2011, che prevede il computo dell'ISEE anche riguardante il nucleo famigliare delle persone disabili richiedenti una prestazione sociale a compensazione della propria disabilità. Inoltre, la nuova norma considera il reddito disponibile del nucleo famigliare compreso l'assegno di accompagnamento e gli assegni famigliari, emolumenti che di norma sono esenti da tassazione. I funzionari regionali hanno preso impegno di rielaborare il testo. Una soluzione equa sarebbe quella, già intrapresa da altre regioni es. il Piemonte, di computare il solo reddito della persona disabile. Per leggere gli articoli relativi ecco la pagina sul sito dell'Associazione Avi Toscana: http://www.avitoscana.org/?q=node/81 .

AGGIORNAMENTO DEL 23 DICEMBRE 2010:

dal sito Avitoscana: I disabili gravi della Toscana non dovranno più presentare l’ISEE

L’articolo 127 della legge finanziaria regionale per l’anno 2011 riscrive l’articolo 47 della legge regionale 41 del 2005 sui servizi e le prestazioni sociali.

In particolare, il comma 3 della nuova stesura del suddetto articolo stabilisce:

“Le persone portatrici di disabilità grave, riconosciute ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della l. 104/1992, sono esentate dalla presentazione della dichiarazione ISEE per l’accesso agli interventi finalizzati ad alleviare la condizione di disabilità.” Sul Bollettino Ufficiale n°54 viene indicato a pag. 37 all'art. 47 (che sostituisce il 117).

Vedi anche la pagina dedicata

leggi tutto sul sito Avitoscana qui

G.T.

 

6 dicembre 2010

Verso la libertà, in volo

Un incontro di conoscenza e sensibilizzazione sulla Vita Indipendente, intesa come libero diritto all'assistenza personale per le persone con disabilità. Questo è il focus che emergerà sabato 18 dicembre, nel salone Alladium, via Bairo ad Agliè (To), dalle ore 16. Appuntamento fortemente voluto da Tania Bocchino, attiva socia della nostra Associazione, organizzatrice dell'evento, a cui parteciperanno Francesca Penno, che presenterà il suo video, Ellade Peller presidente del Consorzio In Rete di Ivrea, Michele Santarella del Movimento 5Stelle Piemonte, Gianni Pellis, Gino Bevilacqua e Germano Tosi per Consequor, il vice-sindaco di Agliè Alberto Rostagno. L'evento è patrocinato dal Comune di Agliè che ringraziamo per la disponibilità. Per il programma completo click sull'immagine.

Tutti i cittadini sono invitati.

Per chi utilizza Facebook l'evento è indicato qui:

Aggiornamento del 21 dicembre: APPUNTI DALL'INCONTRO.

Un incontro ben riuscito quello di Agliè, svolto nel bellissimo salone Alladium. Ringraziamo subito il vice-sindaco Alberto Rostagno per aver organizzato questo evento rendendo a disposizione il posto, i volontari sempre preziosi e gentili, il sindaco Franca Maria Gianotti per la partecipazione. Il tempo gelido non ha certo aiutato una grande presenza di pubblico, ma occorre dire che parlare di diritti di libertà e disabilità non è mai facile nè scontato. Peccato l'assenza della nostra amica Francesca Penno che non ha potuto esser presente. Ci ha lasciati perplessi anche l'assenza completa del Consorzio locale CISS 38. Molto apprezzato invece l'intervento e la presenza di Ellade Peller, presidente del Consorzio In Rete di Ivrea, alla quale va tutto il nostro rispetto per il giusto metodo di sostegno ai progetti di Vita Indipendente. Come detto prima, l'incontro era incentrato sui diritti costituzionali per la libertà delle persone e non solo sulla disabilità. Tra i partecipanti è intervenuta anche Silvia Bruno del Comitato provinciale paraolimpico. Non c'è stato molto tempo per una discussione ampia con i partecipanti ma è importante che il messaggio sia stato liberamente condiviso. Grazie ancora a Tania che ha promosso questo evento ed a tutti gli intervenuti. Alla prossima.

G.T.

 

10 novembre 2010

In Molise approvata la legge sulla vita indipendente

Grande risultato raggiunto da Domenico Costantino presidente dell'Associazione MO.V.I. ONLUS (Movimento per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità, www.movimolise.it ) che, dopo anni di lavoro, vede il traguardo. La pdl 172, già approvata dalla IV Commissione, sarà legge regionale a tutti gli effetti venerdì 12 novembre, presso il Centro La Vida di Termoli, in provincia di Campobasso (S.S. 16, Centro Commerciale Il Punto, ore 10), con una conferenza stampa di presentazione della nuova Legge Regionale, alla presenza dei consiglieri Antonio Chieffo e Vincenzo Niro.

"E' caduto il muro di Berlino! Sapete che il muro tedesco è caduto il 9 novembre 1989, per noi è stato proprio il 9 novembre....." le parole di Domenico Costantino nella sua lettera: leggila qui.

"Abbiamo iniziato a lavorare su una Proposta di Legge Regionale (la n. 172 del 16 giugno 2009, vedi la pagina delibere) che desse attuazione alla Legge Nazionale 328/00, nella realizzazione del «sistema integrato di interventi e servizi sociali» e quindi nell'attuazione di progetti individuali per l'assistenza autogestita, dando rilievo al fatto che l’assistente personale è lo "strumento" che consente alla persona con disabilità di rendersi indipendente e di rendere indipendenti le famiglie, andando incontro alle stesse possibilità di successo o di fallimento di qualunque altro Cittadino.
Sicché, forti anche dell'approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità - che conferma l’obiettivo di superare le lacune legislative che impediscono ai disabili di vedere riconosciuti a pieno i propri diritti di esseri umani - la Regione Molise ha ora sanato tale lacuna, disciplinando ai sensi della Legge 162/98, modifiche all'articolo 39, comma 2 della Legge 104/92 le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati.

La realizzazione di programmi di assistenza "gestiti in forma indiretta" rappresenta una modalità innovativa nel sistema dei servizi socio-assistenziali, assicurando alla persona con disabilità la possibilità di autodeterminare il livello di prestazioni assistenziali di cui necessita, i tempi, la scelta dell’assistente personale e la gestione del rapporto contrattuale.
Chiave di volta della nuova disciplina normativa è quella inerente al taglio esistenziale, approdando a prospettive che mettono in primo piano gli spazi della quotidianità, il sistema dei rapporti familiari, affettivi, sociali, di cultura, le relazioni di partecipazione sociale e di espressione in chiave di libertà.
Chi persegue l'indipendenza sa che attorno a ogni persona con disabilità che sia libera si aprono spazi di libertà per genitori, fratelli, figli, coniugi, compagni e amici. L’assistente personale è una presenza disponibile alle esigenze e comunque alle (cangianti) necessità della persona "assistita".

Si tratta di una vera e propria "rivoluzione copernicana" nell’offerta di risposte mobili di servizi costruiti "dal basso", invece che "dall’alto", realizzando il doveroso legame tra disabilità, Istituzioni e diritti umani. Questo è un testo che restituisce la libertà al disabile di decidere da chi, come e quando ricorrere all’aiuto dell'assistente personale, riportando nelle sue mani tali scelte.
Nel dare atto del lavoro svolto da tutto il Consiglio Regionale, esprimiamo in particolare un sentito ringraziamento al consigliere Antonio Chieffo, portavoce in sede consiliare dell'iniziativa legislativa, sulla quale ha fatto convergere un unanime consenso. E un particolare apprezzamento va anche a Vincenzo Niro, relatore della nuova Legge, per l’impegno mantenuto nei fatti e per la disponibilità al confronto costruttivo sui contenuti del testo. E infine un ringraziamento all'avvocato Maria Cariello, per il supporto professionale di assoluto rilievo, nel tradurre in realtà normativa ciò che è stato a lungo solo nelle idee, in un cammino faticoso ma fecondo.

Guardando poi ai contenuti del nuovo testo, li si può definire ottimi e basati essenzialmente su due principi: la capacità di autodeterminazione e la libertà. Entrando nel dettaglio, va detto che la domanda di un progetto di Vita Indipendente viene presentata all’Ente Gestore di competenza e deve contenere l’indicazione delle proprie condizioni psicofisiche e dei bisogni, degli obiettivi di indipendenza da realizzare, sulla base dei quali verrà quantificato il piano economico per condurre una vita possibile e sostenibile, da realizzare con il supporto di uno o più assistenti personali scelti dal richiedente. Questi ultimi verranno formati dall'utente, secondo le proprie e specifiche necessità.
"Vita Indipendente", infatti, non significa che non abbiamo bisogno di nessuno, ma che vogliamo esercitare il medesimo controllo e fare le medesime scelte nella vita di tutti i giorni che i nostri fratelli e sorelle non disabili, vicini e amici, danno per scontati. Vogliamo crescere nelle nostre famiglie, andare nelle scuole della nostra zona, usare lo stesso bus, fare lavori che siano in linea con la nostra educazione e le nostre capacità.
E vincente è anche il fatto che non si parli più di "diritti a tempo determinato", concessi (e mai garantiti) con interventi frammentari per un anno o forse due. Per questo vi è un ulteriore motivo di orgoglio: il Molise, infatti, è l’unica Regione che ha disciplinato i programmi di aiuto alla persona ai sensi dell’articolo 39 della Legge 104/92, avvalendosi cioè dello strumento legislativo, ciò che conferisce certezza una volta e per sempre a un ritrovato esercizio dei diritti soggettivi."
G.T.

Il commento alla legge regionale di Raffaello Belli

 

8 novembre 2010

DOLLS L'opera al nero, di Tania Bocchino

Venerdì 19 novembre, al KALT, via G. Botero 8 a Torino, Tania esibirà le sue opere: una serie di mostre fotografiche su tela.

Il tema su cui ruota l'opera è il femminino sacro: un incrocio tra il corpo femminile, la religione, visto in cognizione pagana, con la liberazione del corpo femminile. Sul sito www.actingoutmag.com a questa pagina è possibile leggere la presentazione dell'opera fotografica, scritta da Luca Atzori. "Tania Bocchino è un'attenta lettrice di Camille Paglia, scrittrice americana la quale ha considerato nel suo saggio Sexual personae (C. Paglia, Sexual Personae: The Androgyne in Literature and Art, tesi di dottorato, 1974) la figura della donna come sancta sanctorium della Natura, (nel caso dell'uomo, invece, della Cultura). Non si tratta ovviamente di semplice femminismo a buon mercato, ma piuttosto di una forma di femminismo così come di maschilismo che potrebbero definirsi ante litteram, dove ciascuno coglie il proprio ruolo e il proprio posto."

In bocca al lupo Tania :-)

G.T.

 

8 novembre 2010

La Salute in COMUNE: Informazioni e risorse che superano le barriere

Martedì 9 novembre 2010 ore 12,30 presso la Sala Carpanini - Palazzo Civico,Piazza Palazzo di Città 1 a Torino, verrà presentata una pubblicazione di quattro volumi, per garantire il diritto ad avere informazioni accessibili e orientate al cittadino e per offrire una corretta e "utile" informazione.

il Comune di Torino - Informadisabile e l'ASL TO1 - Dipartimento di Territorio, hanno realizzato con il contributo della Regione Piemonte all'interno del progetto regionale ALI (Ausili Leggi Informazioni) queste piccole ma preziose pubblicazioni.

La collana, divisa in quattro volumi, riunisce le informazioni utili ad agevolare la vita delle persone disabili e dei loro familiari.

·        Volume 1 - Casa: oltre le barriere architettoniche ed economiche.

Informazioni e agevolazioni relative all'abitare nel suo complesso: dai contributi per eliminazione delle barriere architettoniche, ai rimborsi per dialisi domiciliare, al canone RAI.

·        Volume 2 - Previdenza e disabilità: orientarsi nel mondo delle prestazioni.

Il terreno previdenziale è accidentato perfino per gli addetti ai lavori. Le variabili in gioco sono molteplici: età, situazione di salute, contributi versati, reddito. Una guida utile per tutti.

·        Volume 3 - Lavoro, famiglia, disabilità. I diritti del lavoratore disabile e dei suoi familiari.

Il volume è un vademecum utile ai familiari, alla persona disabile che lavora, o agli stessi uffici del personale di enti pubblici o aziende.

·        Volume 4 - Il diritto alla mobilità delle persone disabili: una mappa dei servizi e delle agevolazioni.

Viaggiare, spostarsi, parcheggiare: dalla patente speciale, alle sale blu delle stazioni ferroviarie, a come prenotare un viaggio aereo.

Alla stesura hanno collaborato esperti provenienti sia dall'ambito associazionistico sia dalla Pubblica Amministrazione; l'associazione UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha assicurato la supervisione dei contenuti.

La collana sarà in distribuzione presso i principali luoghi informativi istituzionali e associazionistici.

Click sull'immagine per vedere il programma

 

1 novembre 2010

Dal Sindacato SFIDA: Sfida alla vita!

Comunicato Stampa 

Un approccio diverso per la diagnosi e la terapia della sclerosi multipla, una scoperta che potrebbe aprire nuovi orizzonti e far riaffiorare la speranza per i malati, arriva dagli studi effettuati dal prof. Zamboni dell’Università di Ferrara.

I malati di Sclerosi Multipla, grazie alla scoperta del prof. Zamboni,  intravedono oggi  un futuro “normale” o quantomeno migliore,  l’opportunità di affrontare con maggiore determinazione la malattia perché in loro la speranza di “guarire”.

Nessuno può negare ad un malato la speranza, la possibilità di intravedere un barlume che ponga fine o allevi le sofferenze  determinate dalla Sclerosi Multipla; da qui l’impegno e il dovere  da parte di tutti gli attori coinvolti di tenere accesa quella fiammella che oggi ha ridato la speranza a questi malati.

Il Sindacato SFIDA, ben conoscendo, perché vissuta,  la sofferenza di chi quotidianamente affronta e vive la disabilità, pur non entrando nel merito delle speculazioni scientifiche, mediche e farmaceutiche di questi ultimi mesi che hanno visto contrapposti neurologi e chirurghi vascolari, ritiene inderogabile l’intervento di tutte le figure politico istituzionali a tutela del malato e quest’ultimo   sia il perno di qualsiasi intervento attuato e possa avere certezza e consapevolezza che:

1.   1-Le informazioni erogate siano chiare, corrette, esaustive,  evidenzino le  correlazioni tra insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) e sclerosi multipla senza dar adito a qualsivoglia forma di “analfabetismo scientifico”;

2.   2-La sperimentazione parta dal malato ricordando che dai risultati conseguiti potrebbe scaturire la possibilità di un miglioramento delle condizioni di vita dei malati affetti da SM. Solo il lavoro condiviso, anche se le posizioni di partenza sono differenti,   consente di superare qualsiasi condizione di “diffidenza” che vede in antitesi le due equipe, per affrontare un percorso sperimentale fondato scientificamente  che possa tenere accesa la luce della speranza  per i malati di Sclerosi Multipla;

3.   3-Uno sforzo comune affinché il protocollo, condiviso e condivisibile da quanti sono impegnati nella sperimentazione, fornisca garanzie in termini di efficacia, efficienza e qualità dei risultati della sperimentazione intrapresa.

Il Sindacato SFIDA è consapevole che ciò  potrà avvenire solo se prevarranno la professionalità, l’amore per la ricerca e la certezza che, pur partendo da teorie contrapposte, la verità scientifica avrà il sopravvento, perché dalla chiarezza degli intenti da perseguire, dalla serenità e dall’ obiettività con cui si affronteranno le diverse teorie dipenderà la vita ed il futuro di migliaia di pazienti affetti da Sclerosi Multipla che hanno il diritto di tenere accesa la fiammella della speranza che potrebbe consentire loro di uscire dal tunnel nel quale la malattia li ha confinati e lanciare in un futuro prossimo la loro SFIDA alla VITA!

San Nicandro Garganico, 02 novembre 2010                                Il Segretario Nazionale

                                                                                                                        Dino DI TULLIO

 

 

27 ottobre 2010

Dall'Abruzzo la denuncia di un cittadino disabile.

Pubblichiamo la lettera di sfogo, l'ennesima, di Nicolino Di Domenica che, dopo anni di lotta per i propri diritti, si è deciso a sporgere denuncia (vedi a fine articolo). Esprimiamo la massima solidarietà all'amico Nick.

DOVE SONO FINITI I MIEI DIRITTI?

In Italia paese membro delle nazioni Europee che di recente ha ratificato anche una convenzione sui diritti delle persone con disabilita, paese che ha emanato leggi che dovrebbero tutelare i diritti dei più deboli come la L. 162/98 la L. 104/92 per garantire, tra le tante cose, una “Vita Indipendente”al disabile grave in grado di autodeterminarsi, la legge 328/200 per “interventi e servizi sociali” la L. 68/99 che dovrebbe garantire parità di lavoro alle persone con disabilita e infine la nostra costituzione dove ogni essere umano ha  parità di diritti.

Ebbene, tutte queste leggi in Italia sono interpretate secondo dove si vive, secondo l’intelligenza di chi le interpreta e secondo le persone che si vogliono favorire alla fruizione di tali diritti. ì

Perché questo sfogo? Perché dove ho la sfortuna di vivere, le persone come me con una disabilita motoria grave, che nonostante tutto hanno avuto la fortuna di avere un dignitoso lavoro, dopo un aggravamento della malattia si sentono dire: “arrangiati”.

Tempo fa, secondo le leggi sopra menzionate, ho richiesto al mio comune di attivare un progetto di “Vita Indipendente” che mi avrebbe permesso, sempre secondo la legge, un’assistenza mirata e gestita da me; questo progetto mi è stato negato o meglio rimandato al prossimo anno, probabilmente, in vista delle elezioni per eleggere il nuovo sindaco cogliendo l’occasione per una fruttuosa campagna elettorale ….

Allora ho chiesto che mi fosse concesso almeno l’Assegno di Cura come da delibera regionale dell’8 marzo n. 149/2010 per un sostegno alla mia famiglia, che mi permette di vivere in casa anzichè in un istituto dove costerei oltre 300 euro al giorno, ma anche questo mi è stato negato.

Infine ho fatto una richiesta, sempre secondo la Legge, di usufruire dei servizi di trasporto al lavoro dei servizi sociali; negata anche quest’ultima richiesta, perché il Piano Sociale dell’ambito 22, che comprende il mio comune, non prevede questo servizio ma prevede solo il trasporto scolastico e presso i centri di cura riabilitativa.

Ora io mi domando a cosa serve far studiare e curare un disabile se poi nel momento in cui dovrebbe mettere a frutto la sua intelligenza e le sue capacità in un lavoro produttivo, smettendo quindi di essere un “peso” per la società,  egli viene abbandonato a se stesso?

Mi piacerebbe incontrare i grandi esperti che hanno redatto il nostro Piano Sociale, i Piani di Zona,   i PLNA, PAI  escludendo, tra tutte le altre cose anche il diritto al lavoro. ( che criteri hanno usato? Che dati? Che competenze? Che esperienza?).  

Qualche mese fa, durante un colloquio con un assessore nel quale rivendicavo questi diritti, un’assistente sociale mi disse questa frase “beh! Vede signor DI DOMENICA lei ha la fortuna di avere un lavoro può così pagarsi un assistente”; la mia risposta fu rapida e lapidaria: “vede signora io non so cosa faccia Lei col suo stipendio, io con il mio ci devo sopravvivere!!!!” (chissà se anche lei partecipa alla redazione dei Piani su elencati?).

Vorrei sapere da voi cosa e come si deve fare per combattere contro pregiudizio, ignoranza, prepotenza e malcostume di chi ci governa? Naturalmente stanco di tutto questo ho dato mandato all’avvocato Ida DI DOMENICA di Roma per denunciare tutti questi soprusi che ritengo di subire ingiustamente; adesso si vedrà se i diritti valgono anche per chi vive a Lanciano.

Lanciano,27/10/2010

                                                                 Nicolino DI DOMENICA

                                              Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo

                                            Consiglio Direttivo AIAS sezione di Lanciano Onlus

                                                                       

 Recapiti:

Cell. 3280213632 abit. 0872716881

e-mail: nicolino.didomenica@tiscali.it

                                     

Leggi qui la denuncia

 

 

25 ottobre 2010

A.A.A. Bella donna disabile offresi come modella

Pubblichiamo volentieri l'appello di Cinzia Rossetti. Laureata, da anni lotta per la sua indipendenza, ora si propone nella sua bellezza di giovane donna. Perchè no?

Brescia. «Bella donna con disabilità offresi come modella». Non è uno scherzo nè una provocazione, piuttosto l'idea coraggiosa e innovativa di una trentanovenne bresciana affetta da tetraparesi spastica.
Cinzia Rossetti è la protagonista di una storia che di comune ha ben poco, ma che la dice lunga sul coraggio e la voglia di vivere di chi, pur tra mille difficoltà, non ha rinunciato ai suoi sogni.
Cinzia convive da sempre con una malattia fortemente invalidante, eppure nell'arco di questi 39 anni si è laureata in Scienze dell'Educazione, ha trovato un lavoro presso la Bottega Informatica, ha fondato una associazione di volontariato (si chiama «Zanzébia» e nel maggio scorso è stata insignita del premio «Città di Brescia Albino de Tavonatti») e ora sta tentando di andare a vivere da sola. Conduce, insomma, una esistenza «quasi» normale, e proprio per questo non vuole rinunciare al suo «diritto ad essere bella e femminile». Così, ha deciso di posare per un book fotografico alquanto inconsueto.
«L'IDEA MI È NATA giusto un anno fa, quando sono stata a Torino a vedere una mostra di Paolo Ranzani nella quale spiccavano un paio di foto che ritraevano atleti disabili come la ballerina Simona Atzori e la medaglia d'oro del basket Andrea Rocca», racconta Cinzia dalla sua casa di Botticino, dove vive con la famiglia nell'attesa di avere un'abitazione tutta sua. «Da lì ho iniziato a coltivare il sogno prima di portare la mostra a Brescia e poi di diventare io stessa protagonista di alcune fotografie, per dimostrare come anche una persona affetta da disabilità possa essere fiera del suo aspetto fisico e del suo essere donna», sottolinea Cinzia, che ha scritto una email a Paolo Ranzani per illustrargli la sua idea.  A poco a poco tra loro è nata una amicizia, poi sfociata nella realizzazione del tanto atteso book fotografico.
«Realizzarlo è stato emozionante e divertente - racconta la giovane bresciana - e le foto che ne fanno parte sono davvero bellissime, foto che mi fanno sentire donna, attraente, desiderabile, e questo nonostante e a prescindere dal mio handicap».
LA STORIA, PERÒ, non finisce qui. Realizzato il book, Cinzia decide di inviarlo ad alcune agenzie di moda e una di queste, a fine agosto, le ha risposto dicendo di essere interessata. Quando Cinzia, però, ha inviato altre immagini e i responsabili dell'agenzia si sono accorte del suo handicap sono spariti. «Per me è stata una grande delusione - racconta Cinzia senza tradire alcuna debolezza -: penso che la mia proposta sia innovativa e grintosa e non comprendo perché nel nostro Paese la mentalità sia così arretrata da non accettare che anche una donna o un uomo con handicap possano posare per immagini accattivanti. Perché non dobbiamo avere pari opportunità in questo? Perché dobbiamo rinunciare a piacere e a piacerci?».
Cinzia di sicuro non si arrende: nelle scorse settimane ha inviato numerose lettere ed email a riviste femminili e di moda proponendosi come modella e a dicembre sarà protagonista della trasmissione di Rai 3 «Racconti di vita», dove la sua vicenda verrà accostata a quella - ad oggi molto diversa - della modella disabile inglese Shannon Murray, le cui immagini per mesi hanno tappezzato Oxford Street. Certo, l'Inghilterra non è l'Italia, e una sedia a rotelle non è proprio l'equivalente di una tetraparesi spastica: ma la bellezza non è sempre bellezza?

 fonte: Bresciaoggi

P.S.

Desidero fare alcune precisazioni:
La mia disabilità motoria non è dovuta ad una malattia, ma ad un'asfissia neonatale. Io non sono malata, non soffro, cammino con aiuto, parlo, mi muovo... conduco una vita come Voi. Oltre a lavorare come impiegata presso la Bottega Informatica, lavoro come educatrice nelle scuole di ogni ordine e grado nella cooperativa Zanzebia, svolgendo il Progetto Calamaio, incontri sulla diversità, rivolto a tutti i bambini/ragazzi.
L'agenzia di moda è sparita, non vedendo la mia foto, perché mi aveva già selezionato per incontrarmi, ma dopo che le ho scritto che avevo una disabilità motoria e presentavo una proposta innovativa...

Cinzia

 

 

24 ottobre 2010

Un treno a misura di persone disabili sulla tratta Torino-Milano

Parte a brevissimo il primo servizio di trasporto passeggeri Arenaways, in concorrenza con le FS. Prezzi simili all'intercity, qualità da business class. Per arrivare da Milano a Torino impiegherà un'ora e 35 minuti. Le carrozze saranno dotate di ogni comfort, servizio bar, un negozietto che vende prodotti alimentari tipici del territorio, prese per telefoni e computer, sistema audio e video. Sono le caratteristiche della prima concorrenza alle Ferrovia dello Stato sul trasporto passeggeri.

La società parte con due treni, da 200 posti ciascuno, per dieci corse giornaliere fra Torino e Milano (con fermate a Lingotto, Porta Susa, Santhià, Vercelli, Novara, Rho Fiera e Porta Garibaldi), più due corse quotidiane da Arquata Scrivia e Milano, con fermate a Tortona e Voghera, e altre due fra Arquata e Torino, con soste ad Alessandria e Asti.

I prezzi partiranno da un costo del biglietto di sola andata da Torino a Milano pari a 17 euro, dunque molto più basso rispetto a quello della Freccia Rossa (che però arriva in un'ora), un po' più alto della media degli Intercity (che impiegano un po' più tempo) e più alto dei regionali, che però ci mettono più di due ore. Come ha sintetizzato l'amministratore delegato nonchè fondatore Giuseppe Arena, «la qualità business al prezzo di un Intercity».

Ma si tratta solo di una tariffa iniziale, perchè la società annuncia sconti per chi acquisterà carte prepagate, e abbonamenti a partire dal mese di gennaio. Questi ultimi danno diritto al posto prenotato senza alcuna maggiorazione. Per tutti i passeggeri, in caso di ritardo, sarà garantito il rimborso entro cinque minuti dall'arrivo in stazione. L'acquisto dei biglietti sarà sempre possibile anche a bordo, senza maggiorazioni, oppure per via telematica o telefonica.

In genere, si tratta di un collegamento pensato per pendolari e viaggiatori frequenti, ai quali verrà assicurata un'alta qualità di servizi. I convogli in partenza a ottobre disporranno di una carrozza speciale da 20 posti attrezzata per i disabili, e altre due carrozze tradizionali con 82 posti. Oltre ai comfort già citati, si possono ricordare i sedili traspiranti, con fodere in pelle, macchinette pulisciscarpe, portaombrelli, portariviste.  I convogli sono assemblati in Romania, ma prodotti per la maggior parte da aziende italiane.

Il commento dell'Amministratore Delegato dell'azienda Muhammed Eid: "L'assistenza é garantita: per salire a bordo, il passeggero disabile potrà contare su una pedana elettrica, che per il momento sarà assistita, per questioni di sicurezza. Ma stiamo già pensando a come rendere il passeggero completamente autonomo anche in questa fase, senza naturalmente sacrificare la sicurezza". A bordo treno, poi, sarà assicurata un'assistenza continua, per tutta la durata del viaggio. "Ma la cosa più importante per noi - spiega ancora Eid - è proprio permettere al passeggero disabile di essere completamente autonomo, in modo che non debba sempre ricorrere all'aiuto di qualcuno, né sia costretto a rimanere fermo al suo posto. L'idea che ci ha guidato - conclude Eid - è quella di vestire la carrozza intorno al passeggero. Se riesco a renderla confortevole per il più debole, certamente lo sarà anche per tutti gli altri".

Arenaways è già attiva su Alessandria, dove porta circa mille turisti alla settimana dal Nord Europa, quest'anno i treni internazionali arriveranno a 75 e saliranno a 258 nel 2011. E nel futuro sono previsti nuovi collegamenti in Piemonte, per esempio verso Biella, ma anche in direzione di Genova e Venezia.

 

 

19 ottobre 2010

Progetti di Vita Indipendente in Piemonte: aggiornamenti

-8 novembre 2010 aggiornamento: in attesa di ulteriori notizie vi rimandiamo alla pagina delle delibere regionali dove è stata inserita la DGR n° 15-801 del 15 ottobre 2010, pubblicata sul bollettino regionale del 4 novembre 2010, e le Determine Dirigenziali 404 e 405 con gli importi destinati ai Consorzi Socio-Assistenziali

Con il nuovo assetto regionale il finanziamento relativo all'assistenza sociale destinato ai Consorzi Socio-Assistenziali in Piemonte non prevede più la diversa destinazione delle risorse, come negli anni passati con delibere definite, bensì un unico fondo che i Consorzi gestiranno secondo le loro economie e bilancio, pur restando ferme le linee di indirizzo, ad esempio, per le risorse destinate alla legge 104 -162 e progetti relativi. Riguardo la delibera per la continuazione del finanziamento ai progetti di vita indipendente, per il 2010 (per noi è in effetti il 2011), essa non uscirà più quindi a parte ma sarà compresa nell'unico finanziamento. Ciò nonostante occorre dire che l'Assessore Caterina Ferrero è stata di parola, come già anticipato durante l'incontro con noi (vedi qui) riconfermando per il prossimo anno (e si spera anche per gli altri 2 anni successivi programmati), lo stesso importo del 2009. Queste conferme arrivano, oltre che dai funzionari dell'Assessorato Politiche Sociali, da noi interpellati, anche dalle parole dello stesso Assessore, che ha ribadito in conferenza stampa e può esser letto nell'articolo apparso sul quotidiano La Stampa edizione di Torino di domenica scorsa 17 ottobre (appena avremo l'articolo sarà pubblicato). Inoltre, dal sito "Piemonte Informa" del 15 ottobre 2010, nelle Decisioni della Giunta Regionale, è possibile la conferma, sotto il paragrafo destinato alle persone disabili. Ecco un estratto:

Difesa della vita, sostegno ai disabili, finanziamenti a progetti di ricerca, affidamento degli incarichi ai direttori sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di questa mattina.

Difesa della vita. Il “Protocollo per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l’interruzione volontaria di gravidanza” proposto dall’assessore Caterina Ferrero intende attivare azioni ed interventi necessari a garantire il diritto alla procreazione cosciente e responsabile ed alla vita nascente, ridurre ulteriormente i tassi di interruzione volontaria di gravidanza in Piemonte mediante il miglioramento del percorso assistenziale offerto dai servizi consultoriali, attuare azioni ed interventi coordinati per il sostegno alla maternità difficile per ragioni economiche e sociali. Tra le azioni e gli interventi coordinati, viene valorizzato il ruolo delle organizzazioni di volontariato operanti nell’ambito del sostegno alle donne e alla famiglia, quali portatrici di valori etici e di solidarietà sociale.

Disabili. Si è stabilito, su proposta dell’assessore Caterina Ferrero, che l’entità dei finanziamenti ai soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali per il sostegno delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nonché per i progetti di vita indipendente, non possa essere inferiore a quella assegnata ed erogata nel 2009.

Con questa precisazione, ci auguriamo che i Consorzi mantengano i progetti in essere e che, sotto la spinta delle persone che presenteranno progetti nuovi,con l'azione della nostra Associazione, possano destinare finanziamenti in questa direzione ove richiesti e motivati, secondo le Linee Guida attuali. Il nostro prossimo obbiettivo è quello di presentare una Legge Regionale a tutela dei progetti di assistenza personalizzata. Dopo 6 anni i tempi sono maturi.

G.T.

 

20 ottobre 2010

La ruota gira controvento, appuntamento a Bruino (To)

Continua lo spettacolo itinerante dell'Associazione Terapia d'arte, dell'amico e socio Carlo Mariano Sartoris, con l'evento:"Quando la ruota gira controvento", questa volta nel Comune di Bruino (To), In occasione della manifestazione:

C’ERA UNA VOLTA IL TOKAJ 2010

Tipo: Spettacolo teatrale, ingresso libero

Inizia: sabato 23 ottobre dalle ore 21.00 alle 23.00 circa

Luogo: Sala Pertini, via san Rocco 8 Bruino

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: TEL. 011-9086095 Comune di Bruino

Vedi la locandina

 

10 ottobre 2010

Apericena di solidarietà a Pianezza

Il Movimento Cinquestelle di Beppe Grillo, sezione di Pianezza, il Gruppo Folk Pianezza con Li Brucatè e il Laboratorio Civico Astrolabio di Pianezza organizzano un'occasione di aggregazione e divertimento con balli piemontesi, franco-provenzali e occitani facendo del bene.

Sabato 18 ottobre presso l'Azienda Agricola f.lli Ferrero, via Rocciamelone 30 a Pianezza (To).
Dalle 18,00 inizieremo con un apericena autogestito, potete portare la ricetta che vi viene meglio e condividerla con tutti...
Dopo l' apericena si apriranno le danze con Li Brucatè ...

I fondi raccolti verranno devoluti alla nostra Associazione.
Per sapere qualcosa di più su chi ci allieterà con le musiche cliccate qui:
http://www.gruppofolkpianezza.com/Inostri_balli.html

L'Associazione Consequor ringrazia Michele Santarella e Mauro Perino per l'organizzazione e l'interessamento e la socia Tania Bocchino per l'idea.

Vi aspettiamo numerosi, i locali sono al coperto.

Il Movimento Cinquestelle Pianezza è su Facebook qui

Aggiornamento di domenica 17 ottobre

Mario Perino del Movimento 5 Stelle di Pianezza comunica:

"Nonostante il freddo e il brutto tempo che ha indotto molte persone a rimanere a casa, è stato un successo , il calore nel cuore e nello spirito di chi ha partecipato ha avuto la meglio contro il clima autunnale. Abbiamo raccolto 190 euro durante la festa , e al termine si sono aggiunte altre 50 euro donate dalla famiglia Ferrero che ci ha ospitato nella loro azienda agricola . Lunedì mattina provvederemo a effettuare il versamento di 240 euro a favore di associazione Consequor , un grazie a tutti per il contributo in una nobile causa e per la splendida serata ."

Il Consiglio Direttivo (presenti alla serata: Gianni Pellis, Germano Tosi e Gino Bevilacqua) ringraziano a nome di tutta l'Associazione Consequor, il Movimento 5 Stelle di Pianezza, nella persona di Mario Perino, il Gruppo Folk "Li Brucatè" e la Famiglia Ferrero per l'ospitalità e l'offerta. Si ringraziano specialmente TUTTE le persone intervenute che hanno contribuito con tanta allegria , oltre che finanziariamente. Ringraziamo infine Fabrizio Biolé Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, per l'interessamento alla causa dell'assistenza personale in forma autogestita, scopo perseguito dalla nostra Associazione. Alcune foto della serata potete vederle su Facebook qui: http://www.facebook.com/photo.php?pid=31130838&id=1161116567

Alla prossima!

G.Tosi

 

 

4 ottobre 2010

La Rupe Tarpea

Nei giorni scorsi su Facebook, noto Social Network  della rete Internet, ha fatto il giro d'Italia una sconcertante affermazione di tale prof. Joanne M. Pini, docente al Conservatorio di Milano, il quale in un contesto di una discussione, cita la "Rupe Tarpea" quale rapida soluzione per eliminare, nel vero senso del termine, il "problema" degli alunni disabili. Ma non in quanto alunni, bensì...disabili. Per gentile richiesta pubblichiamo di seguito, il punto di vista di una nostra socia. Per gli altri commenti invitiamo i lettori a scriverci ed a consultare in rete altre testimonianze.

Lettera aperta al Professor Joanne Maria Pini.

Mi unisco a quanto scritto da Anita Pallara (persona con disabilità) nella lettera pubblicata su “Il Fatto Quotidiano” del giorno 5 ottobre 2010, per aggiungere alcune mie considerazioni in merito all’episodio avvenuto sul Social Network Facebook e che vede protagonista il Professor Joanne Maria Pini, docente di armonia presso il Conservatorio di Milano.

Io sono una donna disabile di 32 anni e ritengo di dover prendere posizione nei confronti di quanto avvenuto, non certo per una personale offesa, ma in tutela dei valori in cui credo fermamente, valori nei quali la cultura e la libertà vantano un ruolo di spicco. Il Professor Pini, godendo della libertà di esprimere le proprie opinioni, è responsabile di aver affermato, in risposta alla proposta dell’Assessore Pellegrino di  estromettere i disabili dalle scuole: Alla Rupe Tarpea bisognerebbe tornare. Stiamo decadendo geneticamente[...].stiamo vivendo nel periodo più triste della storia dell'umanità: tutto è contro natura".

Innanzitutto ricordo al Professor Pini che dalla Rupe Tarpea, che si trova sul lato meridionale del Campidoglio, venivano gettati i traditori condannati a morte, mentre i bambini spartani deboli o deformi, secondo la tradizione, venivano abbandonati sul Monte Taigeto che si erge nel Peloponneso. Tuttavia non è mia intenzione disquisire sulla preparazione culturale del professore, bensì sulla sua sensibilità intellettiva. Egli sostiene che quello attuale è il periodo più triste della storia dell’umanità – convinzione peraltro discutibile – poiché tutto è contro natura. Ebbene io vorrei far presente al Professore che la cultura Occidentale è nata proprio da quell’andare contro natura che egli tanto aborre; il tentativo esperito dalla civiltà occidentale di contrastare la natura, ha creato la società democratica alla quale tutti noi siamo debitori. Come afferma Camille Paglia, nota antropologa statunitense:”L’aggressività della Natura può essere controllata soltanto dal contratto sociale.” Il rispetto delle libertà individuali che nella nostra società, seppur in misura parziale e non totalmente soddisfacente, è garantito a tutti i cittadini, è frutto di un alacre percorso antropologico che ha sopperito alla sregolatezza della Natura con norme e leggi che tutelano l’uguaglianza e la dignità di ogni individuo. L’esempio più efficace, per quanto ci riguarda, è dato dalla Costituzione Italiana. Costituzione che ognuno di noi dovrebbe difendere dai rapaci agguati di coloro che vogliono farne scempio. E’ quindi per merito di efficaci tentativi di andare contro natura che il Professor Pini, come molti altri, ha avuto la possibilità di ricevere un’istruzione. Viceversa non insegnerebbe in alcun Conservatorio e non avrebbe mai avuto la possibilità di esprimere un’opinione tanto ardita quanto facilmente contestabile su uno dei più grandi Social Network, poiché sarebbe stato troppo impegnato a soddisfare mere esigenze di Natura, quali spargere il proprio seme, nutrirsi ed espletare primitivi bisogni fisiologici.

“Resto però convinto del fatto che a scuola siano penalizzati i migliori”aggiunge Pini, tralasciando famosi esempi di illustri disabili che hanno dimostrato di essere più che degni dell’istruzione ricevuta.

“Suona”strano, infatti che un insegnante di Conservatorio non riconosca in Glenn Gould, affetto con molta probabilità da una forma debole di autismo nota come sindrome di Asperger, o in Ludwig Van Beethoven, affetto da pesante sordità, quei “migliori” che nonostante la disabilità hanno dato un contributo significativo alla cultura di cui siamo custodi.

Se io fossi particolarmente  intransigente dovrei inoltre ricordare al Professore che anche la pena di morte, a cui allude nel commento sarcastico sulla Rupe Tarpea, è un atto contro natura, poiché interferisce con il naturale decorso biologico dell’essere umano… Tuttavia concludo la mia lettera invitando il Professor Pini a difendere la cultura di cui egli beneficia, nel ruolo di docente, anziché invocare un cruento, incivile vivere secondo Natura.

Tania Bocchino

 

 

3 ottobre

Partita di calcio benefica

Giovedì 7 Ottobre alle ore 15.30 presso il campo sportivo comunale P. Penno di Felizzano si svolgerà un incontro benefico di calcio tra U.S. Felizzano e U.S. Alessandria Calcio a favore della Fondazione Uspidalet di Alessandria.

L’iniziativa andrà a favore del progetto di Anestesia e Rianimazione Pediatrica dell'Infantile, presentato dal dr. Fabrizio Racca, che prevede la possibilità di ventilare a domicilio i bambini con gravi problemi respiratori, che rappresenta il luogo primario delle cure e costituisce non solo una scelta umanamente significativa, ma soprattutto una modalità terapeutica spesso irrinunciabile.

L’attività della Fondazione è mirata alla raccolta fondi per lo sviluppo di progetti legati prioritariamente all’ospedale Infantile, (presidio pediatrico di riferimento della Regione Piemonte insieme all’Azienda OIRM Sant’Anna di Torino) e agli altri presidi Civile e Borsalino, sia per favorire l’assistenza e la prestazione dei servizi sanitari, dignitosa anche a chi non ne ha i mezzi, attraverso l’acquisto di macchinari e attrezzature, sia per contribuire al finanziamento della ricerca scientifica.

Grazie di cuore a tutti coloro che contribuiscono alla buona riuscita dell'evento e un grazie anticipato a tutti coloro che interverranno. Spero che i partecipanti siano numerosi e a chi non potesse presenziare ricordo che può comunque contribuire con un'offerta qualora ne avesse il piacere... 

Vi chiedo anche di far circolare l'invito per piacere.

Per ulteriori info contattatemi x email o al 339-4693456 e per il programma fare click sull'immagine

Francesca Penno aorghie@libero.it

 

3 ottobre

Dall'Abruzzo una brutta storia da chiarire

Una brutta odissea di una persona con disabilità. Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento Vita Indipendente di Lanciano, evidenzia con la sua testimonianza la "via crucis" di un amico che, ricoverato in una RSA, è costretto a finire in ospedale per una ferita...

Vai alla pagina dedicata

 

 

3 ottobre 2010

Nuova opportunità di lavoro

Giovedì 7 ottobre alle ore 21 ad Asti presso la sede dell'AICS provinciale in via Fiume 27 angolo via Zara ci sarà una serata di presentazione collettiva di un progetto di lavoro piuttosto interessante.

E' un lavoro molto semplice, che riescono a fare tutti; è adatto a uomini e donne, a giovani e a meno giovani; non servono particolari titoli di studio, non servono capitali, non ci sono rischi di nessun genere; si lavora in gruppo e ognuno viene seguito passo dopo passo fino a quando serve. Partecipare alla serata di giovedì non è impegnativo e non costa nulla.

Chi ascolta le nozioni di base e desidera approfondire il discorso può poi fissare un colloquio individuale per sciogliere tutti i dubbi eventuali. Chi poi decide che il progetto interessa, viene inserito in un percorso formativo serio e ben collaudato, che insegna tutto ciò che serve.

Per qualsiasi chiarimento potete contattarmi al 333 / 2467854 oppure potete scrivermi all'indirizzo pierobosia@alice.it , anche su Facebook, se preferite.

Chiedo solo la cortesia di una conferma, per sapere quanta gente viene.

Un saluto a chiunque legga queste poche righe.

Piero Bosia

 

 

28 settembre 2010

Regione Piemonte e sociale: tagli o non tagli?

Sui fondi per i consorzi socio-assistenziali - che nei giorni scorsi hanno sollevato le prime polemiche da parte di quanti ci rimettono, in primis Torino - si va ai tempi supplementari.

La pausa di riflessione rimanda alla Regione. ieri mattina, in giunta, Roberto Cota ha ribadito che il comparto del sociale - analogamente a quelli dell’occupazione, della sanità e del trasporto pubblico locale - è «blindato». Le sforbiciate ai conti degli altri assessorati dovranno tenere conto di questi punti fermi: linea ribadita, e condivisa, nella torrenziale riunione di maggioranza convocata ieri sera sul bilancio. Domani il documento sarà approvato in giunta, entro fine mese approderà in Consiglio. Tra le novità, una nuova entrata legata alla pulizia dei fiumi. Per gli anziani non autosufficienti si privilegerà l’assistenza domiciliare sostenendo i famigliari con contributi economici.

Nel caso del sociale, significa due cose: no a tagli penalizzanti per alcuni consorzi; giusto ripartire le risorse equamente sul territorio, all’insegna di nuovi criteri, ma senza dimenticare che il disagio si concentra soprattutto nelle realtà urbane di maggiori dimensioni.

Sono i concetti sui quali stando ad alcuni dei presenti, il Governatore ha insistito in giunta. La traduzione pratica di questa linea è l’incontro che Caterina Ferrero, assessore alla Sanità e all’Assistenza, convocherà in settimana con i responsabili dei consorzi a Torino e in alcuni grandi comuni della cintura.

Per intenderci, quelli che subiscono tagli rispetto al 2009 e si sono visti annunciare ulteriori economie nel 2011: Torino, ma anche Grugliasco, Pianezza, Rivoli, Ciriè, e - in misura meno marcata - Vercelli e Novara. Da qui i malumori e le polemiche, subito sposate dalla Provincia, divampate al termine della recente Conferenza Regione-autonomie locali: nell’occasione, l’assessore aveva illustrato il riparto delle risorse 2010-2011 contenuto nella prossima delibera.

L’obiettivo del nuovo incontro consisterà nel valutare l’impatto della ripartizione delle risorse sui territori di riferimento, le criticità e gli stati di sofferenza. Se sarà il caso, e i consorzi interessati non ne dubitano, prevedendo nuovi fondi attinti da capitoli di spesa su temi affini: dalla famiglia al welfare. «Riconvocherò soltanto i sette consorzi in difficoltà», conferma Ferrero. «Le risorse complessive previste dal fondo indistinto restano le stesse, ma possiamo metterne a disposizione altre per interventi specifici. Analizzeremo puntualmente bisogni e necessità». Di più l’assessore non dice. Né smentisce la filosofia che sovrintende alla controversa delibera».

Soddisfatto il presidente della Provincia Saitta, che aveva sottolineato come le sforbiciate riguardino prevalentemente comuni amministrati dal centrosinistra. Cauto Marco Borgione. «Apertura positiva, vedremo - commenta l’assessore comunale ai Servizi sociali di Torino. Al netto dei progetti straordinari per la tutela delle fragilità e per gli adeguamenti tariffari, finanziati dalla giunta Bresso nel 2009 e ora non inseriti nell’assestamento di bilancio, Torino ci rimette 7,6 milioni. E’ una cifra che parla da sola».

Fonte: lastampa.it – r.f

 

 

25 settembre 2010

DIVENTIAMO PORTAVOCE DELL’ASSISTENZA PERSONALE

Un confortante sole ci accompagna durante i tre giorni a Strasburgo, in occasione dell’assemblea generale di ENIL (European Network on Independent Living), terminata mercoledì 22 settembre, con l’importante incontro organizzato insieme ad alcuni eurodeputati al Parlamento Europeo, (vedi più in basso).

Mi affaccio con emozione il primo giorno, nella sala del convegno, per incontrare persone disabili provenienti da tutta Europa, (Svezia, Norvegia, Olanda, Inghilterra, Irlanda, Italia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Slovenia, Bulgaria…) alcune tra le quali, da oltre 20 anni, combattono per il diritto dell’assistenza personale quale chiave per una vita indipendente. Dall’Italia siamo in 5: Raffaello Belli, già membro del Consiglio di ENIL e Associazione AVI Toscana, il sottoscritto ed Elisabetta Gasparini quali rappresentanti di ENIL Italia, Silvia Cutrera presidente AVI Roma, Agenzia per la vita indipendente e Stefania Valesi del Comitato Lombardo vita indipendente. La condivisione delle proprie idee e conoscenze con tutte queste persone, nel rispetto delle proprie culture e personalità è una esperienza assolutamente formativa. Il denominatore comune è la ferrea determinazione e la grande disponibilità nel voler costruire qualcosa, non solo per se stessi bensì per tanti, con empatia e decisione. Tra i vari importanti argomenti previsti nella scaletta dell’assemblea, già esposti nel precedente articolo (link…), vorrei evidenziare sinteticamente alcuni fondamentali passaggi. Il workshop dedicato ad illustrare la situazione in ogni nazione europea relativa alla diffusione della P.A. (personal assistence), l’impatto conseguente all’introduzione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la legislazione vigente in materia di disabilità. Un quadro generale necessario per la futura strategia di ENIL che pone tra i primi obbiettivi anche la de istituzionalizzazione delle persone con disabilità, le pari opportunità ed appunto una direttiva europea che preveda la possibilità di scelta dell’assistenza personale in ogni nazione, all’interno della gamma dei servizi sociali destinati alle persone con disabilità. Queste le linee di intervento che fortemente sono state ribadite durante l’incontro di mercoledì 22 settembre al Parlamento Europeo, alla presenza di ADAM KOSA (*) presidente del Disabilities Intergroup dell’EDF (European Disabilities Forum) e persona con disabilità. Tra gli altri eurodeputati in sala era presente anche un membro italiano dell’intergruppo, che con grande disponibilità ha accettato la richiesta per un prossimo contatto volto ad una concreta cooperazione. Con questi presupposti ed opportunità realistiche dobbiamo organizzarci seriamente a livello nazionale, in prospettiva del traguardo di quel diritto perfetto esigibile per tutte le persone con disabilità, che è l’assistenza personale in forma autogestita.

Siamo noi persone disabili interessate a questa scelta, che dobbiamo farci portavoce a livello locale, comunale e regionale e, con l’aiuto dei comitati e delle associazioni che da anni lavorano e sono attive su questa linea di intenti, richiedere, reclamare e sostenere il proprio diritto ad una vita indipendente possibile con l’assistenza personale. Sulla base della Costituzione Italiana, artt. 2,3 e 118; della legge 67 del 1° marzo 2006; della legge 162 del 21 maggio 1998 art. 39 comma L/ter e della Convenzione ONU art. 19, ratificata in Italia con la legge 18 del 3 marzo 2009. ENIL Italia ha riavviato le sue attività dopo un periodo di pausa per dare modo alle realtà locali di impostare e consolidare percorsi e confronti con le rispettive istituzioni, come ormai prescrive il federalismo che ha trasferito a livello regionale gran parte delle competenze in sanità e assistenza. Le recenti campagne di caccia alle streghe (leggi falsi invalidi) che in realtà mirano a ridurre i diritti acquisiti di chi le disabilità le ha per davvero, la necessità di un collegamento fra le varie realtà, in primo luogo informativo, la necessità di crescita del movimento nel sud del Paese e la necessità di una normativa che garantisca a partire da un indirizzo statale alcuni diritti uniformemente rispettati sul territorio, hanno portato alla decisione di ripartire con campagne nazionali e con una visione d'insieme che, una organizzazione come ENIL Italia per la sua storia e la sua credibilità può affrontare.

Germano Tosi

* http://www.edf-feph.org/Page_Generale.asp?DocID=18390 link alla pag dell’EDF

Documento Consequor per assemblea generale ENIL (in Pdf, versione ITA)

Documento ENIL per assemblea generale ENIL (in Pdf, versione ITA, versione ENG

 

 

17 settembre 2010

ASSEMBLEA GENERALE ENIL A STRASBURGO

Nei giorni 20, 21, 22 settembre si terrà a Strasburgo l'assemblea generale di ENIL, European Network Independent Living.

Oltre alla votazione del nuovo Consiglio Direttivo, presentazione del bilancio e della strategia operativa per il prossimo triennio, verranno consegnati dalle organizzazioni partecipanti anche dei rapporti sulla situazione dei pagamenti indiretti e della applicazione dei principi della Convenzione ONU, da poco ratifica in Italia, che saranno discussi durante i workshop definiti. E' previsto anche un incontro con i Parlamentari europei che si renderanno disponibili. Verrà consegnato anche un documento di presentazione della nostra Associazione, ufficialmente iscritta ad ENIL Italia. ENIL Italia è membro ufficiale di ENIL (europa) dal 30 agosto 2010.

All'assemblea parteciperanno per l'Italia:

Germano Tosi vice-presidente Consequor e socio ENIL Italia;

Elisabetta Gasparini vice-presidente UILDM Venezia e membro segreteria operativa ENIL Italia;

Stefania Valesi del Coordinamento Lombardo per la Vita Indipendente;

Silvia Cutrera presidente Agenzia Vita Indipendente Roma

per altre informazioni: www.enil.eu

 

10 settembre 2010

BANDO DI SELEZIONE A TORINO

Opportunità lavorativa opportunità  per 3 giovani tra i 18 e i 28 anni (dei quali 1 anche con un eventuale disabilità fisica) di partecipare al bando di selezione per il Servizio Civile Volontario (retribuito con un trattamento economico di circa 433 euro per dodici mensilità) da effettuarsi presso il Centro Pace-IH5 in via Stradella 192 Torino, sul progetto "Centro Pace-InfoH-To5: Informare per Includere".

Gli interessati dovranno far pervenire la loro domanda entro le ore 14 del 4 ottobre 2010 secondo le modalità di presentazione descritte alla pagina http://www.comune.torino.it/infogio/sercivol/come_partecipare.htm.

Per informazioni e presentazione della domanda contattare

Posati Giancarlo
Via Stradella 192 Torino
Tel 011/4435557
Email giancarlo.posati@comune.torino.it     

 

 

7 settembre

La ruota gira controvento, appuntamento a Torino

Continua lo spettacolo itinerante dell'Associazione Terapia d'arte, dell'amico e socio Carlo Mariano Sartoris, con l'evento:"Quando la ruota gira controvento", questa volta al Teatro Erba di Torino

Tipo: Spettacolo teatrale, ingresso libero

Inizia: giovedì 23 settembre alle ore 21.00 alle 23.00 circa

Luogo: Corso Moncalieri 241, Torino

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: TEL. 0116615447 TEATRO ERBA

Anche su Facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=106263826099515

 

 

6 settembre 2010

Arteterapia come intervento di aiuto e sostegno

Helena Wenk è una pittrice diplomata in arteterapia nel “Centro di formazione nelle Artiterapie di Lecco” ed è socia del Comitato Lombardo per la Vita Indipendente. Attraverso il processo creativo e l'uso di pennelli, carboncini, matite ed anche la computer art, è possibile produrre benessere, salute e migliorare la qualità della vita. Guarda il volantino.

Helena organizza sedute di arteterapia per bambini, adolescenti e adulti, con percorsi personalizzati per le persone con disabilità.

Per chi fosse interessato:

Como - Via Caniggia 15       tel. 031-307896      e.mail helenaw@libero.it

 

 

5 settembre 2010

All'interno della FIERA DEL LIBRO CITTà DI CERIGNOLA 7 - 8 -9 SETTEMBRE 2010 (apre collegamento su Facebook) si svolgerà il Convegno "Per un lavoro senza barriere”
Tematiche del convegno:
- Legge n. 68 del1999: "Norme per il diritto al lavoro dei disabili",
- Tirocini formativi, collocamento mirato per le persone con disabilità.

Partecipano:
- Associazione Superamento Handicap di Cerignola, Simone Marinelli (socio Consequor ed ENIL Italia);
- Centro Impiego di Cerignola, Michele Torchiarella;
- SMILE Puglia, Grazia Francavilla;
- Responsabile provinciale del Collocamento Mirato, Giuseppe Ferrarelli;
- Assessore provinciale ai servizi sociali Antonio Montanino;
- Assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Leonardo Lallo;
- Assessore regionale al Welfare, Elena Gentile.

Modera:
- Giornalista del Quotidiano di Foggia, Federica Libertino.

giovedì  9 settembre alle ore 11.00

Palazzo Coccia, 41 corso Garibaldi
Cerignola - Foggia
 

 

30 agosto 2010

 

 

DISABILI VOLANDO INSIEME: 7a EDIZIONE

Domenica 26 settembre, presso il campo volo di Boglietto di Costigliole d'Asti, si svolgerà la manifestazione organizzata dai Soci del campo volo e dalla Associazione A.N.G.L.A.T. sezione di Asti-Alessandria. Le persone con disabilità potranno volare gratuitamente su: aerei, deltaplani  mongolfiera e paramotore. Alle ore 13:00 è previsto il pranzo su prenotazione al: info@boglietto.com . Per consultare il programma clicca qui.

 

 

 

 

 

7 luglio 2010

Una vittoria dei disabili a Roma:orgoglio contro pregiudizio

L'unione fa la forza. E per una volta questa forza è davvero incisiva: travolge col buon senso quelle posizioni assunte dal Governo, così assurde ed incoerenti, da far gridare alla vergogna. Ci si domanda subito: ma era proprio necessario far mobilitare per l'ennesima crociata il "popolino" delle persone disabili? Era forse una sfida? L'Italia, questo nostro Bel Paese che a dispetto dell'inno nazionale, i fratelli li divide, almeno 20 volte, oggi può celebrare la vittoria di quel popolino invisibile, che ha tirato fuori le palle, con dignità. Inutile negarlo: basta provare a stare al solleone di Roma, rischiando blocchi respiratori, con l'Adalat sublinguale pronto ad intervenire per quei 35° che domani avranno sfiancato tutti coloro che con quei miseri 256€ al mese, sono partiti a proprie spese dalle varie regioni nottetempo, per far quadrato, testuggine, e per una volta sfondare quel muro di pregiudizi.

I fratelli oggi hanno vinto, con la lotta e l'eleganza, anche per coloro che oggi erano impossibilitati ad esserci fisicamente, ma che con la testa e soprattutto la dignità, ci sono, tutti i giorni dell'anno. I Presidenti di FISH e FAND oggi, contornati da tanti partecipanti convinti e motivati, autodeterminati, hanno sicuramente capito che lo sforzo di questa giornata non è altro che un punto di partenza. Ribadendo che: "con questa forza fisica e morale oggi abbiamo vinto una battaglia, e ci prepariamo per quella più importante. il pieno diritto all'inclusione delle persone con disabilità in questo Paese".

Oggi ne siamo molto più consapevoli, ricordiamocelo come tale, questo 7 luglio.

G.T.

 

 

6 luglio 2010

MERCOLEDI' 7 LUGLIO alle ore 10 in piazza Montecitorio a Roma

Consequor è solidale con le varie Associazioni e cittadini con disabilità, sui contenuti della manifestazione organizzata da FISH e FAND, che si terrà a Roma il prossimo mercoledì 7 luglio. Sono infatti confermate le prime analisi del testo del maxi-emendamento

"Come reso noto nel comunicato Fand-Fish in data odierna, l'onorevole Antonio Azzollini, Presidente della Commissione Bilancio del Senato e relatore degli emendamenti di Maggioranza, ha presentato emendamenti che, non solo non colmano il vulnus creato sulle pensioni di invalidità, ma colpiscono radicalmente l’indennità di accompagnamento lasciandola come misura residuale destinata ad un gruppo limitato di persone, ovvero coloro impossibilitati a compiere gli atti “elementari della vita”. Il dispositivo mira chiaramente ad escludere una larghissima fascia di persone con disabilità così come si evince dalla relazione al testo dell’emendamento: riguarda infatti sia persone con disabilità motorie che intellettive che mangiano o si vestono da sole. Vengono escluse dal provvedimento quelle persone che un tempo avremmo definito “gravissimi”. Si faccia attenzione: ciò vale anche per coloro che svolgono per mezzo di ausili e parzialmente quelle definite “attività elementari”.
Non solo. Ciò vale per tutti, anche per chi oggi ne è titolare a pieno titolo. Sono toccati anche i cosiddetti diritti acquisiti.
La presa in giro dell’annunciata abrogazione del primo comma dell’articolo 10 del Decreto Legge 78/2010, che prevedeva l’innalzamento della percentuale di invalidità (da 74% all’85%) ai fini della concessione dell’assegno mensile agli invalidi civili parziali (256,67 euro mensili), passa in secondo piano rispetto ad un atto brutale di riduzione drastica dei pochi diritti esigibili. E’ legittimo sospettare che siamo solo all’inizio: l’intento è di ridurre il costo del welfare in previsione dell’attuazione del federalismo fiscale che, stando ai maggiori analisti, in queste condizioni porterebbe ad un esplosione esponenziale della spesa pubblica. Ragione per cui vengono drasticamente tagliate risorse a servizi, prestazioni e benefici non più orizzontalmente, bensì con precisione chirurgica riducendo le possibilità di accesso(...)
E' necessaria un attivazione immediata e forte. Il rischio è di mettere in discussione ogni diritto."

Sono previste manifestazioni di solidarietà per chi non può andare a Roma. A Pavia ad esempio, il Centro Servizi Volontariato, le Associazioni che si occupano di disabilità, tra cui la UILDM locale, si riuniscono in piazza Mezzabarba. Fai click sull'immagine
 

Interessante ed esplicativo il dossier con dati, cifre e fatti reali sulla disabilità italiana intitolato: "raccontiamola giusta" in Pdf, pubblicato dalla FISH, contro una sbagliata campagna mediatica.

Per ulteriori approfondimenti:

FISH Onlus: http://www.fishonlus.it/manifestazione-contro-la-manovra-roma-7-luglio-2010/che-cosa-chiediamo/

Superando: http://www.superando.it/content/view/6158/112/

 

 

22 giugno 2010

Incontro con l'Assessore regionale Caterina Ferrero

Un positivo scambio di idee e considerazioni in vista di un riordino delle prestazioni sociali esistenti in Piemonte. Così possiamo definire l'incontro di ieri, presso la sede della Regione di corso Regina Margherita a Torino, con la dott.ssa Ferrero, Assessore alle politiche sociali, tutela della salute e sanità, che ringraziamo per la sua disponibilità. Abbiamo fortemente voluto questo appuntamento per continuare il percorso, che da anni abbiamo intrapreso con l'Assessorato, nella possibile scelta da parte delle persone con disabilità, della assistenza indiretta in forma autogestita e progettata. Un gioco di anticipo necessario a garanzia delle buone prassi instaurate grazie alle delibere con i finanziamenti rivolti ai Consorzi socio-sanitari, chiamati a sostenere questa scelta che vede protagonista la persona disabile in un'ottica di diritti e doveri, per la propria inclusione attiva nella società. Con l'occasione abbiamo invitato l'Assessore, a partecipare al prossimo Convegno che l'Associazione sta organizzando per fine settembre, come due anni addietro, a Vezza d'Alba (Cn), con il programma in via di definizione ed il focus portante su: "l'assistenza autodeterminata e autogestita: un risultato raggiunto nell'ottica del federalismo solidale".

Il Consiglio Direttivo

 

 

19 giugno 2010

Dal Convegno di San Nicandro (Fg): tiriamo le somme

Nel pomeriggio di venerdì 18 Giugno, nell’ androne dell’Associazione Superamento Handicap della cittadina garganica di San Nicandro, nell’ambito del progetto realizzato, con il piano di azione DIRITTI IN RETE per l’integrazione sociale dei disabili finanziato dalla Regione Puglia, denominato Impariamo a Socializzare e a Informarci” dal 1° congresso nazionale del sindacato SFIDA, si è tenuto un convegno sulla tematica, poco conosciuta dei progetti di VITA INDIPENDENTE, intesi come diritto di scelta destinato alle persone con disabilità grave e gravissima che intendono autodeterminarsi nella società e autogestire in maniera autonoma il proprio progetto personalizzato, con l’aiuto di un assistente personale. (vedi articolo seguente per il programma).                  

Alla presenza del sindaco di San Nicandro Garganico, Costantino Squeo e degli assistenti sociali Angela Nardella Assessore comunale sanità e servizi sociali, Cinzia Tenace, Assessore comunale alle politiche e infrastrutture sociali della piccola cittadina garganica, sono intervenuti a spiegare in maniera dettagliata, su cos’è un progetto di Vita Indipendente i signori:

-         Dino Di Tullio, segretario nazionale del sindacato SFIDA,

-         Simone Marinelli, presidente dell’Associazione Superamento Handicap di Cerignola,

-         Domenico Costantino, presidente dell’Associazione M.O.V.I del Molise,

-         Pietro Ciarciaglino, segretario dell’associazione M.O.V.I del Molise, 

-         Maria Cariello, responsabile della proposta di legge regionale Molise Vita Indipendente,

I relatori hanno redatto e sottoscritto un documento, avente come destinatari l’Assessore Regionale al Welfare, Elena Gentile, che per impegni istituzionali è mancata al convegno, ed il sindaco di San Nicandro Garganico, Costantino Squeo, quest’ultimo provvederà a farsi portavoce e far recapitare il documento, presso l’Assessorato Regionale al Welfare.    

L’ intesa comune a conclusione del convegno è  quella di redigere anche in Puglia una legge regionale per il progetto VITA INDIPENDENTE, intesa come scelta di vita per le persone con disabilità che vogliono autodeterminarsi e autogestirsi, basandosi sulle “buone prassi” delle realtà delle Regioni Piemonte e Molise, e proporre alla Regione Puglia l’avvio in via sperimentale la predisposizione dei progetti di vita indipendente, permettendo di fatto,  il diritto all’assistenza personale progettata e autogestita in forma indiretta, a chi ne farà richiesta.

Il segretario nazionale di SFIDA Dino Di Tullio, nel salutare e ringraziare i partecipanti, ha proposto di rincontrarci nell’autunno prossimo, per discutere ampiamente, invitando tutti gli amici del movimento di vita indipendente italiano.

Cerignola 19/06/2010                                                                                                                            

    Simone Marinelli                                  

 

 

16 giugno 2010

In Puglia si parla di lavoro, vita indipendente, barriere e diritti.

 

Un Convegno di due giorni, giovedì 17 e venerdì 18 giugno,  a San Nicandro Garganico (Fg), organizzato dal sindacato SFIDA e dalla Associazione Superamento Handicap di Cerignola, dal titolo: "impariamo a socializzare e ad informarci".

L'incontro è realizzato tramite il Piano di azione DIRITTI IN RETE per l'integrazione sociale dei disabili, regione Puglia.

Tra i relatori presenti vi saranno: Dino Di Tullio segretario nazionale SFIDA, Domenico Costantino presidente MO.VI. e Maria Cariello responsabile delle proposta di legge sulla vita indipendente del Molise, Simone Marinelli coordinatore SFIDA di Cerignola, socio Consequor, Enil Italia e Associazione Superamento Handicap Cerignola, Giancarlo Caputo presidente Associazione Superamento Handicap Apricena. Tra i personaggi delle Istituzioni: Elena Gentile Assessore regionale al Welfare, Angela Nardella Assessore sanità e servizi sociali, Cinzia Tenace, Assessore alle politiche e infrastrutture sociali ed il sindaco Costantino Squeo.

Clicca sull'immagine per il programma dell'evento

 

 

15 giugno 2010

Disabili. Gasparri: stop all’innalzamento

Il senatore Pdl a sorpresa annuncia che la nuova soglia di invalidità verrà stralciata dalla manovra (vedi qui sotto)

L’innalzamento dal 75 all’85% della soglia d’invalidità necessaria per avere la pensione verrà cancellato. La notizia, data oggi da Avvenire, è stata confermata dalla portavoce del presidente dei senatori Pdl al Senato Maurizio Gasparri. «Il punto sarà senz’altro modificato», ha assicurato il senatore «non c’è accanimento nei confronti dei portatori di handicap. Sarà invece intensificata la lotta ai falsi invalidi».

Una presa di posizione che va incontro a quanto chiedono da tempo Fish e Fand, le due maggiori federazioni di organizzazioni di persone disabili e dei loro familiari, sul piede di guerra perché l'aumento della percentuale escluderebbe dai benefici economici le persone down (la cui invalidità è riconosciuta al 75%), i sordi (percentuale fissata all'80%), gli amputati di braccio e spalla (rispettivamente 75 e 80%), alcune malattie respiratorie che colpiscono bronchi e polmoni e le persone che soffrono di disturbi mentali, relazionali o del comportamento medio-lievi, come le psicosi ossessive e le sindromi schizofreniche croniche.

Già nei giorni scorsi le promesse di Gasparri sono state anticipate da altri esponenti della maggioranza, come Laura Molteni, deputato della Lega Nord e componente della commissione Affari sociali alla Camera, che si è detta «disponibile ad accogliere le richieste di audizione che le associazioni vorranno avanzare» alla sua segreteria, «perché per certi tipi di disabilità, come ad esempio la sindrome di Down, bisognerà fare dei ragionamenti a parte» e Carmelo Porcu.

Oggi anche il sottosegretario Carlo Giovanardi ha indicato come priorità quella di «rivedere l'innalzamento dell'invalidita' dal 75% all'85% soprattutto per quanto riguarda i down e i portatori di gravi handicap permanenti».

Le associazioni plaudono a questa prima vittoria sulla carta, ma non abbassano la guardia. «Nessuno ci ha ancor contattati, non ne sappiamo nulla», dice Anna Contardi, presidente di Aipd-Associazione italiana persone Down. «Noi ad oggi continuiamo a chiedere di abolire il comma 1 dell'articolo 10 e a lavorare con senatori di entrambe le parti per scrivere emendamenti a questo proposito». Medesima la posizione di Pietro Vittorio Barbieri (Fish): «Ne avevamo la sensazione, ma attendiamo di vedere il testo scritto e approvato. Fino ad allora le nostre iniziative di protesta restano valide, a cominciare dalla manifestazione del 1 luglio».

fonte vita.it

 

14 giugno 2010

Workshop su Consulente alla pari e Assistente personale

La LEDHA (lega per i diritti delle persone con disabilità) ha organizzato lo scorso sabato 12 giugno a Milano, presso l’Hotel Milton di via Butti 9,  un programma di lavoro in condivisione, su questi due aspetti inerenti il tema della Vita Indipendente, nell’ottica del federalismo e della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Obbiettivo dei gruppi quello di produrre un momento di confronto con le varie realtà territoriali presenti, per poi unificare punti comuni pensando ad una futura rete. L’attiva partecipazione nel dibattito finale in plenaria, nel pomeriggio, ha evidenziato la difformità di servizi ed interventi presenti in Italia, causa i differenti regolamenti applicati da comuni, ASL, consorzi di ogni regione. Lo scambio di informazioni e competenze tra le varie Associazioni risulta quindi fondamentale nell’intento comune, per usare le parole di Fulvio, di “diffondere il virus della vita indipendente come scelta personale delle persone con disabilità”, in tutte le regioni d’Italia. Concordiamo con questa filosofia di intenti e, certi di esser stati di utilità come interscambio di esperienze, ci rendiamo disponibili per la costruzione di una rete condivisa tra i vari attori protagonisti sul filo conduttore della Vita Indipendente, quale scelta possibile per le persone con disabilità.

Ringraziamo la LEDHA per l’organizzazione del workshop, la copertura delle spese e per l’invito, nonché tutti i partecipanti delle varie realtà associative.

I partecipanti:

-Equipe multidisciplinare del Centro Progetto di Vita LEDHA e Fulvio Santagostini, Presidente LEDHA www.ledha.it, promotori;

-Centro per l’autonomia umbro di Terni, www.cpaonline.it

-Fondazione Montecatone onlus, www.fondazionemontecatone.org

-Agenzia per la Vita Indipendente Roma, www.vitaindipendente.net

-Coordinamento Pavese problemi dell'handicap http://www.csvsystem.it/lombardia/ ;

-Consequor onlus per la Vita Indipendente, www.consequor.it

 G.T.

 

 

6 giugno 2010

Manovra: le novità per le persone disabili nel decreto-legge 78 del 31-5-2010

ROMA - Soglia dell'invalidità elevata all'85%, rettifica delle prestazioni in caso di errore di attribuzione, responsabilità e punibilità dei medici accertatori che dichiarano il falso e blocco all'aumento degli insegnanti di sostegno, fatta salva la possibilità di derogare nei casi più gravi: ecco cosa contiene il decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010. Le novità più rilevanti per quanto riguarda la scuola e la riduzione della spesa sanitaria in materia di invalidità sono contenute nell'articolo 9, comma 15, e nell'articolo 10. Ma vediamo più nel dettaglio cosa cambia per le persone disabili.

Istruzione
Blocco del sostegno, ma con deroga
. Per l'anno scolastico 2010/2011 è assicurato un contingente di docenti di sostegno pari a quello in servizio d'insegnamento nell'organico di fatto dell'anno scolastico 2009/2010, fatta salva l'autorizzazione di posti di sostegno in deroga da attivarsi esclusivamente nelle situazioni di particolare gravità di cui all'articolo 3, comma 3, della legge n. 104 del 5 febbraio 1992.
Classificazioni dell'Oms e danno erariale. La sussistenza della condizione di alunno con handicap è accertata dalle Aziende sanitarie, mediante appositi controlli collegiali, specificando se la patologia è stabilizzata o progressiva e indicando l'eventuale carattere di gravità. A tal fine il collegio deve tener conto delle classificazioni internazionali elaborate dall'Organizzazione mondiale della sanità. I componenti del collegio che accerta la condizione di disabilità sono responsabili di ogni eventuale danno erariale per il mancato rispetto di quanto previsto nell'articolo 3 della legge n. 104/92.
Indicazione delle ore di sostegno nel Pei. I Gruppi di lavoro sull'handicap (Glh) di ogni scuola, in sede di formulazione del piano educativo individualizzato (Pei), elaborano proposte relative all'individuazione delle risorse necessarie compresa l'indicazione del numero delle ore di sostegno, che devono essere esclusivamente finalizzate all'educazione e all'istruzione, restando a carico degli altri soggetti istituzionali la fornitura delle altre risorse necessarie per l'integrazione e l'assistenza dell'alunno disabile richieste dal Pei.

Invalidità
Percentuale all'85% e rettifica per errore. Per le domande presentate a partire dall'1 giugno 2010 la percentuale di invalidità necessaria per ottenere l'assegno mensile passa dal 74% all'85%. Anche le prestazioni di invalidità, cecità e sordità civile, handicap e disabilità, nonché le prestazioni di invalidità a carattere previdenziale erogate dall'Inps, possono essere rettificate (e quindi tolte) dall'ente erogatore in caso di errore di attribuzione.
Responsabilità dei medici accertatori. Gli operatori sanitari che intenzionalmente attestano un falso stato di malattia o handicap, cui consegua il pagamento di trattamenti economici successivamente revocati per insussistenza dei requisiti, vanno incontro alla reclusione da uno a 5 anni e alla multa da 400 a 1.600 euro. Il medico, ferma restando la responsabilità penale e disciplinare, deve inoltre risarcire il danno patrimoniale e all'immagine subito dalla pubblica amministrazione.
Controlli sui falsi invalidi. Per verificare il possesso dei requisiti da parte di chi percepisce le prestazioni di invalidità civile, l'Inps effettua un piano di 500 mila ispezioni anche nel triennio 2010-2012. Il programma risulta così ripartito: 100 mila controlli quest'anno e 200 mila verifiche sia nel 2011 sia nel 2012.

fonte: superabile

 

 

27 maggio 2010

Abruzzo: nel territorio di Montesilvano, prov. di Pescara, confermato il via ai progetti di assistenza autogestita

Come ci aveva anticipato l'amico Nicolino Di Domenica, del movimento vita indipendente di Montesilvano (qui sotto), buone notizie sono confermate dal seguente articolo.

Dal sito dell'Osservatorio sociale regionale:

Buone prassi. Non autosufficienza: a Montesilvano aumentano gli assegni

Per la promozione dell'autonomia delle persone disabili non autosufficienti, il Comune di Montesilvano vara una misura che prevede un consistente aumento economico degli assegni di sostegno

Un programma che coinvolgerà quasi 1500 persone residenti nel territorio di Montesilvano, in provincia di Pescara: è il Piano locale degli interventi per i non autosufficienti e le loro famiglie, varato in sede di consiglio comunale e illustrato mercoledi dal delegato ai servizi Sociali, Oscar Biferi, dal presidente dell'Azienda speciale Paolo Sardella e dal direttore Eros Donatelli. Tra le novità, un aumento da 500 a 900 euro per gli assegni di sostegno all'autonomia delle persone disabili non autosufficienti a partire dal prossimo anno e per il biennio 2010-2011, volto ad aiutare le persone non autosufficienti a gestire le proprie cure: dalla scelta dell'operatore ai servizi di assistenza correlati. Il provvedimento, dal costo complessivo di 444mila euro annui, è "coperto" per la quota di 159mila da Regione Abruzzo (80%) e Comune di Montesilvano (20%). Il resto è coperto da un finanziamento della Asl di Pescara, in una misura di 285 mila euro l'anno. Il provvedimento, per un costo biennale di quasi 900mila euro (888mila), è aggiuntivo rispetto all'intero Piano locale di interventi che prevede uno stanziamento complessivo di 3,5 milioni di euro. Per accedere al servizio, è necessario presentare un progetto personalizzato all'Unità di valutazione multidimensionale dell'Azienda sanitaria che, sulla base di congrue valutazione, decise se esistono le condizioni per erogare o meno il contributo.

 

25 maggio 2010

Manovra economica, il via libera del governo

ROMA - Via libera del Consiglio dei ministri alla manovra finanziaria preparata dal ministro dell'economia Giulio Tremonti: un provvedimento con il quale il governo chiede "sacrifici duri" (per quanto "temporanei") al paese. Un intervento complessivo da 24 miliardi di euro, fra lotta all'evasione, taglio dei contributi ai partiti, presidenza e welfare , stop alle retribuzioni dei dipendenti pubblici, auto blu e pensioni.

Fra le misure previste dal decreto legge, ci sono anche quelle riguardanti le pensioni di invalidità civile: dopo un lungo tira e molla, con l'analisi di differenti ipotesi, i contenuti del piano non sono mutati rispetto alle ultime bozze circolate nella giornata di ieri. Aumenta la percentuale di invalidità necessaria per il riconoscimento delle pensioni, viene prevista la partecipazione delle regioni alla spesa complessiva, partiranno altre verifiche straordinarie da parte dell'Inps, ma l'indennità di accompagnamento non sarà legata ad alcun limite reddituale. 

Nel dettaglio, riguardo all'invalidità la percentuale necessaria per il riconoscimento delle pensioni salirà dal 74% all'80%: chi dunque farà domanda di invalidità, percepirà l'assegno solamente se gli verrà riconosciuta una percentuale pari o superiore all'80%. Un aumento che si applicherà solamente ai nuovi riconoscimenti, a partire dal 1 gennaio 2011. Non sono previste novità per coloro che sono già titolari di pensione, neanche per coloro che hanno una percentuale compresa fra il 74% e il 79%. Come tutti gli altri titolari di pensione, però, anche questi ultimi potranno essere chiamati alla visita di accertamento: la manovra del governo prevede infatti che l'Inps dovrà effettuare 100 mila verifiche straordinarie nel 2010 e 200 mila per ciascuno degli anni 2011 e 2012.

Una novità rilevante è quella che prevede il concorso delle regioni alle spese per l'invalidità civile: il 45% dei trasferimenti sarà proprio a carico delle regioni, tenendo conto della distribuzione pro-capite della spesa effettuata in ogni regione. Un meccanismo che peserà di più, evidentemente, sulle regioni in cui la percentuale di titolari di pensione rispetto al numero degli abitanti è maggiore.

E' definitivamente saltato dunque il provvedimento più temuto, quello contro il quale veemente e corale era stata la reazione delle associazioni rappresentative delle persone con disabilità: la correlazione fra l'importo dell'indennità di accompagnamento e l'importo del beneficio stesso. Nelle bozze dei giorni scorsi era circolata l'ipotesi di un tetto di reddito di 25 mila euro, al di sopra del quale l'indennità sarebbe stata ridotta fino al raggiungimento del limite reddituale. Per gli invalidi coniugati, il limite familiare era fissato a 38 mila euro. Le proteste erano state immediate: in particolare si faceva notare come l'indennità di accompagnamento rappresenti una provvidenza assistenziale, e non una fonte di reddito, dal momento che viene concessa a favore degli invalidi civili totali che non sono in grado di deambulare autonomamente o senza l'aiuto di un accompagnatore o non sono in grado di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita. In sostanza la sua erogazione rappresenta una indennità concessa per quei servizi assistenziali che lo Stato non eroga. Nel testo definitivo, dunque, il riferimento a qualsivoglia tetto reddituale è sparito: una marcia indietro che rappresenta una buona notizia per tutte le associazioni rappresentative delle persone con disabilità.

fonte: superabile

 

25 maggio 2010

Il messaggio di Bruna: amare la vita

E aggiungiamo noi: ed in questo modo il concetto di gravità è nullo.

Bruna Manissero, di Sommariva Bosco, nostra socia, è una persona solare e lo dimostra con il suo progetto: il "progetto Bruna". Dopo il grave infortunio del 2005, la lunga degenza in un centro di riabilitazione della Liguria, il ritorno a casa. Poi un progetto di vita indipendente e la consapevolezza di essere sempre una persona, quindi in grado di fare delle scelte e di vivere, comunque.

Adesso con il suo "progetto Bruna" va nelle scuole a portare la sua testimonianza, cercando di "insegnare" ai ragazzi a vivere la loro vita, con coraggio ma soprattutto con rispetto. Lei con la sua carrozzina che guida con il capo, grazie ad appositi comandi, risponde alle tante domande dei bambini delle scuole e con un video racconta la sua giornata tipo.

Una frase sua per tutte: "noi disabili dobbiamo pure fare qualcosa". Grande Bruna, vai così.

Fare click sulla foto per leggere l'articolo pubblicato da La Stampa, edizione prov. di Cuneo dello scorso venerdì 22 maggio

G.T.

 

22 maggio 2010

Vita indipendente: costi, difficoltà e traguardi dell'assistenza "autogestita"

Un articolo significativo apparso sul sito del Redattore Sociale, di Dino Barlaam, Direttore dell'Agenzia Vita Indipendente di Roma, che da qualche anno gestisce per uno dei Municipi di Roma, i progetti di assitenza indiretta per le persone disabili. Un importante risultato che genera inclusione sociale, favorisce risparmio della spesa pubblica e crea posti di lavoro combattendo il lavoro nero: in sintesi il principio della Vita Indipendente intesa come assistenza autogestita.

È la possibilità di realizzare servizi gestiti dalle persone disabili, attraverso progetti concordati con i servizi territoriali. In Veneto sono coinvolte oltre mille persone, ma sono tanti anche in Piemonte, in Friuli, in Toscana e nelle Marche. A Roma sono 500, aiutate dall'Agenzia per la vita indipendente onlus. L'esperienza romana raccontata dal direttore dell'agenzia Dino Barlaam: "La vita indipendente mette in discussione il sistema di welfare assistenziale italiano"

ROMA - Circa 500 persone a Roma hanno scelto la "assistenza autogestita": si tratta di "uno strumento per la vita indipendente", come spiega Dino Barlaam, direttore dell'Agenzia per la vita indipendente onlus - Avi, nata nella capitale a seguito dell'entrata in vigore della legge n.162/98. una normativa che prevede, tra l'altro, la possibilità di realizzare servizi di assistenza autogestita direttamente dalle persone disabili, attraverso dei progetti previamente concordati con i servizi territoriali dei Municipi di Roma e delle Asl competenti per zona. Operante per lo più nel territorio di Roma, l'Avi fornisce informazioni sul funzionamento del servizio, offre consulenza alla pari - ovvero fornita da persone disabili esperte in materia di assistenza - supporta la gestione burocratico-amministrativa del servizio, aiuta nella ricerca e selezione degli assistenti e offre infine un generale servizio di Segretariato professionale.

Quanti sono in media i disabili che preferiscono la vita indipendente e quanto "costa"?
L'Agenzia per la Vita Indipendente opera principalmente nel territorio del comune di Roma, ed in tale contesto affianca circa 300 - 350 persone e famiglie che hanno deciso di scegliere l'assistenza autogestita, cioè indiretta. Nel complesso, nel comune di Roma sono circa 500 le persone che hanno effettuato questa scelta. Tuttavia, riguardo un'analisi quantitativo-qualitativa dell'assistenza autogestita, va detto che è uno strumento per fare vita indipendente e non è la vita indipendente (la filosofia è quella del coinvolgimento attivo della persona disabile, ndr); richiede la propensione ad assumersi responsabilità e rischi, che alcune persone e famiglie non si sentono in grado di affrontare; non vuole essere la soluzione, ma una soluzione all'interno del sistema integrato dei servizi sociali.

Numeri?
Si può ritenere soddisfacente il gradimento e la crescente richiesta ne consolida la prospettiva. Anche nelle regioni che per prime hanno attuato questa modalità assistenziale i numeri sono incoraggianti: in Piemonte sono oltre 400 le persone in assistenza autogestita, in Veneto oltre mille, in Friuli oltre 300, in Toscana sono circa 200, nelle Marche la sperimentazione ha riguardato 60 persone. Una particolarità del comune di Roma è stata quella di aver avviato nel 2007 la sperimentazione di un centro cittadino per la vita indipendente, gestito direttamente da persone disabili fruitici dei finanziamenti per l'assistenza autogestita. Il costo dell'assistenza familiare, invece, fa riferimento al Contratto collettivo nazionale di lavoro dei collaboratori familiari che, se riferito ad un assistente generico (categoria C super) è di 6,13 euro l'ora come paga base, mentre è di 7,09 euro in caso di assistente qualificato (categoria D super). Mentre, in caso di assistenti in regime di convivenza, la paga base minima mensile è di 885,10 euro".

La vita indipendente è un traguardo possibile per ogni tipo di disabilità? A quali condizioni?
La vita indipendente può essere un obiettivo per tutti: si tratta di verificare in che misura oggettiva e soggettiva è potenzialmente realizzabile. Rispetto ai presupposti, però, è necessaria una riconsiderazione del modo di fare welfare, modificando l'immaginario generale di ‘persone da assistere' in favore di persone che ‘vogliono costruirsi un proprio stile di vita'".

Quali sono le maggiori difficoltà per una persona disabile nel vedersi riconosciuta la vita indipendente come un diritto?
"La filosofia della vita indipendente mette in discussione, in maniera frontale, il sistema di welfare assistenziale italiano basato su una netta distinzione tra fornitore (providers sociali) e fruitore di servizi sociali. Gli elementi dell'autodeterminazione, dell'esercizio del diritto di scelta, dell'autorganizzazione, reclamano maggiore spazio all'esperienza personale e pertanto una rivisitazione di alcune funzioni professionali. Processi che assumono la caratteristica di cambiamento culturale. Cambiamento che richiede un diverso modello sociale, meno intrusivo: che non si sostituisca alla persona, che si occupi più del sostegno all'auto realizzazione e meno alla custodia.

E in Europa? Come funziona negli altri stati europei? Vi riunirete il 3 e 4 giugno in Belgio. Cosa c'è di consolidato e cosa invece va potenziato nella politica europea?
A Bruxelles il 3 dicembre scorso, in occasione della giornata internazionale della disabilità, il tema del seminario annuale ha riguardato la vita indipendente. L'Europa considera già la vita indipendente un'opzione possibile ed è inserita nell'ultimo piano di azione in favore delle persone disabili. Tuttavia, all'ultima Conferenza nazionale sulla disabilità, a Torino, nel tavolo di lavoro sull'assistenza, un relatore istituzionale riportava che nel nord Europa le persone disabili fruivano di finanziamenti diretti, ma affermava che per l'Italia non era adatto questo sistema. Ovviamente non siamo stati d'accordo con questa impostazione. In Europa, la pratica dei finanziamenti diretti e della promozione della vita indipendente è un sistema molto consolidato in Gran Bretagna, Svezia, Spagna, Belgio, con l'avvio peraltro di esperienze simili anche nei Paesi neocomunitari. In molti Paesi europei si è affermato, ormai, il concetto di ‘consumatori' di servizi sociali: in Italia sarebbe un passo importante riconoscere in maniera diffusa il diritto di autodeterminarsi. L'appuntamento in Belgio è l'occasione per incontrarsi e riflettere insieme su come è auspicabile uno sviluppo condiviso della filosofia della vita indipendente. Per la qualità della vita di tutti

 

21 maggio 2010

Abruzzo: work in progress

Appena una notizia sotto, avevamo espresso le riserve di Nicolino Di Domenica, rappresentante del Movimento Vita Indipendente della regione, ma finalmente arrivano notizie confortanti.

Nel Piano locale degli interventi per le persone non autosufficienti è previsto un importo da 500 a 900€ per la promozione dell'autonomia, in forma quindi indiretta.

Fare click sull'immagine a sinistra per aprire e leggere l'articolo

 

 

 

 

 

12 maggio 2010

La crisi economica non deve scaricarsi sulle persone disabili

Da Madrid il presidente dell'EDF  European Disability Forum,Yannis Vardaskastanis  lancia un allarme alle istituzioni europee chiedendo politiche ad ampio raggio e a lungo termine per affrontare i problemi delle persone con disabilità acuiti dalla crisi economica. L'organizzazione rappresentativa di 65 milioni di disabili in Europa, riunita nella sua quattordicesima assemblea generale che si è tenuta a Madrid nei giorni scorsi, ha adottato una risoluzione di emergenza in cui, fra l'altro, reitera la richiesta di inserire il Patto Europeo sulla Disabilità nella strategia post-Lisbona. Francisco Moza, ministro per gli Affari Sociali spagnolo e rappresentante della presidenza di turno Ue, ha rassicurato i partecipanti all'assemblea sull'impegno del suo governo per far progredire in tutti i settori le politiche rivolte alle persone disabili.  La risoluzione di emergenza adottata dall'Edf chiede alle istituzioni europee che i disabili non paghino una crisi che non hanno causato e che non si approfitti della difficile congiuntura economica per promuovere tagli ai sussidi di invalidità e ai servizi di assistenza.

Lo stesso presidente dello European Disability Forum, ha ricordato ai politici europei le 1.364.984 firme raccolte nel 2007 nella Campagna 1million4disability,  per chiedere che le persone con disabilità abbiano maggiori tutele nella legislazione europea, firme rimaste a tutt'oggi inascoltate dalle istituzioni Ue. "È tempo di passare dalle parole all'azione", ha detto Vardakastanis riferendosi agli Stati membri dell'Unione Europea. Tre gli obiettivi fissati dal presidente dell'Edf: "Bisogna includere il patto per la disabilità nella strategia post-Lisbona il prossimo 16 giugno quando sarà definito il programma Europa 2020, l'Ue deve portare a termine il processo di ratifica della Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità e deve finalmente essere approvata una direttiva antidiscriminazione che sia forte e cogente.

«"Nulla su di Noi Senza di Noi" - ha concluso Vardakastanis - è l'essenza stessa del movimento per i diritti delle persone con disabilità: attraverso il nostro lavoro collettivo e attraverso il nostro impegno in prima persona a livello locale, nazionale, ed europeo, continueremo a lavorare per migliorare la qualità della vita dei 65 milioni di cittadini europei con disabilità».

fonte: Redattore Sociale

 

5 maggio 2010

Abruzzo: ancora dubbi a Lanciano?

Avevamo dato notizia qui della possibilità reale, dopo anni di impegno, sull'attivazione dei primi progetti personalizzati di assistenza autogestita. Nel territorio abruzzese dovrebbero vedere il via mentre a Lanciano non è sicuro.

Nell'ultima seduta di concertazione per l’elaborazione dei contenuti da promuovere in favore della non autosufficienza, hanno vista bocciata la loro proposta di avviare in modo sperimentale alcuni progetti di Vita Indipendente.
Due le riunioni promosse dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Lanciano per condividere con alcuni rappresentanti di categoria, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti, i sindacati e i funzionari del settore, i contenuti tematici ed economici da elaborare all’interno del PLAN (Piano Locale per la Non Autosufficienza) per gli anni 2010 – 2011.
«Nonostante la gran parte dei presenti fosse favorevole alla proposta dell’A.I.A.S. e quindi all’avvio, per le annualità 2010/2011, di alcuni progetti sperimentali di Vita Indipendente», racconta Cinzia Di Sebastiano, presidente dell'Aias, «il piatto della bilancia è pesato maggiormente sull’impossibilità di scorporare o aggiungere dal budget finanziario generale un capitolo di spesa per la Vita Indipendente, ma soprattutto, sono pesate maggiormente le opinioni dubbiose di una minoranza di partecipanti, rappresentanti degli anziani e dei pensionati, che hanno avuto l’accortezza di esprimere pareri su tematiche, relative alla disabilità grave a loro completamente sconosciute».
La promessa dell’assessore alle Politiche Sociali, Angelo Palmieri, non risulta essere soddisfacente per l’associazione A.I.A.S. che ha apertamente mostrato la propria delusione perchè il “gruppo di lavoro” «non ha saputo cogliere l’originalità, l’innovazione e soprattutto la possibilità di razionalizzare la scelta delle risorse del terzo settore, come auspicato dalla Regione Abruzzo e dal Piano per la Non Autosufficienza». In pratica pare che nella regione a breve ci sarà il via alla sperimentazione, mentre a Lanciano occorre ancora definire con sicurezza il percorso di attuazione.
Dal 2006 l’associazione sta promuovendo, insieme a Nicolino Di Domenica, sul territorio regionale, una svolta culturale relativamente all’approccio e alla presa in carico della persona con disabilità e la propria famiglia. «Non è’ più possibile – precisa Di Sebastiano - promuovere o avere solo e semplicemente una proposta di aiuto standardizzata in favore della persona con disabilità. Le persone di una comunità sono completamente diverse l’una dall’altra e lo stesso, anzi, sicuramente ancora di più, accade per le persone con disabilità, anche se queste sono “classificate” secondo una medesima patologia».

E in Molise.....

Oggetto: "CHE FINE HA FATTO IL PDL 172 - Interventi regionali sulla Vita Indipendente ?

"Che fine ha fatto la legge: Interventi regionali sulla Vita Indipendente?"
Domenico Costantino presidente del MO.V.I. - Movimento per la vita indipendente delle persone con disabilità, con sede a Termoli, ripercorre la vicenda della legge perduta.
"Da circa 5 anni siamo impegnati per dare risposte concrete per un'assistenza autogestita con il fine ultimo dell'autodeterminazione delle persone con disabilità, e per ottenere ciò, abbiamo lavorato duramente e ci siamo adoperati per consegnare al nostro Consiglio Regionale una proposta di Legge che va proprio nella direzione dell'autodeterminazione, della libertà di scelta e delle pari opportunità.

"CHE FINE HA FATTO IL PDL 172 - Interventi regionali sulla Vita Indipendente ?

Abbiamo accolto con grande soddisfazione, la decisione della Nostra Regione di sottoscrivere all'unanimità la bozza di progetto di legge "Interventi regionali sulla Vita Indipendente ".
Dopo anni di vacatio legislativa e di illusorie speranze, vanificate da provvedimenti che hanno soltanto lambito l'attuazione della legge 162/1998 auspicavamo che la sensibilità dimostrata da alcuni referenti istituzionali si traducesse in speditezza operativa quindi in legge della Regione....

E invece siamo qui ....

Lo stallo nel quale è caduta l'approvazione del PDL n. 172 p.v. ci ha confermato come un provvedimento, che concerne una fascia della popolazione alla quale non si appartiene, costituisca giusto motivo per ..... i vedremo.... la settimana prossima... e poi ancora il mese e poi ancora non si sa .... .
Una congerie di pseudo giustificazioni che nascondono l'omessa comprensione della portata del progetto di legge, degli obblighi che fanno capo alla Regione, dei bisogni sottostanti e dei doveri dei governanti.
Non si è compreso forse che il citato provvedimento non è una gentil concessione, una elemosina della Regione, ma è l'attuazione della legge 162/98, che nel modificare l'art. 39, comma 2, della Legge del 5 febbraio 1992, n. 104, dispone che "allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita non superabili mediante ausili tecnici", le Regioni disciplinano "le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia" (art. 1 - ter della L. 162/98 e art. 14 l. 328/2000).
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con legge dello Stato in data 24 febbraio 2009, L.18/09, sancendo tra i diritti inalienabili dell'individuo, l'indipendenza delle persone, l'assenza di forme di discriminazione, avvia un processo di cambiamento culturale e di miglioramento delle politiche sociali, finalizzato all'esigibilità dei diritti fondamentali e alla piena partecipazione, procedendo dalla segregazione alla vita indipendente. Ci preme rammentare come la disabilità non sia un attributo della persona, ma un insieme di condizioni restrittive derivanti da un fallimento della società nel soddisfare i bisogni delle persone e nel consentire loro di mettere a frutto le proprie capacità (Commissione Europea, Delivering e Accessibility, 26/9/2002).
La disabilità è il risultato dell'interazione tra le persone che presentano delle incapacità e le barriere comportamentali e ambientali che ne ostacolano la effettiva partecipazione nella società sulla base dell'uguaglianza con gli altri.
L'assistenza personale è un ausilio di cui le persone con grave disabilità necessitano per consentire di passare dal ruolo di "oggetto di cura" al ruolo di "soggetto attivo", dalla segregazione propria e delle famiglie alla libertà, quella che gli altri hanno.
Nella nostra Regione, una persona con gravi disabilità paga con la reclusione domestica, la mancanza di un'assistenza personale.
E non potendo da sola alzarsi dal letto, nutrirsi, uscire di casa, ottiene risposte assistenziali, che non le consentono di scegliere fra le possibilità che la vita e la società offrono.
Si tratta di un punto di vista innovativo, rispetto alle secche della cultura assistenzialistica calata dall'alto.
CHE FINE HA FATTO IL PDL 172 ?
Affrontate le perplessità dopo un confronto che ritenevano costruttivo e risolutivo, avevamo ricevuto assicurazioni circa la celere approvazione entro gennaio 2010.
Ma quando i bisogni sono di pochi, si è così distratti... troppo ... distratti
A ben guardare, non vi sono solo soggetti deboli, bensì persone indebolite, mantenute sottotono dalla mancanza dei servizi che potrebbero armare o rinfrancare una progettualità di vita .
I diritti "sociali" dell'individuo - la cura, l'assistenza, il trasporto, la scuola, la formazione professionale, l'abitazione, hanno, soprattutto per chi è in affanno, bisogno di qualcosa che li faccia camminare col ritmo giusto e qualora tutto ciò manchi, la "combinazione esistenziale" del disabile, diventa irrealizzabile - minacciando di restare sulla carta.
E non si può fare ameno di rilevare come sia stupefacente la distanza fra il "poco" che servirebbe, dal lato delle istituzioni e il "tanto", in termini di risultati ed energie personali che verrebbero rimesse in circolo.
La disabilità non è un problema degli altri, potendo sopravvenire in qualunque istante della vita di ciascuno, potendo essere noi stessi chiamati quali protagonisti o, familiari co-protagonisti, di una disabilità.
Perché quando si tratta di bisogni di pochi, certamente non voluti, i tempi sono infiniti, inesauribili e le istruttorie fatte soltanto di battute d'arresto incomprensibili.
L'intervento sollecitato incide profondamente nella nostra vita, nel quotidiano, al bando interventi legislativi inopportuni e maldestri, pensati dai Normodotati per i normodotati... Ci chiediamo sempre a quale P.A. il Legislatore pensasse quando ha elaborato i principi di qualità, efficienza, buon andamento, efficacia , adeguatezza, dell'apparato amministrativo che ancora una volta risultano vuoti contenitori .... ì
Ci spiace dover rammentare a qualcuno che mentre i provvedimenti giacciono, i componenti delle Commissioni cambiano e gli anni trascorrono, alla fine della nostra giornata noi dobbiamo ringraziare il nostro familiare (per chi ce l'ha) se ci è sopravvissuto

Domenico Costantino, Presidente dell'Associazione MO.V.I. ONLUS (Movimento per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità) del Molise (tel. 0875 81792, domenic.costantino@virgilio.it).

 

30 aprile 2010

Pubblichiamo con piacere, per gentile concessione dell'autore, un articolo contro la solita tiritera dei falsi invalidi che, puntualmente si presenta in epoca di crisi, a caccia del "facile bersaglio" su cui sparare ridicole accuse, segno di un giornalismo superficiale che non fa cultura.

 Falsi invalidi, falso problema

(di Franco Bomprezzi*)

Ancora una volta, dopo la recente conferenza del presidente dell'INPS, i titoli dei quotidiani e di conseguenza i commenti dei lettori, si sono concentrati quasi esclusivamente sullo scandalo dei falsi invalidi, una sorta di "caccia all’untore mediatica", appena mascherata di solidarietà nei confronti degli invalidi "veri". Non sarebbe invece l'ora di lavorare su inchieste serie e documentate, riguardanti il percorso che si deve fare per ottenere la certificazione di invalidità e la relativa pensione (da fame)?

L’INPS sciorina cifre di ogni genere, da un lato per dichiarare che i propri conti sono in attivo e che non c’è bisogno di nuove riforme della previdenza, dall’altro per segnalare la crescita della spesa per le pensioni di invalidità, anche per l’aumentare dei soggetti che usufruiscono di questo "straordinario" emolumento. In particolare l'INPS dichiara che è cresciuta nell’ultimo anno la platea dei beneficiari, addirittura del 4,6 per cento, per un totale di 2,6 milioni di invalidi. Un trend destinato - secondo le stime del presidente dell’Istituto di Previdenza Antonio Mastrapasqua - a confermarsi nel 2010 fino a raggiungere i tre milioni di cittadini invalidi (su 60 milioni di abitanti, la percentuale sarebbe comunque del 5 per cento, esattamente quella stimata dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Naturalmente in conferenza stampa il presidente dell’INPS ha parlato anche dei falsi invalidi: su cento controlli effettuati, quindici pensioni da revocare. Insomma, un bel gruzzolo recuperabile per le casse per altro non povere dell’INPS. Mastrapasqua ha anche parlato di maggiore efficienza nelle procedure di certificazione dell’invalidità, di trasparenza, di attenzione a chi realmente ha diritto e bisogno. Tutto bello, tutto giusto. Ancora una volta, però, i titoli dei quotidiani e di conseguenza i commenti dei lettori, si concentrano quasi esclusivamente sullo scandalo dei falsi invalidi, una sorta di "caccia all’untore mediatica", appena mascherata di solidarietà nei confronti degli invalidi "veri".
Personalmente non ce la faccio quasi più a sentire questi discorsi, a dir poco irritanti. Lo Stato non è capace di snidare davvero tutti i falsi invalidi? È grave, faccia qualcosa subito, in silenzio, senza proclami. Tutte le persone con disabilità sarebbero d'accordo. Ma invece che cosa succede? Che ripetutamente vengono chiamate a controlli "a campione" migliaia di persone disabili "vere", dalle patologie croniche, dalla certificazione antica e irreversibile. Non solo: le Commissioni Mediche tendono a ridurre la percentuale di invalidità attribuita in passato, in modo da dimostrarsi virtuosi, senza preoccuparsi troppo di verificare le condizioni complessive di vita di queste persone, che magari non saranno del tutto non autosufficienti, ma che sicuramente, in un Paese in crisi come il nostro, non trovano lavoro, non hanno altre risorse a portata di mano e spesso senza un’adeguata copertura di invalidità non possono accedere ai servizi essenziali.
Il giro di vite, insomma, è teoricamente condivisibile, ma nella sua concreta attuazione si rivela spesso micidiale per famiglie già fragili, come sanno benissimo le associazioni delle persone con disabilità. Ma l’opinione pubblica viene costantemente bombardata da questo messaggio (recentemente enfatizzato ad Annozero anche dal ministro Tremonti), che secondo me è eccessivo e sicuramente fuorviante.

Un’altra conseguenza gravissima di questo coro greco è che passa l’idea che la spesa per le pensioni di invalidità sia un fardello eccessivo per le nostre tasche, intendo quelle dei contribuenti (notoriamente propensi a pagare le tasse, come si sa). Un messaggio che contribuisce, giorno dopo giorno, a mettere in cattiva luce le persone disabili, vere o false, perché comunque improduttive, costose, praticamente inutili, se non dannose.
E troppi giornalisti preferiscono il titolo facile sul "cieco che guida", o sul "sordo al centralino", piuttosto che impegnarsi davvero, in un'inchiesta seria e documentata, sul percorso che si deve fare per ottenere la certificazione di invalidità e la relativa pensione (da fame). Anche questo è cinismo. Alimentato dal silenzio imbarazzato di molte associazioni, che hanno paura di esprimersi su questo argomento scottante, perché sono impegnate - giustamente - in trincea tutti i giorni nella difesa dei diritti essenziali.

*L'articolo di Franco Bomprezzi, libero giornalista, è stato pubblicato anche su Superando e su Francamente

 

29 aprile 2010

E' attivo il Numero Verde Stella

"Numero Verde Stella" è il nuovo Servizio peri i soci ASAMSI (Associazione per lo Studio delle Atrofie Muscolari Spinali Infantili),  Famiglie SMA (Atrofia Muscolare Spinale) e UILDM che offre alle persone con malattie neuromuscolari e alle loro famiglie uno strumento di informazione e sostegno, di accoglienza e di accompagnamento nella gestione della rete di servizi presenti sul territorio.

Il numero gratuito è  800 589738

www.uildm.org

 

27 aprile 2010

La ruota continua a girare...

Continua lo spettacolo itinerante dell'Associazione Terapia d'arte, dell'amico e socio Carlo Mariano Sartoris, con l'evento:"Quando la ruota gira controvento", questa volta alla FONDAZIONE FERRERO di Alba (Cn)

Tipo: Spettacolo teatrale, ingresso libero

Inizia: sabato 15 maggio alle ore 21.00

Termina: sabato 15 maggio alle ore 23.00

Luogo: Strada di mezzo 44, ALBA, a 100 m dall'ingresso principale della Ferrero

vedi la locandina

 

 

24 aprile 2010

Abruzzo: i progetti personali autogestiti possibili per le persone disabili (non autosufficienti)

Finalmente nero su bianco, nella nuova Delibera abruzzese PLNA 2010-2011, i primi interventi per l'autonomia in forma indiretta.

Ottimista il responsabile del Movimento Vita Indipendente Nicolino Di Domenica, che ha inviato una lettera (vedi sotto nella pagina dedicata) ai Direttori degli Ambiti Sociali della Regione. Riportiamo dal PLNA 2010:

"Al punto 2.6.2 Assegnazioni per progetti

E’ un beneficio economico finalizzato alla vita indipendente o alla promozione dell’autonomia personale, attraverso il quale la persona non autosufficiente gestisce, su richiesta, in forma autogestita (es. scegliendo l’assistente personale) i servizi socio assistenziali che l’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) ritiene necessari per la realizzazione del Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI).

L’importo minimo mensile delle assegnazioni per progetti è stabilito in 500,00 Euro e quello massimo in 900,00 Euro".

Dopo tanti anni di lavoro da parte dell'amico Nicolino Di Domenica, responsabile del Movimento Vita Indipendente locale, di incontri e Convegni, finalmente l'inizio vero della possibile assistenza indiretta e personalizzata. Sebbene il budget personale ci sembri un pò scarso, non possiamo che essere comunque moderatamente ottimisti nel vedere questa scelta possibile, all'interno delle risposte per la non autosufficienza.

Vai alla pagina dedicata

 

23 aprile 2010

Nuova campagna di comunicazione sulle diverse abilità

Dal sito internet del Ministero delle Pari Opportunità:

"Le persone con disabilità sono membri attivi della società e come tali hanno il diritto di vivere all’interno della comunità integrandosi nel mondo del lavoro, della vita di relazione e in tutti gli altri aspetti della convivenza sociale. Per questa ragione, come parte del processo di affermazione delle pari opportunità, siamo intervenuti attraverso una campagna di comunicazione per contrastare il fenomeno dell'esclusione e della discriminazione nei confronti dei disabili". Così il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, commenta il lancio della campagna di informazione e sensibilizzazione "Abilità diverse, stessa voglia di vita".

L'obiettivo principale dell’iniziativa partita oggi è di sensibilizzare la collettività sul principio dell'uguaglianza dei diritti e prevede l'attivazione di diversi canali di comunicazione tra cui tv, stampa, affissioni, radio e attività sul territorio.

"Si tratta di una campagna che esce dai canoni classici della comunicazione sociale, non utilizza un tono pietistico ma racconta con un linguaggio semplice e simbolico una verità di cui a volte ci dimentichiamo: una disabilità può impedire ad una persona di fare qualcosa, non di fare tutto. Ed è proprio questo che ci rende tutti uguali, perché nessuno, disabile o meno, sarà mai dotato di ogni abilità", conclude il Ministro.

Vai qui per leggere l'articolo e accedere al video pubblicizzato

 

 

17 marzo 2010

Associazione UNISINF e DATARC Onlus: UN INCONTRO SU AUSILI SPECIALI

Il prossimo 25 marzo alle ore 14 presso il Centro Incontri della Regione Piemonte in Corso Stati Uniti 23, è organizzato un incontro per illustrare come gli ausili informatici personalizzati rappresentino soluzioni innovative che permettono alle persone disabili di comunicare e interagire con gli altri. Interverranno l'Assessore alla Ricerca Andrea Bairati e L'Assessore al Welfare Teresa Angela Migliasso.

Non solo soluzioni standardizzate, ma ausili informatici, hardware e software, creati sulle esigenze della singola persona. Tutte le informazioni relative all'Associazione, newsletter, il giornale La voce nascosta e gli ausili informatici si trovano sul sito, www.unisinf.it e www.datarc.it .

Si ricorda che, anche per il 2010 la Regione Piemonte garantirà con fondi propri ai soggetti riconosciuti “persona handicappata in stato di gravità” un contributo economico per l’acquisto di ausili tecnologicamente avanzati non compresi tra quelli del Nomenclatore tariffario del Ministero. Si tratta di strumenti destinati a favorire la comunicazione, l’apprendimento e la mobilità dei pazienti, come i computer, le relative periferiche, i dispositivi per gli spostamenti e i comunicatori vocali, non previsti dai livelli essenziali di assistenza, ma ritenuti indispensabili dall’amministrazione regionale per il miglioramento della qualità della vita dei malati. Per questo, la Giunta ha deciso lo stanziamento di 950 mila euro, che vanno ad aggiungersi ai due milioni già messi a disposizione negli anni precedenti. Le domande dovranno essere presentate al Servizio assistenza protesica del proprio Distretto, insieme alla prescrizione dello specialista responsabile del progetto terapeutico, operante presso una struttura pubblica.

Per saperne di più vedi il bollettino ufficiale n° 10 dell'11-3-2010

 

13 marzo 2010

Convegno a Torino: La qualità della ricerca per la qualità della vita

La FAIP, Federazione Associazioni Italiani Paratetraplegici, e il C.P., Coordinamento Paratetraplegici del Piemonte,

organizzano il convegno: LA QUALITA' DELLA RICERCA PER LA QUALITA' DELLA VITA dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”.

Il convegno si terrà a Torino il 26 marzo 2010 a partire dalle ore 9 presso la sala del Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24. La manifestazione, organizzata con il patrocinio del Ministero della Salute, Politecnico di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino, OMCEO di Torino e la collaborazione del Comitato Italiano Paralimpico, fa parte degli eventi promossi per la

Giornata Nazionale della persona con lesione al midollo spinale, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.

La partecipazione è gratuita.

 

Coordinamento scientifico Giuseppe Carannante - tel. e fax 011/5096402 cell. 338/6065316 - mail: carannante@tin.it

Segreteria organizzativa

FAIP c/o CPA Umbro Via Giovanni XXIII, 25 05100 Terni tel. e fax 0744/274659

CP - Via Padova 27/A - 10152 - TO tel. e fax 011/3819503 - mail: info@cptorino.it

scarica qui il programma completo del convegno (pdf)

 

12 marzo 2010

A VANCOUVER LE PARALIMPIADI 2010

Dieci giorni (dal 12 al 21 marzo) di emozioni e spettacolo live su Sky Sport, con un canale interamente dedicato, ampi spazi all'interno del tg Sky Sport24 con finestre ed approfondimenti. E una copertura complessiva di oltre 100 ore per le gare.

Più o meno, come la Rai (con Rai Due dalle 2 di notte e Rai Sport+ dalle 18.30), che in Canada sarà presente in forze, con circa 80 operatori. Anche Eurosport (canale 211) farà la sua parte, per dare alle Paralimpiadi una risonanza eccezionale, e inedita, perché mai era accaduto nulla di simile. C'erano, alla Conferenza stampa SKY, tanti amici del paralimpismo: Luca Toni, Dino Menghin, Alessandro Del Piero in collegamento da Milano, Maurizia Cacciatori, Juri Chechi, Antonio Rossi e Maurizio Fondriest. Per i colori della nazionale paralimpica, invece, c'erano Francesca Porcellato, che a Vancouver si misurerà nello sci nordico, e Luca Carrara, nella rosa dello sci alpino.

BUON DIVERTIMENTO E FORZA AZZURRI!

 

8 marzo 2010

Sardegna: un passo avanti dopo i tagli alla legge 162

Avevamo dato notizia qui sotto del taglio di ben oltre 28 milioni sullo stanziamento della L. 162/98 comprendente molti dei progetti individuali in Sardegna, prima regione in Italia con una spesa di 120 milioni a fronte di oltre 28.000 progetti finanziati. Ebbene, il Consiglio Regionale della Sardegna ha deciso di reintegrare la metà (circa 14 milioni di euro) di quanto necessario a finanziare i progetti individuali per le persone con disabilità grave (Legge 162/98), dopo i tagli decisi dalla Giunta Regionale nel dicembre scorso.

«Questo risultato non è stato ottenuto solo grazie al lavoro portato avanti in Consiglio Regionale. Siamo convinti infatti che ogni euro stanziato in più sia merito delle battaglie delle associazioni sarde di persone con disabilità e dell'impegno delle persone con disabilità e delle loro famiglie in situazione di gravità: pacifiche, ma determinate, si sono mosse a difesa dei propri diritti. Siamo orgogliosi di loro».
Così i consiglieri regionali sardi Marco Espa, vicepresidente della Settima Commissione Sanità e Politiche Sociali e Mario Bruno hanno commentato lo stanziamento di altri 14 milioni di euro per i progetti individuali destinati a persone con disabilità grave (Legge 162/98), dopo i tagli decisi dalla Giunta Regionale, tramite la  Deliberazione n. 55/33 del 16 dicembre scorso.

Marisa Melis, del Gruppo Genitori Tosti parla sì di «vittoria a metà», ma scrive anche: «Quanto è importante per il genere umano unirsi e cercare di prefiggersi degli obiettivi? Tantissimo! Penso che le battaglie per aiutare i nostri figli disabili siano numerose, se pensiamo a chi ci ha preceduto e ha fatto in modo che i nostri ragazzi oggi possano stare tranquillamente in una scuola normale (anche se qualcuno ogni tanto cerca di proporre norme per tornare indietro!), a chi ha lottato per gli ausili, per non parlare poi delle barriere architettoniche e quant'altro interessa le persone con disabilità in Italia. Esiste una legge nazionale, la 162/98, che aiuta il disabile, mettendolo in condizione di poter progettare una sua vita autonoma. In Sardegna questa Legge è stata bene interpretata, ma dai pochi che ne usufruirono all'inizio, i numeri sono via via aumentati, con le stesse persone disabili a fare da cassa di risonanza per l'informazione, cosicché quest'anno si è arrivati a circa 28.700 richieste, una cifra enorme, pari a circa 130 milioni di euro. Che cosa allora si è pensato semplicemente di fare? Tagliare, tagliare, tagliare... Ormai "tagliare sul disabile" è diventato una sorta di "sport nazionale" e anche la Sardegna si è adeguata, facendolo diventare uno dei più praticati "sport regionali". E tuttavia, per non scontentare nessuno, si è deciso di accettare tutte le domande idonee, tagliando indiscriminatamente 1.000 euro per ciascuna, a prescindere dalla cifra ricevuta». «Oggi - conclude Melis - dopo tante proteste a tutti i livelli, vengono reintegrati 14 milioni di euro dei 28.751 mancanti ed è certamente una vittoria a metà, frutto però di una lotta che se non fosse stata fatta avrebbe ancor più lasciato l'amaro in bocca. Chiamiamola dunque una "battaglia quasi vinta", ma la guerra che interessa tutto il mondo dei disabili è comunque lunga, perché investire sulle persone con disabilità non è uno "spreco di risorse", bensì una visione del futuro più positiva. E gli sprechi, forse, andrebbero cercati da altre parti»

 

4 marzo 2010

Puglia: piccole tracce di vita indipendente e assistenza autogestita

Dall'incontro dei primi di dicembre 2009 del Sindacato SFIDA a San Giovanni Rotondo (vedi qui), si attendeva una delibera (promessa dall'Assessore uscente Elena Gentile) dedicata all'assistenza personale autogestita. Ebbene, nel mese di febbraio ed a distanza di poco tempo ecco uscire ben due delibere. Vediamo di che si tratta in dettaglio.

La prima deliberazione riguarda la continuazione di "misure di sostegno economico per persone non autosufficienti e loro nucleo famigliare", intese come assegni di cura (massimo 500€ al mese) per 2 annualità: 2010 e 2011 ognuna con finanziamento di 15 milioni di €. Le delibere sono: 28 ottobre 2008, n. 1982 e 8 settembre 2009, n. 1616.

Si tratta quindi di un contributo economico mensile ad integrazione delle prestazioni sociali e sociosanitarie domiciliari e semiresidenziali erogate dall’Ambito territoriale per la persona non autosufficiente e il suo nucleo familiare, ovvero ad integrazione delle prestazioni sanitarie domiciliari.

In pratica per:

1. anziani e persone disabili, con disabilità fisica o psichica o sensoriale, ovvero plurima, in condizioni di non autosufficienza grave che vivono da soli, assistiti a domicilio da care giver privato;

2. anziani e persone disabili in condizioni di non autosufficienza grave che vivono alla data di pubblicazione sul BURP del presente Avviso Pubblico, nel nucleo familiare che assicura una adeguata assistenza a domicilio, con l’impiego di familiare o altro soggetto privato care giver e concorrendo agli eventuali servizi socio-sanitari pubblici assicurati dal proprio Comune e/o dalla ASL di riferimento;

3. anziani e persone disabili in condizioni di non autosufficienza grave, che risultano ricoverati presso strutture socioassistenziali e sociosanitarie residenziali e per i quali la UVM di riferimento valuti più positivamente un percorso di cura nel proprio contesto di vita familiare, ove ne ricorrano le condizioni (abitative, familiari, socioeconomiche), mediante un progetto di rientro al domicilio;

4. minori gravemente disabili, con disabilità fisica o psichica o sensoriale, ovvero plurima, in condizioni di non autosufficienza grave che ricevono assistenza continuativa a domicilio dai genitori o da altro care giver privato

Requisiti di reddito:

1. ISEE del nucleo familiare di riferimento non superiore a 15.000 euro;

2. Reddito individuale della persona non autosufficiente, ad ogni titolo percepito, non superiore a 15.000 euro, ivi incluse le prestazioni assicurative pubbliche o private. La domanda sarà considerata ammissibile in presenza di entrambe le condizioni, ove applicabili.

Per le altre modalità rimandiamo al testo completo della delibera a fine articolo.

 

La seconda è invece la Determina n°29 del 9 febbraio 2010 che finanzia la 1° annualità da 15 milioni di € della DGR 1984 del 28 ottobre 2008 che è finalizzata come Assistenza Indiretta personalizzata per le persone non autosufficienti gravi”. Approvazione dell’Avviso pubblico per l’attivazione della prima annualità dell’Assistenza Indiretta Personalizzata per persone in condizione di non autosufficienza gravissima e loro nuclei familiari.

Il contributo ha importo mensile pari a 800,00 Euro per un massimo di 9.600,00 euro annui per nucleo familiare e per persona non autosufficiente ed è erogato ad integrazione del reddito dello stesso nucleo familiare per sostenere il carico diretto, derivante dal lavoro di cura del familiare, tale da incidere sulla capacità lavorativa, e quindi sulla capacità reddituale, dei componenti adulti del nucleo; ovvero indiretto nel caso in cui il lavoro di cura sia assicurato da care giver privato.

Leggiamo inoltre: Si precisa che l’Assistenza Indiretta Personalizzata si configura come contributo economico onnicomprensivo destinato alla realizzazione dei cd.“progetti per la vita indipendente”, cui hanno diritto quei nuclei familiari che assicurano assistenza continuativa a congiunti che si trovano in condizioni di non autosufficienza gravissima, avendo scelto di far proseguire la permanenza a domicilio in alternativa al ricovero in struttura residenziale - in presenza di adeguate prestazioni sanitarie a domicilio.

Per chi:

1. anziani e persone disabili, con disabilità fisica o psichica o sensoriale, ovvero plurima, in condizioni di non autosufficienza gravissima assistiti a domicilio da care giver familiare o privato;

2. persone affette da gravi patologie neurodegenerative che si trovino in uno stadio avanzato della malattia, ovvero da gravi situazioni invalidanti post-traumatiche, incondizioni di non autosufficienza gravissima*, ivi inclusi gli stati di coma vigile, successivi alla dimissione ospedaliera con patologia stabilizzata, già intervenuti alla data di pubblicazione sul BURP del presente Avviso;

3. minori gravemente disabili, con disabilità fisica o psichica o sensoriale, ovvero plurima, in condizioni di non autosufficienza gravissima che ricevono assistenza continuativa a domicilio dai genitori o da altro care giver privato.

Requisiti:

redditi a ogni titolo percepiti dalla persona non autosufficiente (compresi gli emolumenti per diritti soggettivi, quali pensioni e indennità, nonché le prestazioni assicurative) non superiori a Euro 20.000

*Si precisa che le gravissime condizioni di non autosufficienza, dovranno essere attestate mediante la documentazione disponibile e la autocertificazione di un fabbisogno di assistenza che derivi da almeno tre delle seguenti condizioni di limitazione dell’autonomia:

- disturbi dell’area cognitiva;

- mobilità limitata o assente (la persona non è in grado di spostarsi da sola);

- necessità di cure sanitarie media o alta (necessità di cure per più di 2 giorni alla settimana);

- assente o limitata capacità di svolgimento delle attività della vita quotidiana (Alimentazione/Igiene personale/Il vestirsi/L’uso del bagno);

- necessità di una persona dedicata per la comunicazione con l’esterno

Inoltre il contributo:

- è cumulabile con pensioni, indennità di accompagnamento e ogni altro assegno o emolumento riconosciuto con carattere previdenziale e/o assicurativo;

- NON è cumulabile con altre misure di sostegno economico al reddito familiare per la non autosufficienza (a titolo esemplificativo: Assegno di Cura, Assegno di Cura per la SLA, contributi straordinari per il contrasto alle nuove povertà, ecc…) promosse dalla Regione e/o dagli enti locali

 

CONSIDERAZIONI

E' ovvio che, pur introducendo i concetti di "vita indipendente" e l'"assistenza indiretta personalizzata", questa delibera è molto "sorella" della prima, dedicata agli assegni di cura. Poco condivisibili poi i requisiti e la platea di accesso. Non è logico paragonare una non autosufficienza neurodegenerativa di un anziano con una disabilità di una giovane persona che ha comunque una vita davanti. Un contributo di 800€ non garantisce sicuramente ad un disabile adulto di crearsi una propria vita indipendente, tantomeno di assumere una persona che lo assista, pagando i contributi, 13ma mensilità ecc, soprattutto se il criterio è una "disabilità gravissima". A nostro avviso sarebbe stato meglio forse destinare una cifra, anche solo di poche unità di milioni, espressamente per una sperimentazione di veri progetti personalizzati, autogestiti, in base a criteri diversi, come l'autodeterminazione, escludendo le patologie dell'età anziana. Ancora una volta ci sarà poco spazio per i giovani e adulti disabili che, sebbene in grado di crearsi i presupposti di una vita propria, giocoforza, devono mettersi in graduatoria con il popoli anziano, creando la solita guerra fra poveri.

Bando assegno di cura

Delibera sull'"assistenza indiretta"

Avviso non autosufficienza "gravissima"

vai alla pagina delle delibere regione Puglia

 

4 Marzo 2010

Piemonte: definito il nuovo Piano di assistenza per le persone non autosufficienti

La Regione Piemonte continuerà anche nel 2010 a erogare i contributi economici a sostegno della domiciliarità per le persone non autosufficienti. La Giunta regionale, su proposta degli assessori alla tutela della salute e sanità e al welfare, ha deciso lo stanziamento di 31 milioni di euro per il finanziamento degli assegni di cura istituiti lo scorso anno, estendendo il diritto a usufruirne anche ai portatori di gravi disabilità di età inferiore ai 65 anni. Dei 31 milioni di euro, 25 saranno destinati alla prosecuzione degli interventi a favore degli anziani e si andranno ad aggiungere ai 21 milioni messi a disposizione lo scorso anno. I restanti 6, invece, saranno finalizzati a sperimentare la domiciliarità per le persone non autosufficienti con meno di 65 anni. I cittadini interessati potranno presentare la richiesta presso gli sportelli unici, oppure presso la sede del Distretto sanitario o del Consorzio socio-assistenziale del proprio territorio.

Attraverso il lavoro delle Commissioni di valutazione multidisciplinari (composte da medici, infermieri, assistenti sociali e altre eventuali figure professionali ritenute opportune per ogni singolo caso) e in base al grado di non autosufficienza e alle necessità sanitarie e sociali della persona, sarà definito il piano di assistenza individualizzato (P.A.I). In caso si ritengano necessari interventi domiciliari, al paziente verrà riconosciuta una somma per il pagamento dei servizi di assistenza tutelare previsti dal P.A.I, che potranno essere anche più di uno, ma che nel loro complesso non potranno superare gli 800 euro mensili nei casi di bassa intensità assistenziale, i 1.100 euro nei casi di media intensità e i 1350 euro in quelli di medio-alta intensità (elevabili a 1.640 per i soggetti senza rete familiare). L’assegno potrà essere utilizzato per il lavoro svolto sia da figure professionali regolarmente assunte, sia da familiari o da volontari, nonché per l’acquisto di servizi come il telesoccorso o la consegna di dei pasti presso la propria abitazione.

I progetti di Vita indipendente continuano il proprio percorso, secondo le Linee Guida e le delibere specifiche.

(come indicato nella pag n°4 delle delibera): "I progetti di Vita indipendente, disciplinati dalle Linee guida approvate dalla D.G.R. n. 48-9266 del 21 luglio 2008, sono alternativi alle prestazioni tutelari socio sanitarie domiciliari previste dalla presente deliberazione, fino a che sussistono i requisiti per il mantenimento del progetto medesimo di Vita indipendente"

fonte: regione.piemonte.it - R.F

vedi la legge regionale n°10 del feb2010

vedi la delibera 56-13332 del 15feb2010

Allegato A

Allegato B

Allegato C

Allegato D

Allegato E

Allegato F

 

15 gennaio 2010

La nuova delibera della Sardegna: si prospettano tagli di 1000€, già in atto la mobilitazione

dal sito dell'Associazione abcsardegna

Era attesa con tanta trepidazione la deliberazione che da il via ai finanziamenti dei piani personalizzati per le persone con disabilità grave da parte della Giunta Regionale, da attuarsi nel 2010. PER IL 2010 LA REGIONE HA FINANZIATI 28.351 PIANI PERSONALIZZATI DI SOSTEGNO ALLE PERSONE CON HANDICAP GRAVE (L.162/98), con un impegno di spesa totale di circa euro 105.500.000.

La Delibera è la  n° 55/33 del 16.12.2009 sulla Legge n. 162/1998. Fondo per la non autosufficienza: Piani personalizzati in favore delle persone con grave disabilità

Purtroppo ci sono dei tagli ai finanziamenti, di cui parla l’assessore “Al fine di minimizzare il taglio alla spesa sociale, prosegue l’Assessore, la Direzione generale delle Politiche Sociali ha censito tutte le risorse rinvenibili nelle pieghe del bilancio 2009 utilizzabili per i succitati programmi personalizzati 2010” , che hanno comportato per la Giunta una diminuzione del contributo pari a euro 1.000 per ognuno dei 28.351 piani presentati.
Sappiamo bene che le risorse non sono infinite, ma sappiamo anche che la 162 è un investimento per le casse pubbliche e non un costo, è prevenzione sociale e sanitaria, un risparmio per la collettività....

vai alla pagina dedicata

 

 

 

HOME

saucony scarpe online outlet, saucony 2015, saucony scarpe, saucony italia store, saucony jazz, saucony originals, saucony online, saucony outlet, saucony offertasaucony shadow