Una pagina dedicata agli importanti sviluppi in corso in Parlamento sulla non autosufficienza

 

 

11 aprile 2007

Camera. Non autosufficienza. Ferrero annuncia il disegno di legge del governo

“Nel giro di poche settimane, il Consiglio dei ministri approvi un disegno di legge che sancisca finalmente, anche in questo paese, livelli essenziali di assistenza - vale a dire, diritti esigibili - per tutte le persone non autosufficienti, nonché per le loro famiglie”. Questo l'auspicio formulato dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero

ROMA - "Nel giro di poche settimane, il Consiglio dei ministri approvi un disegno di legge che sancisca finalmente, anche in questo paese, livelli essenziali di assistenza - vale a dire, diritti esigibili - per tutte le persone non autosufficienti, nonché per le loro famiglie". Questo l'auspicio formulato ieri in aula alla Camera dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero rispondendo ad un'interrogazione del capogruppo dell'Udeur Mauro Fabris. L'esponente dell'esecutivo ha spiegato che il ministero della Solidarietà sociale è impegnato nella predisposizione di un disegno di legge sulla non autosufficienza, il quale permetta allo Stato di intervenire a favore delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, evitando di scaricare così il problema completamente sulle spalle delle singole persone.
L'ipotesi sulla quale si sta lavorando prevede che entro tre anni, nell'ambito di un percorso graduale, lo Stato intervenga sia attraverso una rete di servizi a favore di tutte le persone non autosufficienti, sia coniugando, in maniera ottimale, tale rete con i trasferimenti monetari. Riguardo al quesito posto da Fabris sulla necessità del riconoscimento ai fini previdenziali del lavoro di cura prestato dai genitori nei confronti dei figli disabili gravi, Ferrero ha affermato di essere d'accordo con la proposta. Il ministro ha quindi spiegato che, trattandosi di un tema di natura previdenziale, la questione è stata segnalata al collega di governo che si occupa di lavoro e di previdenza sociale al fine di portarla all'esame del tavolo che si è aperto sulla riforma delle pensioni.
Fabris, ringraziando il ministro per la risposta, ritiene che si debba trovare il modo di approvare presto le proposte che giacciono in Parlamento perché si riesca a collocare anticipatamente in quiescenza le lavoratrici ed i lavoratori con familiari affetti da handicap gravi.
vedi il testo dell'interrogazione

fonte: www.superabile.it

 

26 febbraio 2007

Dal sito dell'Associazione Luca Coscioni la notizia della on. Poretti riguardo l'ordine presentato sulla Vita Indipendente...vai alla notizia  

9 novembre 2006

ROMA - Diversi gli emendamenti che l'Aula di Montecitorio dovrà votare in materia di non autosufficienza nell'ambito della discussione sulla finanziaria 2007. Tra questi anche la proposta avanzata da alcuni deputati leghisti, guidati da Massimo Garavaglia, di sostituire il Fondo previsto dalla finanziaria con un piano per la promozione di progetti individualizzati a favore delle persone non autosufficienti. Gli stessi esponenti del Carroccio hanno però presentato un emendamento che destina 100 milioni di euro per l'anno 2007 e di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009 proprio al Fondo per le non autosufficienze e hanno proposto anche l'istituzione delle Unità operative semplici per la non autosufficienza, formate da personale già in servizio presso le Ausl. Le unità operative dovranno avvalersi del supporto esterno, a titolo non oneroso, delle Aziende ospedaliere, dei Policlinici, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e delle istituzioni o enti pubblici e privati che hanno finalità sociali, sanitarie e assistenziali senza scopo di lucro. Le Unità operative semplici per la non autosufficienza saranno tenute ad elaborare un progetto di vita individualizzato per la persona non autosufficiente, costituito da una serie di interventi specifici allo scopo di prevenire e rimuovere le cause di emarginazione.
Antonio Satta dell'Udeur nell'emendamento presentato prevede di rimpinguare le risorse del Fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2007, 300 milioni di euro per l'anno 2008 e 200 milioni di euro per l'anno 2009 mentre Maurizio Turco della Rosa nel Pugno propone un lieve aumento della dotazione del Fondo destinandogli 52,5 milioni l'anno 2007 e 202,5 milioni per gli anni successivi. L'emendamento dell'ulivista Riccardo Milana è volto a disciplinare invece le finalità del Fondo. L?esponente dell'Unione propone che il Fondo dovrà essere destinato a diversi scopi: erogare l'indennità di accompagnamento e di comunicazione; potenziare la rete dei servizi ed erogare le prestazioni assistenziali attraverso la realizzazione di progetti individuali per le persone non autosufficienti; erogare titoli per la fruizione di prestazioni sociali ed assegni di cura commisurati alla gravità del bisogno, nell'ambito di quanto stabilito nel programma di assistenza definito in sede distrettuale, allo scopo di garantire assistenza e sostegno ai soggetti non autosufficienti e migliorare la vita di relazione e la comunicazione.
E ancora: erogare le risorse necessarie al pagamento della quota sociale a carico dell'utente in caso di ricovero in una residenza sanitaria assistita o in strutture similari anche a carattere diurno e sviluppare iniziative di solidarietà, anche con l'intervento delle organizzazioni di volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, a favore delle famiglie nel cui ambito sono presenti disabili, finalizzate ad agevolare il loro mantenimento nell'ambito familiare. I livelli essenziali delle prestazioni socio-assistenziali per le persone non autosufficienti e i relativi parametri - si legge nella proposta emendativa di Milana - saranno definiti, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della finanziaria, con decreto del Presidente del consiglio dei ministri, d'intesa con la Conferenza unificata, acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti. (fonte: Superabile) 
 

25 ottobre 2006

ROMA - Il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero sarà invitato a intervenire in commissione Affari sociali al fine di rendere chiarimenti sulla posizione del governo in materia di misure a favore dei non autosufficienti, anche alla luce delle disposizioni contenute in materia nel disegno di legge finanziaria. Lo ha affermato l'ulivista Mimmo Lucà, presidente della Affari sociali di Montecitorio, commissione che ieri ha continuato l'esame delle proposte di legge abbinate in materia di istituzione di un Fondo nazionale per i non autosufficienti, accogliendo la proposta avanzata dal relatore Katia Zanotti. Lucà ha inoltre avvertito i parlamentari che il 3 ottobre scorso è stata assegnata alla commissione, in sede referente, la proposta di legge d'iniziativa del deputato di An Carla Castellani e poiché il testo verte su materia identica a quella delle proposte in esame ne ha disposto l'abbinamento con le altre iniziative legislativa. Nel corso del dibattito in commissione, il sottosegretario alla Solidarietà sociale Franca Donaggio, dopo aver ricordato che si è recentemente insediato un gruppo di lavoro interministeriale con il compito di approfondire le problematiche relative ai livelli essenziali di assistenza in ambito sociale, anche con riferimento all'utilizzo del fondo per la non autosufficienza, si è dichiarata d'accordo sull'opportunità che il ministro per la Solidarietà sociale illustri alla commissione la posizione del governo in materia. (fonte Superabile)

Ecco le proposte presentate negli ultimi mesi:

Fondo per la non autosufficienza: la proposta del ministro Bindi

Fondo per il sostegno delle persone non autosufficienti, al fine di incrementare il sistema di protezione sociale e di cura per le persone non autosufficienti. Ecco cosa prevede la proposta di legge presentata dal ministro per le Politiche per la Famiglia Rosy Bindi nel testo appena assegnato alla commissione Affari sociali di Montecitorio.

Il Fondo dovrà servire a: erogare l'indennità di accompagnamento; potenziare la rete dei servizi ed erogare le prestazioni assistenziali attraverso la realizzazione di progetti individuali per le persone non autosufficienti; erogare titoli per la fruizione di prestazioni sociali ed assegni di cura commisurati alla gravità del bisogno; erogare le risorse necessarie al pagamento della quota sociale a carico dell'utente in caso di ricovero; sviluppare iniziative di solidarietà, anche con l'intervento delle organizzazioni di volontariato. I destinatari potenziali del Fondo sono rappresentati dalle persone non autosufficienti, disabili totali e con disabilità severa, stimati pari a circa il 2 per cento della popolazione complessiva, in buona parte ultra sessantacinquenni.

Il Fondo dovrà essere finanziato da una imposta addizionale sui redditi delle persone fisiche e delle società, graduata in relazione ai diversi scaglioni di reddito e con la previsione dell'esenzione dall'imposizione per i redditi medio-bassi. Al Fondo, inoltre, affluiscono le risorse destinate all'erogazione ai soggetti beneficiari dell'indennità di accompagnamento e di comunicazione.

 

Fondo per la non autosufficienza, la proposta dell´Ulivo

ROMA - Istituire, presso il ministero della Solidarieta` sociale, il Fondo per il sostegno delle persone non autosufficienti e definire livelli essenziali delle prestazioni socio-assistenziali per le persone non autosufficienti e i relativi parametri entro tre mesi dall'approvazione della proposta di legge. Questi i principali obiettivi dell'iniziativa legislativa presentata dagli esponenti dell'Ulivo Katia Zanotti e Mimmo Lucà e assegnata all'esame in sede referente della commissione Affari sociali.

La proposta di legge riprende il testo unificato licenziato a larghissima maggioranza dalla Commissione Affari sociali della Camera dei deputati nella precedente legislatura che prevede diverse destinazioni del Fondo. Lo strumento servirà infatti a: erogare l'indennita` di accompagnamento e di comunicazione; potenziare la rete dei servizi ed erogare le prestazioni assistenziali attraverso la realizzazione di progetti individuali per le persone non autosufficienti; erogare titoli per la fruizione di prestazioni sociali ed assegni di cura commisurati alla gravita` del bisogno, nell'ambito di quanto stabilito nel programma di assistenza definito in sede distrettuale, allo scopo di garantire assistenza e sostegno ai soggetti non autosufficienti e di migliorare la vita di relazione e la comunicazione.

E ancora sarà destinato a erogare le risorse necessarie al pagamento della quota sociale a carico dell'utente in caso di ricovero in una residenza sanitaria assistita o in strutture similari anche a carattere diurno e a sviluppare iniziative di solidarietà, anche con l'intervento delle organizzazioni di volontariato. Tra le altre cose il testo prevede che il ministro della Salute provveda, nell'ambito delle risorse destinate alla ricerca biomedica derivanti dall'1 per cento del Fondo sanitario nazionale dedicato alla ricerca di base e applicata dell'Istituto superiore di sanità, degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e delle regioni, ad individuare prioritari ambiti di ricerca dedicati in particolare alle patologie croniche degenerative.

Il Fondo sarà finanziato da una imposta addizionale sui redditi delle persone fisiche e delle società, graduata in relazione ai diversi scaglioni di reddito e con la previsione dell'esenzione all'imposizione per i redditi medio-bassi. Si propone quindi "un patto di solidarietà" che coinvolga tutti i cittadini a fronte di un rischio prevedibile come quello della non autosufficienza.

 

Non autosufficienza: alla Camera otto proposte di legge

ROMA - Si differenziano in particolare sulle modalità di finanziamento del Fondo sulla non autosufficienza le otto iniziative legislative al vaglio della commissione Affari sociali di Montecitorio. Due proposte di legge, quelle promosse Katia Zanotti dell'Ulivo e dal ministro Rosy Bindi, prevedono per il finanziamento infatti l'adozione di una nuova imposta addizionale e l'impiego delle risorse destinate all'erogazione delle indennità di accompagnamento e di comunicazione, che rimangono inalterate; una pluralità di finanziamenti derivanti dal contributo di solidarietà ex legge n. 311 del 2004, da contributi della comunità europea e di privati e dalle somme attualmente stanziate per gli assegni di accompagnamento e disabilità sono presenti invece nella proposta di iniziativa popolare, in un altro testo presentato da Katia Zanotti e in un'iniziativa a firma di Pino Sgobio del Pdci. E ancora l'istituzione di una nuova assicurazione obbligatoria è parte integrante della proposta avanzata dall'azzurro Domenico Di Virgilio mentre l'introduzione di un contributo di solidarietà è la ricetta di Carla Castellani (An) per garantire risorse al Fondo. Non solo. Tra le misure promosse per i finanziamenti ci sono anche la previsione di un contributo per la non autosufficienza a carico dei titolari della tessera sanitaria, presente nell'iniziativa leghista che vede come primo firmatario Massimo Garavaglia e l'utilizzo di una quota del gettito dell'8 per mille e di contributi privati, in un altro testo proposto dallo stesso deputato del Carroccio; stanziamenti obbligatori a carico di Stato, province ed enti locali infine nella proposta di legge depositata alla Camera da Luca Volontà dell'Udc.

Ieri è intanto proseguito l'esame dei provvedimenti e la commissione ha disposto l'abbinamento dell'esame della petizione promossa da numerosi cittadini che chiedono l'istituzione di un sistema di protezione sociale e cura delle persone anziane non autosufficienti e delle varie proposte legislative in campo, ultima delle quali in ordine di arrivo quella del ministro per le Politiche della famiglia Rosy Bindi.

L'ulivista Zanotti, che ha illustrato le diverse proposte, ha anche ricordato come l'obiettivo centrale della discussione sia quello di rafforzare i diritti soggettivi delle persone non autosufficienti, rendendo esigibile il diritto alla prestazione. La parlamentare dell'Unione ha ricordato che alcune delle iniziative sono volte a promuovere una disciplina dei livelli di assistenza per i soggetti non autosufficienti, la cui definizione puntuale è affidata a seconda del testo: ad un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri; ad un Piano nazionale nel campo della non autosufficienza, ad un decreto legislativo del Governo. Altre proposte sono indirizzate soprattutto a finanziare interventi per favorire l'inserimento sociale dei soggetti con disabilità o ancora a promuovere l'innovazione tecnologica nel campo del sostegno alle persone disabili.
L'esponente dell'Ulivo ha infine ricordato "la grande sensibilità registrata sul tema della non autosufficienza dalla Commissione, incalzata anche da una pressione dei sindacati e delle diverse associazioni", e ha voluto sottolineare l'esigenza di mantenere un raccordo forte con le proposte di legge di iniziativa popolare presentate nel corso della precedente legislatura. (fonte: Superabile)

(27 settembre 2006)

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Fondo nazionale non autosufficienza ordine del giorno

 

 

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