WALTER CAGNO E L'AUSTRALIA: il sogno si è realizzato
Un valido esempio di Vita Indipendente autogestita: un viaggio avventuroso di una persona con la volontà di ferro e il coraggio da leoni...che rende possibile l'impensabile. A volte i sogni si realizzano semplicemente con l'essere perseveranti e determinati.
Da un po' di anni Walter Cagno nostro socio, aveva un piccolo grande sogno. Ma quale?
Vi ricordate del video "Protagonisti noi. Percorsi di vita indipendente"?
prodotto nel 2005 dalla nostra associazione, Consequor per la vita indipendente
nell'ambito del progetto INFO SAVI.
"l'Australia è un sogno che ho, ma per adesso è ancora un sogno.
Però se trovo la persona adatta vado ... visto che adesso ho fatto
anche il sollevatore da viaggio e che adesso ho tutto, ... ci vado..."
Walter sabato 20 ottobre scorso è tornato dal suo breve viaggio in Australia, breve si fa per dire.
48 giorni lontano da casa e in giro con un accompagnatore, Guido, e... con la sua inseparabile quattro ruote: una prestazione decisamente impegnativa ma, da quanto abbiamo visto la sera del suo ritorno, sicuramente fattibile nonché soddisfacente.
20.000 chilometri in volo per non meno di 20 ore, 8000 chilometri in treno per non meno di 80 ore e, infine, più di 1000 chilometri in auto e, ovviamente, non attrezzata. E tanto a piedi.
Qualche informazione.
L'Australia, ufficialmente Commonwealth of Australia, è la sesta nazione del mondo in ordine di grandezza (7.686.850 km2), per estensione è la più grande isola del mondo (prima della Groenlandia), il più grande stato dell'Oceania e dell'intera Australasia. Ha una popolazione di 20.180.878 abitanti.(Da Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Australia
La capitale è Canberra; le città più popolose sono in ordine di popolazione Sydney, Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide, Gold Coast, Newcastle, Canberra, Sunshine Coast, Wollongong e Hobart.
Di seguito il suo racconto, cambiato e corretto il minimo indispensabile per non variare il "Walter pensiero" :))
AVVENTURA AUSTRALIANA fra 03 settembre e 20 ottobre 2007.
Sono amareggiato di incominciare questa avventura sognata da tanti anni con l'amarezza che l'agenzia alla quale mi sono rivolto per tranquillità non si è dimostrata così preparata ad un viaggio per una persona in carrozzina!!!
La mattina del 03 settembre 2007 l'ho iniziata con ottimismo visto che il signor Valinotto della Provincia aveva autorizzato il trasporto con pullman attrezzato per la Malpensa. È questo mi ha risolto molte scocciature. Sorpresa alla Malpensa c'era un volo diretto per Singapore ed io ho dovuto andare a Londra e poi Singapore con i disagi che comporta.
Dopo un viaggio, diciamo faticoso, siamo arrivati nella bella città di Singapore. Soggiorno ottimo con viaggio su una “ovovia” a circa 100 m di altezza e che brividi in carrozzina: sono stato caricato sopra ”come un fai da te” mentre l'ovovia ha rallentato, senza essere fermata...che brividi! Di Singapore mi è rimasto impressa la pulizia della città quasi maniacale: però che bello!
I primi inconvenienti di volo: il volo Singapore e Sidney dove sono stato parcheggiato alla 37° fila. La soluzione si è rivelata simpatica solo per il fatto che ho potuto vedere quanto era lungo l'aereo. Destino vuole che l'unico passeggero stanco che c' era si trovava di fronte a me, che sfiga così non ho mai potuto abbassarmi per dare sollievo al mio sedere.
A
rrivati a Sidney stupenda città con una miriade di grattacieli e una baia stupenda, ho potuto realizzare un desiderio da due anni in programma cioè visitare la torre ma purtroppo non sono potuto andare sulla punta legato e imbragato sarebbe stata un'esperienza forse unica, ma quando si dipende dagli altri bisogna mettere le mani dietro la schiena e prendere cosa passa il convento.
Ho potuto prendere la monorotaia e mi ha fatto ricordare che Torino ce l'aveva nel 1961 peccato che non l'abbiano prolungata.
Ho visitato l'opera House una famosissima opera che ho potuto visitare molto bene accompagnato dagli addetti e espressamente per i disabili; nelle vicinanze ho potuto a ammirare il famoso ponte in ferro.
Eravamo alloggiati al 4 points/by Sheraton dove è garantita la camera per disabili! Ma che parcella il lusso di essere disabili e di appoggiarsi ad una agenzia di viaggi!
Dopo tre giorni abbiamo preso il primo treno per Melbourne, erano solo 9 h.di viaggio perché in Australia le distanze sono enormi. In questo periodo a Sidney non faceva niente caldo, fortuna che mi sono portato un giubbotto impermeabile.
Arrivati a Melbourne siamo alloggiati all'albergo Novohotel, più bello del 4points. Servizi perfetti per disabili, purtroppo l'agenzia di Torino ha scelto solo alberghi super.
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A Melbourne ho incontrato Anna Paone che era dal 1982 che non ci vedevamo. Festa grossa però per me che delusione, lei era felice ma era in una struttura pubblica; e per me che cerco di propagandare” la vita indipendente autogestita” In Australia non sanno cos'è la “vita indipendente autogestita”. Certo io in una struttura diciamo perfetta, dove hai tutto meno che la libertà " ti dicono fai questo o quello etc. e sapete cosa vuol dire libertà di poter decidere di fare cosa vuoi tu. “Che bello”
Melbourne è una bella città ma stile Vittoriano oltrettutto questo periodo faceva anche freddo però si è potuto ammirare quello che per noi è vecchio per loro è antico, questi edifici sono tenuti in modo perfetto e normalmente sono o banche o supermarket.
Il mio primo desiderio arrivati a Melbourne era andare a vedere i pinguini che escono dal mare alle 19. Su un'isola di nome” Philip island" e qui il primo intoppo causa la carrozzina: ottime agenzie per portarti a questo spettacolo naturale però non idoneo per disabili.
Abbiamo dovuto affittare una macchina e fortuna che Guido mi sa prendere bene e così mi mette in macchina legandomi con una delle mie cinture e così avevo stabilita. Un'ora e mezza di viaggio e siamo arrivati a vedere i pinguini.Vi dirò che faceva un freddo boia ma ne è valsa la pena, è uno di quei ricordi della natura indelebili.
A Melbourne siamo rimasti cinque giorni, pensavo di avere un incontro con l'associazione MS australiana per esporre il mio filmato sulla “vita indipendente autogestita” ed ho notato che c'è poco associazionismo. Sarà la “ privacy" ma non so cosa pensare e d'altronde la stessa cosa mi è capitato con gli alpini!
a Melbourne avrei voluto visitare li chiamano i 12 apostoli e sono 12 strutture in pietra che fuoriescono dal mare. Anche qui ho dovuto rinunciare causa non mezzi idonei al trasporto di disabili.
Terminati i cinque giorni di Melbourne con i nostri innumerevoli bagagli alla volta di Adelaide. Mi pare che siano state 13 h di viaggio ma la difficoltà è stata che ho dovuto viaggiare sul sedile del treno e non sulla mia carrozzina anche se a 2 m c’era lo spazio per potermi mettere”ma per il regolamento non era concesso”qualche volta ci vorrebbe il fai-da-te.
Adelaide una bella cittadina e diciamo ricca, piena di ottimi ristoranti e dove avrei voluto visitare la Barossa Valley dove c’è la più grossa produzione di vini dall’Australia.
Ad Adelaide penso che è stato un soggiorno gastronomico, delle ottime ostriche, il ristorante greco dove penso di aver mangiato la più grande bistecca della mia vita ma non la migliore.
Dopo tre giorni partenza per Alice Spring.qui fortunatamente ho potuto viaggiare sulla mia carrozzina per 24 h, fortuna vuole che ho fatto una modifica alla carrozzina per inclinarla fino a 60° e così non avevo problemi per dormire.
Ad Alice Spring, forse la zona con maggior concentrazione di aborigeni, dove ho mangiato il canguro, carne dolce esperienza da non ripetere. Qui abbiamo affittato la macchina per andare a”Ululuru”(Ayers rock). Guido si è dovuto sorbire 1200 km.in un paesaggio irreale tutto in piano, di fatti c’erano Tir.con 2/3 rimorchi che facevano venire i brividi a sorpassarlì.
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iceversa arrivare in questa località mitica per gli aborigeni è in effetti un luogo che si sente il MISTICISMO.
Il mattino dopo la sveglia è alle cinque per andare vedere l’alba ad”Ululuru”, per me la sensazione più bella di tutto il mio viaggio, faceva freddo e siamo arrivati fra i primi anche se qualcuno con il Camper aveva pernottato lì. C’erano parecchi turisti che andavano sulla punta di questo enorme MONOLITO color rosso mattone nel giro di qualche minuto sono arrivati decine di pullman pieni di giapponesi... ci sono dappertutto?
Siamo ripartiti per vedere a qualche decina di chilometri le montagne”OLGA”, logicamente in Australia in quella zona li le vette sono sui 400 m. Molto caratteristiche, c’era un parco con una gola e dopo molto discutere sono riuscito a convincere Guido ad andare a visitarla da solo, io l’ho aspettato in un punto riparato dal sole che verso le 10 cominciava a farsi sentire. Dopo un’ora Guido è ritornato e siamo ripartiti.
In questa zona attorno a”Ululuru” ci sono solo tre alberghi e ne approfittano a piene mani: vi dirò che per le tre notti il costo è stato con la macchina) $ 2000 prendere o lasciare noi abbiamo preso. Era un’esperienza da non perdere.
Ritornati ad Alice Spring per prepararci a prendere il mitico”The Ghan”un treno con doccia in camera, servizio ristorante in camera super. Vi garantisco che era perfetto per noi disabili immaginate per gli altri. Il viaggio è durato circa 40 h purtroppo ero convinto di vedere i canguri ma neanche l’ombra, bisognava andare nel Bush. Non c’erano strade idonee per noi disabili. Ho avuto modo di vedere tantissimi “termitai” e sapete cosa servono, le formiche mangiano il midollo degli eucalipti e così gli aborigeni costruiscono i “Digiridoo”.
Abbiamo contribuito facendo ottime spese alla casa dell’aborigeno”dipinti, Digiridoo, boomerang etc.
Arrivati a Darwin noi speravamo di visitare il parco e vedere i famosi coccodrilli, koala, serpenti, ragni eccetera. Anche qui solo visite guidate con pulmini non attrezzati per disabili. Abbiamo trascorso cinque giorni sull’arrabbiato.
A Darwin ho fatto l’esperienza del pronto soccorso australiano, attesa 8 h ma infine mi hanno dato una terapia valida per poter rientrare e qui il C.R. F. e la Virginia mi hanno rimesso in quadro il mio fondoschiena.
Per la prima volta obbligato ho dovuto rinunciare al treno per l’aereo siccome per andare a Cairn non c’era niente se non 2000 km con strade così così.
Cairn è un posto balneare, perfetto per noi disabili e le attrazioni sono alla nostra portata.
In albergo abbiamo prenotato un’escursione: con trenino in mezzo alla foresta pluviale e arrivati in cima abbiamo preso un’ovovia che sorvolava la foresta ad un’ altezza di 50 mt per almeno 30 min. Arrivati in cima abbiamo raggiunto un villaggio aborigeno solo per turisti. Che business.
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Prima di lasciare questa escursione gli aborigeni ci hanno fatto vedere un filmato molto crudo su quello che era successo per la colonizzazione: è meglio dire sterminio. Dopo ci hanno fatto vedere come si lancia il boomerang e Guido con due perfetti lanci gli hanno regalato un
boomerang fatto da loro, e che usano normalmente per le dimostrazioni.
Avevamo nel nostro programma tre giorni liberi, così siamo andati in una località a 80 km da Cairn col taxi perché i mezzi pubblici è tabù. Forse è l’unico posto che tornerei per una vacanza, è Port Douglas il paesino da dove partono i catamarani giganti per andare a vedere la barriera corallina.
Qua è tutto perfetto per noi disabili, tutto è accessibile, i posti riservati. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Stefano un ragazzo di Verona e grazie a lui ho potuto visitare la barriera corallina su un battello piatto, perfetto per chi è in carrozzina ad un’andatura pianissima . Avrei potuto andare in acqua con un inbragatura speciale ma avevo qualche problema di decubito e così ho dovuto rinunciare al bagno e andare sotto il battello a vedere i pesci.
A Port Douglas abbiamo conosciuto Rebecca una giornalista che ha scritto un articolo su di noi riguardo delle difficoltà incontrate come barriere architettoniche.
Lasciato Port Douglas per Brisbane un viaggio lunghissimo 26 h non finiva più, in compenso Brisbane è per me la città più viva di tutta l’Australia. È famosa perché ci sono le più belle onde per fare il surf. Guido voleva farlo ma il fisico non l’ha retto, noi siamo di un’altra
tempra.
Dopo due notti a Brisbane siamo ripartiti in treno per Sidney, durata del viaggio solo 9 h. Siamo ritornanti al punto di partenza.
Abbiamo proseguito la visita a questa modernissima e bella città, siamo ritornati in un rione chiamato”rock”penso che sia il luogo dei primi insediamenti a Sydney.
È pieno di ottimi negozi e ristoranti ed è veramente ben sistemato , è piacevole visitarlo. Si trova nelle vicinanze del “Opera house”
Nel mio programma già da due anni c’era che prima di lasciare l’Australia sarei andato a mangiare nel ristorante che c’è nella torre con vista sulla baia e mentre si mangia gira permettendoti di ammirare la splendida baia da tutte le angolature , e anche un ottimo ristorante dove abbiamo gustato delle ottime ostriche. Piacevole sorpresa ho potuto invitare a cena Valentina e Linda le figlie di Carlo e Roberto di Asti: una studia inglese e l’altra qualcosa col cinema. È stata la ciliegina sulla torta come addio all’Australia.
Il giorno dopo nuovamente a riempire il taxi di bagagli, per Bangkok dove ho avuto la miglior beffa dall’agenzia.
Sempre alberghi super , siamo arrivati alle due del mattino a Bangkok. Per qualche ora ho visitato il quartiere attorno all’albergo. Che pessimo ricordo di questa città, un clima orrendo per chi ha la M.S.
Pensavamo di ripartire il giorno dopo ma con il gioco dei fusi orari avremmo soggiornato due notti, con problemi creati dall'Agenzia di viaggio. Abbiamo dovuto prendere un taxi per l’aeroporto alle 20 dato che l’aereo per Londra partiva alle 12.30 o 0,30, è andata bene ugualmente perché il clima era insopportabile. Con il fuso orario abbiamo viaggiato 13 h, dovendo arrivare a Londra per le nove del mattino, non so il perché ma siamo atterrati con 2 h di ritardo. Così saremmo dovuti arrivare alla Malpensa per le 11.30 invece siamo arrivati alle 14.30. Questo grazie all’agenzia Francorosso e questo ha voluto dire che nel complesso sono state 10 h in più, alla faccia della comodità.
A Londra la mia carrozzina manuale non c’era, probabilmente era stata dirottata per Milano. A Milano neanche l’ombra della carrozzina e così la sto ancora aspettando.
Torino, li 11 gennaio 2008
Considerazioni finali:
1°) ho sbagliato ad andare con un solo accompagnatore.
2°) mi sono fidato di una agenzia senza esperienza di disabili anche se l’agenzia aveva garantito un viaggio senza barriere.
3°) ho fatto affidamento per il fatto che l’Australia è un paese evoluto e all’avanguardia, ma non sui disabili.
4°) ho altre considerazioni ma non mi vengono in mente in questo momento.
Walter