Oggetto: Criteri per la sperimentazione e la rimodulazione dei piani progettuali di Vita indipendente di cui alla d.g.r. n. 32-6868 del 5 agosto 2002 e modalità per l’assegnazione dei finanziamenti agli enti gestori delle funzioni socio assistenziali.

 

Con la d.g.r. n. 32-6868 del 5 agosto 2002, oltre alle azioni finanziabili con i fondi ministeriali stanziati per l’attuazione di piani progettuali ai sensi della legge 162/98, relativa all’handicap grave e gravissimo, è stata approvata la sperimentazione, per almeno un anno e su tutto il territorio regionale, di progetti di “Vita indipendente” a sostegno delle persone portatrici di grave disabilità motoria. Per l’attuazione della sperimentazione la Giunta regionale ha stanziato la somma di € 1.000.000,00.

 

La citata deliberazione dispone che:

 

- gli enti gestori delle funzioni socio assistenziali predispongano piani personalizzati, concordati con i soggetti che ne fanno richiesta, prevedendo l’erogazione di un finanziamento direttamente alla persona disabile, o ai suoi familiari, per consentire l’assunzione di assistenti personali, riservandosi la verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia;

 

- gli interventi di aiuto siano rivolti alla cura della persona, all’aiuto domestico, alla mobilità e a tutte quelle azioni atte a garantire l’indipendenza e l’integrazione sociale.

 

         Relativamente alla quantificazione dei contributi ed alla loro assegnazione, la stessa d.g.r. prevede che:

 

- il contributo per ogni progetto sia concesso nella misura massima di € 20.658,28 e che sia erogato agli interessati sulla base dei regolamenti in essere in ogni ente gestore,

 

- l’individuazione dell’entità dei contributi da assegnare agli enti gestori che presentano i piani progettuali sia calcolata in base al numero dei piani personalizzati predisposti e dei relativi costi, tenuto conto dell’equilibrio territoriale e della necessità di assicurare la fattibilità dei progetti stessi.

 

         Entro il termine stabilito, hanno presentato piani progettuali n. 41 enti gestori per un totale di n. 237 progetti, di cui molti, come è emerso dall’attività istruttoria svolta dal Gruppo di lavoro interassessorile sull’handicap, non attinenti alle finalità della sperimentazione e quindi non validabili.

 

Di conseguenza, per evitare che tale sperimentazione venga vanificata con l’avvio di progetti non rispondenti al percorso già in essere a livello europeo e sperimentato in alcune Regioni italiane, tra cui, a livello locale, la stessa regione Piemonte, si è ritenuto opportuno puntualizzare il concetto di Vita indipendente nonché i criteri agli enti gestori per l’individuazione dei destinatari.

 

         Pertanto, nello spirito di cooperazione e di programmazione partecipata previsto dalla l. 328/2000 e dal disegno di legge regionale n. 407, sono stati convocati i coordinamenti tra i consorzi socio-assistenziali delle province piemontesi e le Associazioni che sostengono la Vita indipendente per definire ulteriori criteri necessari ai fini di una corretta applicazione dei principi ispiratori della sperimentazione nell’individuazione dei soggetti da inserire nella sperimentazione stessa.

 

L’attuazione di progetti di Vita Indipendente, riconoscendo ai soggetti interessati la possibilità di autodeterminare la scelta per l’individuazione dell’assistente personale, comporta un approccio culturale innovativo da parte di tutti i soggetti interessati. Infatti, l’attivazione di nuovi modelli progettuali a sostegno delle persone con disabilità motoria richiede, da parte degli enti locali, una puntuale e reiterata allocazione di risorse economiche, e, da parte degli operatori dei servizi sociali nonché degli stessi interessati, che sono gli unici gestori del proprio quotidiano, una reciproca puntuale collaborazione.

 

         Alla luce di quanto sopra, si ritiene opportuno definire i criteri per la sperimentazione dei progetti di Vita indipendente e la rimodulazione dei piani progettuali presentati dagli enti gestori delle funzioni socio assistenziali ai sensi della d.g.r. 32-6868 del 5.8.2002 nonchè le modalità per l’assegnazione del finanziamento regionale agli enti gestori stessi per l’attuazione della sperimentazione, così come specificato nell’allegato 1, parte integrante del presente provvedimento.

 

Pertanto, la Giunta regionale,

 

viste le leggi 104/92 e 162/98,

 

vista la legge 328/2000,

 

vista la legge regionale 27/94,

 

vista la legge regionale 51/97,

 

vista la d.g.r. n. 32-6868 del 5.8.2002,

 

unanime,

 

d e l i b e r a

 

-         di approvare i criteri per la sperimentazione dei progetti di Vita indipendente e la rimodulazione dei piani progettuali presentati dagli enti gestori delle funzioni socio assistenziali ai sensi della d.g.r. n. 32-6868 del 5.8.2002 nonchè le modalità per l’assegnazione del finanziamento regionale agli enti gestori stessi per l’attuazione della sperimentazione, contenuti nell’allegato 1 che fa parte integrante del presente provvedimento ;

 

-         di dare mandato alla Direzione regionale Politiche Sociali di provvedere a tutti gli adempimenti necessari all’avvio della sperimentazione.

 

 

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

 


 


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