L’ INTRECCIO FRA VITA INDIPENDENTE  E GLI ALTRI ELEMENTI DELLO STATO SOCIALE.

 

 

A questo punto , vale la pena di approfondire sin da adesso un tema improcrastinabile, quale e una lettura d’ insieme della riforma dello stato sociale.

Partendo da esempii immediati, concreti, qui i referenti prioritari  della questione sono gli orfani (parziali o totali) adulti non autosufficienti, non occupati,  con un reddito reale ( al netto fra pensione invalidi civili, accompagno, eventuale reversibilità) oscillante fra i 700  / 1600 euro al mese. Per quelli intorno al valore più basso , l’ ottenimento della v. i. potrebbe essere utile per una situazione identificabile secondo questo scenario : “ Potrebbero contare su  qualcuno che li accompagni a chiedere l’ elemosine “!……

Prescindendo da questa lettura cinica, sta di fatto che questi sono soggetti ad alto rischio ricoveri nelle istituzioni totali. In ogni caso, con o senza  la  v. i. , per loro si presenta  il problema di come  sbarcare il lunario!

Per gli altri, i più ricchi,  viste le tendenze del caro vita -   adeguamenti sull’ inflazione calcolata dall’ ISTAT, diciamo che la situazione di cui sopra potrebbe essere…… procrastinabile. In ogni caso,in termini di qualità della vita, la v. i. non fornirebbe gran che oltre il lavarsi , vestirsi etc…..

Attenzione, il discorso non si esaurisce qui, vi è un ‘ atra questione di cui tutti quelli che trattano di v. i. nessuno parla; essa è imposta dalla faccenda dell’ indennità di accompagnamento. Se osserviamo  le normative che la regolano, la L 18 / 80, la L 588 / 77 ed attinente  Giurisprudenza, notiamo che l’erogazione dell’ accompagno è vincolata a concetti assimilabili a quelli della necessità di  assistentato materiale nel quotidiano. Non a caso , chi viene ricoverato in istituto, perde l’ accompagno. E’ evidente perché si verifica: si assume il presupposto che vi  è chi lo aiuta in quelle funzioni della vita quotidiana, per cui l’ accompagno viene sospeso.

Giustapponendo l’ istanza della vi i. a tale questione,  ciò comporta che in sede Parlamentare (maggioranza  e / o opposizione, poco importa) molto probabilmente emergerà la seguente questione: “ I disabili scelgano , o la v. i. o l’ accompagno , delle due l’ una o l’ altro “!!!

Oppure, ottenuta la vi. i. emerge l’ incompatibilità con soppressioni per colpi di mano!.....

Vista l’ ossessione al risparmio, non sarebbero scenari assurdi!....

A sua volta, si nota che chi promuove il dibattito sulla v. i. tende ad ignorare , tralasciare  questa delicatissima questione. Tutto il nostro dibattito preparatorio in rete, lo dimostra in qualche modo.

 A volte, le cose scomode si tende ad esorcizzarle….rimuovendole..…

Niente di strano, la politica dello struzzo è umana , ma deleteria!.....

L’ accompagno è stato un istituto che ha prodotto tanti fatti sociali positivi ed  anche storture. Ora ha 27 anni, da tempo era ora  di mettervi mano. La congiuntura della v. i. impone questo  parallelo. 

Rimandare il problema può essere molto pericoloso, la responsabilità politica di questo potrebbe rivelarsi pesante, con  gente allo sbaraglio e conflitti diffusi! Piaccia o non, in Italia molte persone disabili con l’ accompagnamento ci vivono , meglio dire sopravvivono……questa è la conseguenza del fritto misto dei  diritti inesigibili….

Noi Campami abbiamo il diritto – dovere di dare un nostro contributo affinché non vi siano “ salti nel buio “  per nessuno! Possedere empawerment significa anche questo!

Allora, veniamo a noi: è preferibile  che  si affronti la questione contestualmente: deve emergere la necessità di riformare anche l’ accompagno. L’idea  è pregevole , deve essere adeguata ad i principidi un welfre state moderno. Superare l’ idea del tutto a tutti a pioggia, anche fra persone disabili. Questi orientamenti si traducono nel seguente concetto da tramutare in norma:  misure di interventi monetari modulati in forme  differenziate – diversificate (a mezzo ICF)  di supporto alle pratiche della  vita indipendente.

 

 

Certo, questo può anche avvenire in un ‘ altra proposta di legge, ma deve emergere nel contesto della Conferenza. Operativamente   pensiamo che si debba procedere parallelamente alle iniziative per l’ ottenimento della v. i. Occorre che tutti insieme si lavori ad un testo di legge che riguardi questi ed  altri importanti temi della riforma dello stato sociale.

 

 

Pertanto, in conseguenza dei motivi sopra esposti , si propone la seguente :

                                                                    

 

                                                                    MOZIONE

 

 

 

Per rendere senso compiuto, esigibilità strutturata  al modello di v. i. ,parallelamente  occorre intervenire sui due  seguenti aspetti: 

 

 

      Qui si deve aprire un programma cadenzato (annuale) per recuperare gradualmente le

       perdite nel potere d’acquisto ;

 

 

 

            Occorre una  riforma dell’ indennità, integrata  con i bisogni innescati dai percorsi

             individuali negli esercizi  della v. i. secondo i seguenti criteri: supporto economico con

            modulazione  differenziata – diversificata (a mezzo ICF)  come complemento alle

            pratiche della  vita indipendente.

 

            Ovvero, si propone di costruire fasce differenziate di accompagnamenti,  ponderate secondo

            gli  ICF - OMS

 

  

 

a)incremento di gettito da evasione fiscale;

      b)imposta <> gettito di scopo (vedi Spagna).

 

 

 

 

 

La gravità e l’ urgenza di queste due tematiche, fortemente correlate al resto, è sotto gli occhi di tutti , ma fino ad oggi vi si è registrato solo disinteresse,  sottovalutazioni e  negligenze.

Nelle migliori delle ipotesi  si è trattato di  dichiarazioni da  buoni propositi,  non seguiti da azione politica concreta, incisiva. E’ giunto il momento di dismettere politiche parziali. 

 

 

Mario Russo, *Presidente LDH Sez. Casalnuovo (Na) Delegato LDH di Napoli > “Conferenza“.

Carmen Russo

Domenico Russo

Peasquale Petrellese

Anna Volpe

Alfredo Raccioppoli

Luigi Concilio

Luigi Andreoli

Filippo Cortese

Ausiello Maria Pia

Giovanna Guadagno

Bruno Esposito

Mariarosaria De Vivo, * Indipendente, Praticante V.I.

Lucia Valenzi,* Indipendente, Studiosa - Esperta Disabilità.

Federico Minutillo, * Presidente LDH di Napoli, Consigliere FEDERHAND Campania.

Claudio Roberti, * Indipendente, Studioso – Esperto Disabilità.

 

 

 

 

    

 

 

  NEWS HOME