VITA INDIPENDENTE IN ABRUZZO

RELAZIONE DEL RAPPRESENTANTE  NICOLINO DI DOMENICA

 

Di V.I. in Abruzzo si è iniziato a parlare fattivamente da circa un anno, alcuni disabili come Barbara Bucci e Severini Mingroni hanno chiesto ai vari comuni ed enti che si occupano di disabilità, come L’ANIMIC, ma naturalmente hanno avuto scarso successo, il perché è ovvio la V.I. può essere scomoda per gli enti e le istituzioni. Sappiamo bene a cosa servono i fondi stanziati con la 162!!! Spesso con questi fondi si fa del clientelismo, i comuni delegano gli enti più rappresentati politicamente, questi spesso rilasciano un servizio non adeguato alle esigenze del disabile e delle loro famiglie. Questi Enti usano personale non specializzato. Nella mia cittadina, ad esempio, il trasporto è affidato da questi enti a giovani universitari, che per racimolare qualche soldo si prestano a questo tipo di lavoro: questi giovani a volte usano parole e gesti volgari nei confronti di disabili che, per le ovvie ragioni,  non possono rispondere. Questo lo so di certo perchè anche io frequento  luoghi dove questi disabili sono accompagnati e sono anche a contatto con giovani universitari, dato che lavoro in una biblioteca, conosco i giovani che fanno questo lavoro e credetemi potranno fare tutto, tranne stare a contatto con i disabili!!!!. Ma torniamo alla V.I. in Abruzzo, durante l’estate scorsa ho avuto il piacere di ritrovare un vecchio amico del collegio di  Don Gnocchi, Domenico Costantino, il quale è il presidente del MOVI di Termoli, associazione che si prodiga per far riconoscere la V.I. nel Molise. Non vi sto a dire quanti file mi ha mandato e che trattavano di V.I., a me fino a poco  tempo fa  sconosciuta, perchè ho la fortuna di avere alle spalle una famiglia che definisco “speciale” che mi aiuta e mi rende la vita vivibile, quindi non sentivo il bisogno d’aiuti particolari. Ebbene, Domenico mi ha fatto capire l’importanza della V.I. tanto da coinvolgermi: così mi sono rivolto, per chiedere aiuto, all’AIAS un’associazione ONLUS di Lanciano la cui presidentessa, Cinzia Disebastiano, ha colto subito la mia richiesta e mi ha dato un grandissimo aiuto, in poco tempo ha realizzato il Primo Convegno Regionale in Abruzzo sulla V.I.,  il 5 maggio scorso. Il convegno è riuscito alla grande, sono intervenuti in rappresentanza della V.I. in Italia Dino Barlam ed Elisabetta Gasparrini nonché le rappresentanze della Regione, Provincia e Comune. Per poter portare in questa conferenza una relazione dettagliata sulla disabilità in Abruzzo e sulla V.I. ho inviato una richiesta, per acquisire  informazioni, all’Assessore delle Politiche Sociali della Regione Abruzzo Elisabetta Mura, ma con mio rammarico devo dire che questa persona non si è degnata né di intervenire al nostro convegno da noi invitata e né mi ha dato le informazioni che gli ho chiesto. Mi ha solo risposto con una lettera che definisco una presa in giro in quanto le informazioni richieste ad essa, non ha soddisfatto   nemmeno le mie aspettative nel venire a conoscenza del numero di disabili in Abruzzo. Questo francamente mi sembra strano visto che il suo assessorato spende una marea di soldi per la disabilità!!! .

 Ma, per fortuna, le persone che governano l’Abruzzo non sono tutte uguali alla Signora Mura, in quanto abbiamo l’onore di essere rappresentati alla Regione da una grande donna, Maria Rosaria La Morgia, che sarà presente anche a questa conferenza nella giornata del 6 Ottobre. Questa Consigliera ha preparato una legge sulla V.I. che sarà presentata a breve con una conferenza stampa per iniziare l’iter per l’approvazione. Ora sta nella bontà di tutte le forze politiche abruzzesi farla approvare e renderla fattivamente utile per tutti i disabili gravi, in modo d’assegnare loro un’assistente personale che gli permetterà di vivere una vita più dignitosa di quella che fanno negli istituti residenziali per disabili, mentre per quelli che vivono nelle famiglie potranno essere aiutati da un assistente, alleviando così un po’ il duro lavoro che le famiglie affrontano tutti i giorni.

E’ scontato affermare che una volta approvata questa legge l’Abruzzo sarà la prima regione italiana ad avere una legge specifica sulla V.I.: di questo, personalmente, ne sono orgoglioso e fiero perché posiziona la mia Regione  tra quelle più sensibili nei confronti dei problemi che assillano la disabilità e con questa legge i problemi saranno resi più sopportabili sia per il disabile e sia per le famiglie.  

Inoltre c’è da segnalare un’altra iniziativa della mia Regione a favore della V.I. La facoltà di medicina dell’università di Chieti ha indetto un master sulla V.I. Questo master, qualora la legge sulla V.I.  venisse approvata, sarà molto utile ai frequentanti perchè saranno loro ad istruire la nuova categoria di lavoratori che si verrebbe a creare: gli assistenti personali ai disabili .

Il master si rivolge a coloro che svolgono la loro attività nell’area della disabilità (nei suoi aspetti psicologici, riabilitativi, socio-sanitari,assistenziali,educativi,biotecnologici o di altra disciplina).Il Master fornisce conoscenze di bioetica, legislazione, fisiopatologia, psicologia, biotecnologie, riabilitazione, sessuologia, sociologia che consentono ai discenti:

                -La comprensione delle basi fisio-patologiche della disabilità, la valutazione del disagio connesso, e la progettazione di interventi che migliorino la qualità della vita e la possibilità di inserimento e/o reinserimento, favorendo la V.I.;

                -La prevenzione degli ostacoli relazionali connessi a rischio di strutturazione disequilibrata di personalità in età evolutiva e che in età adulta rendono più difficile un adeguato reinserimento;   -La promozione dell’utilizzo delle risorse affettive, ivi comprese quelle connesse all’esercizio della sessualità, nella strutturazione della personalità in fase evolutiva e/o la ristrutturazione  di essa dopo un evento traumatico in età adulta.

Quanto detto è ciò che la mia Regione sta facendo per la V.I., ma l’auspicio di questa Conferenza è quella di far nascere una bozza di Legge Nazionale sulla V.I. in modo tale che in tutte le regioni italiane la disabilità venga affrontata nello stesso modo senza discriminazioni tra regioni povere e quelle più benestanti. A tal proposito vorrei esprimere un desiderio, ribadendo quanto dicono altri del movimento V.I.: che si tenesse conto in questa legge Nazionale anche dei disabili mentali che non possono autodeterminarsi e spesso, per mancanza di vere forze fisiche delle loro famiglie, devono ricorrere a istituti “lager”. Sarebbe un buon auspicio che a queste persone fosse riconosciuto un amministratore di sostegno che decida per loro l’assistente o gli assistenti da affidargli, affinché abbiano tutta  l’assistenza di cui necessitano nelle loro case senza mandarli in questi istituti. Durante la preparazione di questo convegno ho assistito leggendo gli interventi di alcune persone più rappresentative di questo movimento, che secondo il mio modesto parere, sposano una tesi   un po’ drastica, nel senso che vogliono il movimento V.I. libero di agire senza interventi delle grandi associazioni che da anni si occupano di disabilità. Anche io sono favorevole ad un movimento libero di agire secondo le nostre esigenze, ma non possiamo fare a meno di ascoltare  queste grandi associazioni perché agendo cosi saremo isolati, credo che non siamo ancora in grado di camminare da soli, abbiamo il bisogno di aiuti e queste associazioni hanno la forza di farsi sentire dai governi, senza il loro appoggio credo che avremo una vita molto difficile. Quindi confido nella bontà di un ragionamento non isolato, ma collaborativo con queste associazioni, sempre però mantenendo un’autonomia di pensiero e di agire secondo la nostra filosofia che ci contraddistingue che è quella di viveri liberi di scegliere e di pensare secondo le nostre esigenze.

 

                                                                                 Rappresentante V.I. dell’Abruzzo

                                                                                      Nicolino DI DOMENICA

 

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