15 novembre 2008

Di seguito l'intervento e la relazione di Nicolino Di Domenica al Convegno all'Università di Chieti

a- Intervento al convegno Nascere “immigrati” Le frontiere dei minori stranieri di seconda generazione.

 

Mi chiamo Nicolino DI DOMENICA e sono il rappresentante in Abruzzo del Movimento per la V.I. del disabile grave. Vorrei come prima cosa ringraziare la Dott.sa Maria Rosaria Sisto (nella foto con Nicolino) che mi ha invitato a questo convegno dove si parla di bambini immigrati.

Questo è certamente un problema molto attuale nel nostro paese, spesso scopriamo dai mass media quante ingiustizie e sfruttamenti subiscono i bambini immigrati sin dalla nascita. E’ vergognoso che in una nazione che si considera civile ancora oggi vengano negati questi fondamentali diritti, nonostante le leggi e la convenzione ONU gli dedichino ampio spazio.

Questo accade anche per i disabili gravi a cui non è riconosciuto il diritto alla Vita Indipendente sono praticamente degli stranieri in patria, dei "prigionieri politici" costretti agli arresti domiciliari o reclusi in istituti dove vengono lesi i più fondamentali diritti umani, senza aver violato nessuna legge ma  avere la sola  colpa di essere dei diversi, una minoranza quindi.

La lotta per la Vita Indipendente è una lotta di liberazione per i disabili ed è per questo che da oltre due anni cerco di far riconoscere in Abruzzo questo diritto che per altro è sancito nella legge 162/98 ma che la nostra Regione non ha ancora recepito a differenza di altre Regioni italiane, le così dette più progredite.

Progredite perché? Questa è una delle domande che mi assillano più di frequente. Non è pensabile che i disabili che vivono nel meridione oltre ad essere sfortunati per la loro diversità siano ancor più penalizzati di chi vive in Veneto, Piemonte, Friuli dove questo diritto alla V.I. è ormai una prassi scontata.

Il mio impegno per questo movimento non è solo per me, ma è sopratutto per tutte quelle persone che per la loro patologia grave non hanno la possibilità di parlare, uscire di casa, intervenire a convegni come questo.

Mi sono reso conto durante la mia vita che pur essendo un disabile grave mi debba considerare “FORTUNATO” perché ho alle spalle una famiglia  che ho sempre definito speciale in quanto non mi ha mai fatto mancare affetto e ha sempre accettato la mia necessità di essere continuamente aiutato anche nelle cose più semplici come sbucciare una mela, versare dell’acqua.

E’ grazie a questa famiglia che mi sono integrato nel mondo del lavoro e partecipo al progresso della mia Regione in quanto sono un suo cittadino contribuente da oltre 33 anni.

Senza questo aiuto:  quindi senza un  ASSISTENTE PERSONALE non avrei potuto avere nulla, sarei costretto a vivere in un istituto dove mi verrebbe negato ogni diritto, sarei certamente una persona completamente passiva per la società.

Lo Stato, per mantenermi in un “lager”  dovrebbe pagare per la mia patologia  circa 400 euro al giorno, ben 12 mila euro al mese.

Mentre a chi oggi mi ha permesso di essere qui a rivendicare i nostri diritti non gli è concessa neanche una minima pensione quando sarà anziana.

All’inganno si aggiunge anche la beffa.

Lanciano,15.11.2008

                                                                                              Nicolino DI DOMENICA

 

 

Recapiti:

Cell. 3280213632

Abit.  0872716881

e-mail: nicolino.didomenica@tiscali.it  

 

 

2- Relazione del convegno: Nascere “immigrati” Le frontiere dei minori stranieri di seconda generazione.

E’ stata una giornata positiva per la Vita Indipendente Abruzzese; l’apertura del convegno è stata presentata dall’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Chieti, la Dott.ssa Maria Rosaria Sisto. Appena arrivato in sala, sono stato accolto calorosamente dalla sua presentazione, tanto da farmi commuovere. Erano presenti molte persone di alto livello culturale, tra cui Latifa Belkacem, Presidente Nazionale Associazione Donne Immigrate, in veste anche di Presidente del convegno, la moderatrice Dott.sa Maria Rosaria Sisto, la Prof.ssa E. Spedicato, che insegna alla Facoltà di “Scienze Sociali” di Chieti, e Giuseppe Trieste, Presidente FIABA per l’abbattimento delle barriere architettoniche (nella foto con Di Domenica).

Prima del mio discorso, ha parlato il Dott. Trieste, il cui intervento è stato molto apprezzato, non solo da me, ma da tutti i presenti. Il momento più incisivo è stato quando ha fatto una “tirata di orecchie” all’architetto che ha progettato la sala dove si svolgeva il convegno, perché non ha tenuto per niente conto delle barriere architettoniche, infatti il palco era inaccessibile per noi, così come il posto a sedere tra il pubblico. Trieste ha fatto notare come eravamo costretti ad essere discriminati, in quanto dislocati ai piedi del palco intralciando anche il cammino delle persone, e da qui è scaturito un grosso applauso.

Subito dopo mi è stata data la parola e, anche se avevo una forte emozione, perché non avrei mai immaginato di poter parlare un giorno in un’università, sono riuscito a leggere il testo con molta attenzione, facendo le pause e le riflessioni al momento giusto, tanto da far scaturire anche degli applausi.

A fine discorso ho avuto subito i complimenti della Prof.ssa E. Spedicato e di Maria Rosaria, che si è avvicinata a me dandomi anche un bacio (UHHAUUU!!!!!). Altre persone mi hanno chiesto il recapito telefonico per invitarmi ad altri convegni che si terranno in primavera, uno sulla V.I. che si farà probabilmente a Francavilla al Mare.

Non avevo previsto questo successo, per fortuna era con me un’amica che ha strappato alcuni fogli dalla sua agenda per dargli i miei recapiti: adesso dovrò farmi i biglietti da visita !!!!

Il convegno si è concluso in tarda ora, tanto che il Presidente Coletti, arrivato in ritardo, non ha potuto fare nessun intervento, ma io ho parlato a lungo con lui e ci siamo riproposti d’incontrarci presto allo scopo di definire le modalità per far partire la sperimentazione Provinciale sulla V.I.

 

Lanciano, 15.11.2008

                                                                           Nicolino DI DOMENICA

 

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